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Cosa erano i feudi in Sicilia nel 1700

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Cosa erano i feudi in Sicilia nel 1700

Il blog di clicksicilia, curiosità per turisti
Pubblicato in Cultura e Società · Martedì 02 Set 2025 · Tempo di lettura 2:30
Tags: feudiSicilia1700territorionobileistituzionereligiosavescovimonasterifedeltà

Cosa erano i feudi in Sicilia nel 1700


Un feudo era una porzione di territorio concessa dal re a un nobile o a un’istituzione religiosa (vescovi, monasteri), che in cambio offriva fedeltà, servizi militari o economici.
Nel 1700, il sistema feudale era ormai in declino in molte parti d’Europa, anche se in alcune regioni rurali continuava a esistere in forme residue. In Italia, il sistema feudale era più forte nel Sud (Regno di Napoli).
Durante questo secolo, si assistette a importanti cambiamenti sociali, politici ed economici che contribuirono al superamento del feudalesimo:
Le conquiste napoleoniche portarono all'abolizione del feudalesimo anche in molte altre parti d’Europa, compresa l’Italia.

Nel 1700 in Sicilia:
I feudi erano oltre 2.000, distribuiti tra centinaia di baroni, principi, marchesi, duchi e conti.

Alcuni nobili possedevano decine o centinaia di feudi (es. i Paternò ne avevano oltre 150).

Il feudatario riscuoteva tributi, amministrava la giustizia locale e poteva imporre dazi e servitù personali (come lavoro forzato).


Contesto politico: Sicilia sotto dominazioni straniere

Nel 1700 la Sicilia passò tra diverse mani:

Fino al 1713: sotto dominio spagnolo (Asburgo di Spagna).

1713–1720: dominio dei Savoia (Trattato di Utrecht).

Dal 1734: sotto i Borbone di Napoli (Carlo III).


Tutte queste dominazioni mantenevano il sistema feudale, in quanto esso garantiva il controllo locale da parte di nobili fedeli alla corona.


Chi erano i grandi feudatari del Settecento

Ecco alcune famiglie con vasti possedimenti feudali:

Famiglia Titoli principali Zone feudalizzate

Paternò Principi di Biscari, Marchesi di Regiovanni Catania, Adrano, Paternò, Aci
Filangieri Principi di Cutò Palermo, Santa Flavia
Branciforti Principi di Butera Bagheria, Raccuja, Butera
Moncada Principi di Paternò Caltanissetta, Catania
Alliata Duchi di Salaparuta Salaparuta, Palermo
Gravina Cruyllas Principi di Palagonia Militello, Ramacca
Notarbartolo Principi di Villarosa Villarosa, Palermo
Ventimiglia Marchesi di Geraci Madonie, Cefalù
Lanza di Trabia Principi di Trabia Termini Imerese, Trabia


Tipi di feudo

1. Feudo nobile – concessione a un signore con poteri giurisdizionali.


2. Feudo ecclesiastico – gestito da chiese, vescovati, abbazie.


3. Feudo rustico o baronale – prevalentemente agricolo, con terre lavorate da contadini sotto obblighi vari.


4. Baglio feudale – insediamento agricolo fortificato con abitazioni per i braccianti, magazzini, cappella.


Decadenza e fine del feudalesimo

1770–1812: le idee dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese cominciarono a influenzare anche la Sicilia.

1812: con la Costituzione siciliana, fu ufficialmente abolito il sistema feudale.

I titoli rimasero onorifici.

Le terre feudali passarono in proprietà privata, vendute o mantenute.

La borghesia agraria e i gabelloti (affittuari) iniziarono a prendere il controllo della terra.

Approfondimenti consigliati

Se ti interessa studiare più a fondo:

"Il Feudalesimo in Sicilia" di Rosario Gregorio – testo classico del XIX secolo.

"La Sicilia dei Baroni" di Giuseppe Giarrizzo – saggio storico sull'aristocrazia feudale.

Archivio storico del Regno di Sicilia → Catasti, investiture, mappe dei feudi (disponibili in parte online o in archivi a Palermo).
Fonti di questo articolo:


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