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Famiglie nobili e ville di campagna in Sicilia nel Settecento

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Famiglie nobili e ville di campagna in Sicilia nel Settecento

Il blog di clicksicilia, curiosità per turisti
Pubblicato in Cultura e Società · Martedì 02 Set 2025 · Tempo di lettura 3:45
Tags: SiciliafamiglienobilivilledicampagnaSettecentoXVIIIsecolosistemafeudalefeudiistituzioniparlamentariRegnodiSicilia

Famiglie nobili e ville di campagna in Sicilia nel Settecento


Nel XVIII secolo, la Sicilia era ancora fortemente segnata dal sistema feudale, anche se sottoposta a profonde trasformazioni sociali. Le famiglie nobili mantenevano un potere economico e politico notevole, grazie al possesso di vasti feudi e alla partecipazione alle istituzioni parlamentari del Regno di Sicilia.

Ecco alcune delle casate più influenti del tempo:

Paternò
Una delle famiglie più antiche e potenti della Sicilia. Dal X secolo in poi, i Paternò detennero centinaia di feudi e ricoprirono prestigiose cariche politiche e amministrative.

Filangieri
In particolare il ramo dei Principi di Cutò, ma anche altri titoli come quelli di Mirto e Santa Flavia. La famiglia possedeva numerosi principati e ducati in tutta l’isola.

Palermo di Santa Margherita
Famiglia che ottenne il titolo principesco nel 1708. Aveva possedimenti nei dintorni di Messina e accesso alla Camera dei Pari, l’alta assemblea nobiliare del Regno.

San Martino Pardo (o Sanmartino)
Investiti del titolo di Principi di Pardo alla fine del Seicento. Le loro residenze principali si trovavano a Catania e Palermo, tra cui il celebre Palazzo Montalbo-Boscogrande.

Branciforti
Signori di Raccuja e poi fondatori della zona di Bagheria, divenuta una delle località più prestigiose per la villeggiatura aristocratica del Settecento.

Ville di Campagna del Settecento in Sicilia

Nel corso del XVIII secolo, in particolare nella Piana dei Colli (alle porte di Palermo), le famiglie nobiliari iniziarono a costruire ville di villeggiatura: residenze destinate al riposo e al piacere, più raccolte e meno funzionali rispetto alle grandi tenute agricole. Si affermò così una nuova forma di abitare stagionale, più sofisticata e legata alla vita di corte.

Ville della Piana dei Colli (Palermo)

Villa Raffo
Edificata nel Settecento su un preesistente baglio rurale, fu trasformata dal barone Giuseppe Maria Guggino dopo l’espulsione dei Gesuiti nel 1767. Presenta una doppia corte d’ingresso e affaccio sul mare.

Villa Niscemi
Costruita per la famiglia Valguarnera, su una struttura agricola preesistente. Serviva da residenza di caccia e ospita una magnifica Galleria dei Re.

Villa Bordonaro
Appartenuta al barone Luigi Chiaramonte Bordonaro, conserva ancora oggi porcellane stemmate, lampadari in cristallo e arredi originali del Settecento.

Real Casina Cinese
Commissionata da Ferdinando III di Borbone nel 1799, fu progettata da Giuseppe Venanzio Marvuglia in stile esotico, ispirato alle pagode orientali. Utilizzata dalla corte per feste e ricevimenti.

Villa Spina
Edificata sopra una casina agricola, vanta una scenografica scalinata elicoidale e una grotta artificiale utilizzata come camera dello scirocco. Fu abitata da famiglie come i Velia, Isgrò e Palminteri.

Ville a Bagheria

Bagheria divenne nel Settecento uno dei principali centri della villeggiatura nobiliare, grazie alla sua posizione strategica e alla bellezza del paesaggio:

Villa San Cataldo
Costruita nella prima metà del XVIII secolo per i Principi Galletti.

Villa Larderìa
Edificata nel 1752 dalla famiglia Moncada di Larderia.

Palazzo Inguaggiato
Costruito nel 1770 dai Galletti, marchesi di Santa Marina.

Villa Villarosa
Elegante esempio di architettura neoclassica, edificata nel 1763 da Placido Notarbartolo.

Altre Residenze Nobiliari Notevoli

Villa dei Piccolo di Calanovella (Capo d’Orlando)
Residenza di campagna della nobile famiglia Piccolo, oggi trasformata in museo.

Villa Cerami (Catania)
Ricostruita dopo il terremoto del 1693, fu residenza della nobiltà Cerami. Oggi ospita cortili d’onore, uno scalone ottocentesco e arredi d’epoca.

Palazzo Biscari (Catania)
Iniziato nel 1707 per il Principe Biscari, è uno dei massimi esempi del barocco siciliano, celebre per la ricchezza degli interni.

Castello Nelson (Bronte)
Ex monastero benedettino trasformato in residenza fortificata, poi assegnato all’ammiraglio Horatio Nelson dal re di Napoli. Oggi è un museo con arredi del XVII e XVIII secolo.

Contesto e Trasformazioni Sociali

Nel corso della seconda metà del XVIII secolo, la Sicilia attraversò importanti cambiamenti:

Diffusione della villeggiatura
Le nuove ville di campagna non erano più centri agricoli, ma residenze eleganti e intime, più vicine alle città, pensate per il riposo, le relazioni sociali e la rappresentanza.

Declino del sistema feudale
Sebbene formalmente in vigore fino al 1812, con l’abolizione dei feudi da parte del governo borbonico e la promulgazione della Costituzione siciliana, il sistema feudale era già in fase di declino.

Trasferimento delle proprietà
Dopo l’abolizione del feudalesimo, molte famiglie nobiliari furono costrette a vendere terre e proprietà, spesso a gabelloti (affittuari della terra) o a esponenti della nascente borghesia agraria.


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