Cammini francescani in Sicilia - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

Se vuoi visitare la Sicilia e non sai da dove iniziare. Siamo qui per aiutarti. Scopri le migliori destinazioni in Sicilia e pianifica il tuo viaggio.
Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.  
Con i nostri itinerari e le nostre raccomandazioni locali, potrai vivere un'esperienza autentica e indimenticabile in questa meravigliosa isola mediterranea.



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Itinerari nel verde

Itinerari nel verde, guide e percorsi turistici per un viaggio fuori città, da affrontare nel fine settimana per  una pausa, staccando dalla routine quotidiana. Un'escursione tra i boschi, possibilità di visitare le località con le loro bellezze architettoniche o per provare l’enogastronomia, scoprire i borghi tra i più belli, un turismo lento, slow.
Durante il trekking potreste programmare un pranzo in un agriturismo, in un atmosfera rilassata, oppure visitare una cantina vinicola tipica, scegliete una guida vi illustrerà i monumenti più caratteristici della Comune, scoprire opere d’arte, suggerimenti sul cosa vedere e fare.

Cammini Francescani in Sicilia

Cammini Francescani in Sicilia, le origini sono decisamente antiche e andavano a collegare alcuni conventi tra di loro. Altri percorsi invece ripercorrono splendide “trazzere” (via che attraversa i campi in Sicilia) che ho appreso nel mentre ero in Sicilia sono a volte di antichissime origini. Nell’insieme quindi il fascino di questi luoghi e il loro splendore, è una certezza.
Il progetto dei Cammini Francescani in Sicilia ha come progetto nuove formule di turismo rivolto ai camminatori, verso zone di minor passaggio ma non meno caratteristiche che verrebbero così valorizzate.
L’iniziativa intende raccogliere sotto il marchio dei Cammini Francescani anche una serie di servizi e di strutture capaci di accogliere camminatori e pellegrini.


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Itinerario i cammini francescani in Sicilia

Itinerario i cammini francescani in Sicilia, Nove Comuni tra Val di Mazara, Val Demone e Val di Noto, percorsi di fede e conventi francescani.

Le realtà conventuali francescane interessate dai "Cammini" sono quelle dell'ordine dei:
Oltre ai comuni, sede dei conventi, i percorsi coinvolgono anche i territori di Modica, Mistretta, Monterosso Almo, Ragusa, Taormina, Letojanni e Sant'Alessio.

info@camminifrancescanisicilia.it
Frati Minori di Alcamo, per ammirare il delizioso chiostro, l’imponente portale della Chiesa di S. Maria di Gesù e scoprire emozionanti capolavori cinquecenteschi inaspettati; L’ufficio parrocchiale è aperto tutti i giorni, tranne il martedì e la domenica, ore 10:00 – 12:00.
Per la visita del complesso conventuale contattare, almeno 24 ore prima, l’Associazione Archeoclub d’Italia Calatub Onlus (tel. 328.9093231, email calatub.archeo@libero.it, in collaborazione con l’Associazione Beato Arcangelo da Calatafimi.
Alcamo comune del Libero Consorzio di Comuni di Trapani, 258 m s.m., patrono Madonna dei Miracoli 19-21 giugno, città del vino e dell'arte

È situata alle pendici del monte Bonifato, considerato il “tetto della Sicilia occidentale”, dove troviamo la Riserva Bosco d’Alcamo, con lo  scenario del Golfo di Castellammare, delimitato ad est da Punta Raisi ed a ovest dal prominente promontorio di Capo San Vito.
La città murata era suddivisa in quattro quartieri che prendevano nome dalle chiese attigue di San Giacomo, San Calogero, San Francesco e Maggiore Chiesa.

Diversi gli edifici barocchi nel centro storico, la chiesa Santi Paolo e Bartolomeo, con interno decorato da stucchi e affreschi settecenteschi, la chiesa del Collegio, la chiesa di San Francesco di Paola, in cui è custodito un crocifisso del Cinquecento.
Nella piazza dedicata a Cielo D'Alcamo, la chiesa di Santa Oliva, edificata nei primi decenni del Settecento, al suo interno, decorato con stucchi, si possono ammirare la statua della santa, di Antonello Gagini (sec. XVI), e altre sculture dei sec. XVI-XVIII. La chiesetta di San Tommaso, originaria del Quattrocento, ha un portale ad arco acuto. La chiesa madre, dedicata all'Assunta, fu eretta nel Seicento su una chiesa trecentesca della quale rimane la torre campanaria; il portale è del 1499.

Alcamo e il suo famoso castello dei conti di Modica.

Festival della Pasta Fresca Siciliana, centro storico di Alcamo a settembre.  Un tripudio di profumi e sapori invade il centro storico di Alcamo in occasione del "Festival della Pasta Fresca Siciliana", https://www.facebook.com/people/Festival-della-Pasta-Fresca-siciliana-Alcamo/100067606596125/

Sicilian Wine Weekend ad Alcamo a novembre, la rassegna dedicata alle migliori produzioni enologiche della Sicilia Occidentale, tre giorni di show e tour dedicati al vino. Ricco il calendario di appuntamenti tra wine tasting, assaggi e cooking show. https://www.facebook.com/sicilianwineweekend
Gangi comune della Città Metropolitana di Palermo, 1011 m s.m., patrono San Cataldo 10 maggio,
chiesa madre di San Nicola, affiancata da un grandioso campanile trecentesco, con relativa cripta dei preti morti, oggi collegata con l'imponente Torre detta dei Ventimiglia
le chiese dell'Abbadia (sec. XVIII), di San Paolo, di San Cataldo e tra gli edifici civili,
i palazzi Mocciaro (sec. XIX) e Bongiorno-Li Destri (sec. XVIII).
Fuori dall'abitato è l'ex monastero benedettino di Gangivecchio (sec XIV), trasformato in masseria.

Sagra della Spiga e Festa di Burgisi, agosto appuntamento con la storia del Borgo di Gangi, dalla più recente a quella che affonda le sue radici nel mito.
La manifestazione si tiene la 1° e  la 2° domenica di agosto, https://www.facebook.com/prolocogangi/
Sant Antonio Abate a Gangi, un luogo solitario, ma contemporaneamente costruito in uno dei Borghi medievali più belli d’Italia; per l’alloggio e il vitto è necessario contattare l’Associazione AllegraMente al numero (+39) 3331476972.
Santa Maria di Gesù a Chiaramonte Gulfi , per ammirarne l’antico chiostro e uno struggente Cristo seicentesco ma anche per scoprire strepitose creazioni artigianali prodotte dai frati francescani; Chiesa: ore 10:00 – 13:00 / 16:00 – 18:00. Per la visita del complesso conventuale contattare, almeno 24 ore prima, l’Associazione Pro Loco di Chiaramonte Gulfi (tel. 335.8325498 / 338.5048476, email proloco.chiaramonte@tiscali.it).
Chiaramónte Gulfi comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 668 m s.m., patrono San Vito 15 giugno,
Fu quasi raso al suolo dal terremoto del 1693; venne quindi ricostruito con un impianto barocco.
Chiesa di San Vito, San Vito è il patrono del paese. L'edificio è risalente al XVI secolo, Nell'attuale sito esisteva una chiesa dedicata a san Lorenzo, già protettore dell'antica Gulfi unitamente a santa Maria la Vetere. Dal 1500 San Vito fu patrono del paese, ma nel 1550 il patronato principale tornò a santa Maria la Vetere. Nei secoli il tempio, benché di piccole dimensioni, fu abbellito più volte e impreziosito con addobbi e opere d'arte.
La chiesa di San Giovanni Battista, con stucchi e pitture del Settecento, una pregevole tela della Madonna col Bambino, attribuita a Vito d'Anna, fu costruita nel XIV secolo dai cavalieri di Malta
La chiesa madre di Santa Maria la Nova, costruita inizialmente in stile gotico con archi a sesto acuto e con soffitto in tavole fregiate con arabeschi, in seguito fu trasformata in stile barocco nel 1608. Recentemente per gli ultimi lavori di restauro e riscaldamento, scoperchiando il pavimento del 1909 sono state rinvenute le antichissime sepolture e cripte sottostante la chiesa
Il portale della chiesa del Salvatore e la cappella del Rosario, nella chiesa di San Filippo, sono opere di scuolagaginesca.
Convento di Santa Maria di Gesù, dei francescani minori. Risalente al secolo XVII, il suo interno è arricchito di pregevoli stucchi attribuibili alla scuola del Serpotta. Degno di nota il crocefisso di frate Umile da Petralia Soprana, la cappella del SS. Sacramento, opera settecentesca di Benedetto Cultraro, con la magnifica tela della deposizione della croce opera di Mattia Preti e la custodia, opera recente di ispirazione barocca, del famoso ebanista concittadino Sebastiano Catania. La cappella della titolare arricchita di intarsi in pece e pietra ospita la statua marmorea della vergine opera cinquecentesca di Giuliano Mancino e Bartolomeo Berrettaro.
La Casa Museo Liberty, con notevoli mobili e arredi, e la Pinacoteca “Giovanni De Vita”. Interessante è, inoltre, il Museo del Ricamo e dello Sfilato Siciliano.

E' possibile visitare sette splendidi musei e la Pinacoteca De Vita,

Tra le rovine dell'antico centro sorge il santuario di Maria Santissima di Gulfi, meta di pellegrinaggi durante il mese di aprile.
Ad E dell'abitato è il santuario della Madonna delle Grazie, restaurato nel 1710.

Carnevale a Chiaramonte Gulfi, gran ballo in maschera e tradizionale Sagra della Salsiccia,  https://www.facebook.com/CarnevaleChiaramonte

Olio e nons'Olio a Chiaramonte Gulfi ad agosto. Durante la manifestazione Sagra, show cooking, Master class, Tasting Area. La rassegna olivicola  si svolge annualmente a Chiaramonte Gulfi, un viaggio nei profumi e nei sapori dell’olio e fra le sue mille elaborazioni vi è anche il sapone e il gelato.  https://www.facebook.com/olioenonsolio

Ispica, i Cammini Francescani

Ìspica comune del Libero consorzio Comunale di Ragusa, 170 m s.m., patrono Madonna del Carmine 17 luglio.
La chiesa di Santa Maria Maggiore (sec. XVIII), dalla facciata arricchita da una bella cancellata in ferro battuto, conserva un notevole ciclo di affreschi,  l’interno è a croce latina, a tre navate divise da pilastri, preponderante è il ruolo degli affreschi eseguiti tra il 1763 e il 1765 da Olivio Sozzi.  

Il loggiato del sinatra basilica di santa maria maggiore nel 1749, egli sviluppa temi architettonici concavo-convessi in una prospettiva urbanistica. Le 23 aperture del loggiato, inframezzate da lesene, formano un elegante e delicato diaframma tra il prospetto e l’antistante illimitato orizzonte.
L’architetto Vincenzo Sinatra, firma i disegni del loggiato antistante la basilica di Santa Maria Maggiore nel 1749.

La Basilica della Santissima Annunziata di Ispica è uno degli edifici di culto principali della città.
Fu edificata nel secolo XVIII a seguito del sisma del 1693 sull'ampio pianoro dei Cugni. L'attuale facciata è suddivisa in tre tre ordini separate da uno spesso marcapiano. Nel primo ordine otto colonne binate in stile ionico poste sopra alti plinti in calcare delimitano i tre portali della chiesa. Il portale principale e incorniciato da un timpano ad arco spezzato con stemma intermedio. Il secondo ordine, in stile corinzio, è caratterizzato da un finestrone in vetro delimitato da coppie di colonne binate. Due grandi vele con volute a ricciolo raccordano i due ordini. Il terzo ordine è la parte intermedia del timpano spezzato delle colonne binate del secondo.
L’interno della chiesa, a croce latina e con tre navate, è decorato con stucchi bianco-azzurri e dorati che adornano le pareti, i pilastri e le volte su cui sono presenti vari riquadri con scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, opera del Gianforma.

La chiesa madre, dedicata a San Bartolomeo, e quella dell'Annunziata  risalgono al sec. XVIII.

la chiesa Madonna del Monte o del Carmine e il convento annesso, al centro della facciata vi è il portale, decorato con alcuni bassorilievi, probabilmente recuperati dall’edificio precedente, i bassorilievi che raffigurano Sant’Angelo e il Venerabile Statella bassorilievi che raffigurano Sant’Alberto di Gerusalemme e Sant’Alberto degli Abati, la Madonna del Carmelo, patrona della città di Ispica dal 1875.
Questi bassorilievi, integrati con altri due realizzati nel Novecento, raffigurano i padri carmelitani sant’Alberto di Gerusalemme, sant’Angelo, Sant’Alberto degli Abati e il Venerabile Statella.
nella chiave di volta del portale centrale è un puttino che regge la data 1632 e, poco più in alto, vi sono altri due puttini che reggono lo stemma della famiglia Statella, divenuto stemma della città di Ispica, anche questi antecedenti al terremoto. Il timpano spezzato del portale centrale incornicia la parte bassa del finestrone che è sovrastato da una nicchia con colonne tortili nella quale si conserva la statua della Madonna del Carmelo, patrona civitatis dal 1875. L’interno della chiesa è a navata unica e sulle pareti laterali vi sono otto cappelle, quattro per ogni lato. Le cappelle sono decorate con colonne tortili e stucco e conservano diversi dipinti. Sul lato destro della navata vi è il mausoleo del Venerabile Statella, datato 1758. Esponente della famiglia dei marchesi Statella.
Sempre sul lato destro, a ridosso dell’altare, vi è un pulpito ligneo poligonale, uno dei pochi elementi precedenti al terremoto, sul quale vi sono raffigurati i santi Angelo, Alberto, Elia e Telesforo.
L’altare principale della chiesa, con una struttura concava con colonne corinzie, ospita la statua lignea della Madonna del Carmelo, realizzata nel 1860 dallo scultore palermitano Bagnasco. La statua raffigura la Vergine che tiene in braccio il bambino e le chiavi della città. Entrambi portano una corona e le insegne mariane. Il simulacro viene portato in processione il 16 luglio o la domenica successiva in occasione dei festeggiamenti per la patrona organizzati dalla Confraternita della Madonna del Carmine. Il convento ha una facciata molto semplice su due livelli.

palazzo Bruno di Belmonte, sede municipale, è uno dei più notevoli edifici liberty della Sicilia, progettato dall'architetto Ernesto Basile.

All'interno del parco archeologico della Forza, in una grotta, è stato allestito un interessante antiquarium. Singolare è la galleria detta “Centoscale”, un tunnel di 280 gradini scavati nella roccia, costruito per scendere sotto il livello del fiume e attingervi acqua soprattutto in caso di assedio.

L'ultimo fine settimana di maggio, la piazza antistante la cinquecentesca Chiesa di Sant'Antonio Abate ad Ispica, si riveste di uno stupendo tappeto di sabbia variopinta: l'INSABBIATA.   http://www.insabbiata.it/

Santa Maria del Gesù ad Ispica, per conoscere uno dei principali monumenti storici della città e un centro di spiritualità ininterrotta dal XVI sec. ad oggi;  per ammirare, come da una terrazza, la pianura digradante verso il mare Mediterraneo e l’ingresso di Cava d’Ispica. Ore 9:30 – 12:00 / 16:00 – 19:00.
Per la visita del complesso conventuale contattare, almeno 24 ore prima, l’Associazione Cava d’Ispica (tel. 339.2188251, email segreteria@cavadispica.org. per l’alloggio e il vitto è necessario concordare i dettagli contattando il (+39) 0932.951020.
Frati Minori Cappuccini di Nicosia, il Convento di Nicosia vanta una storia antica, fondato dai padri Cappuccini intorno al 1500, Tutti i giorni, ore 10:00 – 12:00 / 16:00 – 17:00. Per la visita del complesso conventuale contattare, almeno 24 ore prima, l’Associazione “Ecomuseo Petra D’Asgotto” (tel. 339.4986986, email pinalagiusa@tiscali.it.
Nicosìa comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 724 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre,
la basilica di Santa Maria Maggiore fu costruita dopo la frana del 1757 e conserva tra l'altro un grandioso polittico marmoreo di Antonello Gagini (1512) e il cosiddetto “trono di Carlo V” (in cui si sedette l'imperatore quando visitò il paese nel 1535).
La cattedrale di San Nicola, eretta nel sec. XIV e rimaneggiata nei sec. XVI e XIX, conserva della primitiva costruzione il sontuoso portale e la torre campanaria, con eleganti bifore e trifore; sul fianco sinistro si apre il portico quattrocentesco, un Crocifisso attribuito a fra' Umile da Petralia e i pregevoli stalli lignei intagliati del coro (sec. XVII).
La chiesa di San Benedetto conserva dell'originaria struttura trecentesca un rosone e il portale,
la chiesa di San Michele Arcangelo, edificata prima del Trecento e successivamente rifatta, sono un San Michele, statua attribuita ad A. Gagini, e un fonte battesimale cinquecentesco.
La chiesa di San Biagio ha l'interno ornato da pregevoli stucchi (sec. XVIII) e custodisce un trittico in marmo di A. Gagini (1510).

Presso la Collina dei Baroni", ovvero la collina di S. Giovanni dove si concentrano alcune ville sette-ottocentesche, tra cui "La Motta Salinella", "La Motta S. Silvestro", "La Via".

Nei dintorni di S. Giacomo, raggiungibile dalla S.S.120, si scorgono stupende ville in stile liberty, come la villa "Li Destri" (contrada Pietralunga), "La Speciale di Mallia", "La Pidone".

Nicosia in Fiore a maggio. Ogni anno in primavera Nicosia si arricchisce con la tradizionale infiorata, https://www.facebook.com/people/Fidapa-Nicosia/100064820977564/

"Madonnari di Sicilia" a Nicosia a settembre, il concorso con la partecipazione di vere firme dell’arte del gessetto, artisti provenienti da tutta Italia.
Il concorso sarà un evento all'insegna della tradizione: la memoria popolare, infatti racconta che questa antica arte ha avuto origine lungo la Via Francigena,con alcuni pellegrini poveri che offrivano le loro abilità artistiche in cambio di ristoro e riparo durate il cammino verso la Terra Santa, https://www.facebook.com/megapixelnicosia/
Sàvoca comune della Città metropolitana di Messina, 303 m s.m., patrono Santa Lucia, seconda domenica di agosto
Arroccato su un colle, prospiciente il litorale ionico, conserva la quattrocentesca chiesa di San Michele, con due bei portali gotici ed all'interno, una tavola coeva raffigurante il santo,
la chiesa madre dedicata a Santa Maria in Cielo Assunta (sec. XVI), con un bel portale rinascimentale, due porte minori e una torre campanaria del Quattrocento,
la chiesa dei Cappuccini con il convento dei Cappuccini e la cripta (XVII secolo), i frati cappuccini, fondarono nel 1574, il loro primo convento, l'odierno convento venne edificato tra il 1603 ed il 1614. Al pari di quello dei domenicani, tra il XVII ed il XIX secolo, ebbe grande rilevanza culturale nell'ambito della società savocese, costituendo il punto di riferimento per la formazione umanistica, scientifica e giuridica dei pochi privilegiati che in quegli anni avevano la possibilità di studiare. La chiesa annessa al maestoso edificio del convento, è dedicata a San Francesco d'Assisi, al suo interno racchiude varie opere di grande pregio artistico e storico. La cripta dei cappuccini Realizzata agli inizi del Seicento nei sotterranei della chiesa del convento e dell'antistante piazzetta, e racchiude 17 cadaveri mummificati.
Chiesa di San Nicolò, edificata nel XIII secolo, fino a tutto il XVII secolo era riccamente adornata con affreschi in stile bizantino, conserva una statua lignea di Santa Lucia.
Lo “Stainless Steel Museum” di Savoca, un atelier d’arte in cui il genio artistico di Nino Ucchino, stimato ed apprezzato scultore, di fama internazionale, che per scelta intellettuale ed umana opera a
Savoca, in Sicilia, uno tra i borghi più belli d’Italia, l’opera dell’asino “capovolto”, dal titolo “la piramide e gli zoccoli” posta all’esterno del museo darà là certezza di essere giunti nel posto giusto.
Frati cappuccini di Savoca, visitare il Convento dei Cappuccini di Savoca per concedersi la possibilità di un ambiente di pace, ritrovando se stessi e ritrovandosi con gli altri, in uno spirito di fraternità francescana.
Da non perdere la cripta sottostante la Chiesa del convento contenente corpi mummificati del XVIII e XIX sec,  gli affreschi XVII sec. e l’antico refettorio. 1 Novembre – 31 Marzo:  da venerdì a domenica, ore 09:30 – 17:00.
1 Aprile – 31 Ottobre:  da lunedì a domenica, ore 09:30 – 19:30.
Per la visita del complesso conventuale contattare, almeno 24 ore prima, l’Associazione San Damiano (tel. 380.6948408 / 338.5481223, email info@conventocappuccinisavoca.com).
Santuario Maria SS. del Giubino a Calatafimi, Il Santuario, risalente al 1495 circa, mantenuto da sapiente opera conservativa, si erge su di un colle dirimpetto le antiche rovine di Segesta; A partire dalla seconda domenica di luglio fino alla terza domenica di settembre il Santuario rimane aperto tutti i giorni orientativamente dalle ore 09:00 alle ore 20:00. Per la visita del complesso conventuale contattare, almeno 24 ore prima, il Comitato Madonna di Giubino (tel. 0924.950115, 347.8071539, email madonnadigiubino@yahoo.com).
Calatafimi Segesta comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 330 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso 1-3 maggio,  si svolge ogni 5 anni
l'abitato è dominato dai resti del castello medievale, Castello di Eufemio, lo stesso che ancora oggi occupa la cima del promontorio
la chiesa Madre, dedicata a San Silvestro Papa, fu eretta nel sec. XVI,
la chiesa del Crocifisso, con facciata neoclassica,
la chiesa della Madonna di Giubino (1721-34), che conserva, un organo ligneo settecentesco, il trittico marmoreo della Madonna di Giubino, famosa perchè con l'invocazione dello Spirito Santo, venne sconfissa una invasione di cavallette
Casa Museo di Garibaldi a Calatafimi

zona archeologica di Segesta, situato a metà strada tra Palermo e Marsala numerosi resti di edifici come il teatro, il tempio dorico, il santuario di contrada Mango https://www.parcodisegesta.com/

Monumento Ossario di Pianto Romano https://www.piantoromanocalatafimi.it/


Il Calatafimi Segesta Festival Dionisiache, che ha rilanciato la cultura del teatro all'aperto nello splendido scenario del teatro, https://www.calatafimisegestafestival.it/ o https://www.dionisiache.it/

Calatafimi Segesta, dall'11 giugno al 2 settembre 2023, la tradizione del tappeto artistico l'infiorata, https://www.facebook.com/infiorata.calatafimisegesta/

Fiera enogastronomica “I Sapori di Grani Antichi” a Calatafimi Segesta, ad agosto, la manifestazione dedicata alle antiche tradizioni del territorio con la partecipazione di produttori del territorio siciliano, https://www.facebook.com/people/I-Sapori-Di-Grani-Antichi-Di-Calatafimi-Segesta/100083328889421/
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