Un omaggio a Lucio Piccolo cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

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Un omaggio a Lucio Piccolo cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

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Pubblicato in Cultura e Società · Lunedì 13 Mar 2023
Tags: LucioPiccoloGiuseppeTomasidiLampedusaCapod'OrlandoSinagraFicarra

Un omaggio a Lucio Piccolo cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Capo d'orlando

A Capo d' Orlando città di mare è ricca di leggende, tradizioni millenarie, arte e cultura, patrono Maria Santissima di Capo d'Orlando 20-22 ottobre.
Il suo nome vede i natali il ricordo del valoroso Orlando, paladino leggendario di Carlo Magno, il famoso Rolande del celebre poema epico “La chanson de Roland”. Si narra che il prode , di ritorno da una Crociata in terra Santa, decise di fermarsi proprio qui per un brave soggiorno e il suo nome venne sostituito a quello originario di “Agatirno”.
Qui da non perdere troviamo il bellissimo porticciolo turistico, ma anche storia e cultura passeggiando tra le vie del centro, il suo palcoscenico naturale è il mare, spettacolare che regala paesaggi da cartolina. Villeggiare a Capo D'Orlando, significa rilassarsi nelle sue splendide spiagge, da visitare il Castello Bastione, l'Antiquarium Comunale "Agatirnide", la sera specialmente nei litorali e nella zona della Marina. Molte le discoteche, che qui vanno ancora per la maggiore e propongono serate molto varie.

Conosciamo Lucio Piccolo di Calanovella, poeta e musicologo

Con la sosta nella cittadina di Capo d'Orlando, è d’obbligo per approfondire la conoscenza della vita e dell' opera di Lucio Piccolo.
Qui il Barone Lucio Piccolo di Calanovella, visse quasi sempre appartato, fino al 1932 a Palermo, quindi trasferitosi a Villa Piccolo, a Capo d'Orlando,  insieme alla madre e ai fratelli, alieno da ogni forma di mondanità. Talvolta si recava anche a Sinagra o a Ficarra, dove possedeva proprietà.
Villa Piccolo è la dimora ove abitarono i Piccolo di Calanovella situata sulle colline di Capo d’Orlando, la casa, oggi museo, è immersa in uno splendido scenario naturale: un parco di oltre venti ettari, composto da un giardino lussureggiante, con originali specie di piante rare, circondato da una campagna di ulivi e alberi d’agrumi. All’interno della casa, gli ambienti rispettano l’impostazione data a suo tempo dai suoi abitanti, con le stanze dei tre fratelli Piccolo e di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, loro cugino primo.
Qui fin dal 1978, esiste un museo, realizzato proprio nella villa in cui il poeta visse quasi tutta la vita in compagnia dei fratelli Casimiro e Agata Giovanna. I Piccolo di Calanovella nella silenziosa tranquillità della loro villa si dedicarono ciascuno alla propria arte e alle proprie passioni: Agata Giovanna, la più grande, si interessava soprattutto di botanica, mentre Casimiro si dilettava di pittura ad acquerello e di fotografia. La loro casa è lo specchio della loro cultura e del loro modo di vivere.
Nella casa-museo è possibile ammirare preziose collezioni di ceramiche e di quadri. Custodisce, inoltre, una biblioteca con migliaia di volumi e un archivio storico, con stampe e documenti d’epoca. Al pianterreno si trova anche la suggestiva collezione di “acquerelli magici” dipinti da Casimiro Piccolo.
E' anche famosa per il cimitero dei cani, perchè ciascun cane e ciascun gatto vissuto a Villa Piccolo qui ha la propria sepoltura. Le lapidi recano i nomi degli animali che appartennero ai tre fratelli.

Ficarra ed il Centro Lucio Piccolo di Calanovella

A breve distanza dal mare, troviamo il paese di Ficarra, è un borgo di origine medievale, patrono: Maria Santissima Annunziata 25 marzo e 3-5 agosto, adagiato su un costone roccioso al limitare del Parco dei Nebrodi, lontano dai flussi turistici, ma ricco di inattesi tesori.
Qui, perché è presente il Centro Lucio Piccolo di Calanovella, un museo-laboratorio dedicato alla vita e all' opera del poeta siciliano realizzato grazie ai materiali e ai documenti a lui appartenuti e messi a disposizione dall' erede Giuseppe Piccolo.
Il museo è allestito in alcune sale del palazzo Milio, stanze affrescate che comprendono i mobili dello studio privato del poeta, la sua biblioteca, composta da circa duemila volumi, documenti, manoscritti, immagini e oggetti personali. Non solo museo, comunque, ma anche centro studi con la finalità di promuovere la conoscenza delle opere di Lucio Piccolo.
Nella parte più elevata fu costruito, nel Duecento, il castello del signore feudale, oggi ridotto a un rudere. Il monumento religioso più importante è la Chiesa Madre, intitolata all' Annunziata, dalla bella facciata settecentesca caratterizzata da un grande portale. In posizione rialzata rispetto all' abitato, fu fondata nel Cinquecento. All' interno sono custodite numerose opere marmoree, fra le quali una statua dell'Annunziata, sull' altare dell'omonima cappella, un opera di Antonello Gagini. Nella cappella di sinistra, intitolata al Sacramento, si può ammirare un polittico di Antonello da Messina.
Altri palazzi sono, palazzo Piccolo secentesco, casa Ferraloro e la "casa di Macalda" dall' imponente portale.
Dal paese si raggiunge facilmente il vicino Parco dei Nebrodi.

Sinagra ed il castello Piccolo di Calanovella

Il paese di Sinagra, un territorio, collocato fra i Nebrodi e il Tirreno, in questo scampolo di terra, che guarda in lontananza il Mongibello e dall’altra parte il mare azzurro, patrono: san Leone 8 maggio.
Con la Chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo, è di epoca ottocentesca. L’edificio Sacro presenta una pianta a croce latina con navata unica.
Chiesa del Convento la più antica è la Chiesa del Crocifisso, denominata Chiesa del Convento, con l’annessa torre campanaria di età medievale; è un raro esempio di tempio a due navate con colonne in pietra lavorata, che risale al periodo fra la fine del 1400 e l’inizio del 1500. All’interno si trova una statua in marmo di Santa Caterina di scuola gaginesca e un Crocifisso ligneo forse del 1400, custodito in un artistico armadio a cassettone, decorato con bellissimi dipinti raffiguranti scene della Passione di Gesù.
Presso il castello Piccolo di Calanovella in C,da Solicchiata, oggi abitato dalla nipote di Lucio Baronessa Mariel. Piccolo, che non si sposò mai, ebbe da Maria Paterniti l’atteso erede, Giuseppe Giovanni Piccolo di Calanovella (Ficarra, 24 giugno 1960 - Palermo, 1° luglio 2012), su cui decise di far confluire il patrimonio materiale e culturale della famiglia. Da Giuseppe e da sua moglie Gaetana Guadalupi nacque a Messina, il 23 marzo 1991, Mariel (all’anagrafe Mariella) Piccolo di Calanovella.
In questo luogo dove i Nebrodi hanno accolto Lucio Piccolo e la sua Famiglia e non è un caso se la Pro Loco di Sinagra, agisca come una sorta di apripista in un percorso di ricordo e rivalutazione storica dei luoghi e della memoria delle cose e degli uomini.
L’intento è quello di recuperare lo spirito di appartenenza, che hanno visto protagonisti i Piccolo di Calanovella, nel castello era custodito il prezioso scambio di lettere tra il poeta e il cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del celebre Gattopardo. Il libro racconta la storia di un’amicizia speciale.
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