Grappa siciliana - Bere e mangiare in Sicilia

Bere e mangiare in Sicilia

Scopri i migliori posti dove bere e mangiare in Sicilia. Trova ristoranti, pub e luoghi di incontro per goderti la buona cucina e il divertimento. Se sei un appassionato di cibo e vuoi assaporare i sapori    autentici della Sicilia, sei nel posto giusto. Qui troverai una selezione di ristoranti che offrono piatti tradizionali e prelibatezze locali. Che tu sia alla ricerca di un ristorante elegante per una cena romantica o di un pub accogliente per gustare un aperitivo con gli amici, qui troverai tutto ciò di cui hai bisogno.
Preparati a deliziare il tuo palato con le specialità siciliane e a vivere momenti indimenticabili in compagnia dei tuoi cari. Benvenuto nel paradiso della buona cucina!
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Grappa siciliana

Grappa Siciliana o Grappa di Sicilia

Oggi vi parleremo di un'autentica specialità siciliana: la grappa siciliana. Questa pregiata bevanda è esclusivamente riservata all’acquavite di vinaccia con materie prime ricavate da uve prodotte e vinificate in Sicilia. La grappa siciliana offre un gusto unico e ricco di tradizione, che vi porterà a scoprire i sapori e gli aromi tipici dell'isola. Scoprite tutto ciò che c'è da sapere sulla grappa siciliana e lasciatevi conquistare dalla sua autenticità e qualità.

L’Indicazione Geografica Grappa Siciliana o Grappa di Sicilia è esclusivamente riservata all’acquavite di vinaccia ottenuta da materie prime ricavate da uve prodotte e vinificate in Sicilia, distillata e imbottigliata in impianti ubicati nel medesimo territorio.

La zona di produzione della Grappa Siciliana IG o Grappa di Sicilia IG è l’intero territorio della regione Sicilia.

La Grappa Siciliana IG o Grappa di Sicilia IG è elaborata attraverso un processo di distillazione diretta di vinacce fermentate o semifermentate mediante vapore acqueo oppure a seguito di aggiunta di acqua nell’alambicco.

Nella preparazione della Grappa Siciliana IG o Grappa di Sicilia IG è consentita l’aggiunta di piante aromatiche o loro parti, nonché frutta o loro parti, che rappresentano i metodi di produzione tradizionali.
La Grappa Siciliana IG o Grappa di Sicilia IG può essere sottoposta a invecchiamento in botti, tini e altri recipienti di legno. Nella presentazione e nella promozione è consentito l’uso dei termini Vecchia o Invecchiata per la grappa sottoposta a invecchiamento, per un periodo non inferiore a 12 mesi, è consentito l’uso dei termini Riserva o Stravecchia per la Grappa Siciliana IG o Grappa di Sicilia IG invecchiata almeno 18 mesi.
Per poter essere immessa al consumo deve avere un titolo alcolometrico minimo di 40% in volume.

Così come documentato in testimonianze storiche, la Grappa Siciliana IG o Grappa di Sicilia IG è tradizionalmente ottenuta mediante distillazione diretta delle vinacce ed è strettamente legata al territorio della Sicilia, la più grande isola dell’Italia e del Mediterraneo, e dei suoi arcipelaghi (Eolie, Egadi e Pelagie, isole di Ustica e Pantelleria).
In questa terra, definita isola del sole, si sono avvicendate diverse genti, che hanno apportato e integrato, molteplici consuetudini tra le quali quella della produzione dei distillati.
Grazie alle condizioni climatiche mediterranee, tali distillati hanno gusti e valenze peculiari determinati dalle caratteristiche possedute dalle uve qui coltivate da sempre. L’abbondante disponibilità di vinacce fresche e fermentate ha reso possibile, nel tempo, lo sviluppo di un particolare sistema di distillazione che hanno la proprietà di conservare nel prodotto i molteplici composti aromatici delle uve che contribuiscono a conferire il tipico carattere organolettico alla grappa.
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Il Distillatore è il regista della distillazione

Il Distillatore è il regista della distillazione, egli decide lo stile della Grappa, conoscendo alla perfezione sia il suo strumento di lavoro, ovvero l’alambicco, sia la vinaccia.

Vinaccia, Alambicco e Distillatore formano il trittico del gusto di ogni Grappa, è la firma d’autore che fa sì che ogni Grappa sia diversa da un’altra.

Il Distillatore interviene direttamente nel taglio della grappa la parte nota come cuore è la parte centrale del distillato che fluisce dall’alambicco, ricca in sostanze aromatiche e profumi. Il Cuore è la parte più preziosa per il gusto della Grappa.

La materia prima è la vinaccia

Ogni acino del grappolo d’uva è rivestito da una buccia, in questa sottilissima pellicola sono concentrati grandissime quantità di sostanze aromatiche e coloranti.
Se per il vignaiolo è della massima importanza l’intero acino, l’attenzione del distillatore di Grappa si concentra essenzialmente sulla buccia.

Le sostanze aromatiche della buccia costituiscono l’aroma primario della Grappa, perché già presenti per prime e sin dall’inizio in questa parte del frutto dell’uva.

Bisogna sempre fare distinzione fra l’intensità di un profumo, o di un sapore, e la sua complessità. Mentre l’intensità da’ in una certa misura la forza di un profumo grazie al suo impatto sulla mucosa olfattiva, la complessità invece è data da tutte le sfumature che compongono quel determinato profumo.

Proprio per tutto quanto è stato detto, essendo la Grappa figlia della buccia dell’uva, questo distillato porta in sé un’eredità di profumi dalle mille sfumature, che vanno dai fiori alla frutta, dalle spezie dolci agli agrumi fino alla frutta candita e ai sentori officinali.

La Grappa è un distillato di vinacce, prima di procedere alla distillazione delle vinacce, è necessario che queste contengano alcol. Questo è possibile solamente quando le vinacce sono state fatte fermentare, ovvero quando lo zucchero contenuto in esse si è trasformato in alcol.

Se le vinacce fermentate non vengono distillate in breve tempo, sarà necessario adottare una cura speciale per la loro conservazione, in quanto si potrebbero deteriorare, danneggiarsi o ammuffirsi con facilità. La conservazione della vinaccia è fondamentale, in quanto una vinaccia alterata e difettosa produce sicuramente una Grappa di scarsa qualità.

A Petrosino - Trapani, il primo Museo dell'alambicco

 E' nato in Sicilia, a Petrosino - Marsala, il primo “Museo dell’alambicco” che abbia visto finora la luce a Sud di Roma. “L’unico al momento: un esempio di archeologia industriale”, con le parole di Giancarlo Conte, mastro distillatore e fondatore della Trapas Conte Alambicco di Sicilia.

In esposizione “undici reperti, dai primi dell‘800 all’inizio del ‘900”, annuncia con orgoglio malcelato Conte. E “rimetteremo in funzione per un giorno, per la prima volta dopo tanto tempo una Deroy, una macchina francese datata 1834 che funzionerà, come una volta, grazie al carbone e al fuoco della legna”.

Dalle Eolie la grappa al mandarino

La “Grappa al mandarino” per un “Grappa Tonic” siciliano.

Una novità è la grappa al mandarino prodotta in Sicilia, alle Eolie. Un giovane imprenditore di Lipari ha scommesso sulle eccellenze locali è ha realizzato “Il Giardino di Lipari”, una grappa al mandarino. Ed è già partita la sfida: grappa al mandarino al posto del gin nei cocktail.

La ricetta è stata messa a punto dal barman e dal di Fondachello Messina, viene cosi realizzato il primo distillato a marchio Il Giardino di Lipari.
La grappa al mandarino ha una gradazione alcolica di 42 gradi, si può bere liscia come tutte le grappe, ma si può anche abbinare e miscelare con altri ingredienti.

Due le proposte del Giardino di Lipari:
Il Grappa Tonic, che punta a scalzare il Gin Tonic. Il Grappa Tonic all’aroma di mandarino, composto di acqua tonica e grappa de Il Giardino di Lipari, è un ulteriore passo verso una piena valorizzazione del distillato italiano.
Il Giardino di Lipari si è inventato anche un nuovo cocktail, il “Giammù” composto da grappa al mandarino, Sambuca Bona (una soda al gusto di anice e fiori di sambuco) con l’aggiunta di qualche goccia di limone. “Un tributo alla tradizione siciliana di bere acqua e Zammù, un liquore di elevata gradazione alcolica al sapore di anice. Si usava assaporarlo nel palermitano per dare sollievo al palato nelle calde giornate estive, il termine Zammù deriva dall’arabo “Zammut” che significa “anice”.


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