Aspettando il dolce del Natale siciliano
Pubblicato in Street Food, Vino, Birra, Dolci · Giovedì 26 Dic 2024 · 6:00
Tags: Natale, siciliano, dolci, natalizi, tradizioni, dolciarie, ricette, siciliane, delizie, natalizie, gastronomia, dolci, tipici, Natale, cultura, siciliana
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Aspettando il dolce del Natale siciliano
Il Natale in Sicilia è un vero e proprio tripudio di sapori e tradizioni che riscaldano il cuore.
Mentre ci avviciniamo alle feste, non possiamo fare a meno di pensare ai dolci tipici che rendono questa stagione così speciale. Dalle famose cassate ai profumati buccellati, ogni morso racconta una storia di famiglia e di passione.
Aspettando di gustarli, possiamo già immaginare il profumo che invade le nostre case, creando un’atmosfera magica che solo il Natale siciliano sa regalare.
Preparatevi, perché il dolce delle feste sta per arrivare e sarà un vero spettacolo per il palato.
In Sicilia ogni festa che si rispetti ha il proprio dolce tradizionale che viene a seconda delle località riproposto in varie forme e differenti nomi.
Prima dell'avvento del panettone e del pandoro, di origine settentrionale, in provincia di Palermo , il principale, se non unico, dolce natalizio era rappresentato dal buccellato: un impasto di farina cotto al forno, a forma di ciambella, farcito nel suo interno e decorato all'esterno.
Essenziale è la farcitura che è composta da prodotti di facile reperibilità come fichi, uva passa, mandorle, noci, zuccata, miele, canditi e cioccolato.
Questi ingredienti, ben inseriti nella pasta composta di acqua, farina, strutto, uova, zucchero e latte, che vengono poi fatti cuocere al forno, facendoli ben amalgamare con l'involucro, poi rivestito da una glassa di zucchero decorata.
Questi ingredienti fanno supporre che siano stati gradatamente rielaborati al tempo della dominazione araba, si iniziava a coltivare la canna da zucchero e dall'oriente veniva introdotto il pistacchio. Solo dopo la scoperta dell'America, sarà possibile l'inserimento della cioccolata utilizzata sia per decorarne la superficie che per farcirne il contenuto.
Il dolce natalizio per eccellenza è il buccellato o cucciddatu, che cambia forma, ripieno e nome da luogo in luogo.
Il buccellato di Ventimiglia di Sicilia ha la forma di mezza luna, quello di Roccamena ha un ingrediente particolare: il melone invernale giallo, chiamato in dialetto locale purceddu,
il buccellato di Trabia ha un ripieno di marmellata di nespole; rinomati quelli di campofelice e di Giardinello per la tipicità delle forme.
A palermo dove ogni dolce è un rito sacro al consumo, non importa quanto tu sia sazio, ma uno spazio per il dolce lo troverai sempre, per le feste natalizie abbiamo il buccellato è una golosa ciambella la cui superficie è incisa in modo particolare per mostrare l'interno.
A Mazzarino alle pendici dei monti Erei nel sud orientale della Sicilia, il buccellato è a forma di ciambella con un rupieno di fichi secchi e dentro il foro u giaffagghiuni, un fogli docli e tenere del cerfuglione.
Il primo gennaio si festeggia a San Cataldo, collocato all'interno del comprensorio dell'altopiano Solfifero Siciliano, la festa del gesù bambino, la statua al braccio porta la vucciddata, un dolce ripieno tipico.
A Sutera che ha per motto: Sutera ingens ac subtilissima civitas. Ornamenti esteriori da Città e a Vallelunga Pratameno i buccellati si chiamano vurciddati, mentre a Troina la città dei 24 baroni, cudduri, a Regalbuto e a Gagliano Castelferrato cucciddati; a Regalbuto, si preparano anche le sarsamele, biscotti Montedoro, Montallegro e Raffadali dove l'evento principale raffadalese è il "Fastuca Fest i pistacchi, i purciddati.
A Regalbuto a forma di stella, dolci che preparavano le suore del monastero di Santa Maria della Grazia. In un documento dell'Archivio Secrezia di Troina, datato 1702,si attesta che il vescovo delega l'arciprete Silvestro Stazzone a visionare i registri dei conti delle entrate e uscite del monastero di Regalbuto, nella relazione si nota che vi era un consumo eccessivo di cioccolato e di caffe; la Badessa si giustifica con il vescovo dicendo che eccedenza era dovuta alla vendita dei dolci per il sostentamento del convento stesso.
Anche le sarsameledi Gagliano Castelferrato sono a base di mandorle, ma con ingredienti e fogge diversi.
Si preparano, inoltre una varietà di deliziosi dolci, come biscottini amari di paste di mandorle, torroncini, dolci di mandorle bianche, e poi due tipi di cassatelle bianche, paste ripiene a forma di mezza luna, il biscotto bicolore 'nfasciatedda e dolci di mandorle al vermut. Per realizzare questo dolce occorre un attrezzo tipico artigianale in alluminio, detto mutu pi cosi duci, una sorta di piccolo imbuto dentellato che dopo essere stato riempito di impasto viene leggermente pigiato donando al biscotto la forma di una rosellina.
I buccellati di Burgio, famosa per la Scuola Ceramica Burgitana, troviamo i cuddureddi cu i ficu; e qui, si prepara anche la grabuscia, palline di pasta fritta addolcita con zucchero e profumata con cannella
La notte di San Silvestro, a Gratteri, arriva a Vecchia, una simpatica Befana che va in giro a suon di campanacci, accompagnata da un corteo di giovani in abiti tipici siciliani, e porta sulle spalle due enormi cesti pieni di buccellati chiamati turtigliuna, che distribuirà durante il suo percorso.
Anche a Isnello, con il suo osservatorio astronomico Gal Hassin, ricorda la tappa del grande circuito della targa Florio, sempre nelle Madonie, si svolge un'antica tradizione che rappresenta l'auspicio di un buon inizio d'anno, arriva a Nunna Vecchia, e anche qui i ragazzi al suono di campanacci girano per le vie del paese per annunciare la fine dell'anno, mentre ricevono, scambiano auguri e dolci tipici di fine e inizio anno chiamati i corna, dalla caratteristica forma.
Non lontano da Himera, a Caccamo, è possibile ammirare il meraviglioso imponente castello medievale. I dolcini di Natale, buccellati a forma di mezza luna, sono i dolci tipici del luogo.
A San Giovanni Gemini, il buccellato assume il nome di pizarruna e si confezionano per le feste natalizie le paste bianche a base di mandorle e pistacchi.
Antico dolce natalizio, di Lercara Friddi, creato delle monache, una volta accompagnato con i mostaccioli la pantofola. Oggi questo dolce sto dolce non è necessariamente legato un particolare periodo dell'anno. Forse viene chiamato così perchè assomiglia tanto a una piccola pantofola, ma con un ripieno da leccarsi i baffi.
A Fondachelli Fantina, per il Santo Natale si fanno i piccillati, fagottini ripieni di frutta secca, e qui le antiche tradizioni gallo-italiche sono ancora ben radicate; inoltre, si fanno le cassate, ma per la festa di Pasqua.
I dolci natalizi di Ciminna sono le 'mpanatigghi, il film “Il Gattopardo”, che è stato girato qui nel 1963, ha portato a Ciminna una grande popolarità, molto diverse dai famosi dolci di Modica, uno degli esempi più significativi dell’ architettura tardo barocca siciliana, sia di forma che di fattura, ma altrettanto buone.
Ogni ricetta di questo dolce è antica e si tramanda da madre in figlia.
Fonti di questo articolo:
- Bere e mangiare in Sicilia: https://www.clicksicilia.com/beremangiaresicilia/
- Itinerario a targa florio: https://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/itinerario-la-sicilia-dei-florio.php
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