Milazzo, turismo, guida turistica del Comune - Città, Comuni e Paesi di Sicilia

Città e Comuni in Sicilia

Benvenuti su "Città, Comuni e Paesi di Sicilia", la guida turistica per scoprire le meraviglie dell'isola più affascinante del Mediterraneo. Da monumenti storici a panorami mozzafiato, da parchi archeologici a teatri greco-romani, lo stile barocco e tanto altro ancora: qui troverai tutto ciò che rende la Sicilia unica. Preparati a immergerti nella sua storia millenaria, ad assaporare la sua cucina deliziosa e a perderti tra le stradine pittoresche dei suoi comuni. Scopri con noi le bellezze nascoste e lasciati incantare dalla magia di questa terra ricca di tradizioni e cultura.
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Milazzo, turismo, guida turistica del Comune

Milazzo turismo, guida turistica del Comune

Milazzo turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
è posta tra due golfi, quello di Milazzo a est e quello di Patti a ovest
La storia di Milazzo può farsi risalire ai primi insediamenti umani dell'età neolitica (4.000 a.C.). È con i Siculi, però, che la città acquista floridezza e ricchezza sino alla fine del VII o ai primi del VI sec. a.C., quando, iniziata l'egemonia espansionistica delle popolazioni greche di Zancle (l'odierna Messina) anche il nucleo abitativo di Milazzo fu da questi sottomesso e trasformato in una "Polis" fortificata.
La sottomissione alla vicina Messina durò sino al 270 a.C., quando, a seguito di una cruenta battaglia svoltasi nella piana, Milazzo fu occupata dal siracusano Gerone II. Nel periodo romano le sue acque furono teatro di due importanti battaglie navali. Nel 260 a.C. infatti, assistette
al trionfo della flotta romana comandata dal console Caio Duilio, su quella cartaginese (prima guerra punica). Tale importantissima battaglia che permise di affermare l'egemonia romana sul mare, rappresentò anche una importante innovazione dal punto di vista tecnico-militare, in quanto, per la prima volta, furono usati dei ponteggi con uncini (i "corvi") che, agganciando le navi nemiche, ne consentivano l'assalto e la conquista.
Nel 36 a.C., ben due secoli dopo, Milazzo, divenuta importante base navale di Sesto Pompeo, fu legata alle vicende della guerra civile tra quest'ultimo ed Ottaviano per la vittoria navale di Vipsanio Agrippa, comandante della flotta di Ottaviano, su Sesto Pompeo.
A seguito di tale vittoria alla città venne concesso da parte di Ottaviano il riconoscimento civico con l'aquila e con il motto "Aquila mari imposita - Sexto Pompeo superato". Sotto l'Impero d'Oriente, la cittadina, non solo fece parte di un importante triangolo difensivo ma divenne anche una delle principali sedi vescovili siciliane.
Con la sua espugnazione, avvenuta nell'843 da parte di Fadhl Ibn Giàfar, iniziò la dominazione mussulmana. Durante tale periodo fu messa a capo di una nuova circoscrizione territoriale denominata 'Tallo di Milazzo" e divenne un florido centro agricolo e commerciale. E' di questo periodo la costruzione della grande torre del maschio, indicata come "saracena" e l'introduzione della pesca dei tonno che si svilupperà poi nei secoli successivi con caratteristiche più moderne.
Nel 1061 Ruggero d'Altavilla si impadronì della città e del fortilizio assurgendolo a testa di ponte per la conquista normanna e la cacciata dei mussulmani dalla Sicilia. Incorporato, poi, nel regio demanio da Federico II di Svevia, il suo nuovo castello fu inserito fra i "castra exenta" sotto la diretta giurisdizione reale. L'antico "Vallo" assunse la denominazione di "Comarca di Milazzo" con una potestà - riservata ai magistrati civici, militari e giudiziari - che durò sino al XVIII secolo.
Nell'agosto del 1268, al comando di Guido Baccio da Pisa, quaranta galee sbarcarono in Milazzo i partigiani di Corradino di Svevia, quali rinforzi contro Carlo d'Angiò. Sconfitti gli angioini, la città ed il Castello furono tenuti dai fedeli di Corradino sino alla disfatta di Tagliacozzo.
Nella guerra del Vespro (1282), Milazzo venne alternativamente occupata dai due sovrani contendenti: Carlo d'Angiò e Pietro d'Aragona.
Nell'inverno del 1295, nel salone del maschio, si tenne l' "Assise del Real Parlamento di Sicilia" convocato da Federico II d'Aragona, per valutare il tradimento del fratello Giacomo che si era impegnato a cedere, dopo averne cacciato il fratello, l'intera isola a Carlo II d'Angiò.
Per quasi un secolo, dopo che fu nuovamente presa dagli angioini nel 1341 e fino agli inizi del XVI sec., Milazzo fu al centro di numerose e travagliate vicende belliche legate ai conflitti feudali che insanguinarono la Sicilia. Durante la dominazione spagnola, la città accrebbe la sua importanza strategica. Sono di questo periodo le ultime più importanti ed imponenti fortificazioni dello storico Castello che a tutt'oggi si possono ammirare. Fu anche più volte sede del Viceré e dei Luogotenenti di Sicilia. Gli ultimi guizzi del dominio spagnolo si esaurirono nel 1713 quando, la sovranità della Sicilia passò a Vittorio Amedeo II di Savoia.
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Il Nuovo Duomo è intitolato a Santo Stefano Protomartire. L'edificio, a tre navate,

Duomo Antico, con un corpo centrale a croce greca allungato consacrato a Santa Maria Maggiore, successivamente dedicata al patrono della città Santo Stefano Protomartire, nella cripta, è possibile vedere 8 “colatoi” di forma semicilindrica in cui venivano collocati, in piedi, i cadaveri di coloro che si intendeva mummificare

CHIESA di San Giacomo eretta nel 1434, quale tributo di re Alfonso d’Aragona per aver liberata la città dall’assedio cinto da Luigi d’Angiò di Napoli, al suo interno troviamo l’altare seicentesco del vecchio Duomo, quest’ultimo si trova all’interno del Castello, ed una pala, opera degli allievi di Antonello da Messina

CHIESA di San Papino o del SS. Crocifisso
una tradizione in questo stesso luogo assai prossimo alla spiaggia di Ponente, sorgeva una chiesetta in cui erano custodivano le reliquie del santo orientale trasportate dai flutti CHIESA dedicata al SS. Crocifisso possiede una portale sormontato dall'iscrizione che ricorda la miracolosa lacrimazione del Crocifisso ligneo custodito all'interno della CHIESA nel 1798. L'interno ad unica navata ha sei altari laterali; tra quelli di destra l'altare su cui campeggia il crocifisso ligneo scolpito da Fra Umile da Petralia nel 1636. L'opera è collocabile nella fase matura della produzione artistica del frate che qui riesce a combinare sapientemente la resa anatomica drammatica del morente col sereno superamento della sofferenza nei tratti fisiognomici distesi. L'altare maggiore è inserito in una scenografia barocca del baldacchino ligneo con trabeazione sostenuta da quattro imponenti colonne scanalate. Esso accoglie la tela de La Madonna degli Angeli, S.Papino e altri santi francescani, del Onofrio Gabriele. La parte scultorea è di frate Lodovico Calascibetta; la sua perizia di intagliatore ebanista si raggiunge nel monumentale tabernacolo.

CHIESA di S. Caterina d'Alessandria di origine bizantina . Al suo interno si trova la bella statua di S. Caterina in marmo chiaro con tre bassorilievi sulla base ottagonale raffiguranti il martirio della Vergine. La scultura è attribuita al Gagini

CHIESA di San Rocco

CHIESA dell'Immacolata Concezione

CHIESA di San Salvatore

CHIESA della Madonna del Rosario (eretta nel XVI secolo, e sede del Tribunale dell'Inquisizione fino al 1782)

CHIESA di San Giuseppe

il Santuario di San Francesco di Paola. Questo è l'unico santuario del santo presente in Sicilia

Chiese della SS. Trinità e la CHIESA dell'Addolorata

il Santuario di San Francesco da Padova ad unica navata,fu costruito da S. Francesco, aiutato dai milazzesi, precedentemente era dedicato a Gesù e Maria, al suo interno una Madonna con bambino di Gagini, il suo altare è di forma monumentale, ad est si può accedere al pianoterra del chiostro

CHIESA di Sant'Antonio è situato nella parte finale del promontorio, è un vero e proprio rifugio rupestre, dove il santo trovò riparo dopo essere naufragato sulle coste nel gennaio 1221; trasformato in luogo di culto (1232), successivamente al 1575 assunse l'aspetto giunto fino ai giorni nostri,

CHIESA di Santa Maria Maggiore, è legata all'epopea dei Mille per il riposo da campo che Garibaldi si concesse tra la notte del 20 ed il 21 luglio 1860, al termine della battaglia contro le forze borboniche.

CHIESA del Carmine con un portale di fine cinquecento al centro del quale è inserita in una nicchia una statua della Madonna della Misericordia di Baldassare Valenti

Chiesetta intitolata a Santa Caterina

Santuario S. Francesco di Paola
La Chiesa fu costruita nel 1464 da San Franceso di Paola chiamato dai Milazzesi per la sua fama di Santita'. Qui furono operati alcuni importanti miracoli del Santo. Il Convento e' il centro vocazionale dell'Ordine dei Minimi in Sicilia.
www.francescodipaola.info
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