Sicilia Centrale, il tour, cosa vedere, cosa fare - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

Se vuoi visitare la Sicilia e non sai da dove iniziare. Siamo qui per aiutarti. Scopri le migliori destinazioni in Sicilia e pianifica il tuo viaggio.
Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.  
Con i nostri itinerari e le nostre raccomandazioni locali, potrai vivere un'esperienza autentica e indimenticabile in questa meravigliosa isola mediterranea.



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Sicilia Centrale il tour

Quando parliamo di Sicilia Centrale, ad elencare cosa fare e vedere ci si perde, che sia mare o montagne, borghi a renderla speciale, è indubbiamente, quel mix tra paesaggio, tradizione, storia ed arte, ognuno con le proprie peculiarità.

La Sicilia centrale è un macro-territorio, in questo ricadono la totalità dei comuni del , conosciuta anche come l'ombelico di Sicilia, la maggior parte dei comuni del Libero consorzio comunale di Caltanissetta , e parzialmente alcuni comuni sparsi tra il Libero consorzio comunale di Agrigento e le e la .

Tra i tanti Paesi ne vengono citati alcuni, nulla vieta di visitarne altri, solo modesti suggerimenti, tra di essi alcuni spiccano per la loro storia secolare, chi per i monumenti, chi per la cucina.
Alcune di queste località sono visitabili con una gita giornaliera, altri richiedono un weekend, qualcuno qualche giorno, turisti, curiosi o avventurieri, tra stradine, natura incontaminata e sapori autentici, troverete ciò che cercate.

Nel viaggio, ognuno gode di una propria caratterisitca che lo rende unico, parchi naturali, riserve,  cantine vinicole ed itinerari enologici, i borghi antichi, mare spiagge e fondali da esplorare, ancora feste e venti e sagre per scoprire una terra con le proprie tradizioni gastronomiche.

Ovviamente in base al tempo e alle disponibilità esistono diversi itinerari da poter seguire, per meglio visitare i Comuni rivolgersi alle proloco, alle guide turistiche.
Potremmo dire che in questo ricadono la totalità dei comuni del Libero consorzio comunale di Enna, la maggior parte dei comuni del Libero consorzio comunale di Caltanissetta e parzialmente alcuni comuni sparsi tra il Libero consorzio comunale di Agrigento e le città metropolitane di Catania, Messina e Palermo.

Caltanissetta dai Normanni al Barocco, posta al centro dell’isola la vede storicamente luogo di transito dall’ovest all’est e da sud a nord, numerose miniere di Zolfo abbandonate che fecero di questa area nei secoli XIX e XX un bacino minerario di enorme valore a livello Europeo

Piazza Armerina Medievale, la città dei mosaici villa romana del casale, conosciuta per il Palio dei Normanni

Morgantina, città dotata di una interessante storia fatta di alterne fortune e sventure greca, Parco Minerario Pennisi

Aidone greco romana, balcone di Sicilia posta su un’altura degli Erei, Aidone domina

Sulle tracce Chiaramontane a Mussomeli
Numerose le chiese costruite nel corso dei secoli tra cui la chiesa madre di San Ludovico e il Santuario dedicato a Maria SS. dei Miracoli, notevoli abitazioni nobiliari, ma siamo qui per il suo castello

Enna, Pergusa
Enna il Castello di Lombardia può vantare un notevole patrimonio monumentale. La maggior parte dei luoghi d'interesse sorge lungo l'asse della via Roma, la torre di Federico

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Enna  e la Sicilia Centrale

Ènna capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 931 m s.m., patrono Maria Santissima della Visitazione 2 luglio. Città della Sicilia posta nella sezione centrale dei monti Erei, quasi al centro della regione: è il più elevato capoluogo di provincia italiano.

Il castello di Lombardia deriva il proprio nome da una colonia lombarda stanziatasi nel quartiere vicino al tempo dei Normanni. Eretto in epoca sveva e rimaneggiato dagli Aragonesi, presenta una pianta irregolare, la cinta muraria in parte restaurata e difesa dalle sei delle venti torri originarie (spicca la torre Pisana, merlata, la più elevata e meglio conservata, da cui si gode un vastissimo panorama), i tre cortili (quello degli Armati o di San Nicola, trasformato in un teatro all'aperto, quello della Maddalena e quello di San Martino o dei Condottieri) e parte dell'abitazione di Federico III d'Aragona.
Presso il castello sono i resti appartenenti forse al tempio di Cerere, ricordato da Cicerone. Al lato opposto della città svetta la torre di Federico II, eretta nel sec. XIII forse su una più antica fortificazione e restaurata da Federico II d'Aragona nel sec. XIV; a pianta ottagonale, è impostata su tre piani con copertura a volta e raggiunge i 24 m d'altezza.
Il duomo, preceduto da una scalinata, conserva della primitiva costruzione del 1307 il transetto e le tre absidi poligonali; distrutto da un incendio, fu ricostruito nei sec. XV-XVI. L'interno, a croce latina a tre navate su colonne di basalto nero, custodisce interessanti opere d'arte: le statue dell'Arcangelo Gabriele e l'Annunziata (sec. XVI), la statua della Madonna della Visitazione (secondo la tradizione acquistata a Venezia nel 1412), nel presbiterio tele di Filippo Paladino, un ricco pulpito marmoreo del Seicento e organi dalle ricche cantorie lignee (sec. XVI).
Aragonese il palazzo Pollicarini, i campanili delle chiese di San Francesco d'Assisi (trecentesca ma ampiamente rimaneggiata), di San Tommaso e di San Giovanni Battista.
La chiesa di San Marco, con stucchi barocchi e pavimento in maiolica del Settecento. Il Museo Archeologico di Palazzo Varisano conserva importante materiale archeologico greco e romano, il Museo “G. Alessi”, situato presso il duomo, comprende una sezione numismatica, la pinacoteca e il ricco tesoro del Duomo.

Molto sentiti sono i riti della Settimana Santa, risalenti all'epoca della dominazione spagnola (sec. XV-XVII) e legati alla presenza di quindici confraternite, alcune di origine antichissima, come quella del Santissimo Salvatore e del Rosario. Il 2 luglio, per i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Visitazione, la statua della patrona, interamente ricoperta d'oro, viene trasportata con una grande “bara” del sec. XVI, chiamata “nave d'oro”, portata a spalla da 216 confrati, chiamati in dialetto i “nudi”, poiché un tempo portavano soltanto una fascia bianca che cingeva i lombi.

Pergusa è una frazione della città e dista 10 km dal centro. La Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa ingloba il piccolo abitato del villaggio e vanta una ricca avifauna. La frazione dà il nome ad un circuito automobilistico, l'Autodromo di Pergusa, nel quale venne disputata l'unica edizione del Gran Premio del Mediterraneo di Formula 1 il 27 agosto 1961.

La villa romana di contrada Geraci è una villa romana situata nei pressi di Enna

Il Santuario di Papardura. Luogo di intense suggestioni, il Santuario di Papardura, costruito nel 1660, è incastonato a sud ovest nella rocca del Calvario.  https://www.santuariopapardura.it/

Settimana Federiciana a luglio a Enna, umbilicus Siciliae e cuore palpitante del Mediterraneo, durante la Settimana europea federiciana, manifestazione che riporta il capoluogo più alto d’Italia indietro nel tempo, al 1.200, nei gloriosi anni del governo dell’imperatore Federico II che scelse Enna come sua dimora estiva.
La Settimana Federiciana celebra la figura di Federico II di Svevia, attraverso convegni, letture, giochi e mercati medievali, tornei di tiri con l'arco, esibizioni artistiche ed il grande corteo storico. La manifestazione, che si ripete ogni anno ad Enna nei luoghi storici dove dimorò il grande Imperatore Federico II di Svevia,


Calascibetta e la Sicilia Centrale

Calascibétta comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 691 m s.m., patrono San Pietro in Vincoli prima domenica di agosto e lunedì seguente
Nella parte più alta dell'abitato è la chiesa madre, dedicata a San Pietro e Santa Maria Maggiore, risalente al 1340, ma quasi totalmente rifatta. L'interno, a tre navate divise da arcate ogivali su colonne, conserva interessanti opere d'arte, tra cui un fonte battesimale in marmo del 1571, un coro ligneo intagliato, un bassorilievo di scuola gaginesca del sec. XVII e, nel ricco Tesoro, un pregevole manoscritto biblico del sec. XIV in caratteri gotici.
chiesa madre di San Pietro, di epoca normanna e distrutta dal terremoto del 1693, non restano che rovine.
chiesa del Carmine (1771) è custodita una statua in marmo dell'Annunciazione (sec. XV-XVI), attribuita ad Antonello Gagini;
chiesa del convento dei Cappuccini, annessa al convento vi è la Chiesa di San Francesco, (sec. XVI) troviamo una un'Adorazione dei Magi secentesca di Filippo Paladino.

Edificata dagli arabi per contrastare e occupare Enna nel corso delle guerre tra cristiani e saraceni.
Della presenza Araba a Calascibetta testimonia ancora oggi il cosiddetto Palio dei Berberi che si svolge il primo lunedì di settembre, una manifestazione sportivo-folcloristica. La festa della Madonna del Buonriposo ricorre ogni prima domenica e lunedì di settembre. Da allora, è tradizione svolgere, ogni primo lunedì di settembre "il palio dei Berberi"; decine di cavalli con i rispettivi cavalieri che li montano a pelo, si inseguono in corsa in una strenuante gara mozzafiato che si svolge, attualmente lungo il "chianu a cursa". L’aspetto cristiano della festa è legato, in particolare ad un episodio avvenuto verso la fine del secolo scorso quando nelle miniere della zona in cui si svolge il palio, venne scoperta una grande roccia avente le sembianze della Madonna. I minatori che provarono a portarla in paese non riuscirono a trasportare la roccia poichè diventava sempre più pesante. Fu così che proprio in quel punto venne costruito un santuario in onore della Madonna del Buonriposo. In occasione della festa, oltre al "palio dei berberi" si svolge, ormai da diversi anni, la domenica mattina, un’importante fiera del bestiame che attira allevatori da diverse parti della Sicilia interessati, in particolare, al pregiato maiale di Calascibetta che, in passato veniva macellato e arrostito sul posto. Da questa usanza nasce l’attuale "sagra della salsiccia" che insieme ad una serie di giochi campestri completa la festa.


Leonforte  e la Sicilia Centrale

Leonfòrte comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 603 m s.m., patrono Madonna del Carmine 16 agosto
Per la sua posizione baricentrica fu preso come riferimento dagli arabi per dividere la Sicilia in tre Valli.
Palazzo Branciforti (1620) è una maestosa costruzione a pianta quadrata, con portale a bugne e sovrastante balcone riccamente ornati.
Al sec. XVII risale anche la chiesa del convento dei Cappuccini, che conserva l'Elezione di san Mattia, pregevole dipinto di Pietro Novelli (1640), due statue gaginesche, la lastra tombale di Nicolò Placido Branciforti e il sarcofago marmoreo della moglie Caterina (1635).
La chiesa matrice di San Giovanni Battista fu iniziata nel Seicento e terminata nel secolo successivo, un prezioso organo a canne realizzato dal celebre maestro organaro Donato del Piano nel 1740, esso presenta oltre cinquecento canne divise in dieci registri.
La chiesa di San Giuseppe, sotto il pavimento della chiesa è collocata una cripta funeraria. In essa furono tumulati i defunti della comunità ecclesiale di San Giuseppe fino al 1885,
La chiesa di San Giuseppe custodisce al suo interno un organo a canne, costruito dall'acese Sebastiano Calcerano Platania nel 1866 su commissione della confraternita della SS. Trinità operante nella chiesa di San Giuseppe. È collocato nella cantoria posta di fronte all'altare maggiore.
La Granfonte (sec. XVII) è una monumentale fontana con 24 cannelle sormontate da altrettante piccole arcate.
Sulla cima della montagna si trovano i resti di un villaggio preistorico, e, sulle pendici, i ruderi del  “Cummintazzu”, antico eremo di monaci denominato S.Maria di l’Artisina

Sagra delle Pesche e dei prodotti tipici a Leonforte a 30 settembre La manifestazione a ricorrenza annuale, che si svolge il primo fine settimana di ottobre, ha l'intento di promuovere e valorizzare i prodotti tipici leonfortesi. https://www.sagradellepesche.it/

Nicosia, itinerari e luoghi Enna

Nicosìa comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 724 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre, soprannominata la città dei 24 baroni
Nicosia ha un patrimonio di chiese ed opere d'arte, ereditato dal suo passato di città demaniale,
la basilica di Santa Maria Maggiore fu costruita dopo la frana del 1757 e conserva tra l'altro un grandioso polittico marmoreo di Antonello Gagini (1512) e il cosiddetto “trono di Carlo V” (in cui si sedette l'imperatore quando visitò il paese nel 1535).
La cattedrale di San Nicola, eretta nel sec. XIV e rimaneggiata nei sec. XVI e XIX, conserva della primitiva costruzione il sontuoso portale e la torre campanaria, con eleganti bifore e trifore; sul fianco sinistro si apre il portico quattrocentesco, un Crocifisso attribuito a fra' Umile da Petralia e i pregevoli stalli lignei intagliati del coro (sec. XVII), all'interno presenta il trittico marmoreo del "Redentore" e il fonte battesimale, scolpito in marmo con raffigurazioni di "Adamo ed Eva nell'Eden" di Antonello Gagini, un Crocifisso attribuito a fra' Umile da Petralia.
La chiesa di San Benedetto conserva dell'originaria struttura trecentesca un rosone e il portale,
la chiesa di San Michele Arcangelo, edificata prima del Trecento e successivamente rifatta, sono un San Michele, statua attribuita ad A. Gagini, e un fonte battesimale cinquecentesco.
La chiesa di San Biagio ha l'interno ornato da pregevoli stucchi (sec. XVIII) e custodisce un trittico in marmo di A. Gagini (1510).

Presso la Collina dei Baroni", ovvero la collina di S. Giovanni dove si concentrano alcune ville sette-ottocentesche, tra cui "La Motta Salinella", "La Motta S. Silvestro", "La Via".

Nei dintorni di S. Giacomo, raggiungibile dalla S.S.120, si scorgono stupende ville in stile liberty, come la villa "Li Destri" (contrada Pietralunga), "La Speciale di Mallia", "La Pidone".

Nicosia in Fiore a maggio. Ogni anno in primavera Nicosia si arricchisce con la tradizionale infiorata, https://www.facebook.com/people/Fidapa-Nicosia/100064820977564/

"Madonnari di Sicilia" a Nicosia a settembre, il concorso con la partecipazione di vere firme dell’arte del gessetto, artisti provenienti da tutta Italia.
Il concorso sarà un evento all'insegna della tradizione: la memoria popolare, infatti racconta che questa antica arte ha avuto origine lungo la Via Francigena,con alcuni pellegrini poveri che offrivano le loro abilità artistiche in cambio di ristoro e riparo durate il cammino verso la Terra Santa, https://www.facebook.com/megapixelnicosia/

Corteo Storico "Carlo V visita Nicosia" ad ottobre . A Nicosia sfila il Corteo storico che rievoca la visita di Carlo V in città nel lontano 14 ottobre 1535, rievocazione storica con sfilata in costume, un lungo corteo di cavalieri, Dame e Signori e di Confratelli di 12 quartieri di Nicosia (nel 1700 c'erano ben 34 confraternite), sfila per le vie della citta'. La manifestazione si conclude a sera inoltrata in piazza Garibaldi, dove le confraternite si sfidano facendo volteggiare con destrezza u palio un bastone di 4 metri con appeso un drappo riccamente decorato, simbolo della confraternita.

Sagra del Nocattolo tra i Prodotti Tipici a Nicosia a settembre. Percorso enogastromico degustazione prodotti del territorio Esibizione Carretti Siciliani, mostre e musica, il “Nocattolo” è un dolce tradizionale dalla storia antica,    https://www.facebook.com/people/Info-Tourism-Nicosia-Sicilia/100043691720988/

Agira e la Sicilia Centrale

Agira, Comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 650 m s.m., patrono: san Filippo 11 maggio,

Chiesa di San Filippo, custodisce un pregevole trittico quattrocentesco, tele di Olivio Sozzi e Giuseppe Velasquez e un Crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia.
chiesa romanica di Santa Maria Maggiore (sec. XII) sono un'interessante croce quattrocentesca dipinta sui due lati dove sono rappresentati la Crocifissione, la Resurrezione, e i simboli dei
quattro Evangelisti.e una Madonna secentesca in marmi policromi.
chiesa di Sant'Antonio Abate (sec. XVI e moderna facciata) custodisce una Croce dipinta, probabilmente di Pietro Ruzzolone.
chiesa di San Salvatore, dalla facciata tardorinascimentale, a pianta basicale, presenta tre navate divise l'una dall'altra da arcate a tutto sesto poggianti su colonne in pietra con capitelli diversi l'uno dall'altromantiene nell'interno tracce dell'originario impianto normanno (sec. XII) e conserva un portale aragonese con decorazione a motivi floreali proveniente dall'oratorio di Santa Croce (ex sinagoga) oltre a una Madonna del Rosario, tela della scuola di Pietro Novelli, una mitria e un pastorale riccamente decorati del sec. XIII.
sul colle che lo sovrasta le rovine del castello, di origine saracena.
La Chiesa dell’Abbazia di San Filippo sorge sui resti di quella dell’antico monastero greco fondato, secondo la regola basiliana, fuori dall’abitato ai piedi del monte di Agira tra VII e VIII secolo e dedicato a Filippo santo di provenienza orientale, la grande nicchia centrale con il gruppo di San Filippo che sconfigge il demonio sovrasta sei nicchie con le statue dei protettori delle altre sei parrocchie di Agira. Nel medaglione sopra la porta principale è raffigurata Santa Maria Latina, sopra le altre due porte sono raffigurati San Filippo diacono e San Eusebio.
L’interno a tre navate è diviso da colonne rivestite in marmo rosso. La navata centrale è sovrastata da una volta a botte. Dalla navata sinistra una scala conduce alla cateva, luogo in cui è il sepolcro di San Filippo. Questa grotta fu in origine il luogo dove Filippo si recava con i suoi discepoli per celebrare la messa tra i ruderi del tempio di Gerione. In periodo arabo, per timore di perdere le reliquie del santo, la cateva fu murata e ritrovata nel XVI secolo.
Nella navata sinistra si possono osservare i tre pannelli di un polittico del XV secolo che raffigurano la Madonna con bambino, San Benedetto e San Calogero.

A circa 1 Km. di Agira, in contrada Lavandaro, esistono i resti del convento dei padri cappuccini di San Francesco.
Sulla collina del Frontè vi è la chiesa di Santa Maria degli Angeli, annessa al convento del Terzo Ordine Regolare di San Francesco.

Sagra della Cassatella per le vie di Agira a novembre, musica, folklore, gastronomia. Durante la manifestazione sarà possibile degustare e conoscere la Cassatella di Agira e altri dolci eccellenti della tradizione agirina più altri prodotti enogastronomici siciliani, https://www.facebook.com/prolocoagira/

Centuripe  e la Sicilia Centrale

Centuripe Libero Consorzio Comunale di Enna, 730 m s.m., patrono San Prospero 19 settembre.
Si ribellò a Federico II di Svevia, che lo fece distruggere e fece trasferire i suoi abitanti (1232) nella città di Augusta, ricostruito nel 1548 da Francesco Moncada, conte di Adernò, e rimase feudo dei suoi discendenti.
La Chiesa Madre di Centuripe, dedicata all’Immacolata Concezione, risale al XVII secolo e ha subito, nel tempo, vari rifacimenti.
La facciata, dalla particolare colorazione rosa, è in stile barocco con influssi tardorinascimentali. E' suddivisa in tre ordini, l’ultimo dei quali contiene l’orologio e il campanile dove si aprono quattro nicchie, due frontali e due laterali che fungono da siti per le campane.  L'edificio presenta una pianta a croce latina sorretta da dieci pilastri che dividono l'ambiente in tre navate.
L'interno è ricco di stucchi, colonne tortili, elementi floreali e putti di sapore popolaresco. Nel transetto si trovano i due altari dedicati a Santa Rosalia e San Prospero, patroni di Centuripe.
Pregevole è il pulpito in legno con decorazioni in oro ed intarsi e bassorilievi finemente lavorati della navata centrale. Il pulpito presenta sei volute più una al polo inferiore decorate in oro.

Sagra dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP a Centuripe, ad aprile.
Enogastronomia, degustazioni, paesaggi, tradizione, storia.Tre giorni di degustazioni e spettacoli che consentiranno di valorizzare uno dei prodotti di eccellenza del nostro territorio.

Note e Profumi per la Festa del 1° Maggio 2023 a Centuripe (EN), presso Campo sportivo, Piano Caitano. Concerto musicale che vedrà la partecipazione di gruppi musicali, tra cui band di spicco , organizzato dall’Associazione LiberArt di Centuripe,

Sperlinga, itinerari e luoghi nel palermitano

Sperlinga comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 750 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno.
Nella parte alta del paese, adiacente al castello, sussistono, ormai ridotte a magazzini, numerose abitazioni ricavate nelle grotte, abitate fin dall'antichità e definitivamente abbandonate attorno agli anni Cinquanta del Novecento. Notevoli sono i resti del castello normanno arroccato sulla rupe che sovrasta il paese: i posti di guardia, le scuderie, le prigioni e la lunga e ripidissima scalinata che sale alla fortezza sono scavati nella roccia; molti ambienti sono oggi a cielo aperto.
Vi è una scritta in latino scolpita sull'arco a sesto acuto nell'androne del Castello, dal Principe del Castello Giovanni Natoli: Quod Siculis placuit, sola Sperlinga negavit, tale scritta postuma si riferisce alle vicende dei Vespri Siciliani.

Il 16 agosto di ogni anno nel suggestivo centro storico di Sperlinga, si svolgono due manifestazioni: la "Sagra del Tortone" ed il Corteo Storico "Dama dei Castelli di Sicilia", le strade e le piazze del paese sono animate dagli spettacoli di sbandieratori, musicisti, saltimbanchi e falconieri. Nel pomeriggio ha inizio la sagra, con la distribuzione di vari prodotti locali tra i quali spicca il "Tortone", un dolce tipico fatto di farina impastata e lievitata, olio d'oliva e cosparso di zucchero e cannella. Nel contempo ha inizio il Corteo Storico, formato da dame e cavalieri in abiti d'epoca rappresentanti le famiglie nobiliari che hanno dominato il castello di Sperlinga.  https://www.facebook.com/turismosperlinga/

Gangi e la Sicilia Centrale

Gangi comune della Città Metropolitana di Palermo, 1011 m s.m., patrono San Cataldo 10 maggio,
chiesa madre di San Nicola, affiancata da un grandioso campanile trecentesco, con relativa cripta dei preti morti, oggi collegata con l'imponente Torre detta dei Ventimiglia
le chiese dell'Abbadia (sec. XVIII), di San Paolo, di San Cataldo e tra gli edifici civili,

A Cravaccata, il Carnevale di Gangi. Il martedì grasso a Gangi, in provincia di Palermo, si festeggia il Carnevale, con la tradizionale manifestazione A Cravaccata, l’originalità di quella gangitana ha fatto si che venisse inserita nel calendario delle manifestazioni nazionali. Consiste in una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici che percorrono le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza del Popolo.

Vivere in Assisi, Quartiere Monte a settembre, Gangi, nell'ncantevole borgo incastonato sulle alte Madonie. La manifestazione, con cadenza biennale è pienamente inserita nel panorama delle rievocazioni medievali più belle di Sicilia.  https://www.facebook.com/rievocazionevivereinassisi/

Sagra della Spiga e Festa di Burgisi, agosto appuntamento con la storia del Borgo di Gangi, dalla più recente a quella che affonda le sue radici nel mito.
La manifestazione si tiene la 1° e  la 2° domenica di agosto, "A Vanniata da Festa": "u Vanniaturi" (il banditore), a cavallo di un asino, nel suo antico costume e con il tipico tamburo, gira per le vie del paese annunciando l'inizio della manifestazione e il relativo programma;
"U Corteo du Zitu": sfilata di figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; rievocazione dell'antica usanza da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa e chiederne la mano;
"A Zuccatina da Zita": commedia d'autore locale in vernacolo che rievoca l'antica maniera di chiedere in sposa una ragazza;, https://www.facebook.com/prolocogangi/

Palazzo Mocciaro con i suoi saloni affrescati, in uno dei quali si trova un tondo con la rappresentazione pittorica della Gangi dell’epoca.
Palazzo Bongiorno nel 1756 è uno dei migliori esempi di architettura settecentesca nelle Madonie. Vanta la magnifica decorazione a trompe l’oeil delle sale del piano nobile.
Piazza del Popolo, dominata dalla trecentesca torre dei Ventimiglia con la sua elegante sequenza di bifore gotico-catalane. Era una torre di avvistamento, trasformata in torre campanaria durante la costruzione della chiesa Madre.

Fuori dall'abitato è l'ex monastero benedettino di Gangivecchio (sec XIV), trasformato in masseria.

Mussomeli e la Sicilia Centrale

Mussomeli comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 726 m s.m., patrono Madonna dei Miracoli 8 settembre.
Chiesa Santa Margherita (sec. XV-XVI), a pianta basilicale con pregevoli stucchi del sec. XVIII, attribuiti al Serpotta;
Chiesa di San Domenico (sec. XVII), dalla splendida volta affrescata da Domenico Provenzani (sec. XVIII), che conserva un crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia (sec. XVI);
la chiesa madre, dedicata a San Ludovico, di origini trecentesche ma rifatta nei sec. XVII-XVIII;
il cinquecentesco santuario della Madonna dei Miracoli, nella cui cripta è custodito il venerato dipinto su pietra della Madonna col Bambino, con l'attiguo chiostro
Chiesa Maria Santissima delle Vanelle, secondo la tradizione, la Chiesa a Mussomeli dedicata alla Santa Madonna delle Vanelle sarebbe sorta nel luogo in cui venne miracolosamente ritrovata una lastra di pietra raffigurante la Madonna con San Michele.
I musei dei palazzi Mistretta e Trabia custodiscono ricche collezioni di quadri, monete e maioliche.

Palazzo Trabìa, Palazzo Mistretta, Palazzo Langela, Palazzo Minneci e Palazzo Sgadari

Poco distante sorge il magnifico castello, eretto da Manfredi III Chiaramonte nel sec. XIV su una struttura gotico-sveva, belle le sale con volte a crociera, finestre a bifora e capitelli gotici, tra cui la Sala dei Baroni, dove del 1391 venne ordita una congiura contro il ritorno degli Aragonesi in Sicilia. Molto interessanti e ben restaurati sono anche i sotterranei, la cappella dai bei portali ogivali, che custodisce una notevole Madonna della Catena in alabastro (sec. XVI), la sala delle torture, l'armeria, le cisterne e tutti i vari cunicoli di collegamento.

Caltanissetta e la Sicilia Centrale

Caltanissétta capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale, 568 m s.m., patrono San Michele Arcangelo 29 settembre
Città dall'aspetto prevalentemente moderno,
L'Abbazia di Santo Spirito è la più antica chiesa del Nisseno, consacrata il 2 giugno 1151; la Cattedrale (Santa Maria La Nova), edificio di culto più importante della città, fu costruita tra il 1570 e il 1622;
la Chiesa di S. Agata (anno 1605) presenta un interno a croce greca ricco di tarsie marmoree;
il Collegio dei Gesuiti, costruito tra il 1589 e il 1600 per volere dei Moncada,
la Chiesa di San Sebastiano sorge nella bellissima piazza Garibaldi, accanto alla Cattedrale. Eretta, secondo la tradizione, nel '500 come omaggio della popolazione a San Sebastiano per la liberazione della città dal flagello della peste bubbonica,
Chiesa di Santa Maria degli Angeli ed annesso Monastero, il portale in pietra arenaria, è costituito da un archivolta a sesto acuto strombato a tre piani e decorato con fasce e linee spezzate, di stile normanno.

Palazzo del Carmine attuale sede del Comune di Caltanissetta. La costruzione del palazzo iniziò intorno all'anno 1371. La zona in cui sorge attualmente, all'epoca, si trovava ben fuori dalle mura cittadine ed ospitava una chiesetta rurale dedicata a San Giacomo. Per volere di Guglielmo Peralta e di sua moglie Eleonora d’Aragona, figlia del marchese di Randazzo, vicino la chiesetta fu edificato il convento dei Carmelitani Scalzi e l'annessa chiesa di Maria Santissima Annunziata, comunemente chiamata Madonna del Carmine.

La Villa Barrile costituisce certamente una testimonianza della storia di Caltanissetta fatta anche di nobiltà e di fasto, viene comunemente chiamata "il Castelletto" proprio per il suggestivo torrione merlato del suo muro di cinta, costruito verso la fine dell'Ottocento e oggi più di una volta scelto a rappresentare l'immagine più caratteristica in numerose monografie della città nissena, come un vero e proprio simbolo distintivo.

A Caltanissetta si può ammirare la torre del Castello di Pietrarossa. Di origine araba, il Castello comprendeva in origine tre torri di avvistamento e il suo nome probabilmente derivò dal colore dei mattoni che costituivano le torri stesse. Della costruzione originaria oggi rimane soltanto una torre di avvistamento.

Molto suggestive sono le celebrazioni della Settimana Santa: il giovedì si svolge la Processione dei Misteri, in cui i sedici gruppi statuari a grandezza naturale, raffiguranti scene della Passione di Cristo, vengono portati per le strade del paese fino alla piazza del Duomo, dove avviene la cosiddetta “spartenza”; al tramonto del venerdì, invece, la statua del Cristo Nero, posta dentro un baldacchino dorato a forma di corona, viene portata a spalla e a piedi scalzi per le stradine del centro storico, appena illuminate, accompagnata dalle lamentazioni bibliche cantilenate in un dialetto arcaico.

A circa 3 km di distanza da Caltanissetta sorge uno tra i più importanti monumenti romanici della Sicilia centrale: la badia di Santo Spirito, con l'annessa chiesa di fondazione normanna, che custodisce decorazioni a fresco (sec. XV) e un Crocifisso quattrocentesco su tavola attribuito a Salvo d'Antonio.

A ottobre si svolge il Festival Internazionale della Moda “MedModa” . https://www.medmoda.com/

La città diede i natali all'autore teatrale Pier Maria Rosso di San Secondo (1887-1956) https://www.clicksicilia.com/stradascrittori/parchi-letterari-in-sicilia.html

Il Sicily Food Festival a settembre, il centro storico di Caltanissetta farà da cornice per questo evento culinario di portata internazionale, la città si trasformerà nella capitale del cibo d’eccellenza, dove sarà possibile trovare un’infinita varietà di delizie gastronomiche. I visitatori potranno gustare street food di ogni tipo, birre artigianali, il Sicily Food Festival non è solo una celebrazione del cibo di strada. Ci saranno anche cooking show con chef di fama mondiale che condivideranno i loro segreti culinari, nonché convegni su temi di interesse gastronomico,  https://www.sicilyfoodfest.it/

SICILY MINERAL SHOW a Caltanissetta 11, 12 novembre 2023. L'associazione Mineralogica e Paleontologica e della cultura della Solfara di Sicilia organizza annualmente il Sicily Mineral Show .
Durante le giornate della manifestazione si svolgeranno mostre tematiche e concorsi fotografici nonchè degustazioni di prodotti tipici locali. https://www.facebook.com/amipadcss

Caltagirone , la Sicilia Centrale

Caltagirone comune della Città Metropolitana di Catania, 608 m s.m., patrono San Giacomo 25 luglio
L'aspetto barocco degli edifici dovuto alla ricostruzione settecentesca viene esaltato dall'impianto urbanistico medievale, con strade tortuose e scalinate, l'opera architettonica più spettacolare è la scalinata di Santa Maria del Monte, costruita nel 1608 su progetto di Giuseppe Giacalone, ha 142 scalini e unisce la città alta alla città bassa, superando un dislivello di circa 50 metri; il rivestimento ceramico, del sec. XX, con decorazioni geometriche, floreali e figurative, rappresenta in successione gli stili arabo, spagnolo e rinascimentale, ripercorrendo la storia della tradizione ceramica locale.

Durante la festa patronale a giugno, si ripete la tradizione della “Luminaria”: la grandiosa scalinata di Santa Maria del Monte viene illuminata da migliaia di lucerne a olio che formano disegni ornamentali; sempre sulla scalinata viene allestita in maggio “La Scala Infiorata”, fino ai primi di giugno, un omaggio alla Madonna di Conadomini, compatrona della Città di Caltagirone. Lungo la monumentale Scala di Santa Maria del Monte, sarà visibile l’Infiorata, con piante e fiori dalle varie sfumature di colore a comporre un disegno ogni volta diverso.

La Corte Capitaniale opera dei Gagini, il Palazzo Senatorio, sede della Galleria Sturzo, il palazzo Gravina, con decorazioni a grottesche, e l'ex carcere Borbonico, che ospita il Museo Civico.
I giardini pubblici furono realizzati su progetto di G. B. Basile, da cui si accede al Museo della Ceramica.
La chiesa Santa Maria del Monte, conserva la bizantina Madonna di Conadomini, chiesa San Giacomo, di origine normanna ma rifatta tra i sec. XVII e XVIII, a tre navate, custodisce preziose opere d'arte, tra cui lo stemma marmoreo della città, l'arca argentea con le reliquie del santo, il portale delle reliquie e l'arco della cappella del Sacramento,
la chiesa del Gesù, decorata, con una Natività di scuola fiamminga e una Pietà di F. Paladino,
la chiesa di San Giorgio, con il campanile medievale e una Trinità, tavola fiamminga,
la chiesa del Salvatore, a pianta ottagonale, che conserva le spoglie di don Luigi Sturzo,
la chiesa di San Francesco, originaria del sec. XIII, con la sagrestia gotica.
Il duomo di San Giuliano, risalente al periodo normanno, fu ricostruito all'inizio del sec. XX.  

è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, insieme ad altre città del Val di Noto

Aidone e la Sicilia Centrale

Aidóne comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 800 m s.m., patrono San Lorenzo Martire 10 agosto
Il duomo di San Lorenzo,  dirimpettaio del Castello, il complesso monastico di San Domenico, fondato dal Beato Vincenzo da Pistoia nel 1419,
la più recente Chiesa di San Vincenzo Ferreri caratterizzata da una magnifica facciata a bugne adamantine,
la piazza del palazzo di città, arricchita da un mirabile intervento architettonico pubblico qual’è il Palazzo Comunale costruito nel XVIII secolo e chiesa di San Leone Papa.

La Torre Adelasia di Aidone oggi costituisce la torre campanaria dell'annessa Chiesa di Santa Maria La Cava, ma in origine era una delle torri di difesa lungo le mura

la chiesa di Sant'Anna, con un bel Crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia, e la chiesa romanica di Sant'Antonio Abate.

Il Castello di Pietratagliata di Aidone è conosciuto anche come Casteddu di Gresti, dal nome della contrada in cui è stato eretto.
La denominazione "Pietratagliata" invece si riferisce alla presenza degli ambienti tagliati nella roccia, la struttura esistente è di epoca arabo-normanna

Aidone ospita il Museo archeologico regionale, situato nei locali dell’ex convento dei Cappuccini.
Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Minerario Floristella-Grottacalda, vasto complesso di archeologia industriale, in cui sono visibili le strutture e le apparecchiature un tempo utilizzate per l'estrazione dello zolfo.   http://www.enteparcofloristella.it/

A pochi chilometri a E di Aidone, inoltre, in un ambiente naturale perfettamente conservato, si trovano le rovine dell'antica città di Morgantina.
L’Area Archeologica di Morgantina si sviluppa su un’altura nei monti Erei, la città fu infatti abbandonata nel I secolo d.C., si trovano i resti dell’antico santuario tesmoforico di Demetra e Kore.
Nell’area di Contrada Serra Orlando si sviluppò, sotto il l’impero di Ierone II, il nuovo abitato edificato a seguito della distruzione dell’acropoli nel 459 a.C..
L’area presenta diversi imponenti monumenti i cui resti sono tutti databili a partire dal III secolo a.C..:
l’agorà, con le stoài est ed ovest; il Ginnasio; il pritaneion; il bouleuterion; il teatro e l’ekklesiasterion; due edifici termali la cui copertura a volta delle terme nord si ipotizza possa essere legata al nome di Archimede. A completare l’area i resti di due granai pubblici, la fontana monumentale edificata nella stoà est e una serie di abitazioni private a peristilio, tra cui la cosiddetta Casa del
Ganimede, così chiamata per la presenza di un mosaico figurato di Ganimede del III secolo a.C., uno dei più antichi in Sicilia.
Il teatro ospita periodica



A pasta 'nta maidda" ad Aidone, all'interno della manifestazione esposizione di prodotti tipici locali, degustazioni, spettacoli.


Il Carnevale di Aidone è definito il carnevale più lungo perchè si festeggia fino al sabato successivo al martedì grasso, si balla lo Scotz è un antico ballo siciliano che viene ballato ad Aidone in occasione del Carnevale, La consuetudine prevede che ci sia un “capo maschera” che chiede al “padrone” due balli e alla fine prima di andare via si toglie la maschera per farsi riconoscere ed avere in premio un bicchiere di liquore.  I ballerini si esibiscono al ritmo scatenato dello scotz, un ballo simile alla polka. Questo antico ballo figurato, si può ballare a coppie singole o di gruppo un divertente gioco di scambio di coppie, salti e giravolte, al ritmo dello scotz.

Piazza Armerina e la Sicilia Centrale

Piazza Armerina comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 697 m s.m., patrono Madonna delle Vittorie 15 agosto, è nota come la Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni.
È un'antica città d'impianto medievale con un pregevole centro storico barocco e normanno.
L'abitato è dominato dalla mole del castello aragonese (fine sec. XIV), a pianta quadrata e con massicci torrioni quadrati agli angoli.
Il duomo fu ricostruito, inglobando i resti della primitiva chiesa quattrocentesca, fra cui il campanile; tra le opere d'arte (sec. XVI-XVII) che vi sono custodite spiccano un Crocifisso su tavola, dipinto su entrambe le facce, del cosiddetto Maestro della Croce di Piazza Armerina (1485), una custodia d'argento sbalzato (1625) che contiene una Madonna delle Vittorie bizantineggiante e la tela dell'Assunta (1612) di Filippo Paladino.
La chiesa di San Pietro (sec. XVI), di stile tardorinascimentale, all'interno è impreziosita da un soffitto in legno settecentesco e da sculture gaginesche, la chiesa di Sant'Andrea (tardo sec. XI), a croce egizia, conserva affreschi dei sec. XII-XIII.
Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono è un importante palazzo nobiliare di Piazza Armerina. Fu progettato e realizzato dall'architetto Orazio Torriani nella metà del XIII secolo. Sorge sulla sommità del centro storico accanto alla Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie. Oggi è sede degli uffici del Parco Archeologico della Villa romana del Casale e accoglie il Museo della Città e del Territorio.
Nella Biblioteca Comunale è conservato il Libro dei privilegi concessi dai re di Sicilia dal Trecento fino alla metà del Settecento; annesso alla biblioteca è l'antiquarium, che ospita oggetti in bronzo e terracotta e una raccolta d'armi (fucili della prima guerra mondiale e spade).

Sul suo territorio si trova la Villa romana del Casale con i suoi famosi mosaici, dal 1997 Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

In occasione della festa patronale si svolge il Palio dei Normanni, rievocazione storica della conquista della città da parte del conte Ruggero I d'Altavilla nel 1062. Il Palio dei Normanni è una rappresentazione in costume di un fatto storico accaduto circa mille anni fa. Si svolge tutti gli anni a Piazza Armerina, nel cuore della Sicilia, nei giorni 12, 13 e 14 agosto, dal 1952, quando venne realizzata la prima edizione sotto questo nome. Infatti la manifestazione che oggi conosciamo affonda le sue origini tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, quando le allora dodici confraternite della città organizzarono per la prima volta un corteo storico in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima dell'Assunta, oggi "Maria Santissima delle Vittorie", noto come la "Cavalcata", appellativo che ancora oggi è usato dagli abitanti per indicare il Palio. Il Palio dei Normanni di Piazza Armerina è la più importante ricostruzione di storia medievale del Sud Italia, con oltre 600 figuranti.

Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Minerario Floristella-Grottacalda, vasto complesso di archeologia industriale e le apparecchiature un tempo utilizzate per l'estrazione dello zolfo.
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