Il Consumo di Carne di Cavallo in Sicilia: Storia, Tradizione
Pubblicato in Street Food, Vino, Birra, Dolci · Sabato 27 Set 2025 · 6:15
Tags: carne, di, cavallo, Sicilia, storia, tradizione, cultura, influenze, arabe, influenze, normanne, Catania, tradizioni, culinarie, gastronomia
Tags: carne, di, cavallo, Sicilia, storia, tradizione, cultura, influenze, arabe, influenze, normanne, Catania, tradizioni, culinarie, gastronomia
Il Consumo di Carne di Cavallo in Sicilia: Storia, Tradizione e l'Influenza Arabo-Normanna
Il consumo di carne equina in Sicilia ha origini antiche, legate a fattori culturali, economici e ambientali. Si tratta di una tradizione profondamente radicata in alcune aree dell’isola, soprattutto nella Sicilia orientale (Catania, Siracusa), che ha conosciuto interessanti evoluzioni nel corso del tempo, anche in relazione alle diverse dominazioni, come quella araba e normanna.
Circola una leggenda popolare – affascinante ma priva di riscontri storici concreti – che narra dell’uso delle polpette di cavallo come “arma culinaria”. Pur trattandosi di mito, questo racconto tocca un punto centrale della tradizione gastronomica catanese: il consumo della carne equina, e in particolare delle sue celebri polpette, oggi considerate uno degli street food più iconici della città, soprattutto nella zona di via Plebiscito, patria del celebre "arrusti e mangia". Situata nel cuore del centro storico, alle spalle del Monastero dei Benedettini e non lontano da Piazza Dante, questa via rappresenta uno spaccato della vita quotidiana catanese.
Conosciuta per il suo spirito popolare, Via Plebiscito è celebre per almeno tre cose: La cucina tipica da strada, La vivace atmosfera notturna,
Le tradizioni legate alla devozione popolare.
Tradizione Contadina e Pastorale
In Sicilia, come in molte altre regioni del Mediterraneo, cavalli, asini e muli erano utilizzati principalmente come animali da lavoro: per il trasporto, l’aratura e il traino. Quando questi animali invecchiavano o non erano più in grado di svolgere le loro funzioni, venivano macellati, per evitare sprechi e recuperare risorse preziose.
La carne di cavallo, quindi, non derivava da allevamenti specifici, ma da un sistema di “riciclo alimentare” tipico di contesti rurali, dove ogni risorsa aveva un valore.
Influenza Arabo-Normanna
Durante le dominazioni araba e poi normanna, si sviluppò un sincretismo alimentare: la carne equina non era sempre ben vista, ma nemmeno vietata. I Siciliani, pragmatici in ambito culinario, mantennero la pratica del consumo, soprattutto nei contesti popolari.
Alcune fonti arabe citano il consumo di carne equina in situazioni militari o di emergenza, ma non come pratica diffusa. Tuttavia, l’impatto culturale di queste dominazioni lasciò un segno profondo nella gastronomia isolana.
Motivi Pratici del Consumo
Valore Nutrizionale
La carne di cavallo è magra, ricca di ferro, proteine e facilmente digeribile. Queste caratteristiche le hanno conferito, storicamente, una buona reputazione dal punto di vista salutistico. In tempi di carestia o povertà, era considerata una carne "forte", nutriente e accessibile.
Prezzo Accessibile
Poiché derivava da animali a fine carriera, il costo della carne equina era inferiore rispetto a quello di carni più pregiate, come vitello o maiale, rendendola una scelta popolare tra le classi meno abbienti.
Tradizione Gastronomica Siciliana
Catania, Capitale della Carne Equina
Catania è oggi celebre per le sue bistecche di cavallo alla brace, spesso vendute come street food nei quartieri popolari, soprattutto lungo via Plebiscito è la storica via per eccellenza ed è la porta d’ingresso dei quartieri storici di Catania.
Altri piatti tipici includono salsicce, polpette e fettine condite con spezie locali (come finocchietto, aglio e pepe), cotte alla griglia.
Rituali e Simboli Popolari
In alcune famiglie, la carne di cavallo è associata a rituali familiari, fiere, sagre e occasioni festive. Nella cultura popolare, il cavallo è spesso simbolo di forza e virilità, da cui deriva la credenza che la sua carne “faccia bene agli uomini”.
Declino e Trasformazioni
Negli ultimi anni, il consumo di carne equina è diminuito in Sicilia, come nel resto d’Italia, oggi sempre più considerati animali d’affezione;
Oggi il consumo di carne di cavallo in Sicilia è oggi oggetto di dibattito culturale:
Per alcuni, è una tradizione da preservare, parte integrante dell’identità gastronomica siciliana.
Per altri, è una pratica da superare, in linea con una nuova sensibilità etica verso gli equidi.
Nel mezzo si trovano le autorità sanitarie, impegnate a garantire tracciabilità, legalità e sicurezza della carne equina in commercio.
In Sintesi: Perché si Mangia Carne di Cavallo in Sicilia?
Per tradizione rurale e contadina;
Perché è profondamente radicata nella gastronomia urbana, soprattutto a Catania;
Perché è diventata parte dell’identità culturale siciliana.
Come approfondimento: Arabi, Islam e la carne di cavallo in Sicilia
Il rapporto tra gli Arabi in Sicilia (827–1091 d.C.) e il consumo di carne equina è complesso, e intreccia religione, cultura militare e pratiche alimentari.
Le Norme Islamiche, secondo la sharia, la carne di cavallo non è vietata ḥaram, ma è considerata sconsigliata makruh.
Non ne viene esplicitamente vietata la carne equina, ma menziona il cavallo come animale da trasporto e ornamento, ne veniva permesso il consumo in caso di necessità, vietando invece quello di asini e muli.
Il Cavallo nella Cultura Araba era simbolo di status, nobiltà e potere. Fondamentale per la cavalleria islamica, era allevato con cura e rispetto. In Sicilia, sotto dominio arabo, i cavalli venivano impiegati per: Scopi militari e difensivi;
Consumare la loro carne avrebbe significato privarsi di un bene strategico, oltre che simbolicamente importante.
Influenza Araba sulla Cucina Siciliana
Anche se gli Arabi in Sicilia con molta probabilità non consumavano carne equina, la loro presenza ha lasciato tracce profonde nella cucina locale:
Introduzione di spezie e tecniche culinarie (grigliatura, marinatura, polpette);
Hanno diffuso l’uso di carni alternative come capra e montone;
Una visione del cibo più pragmatica, adattata alle necessità locali.
È plausibile che, in contesti di fame o guerra, la carne equina fosse consumata eccezionalmente, anche sotto il dominio islamico.
Dopo la Dominazione Araba, con la conquista normanna (XI secolo), la cultura araba non scomparve, ma fu assimilata e integrata nel tessuto sociale dell’isola.
La leggenda del Cavallo Senza Testa – Via Crociferi, Catania
Tra le strade più suggestive del centro storico di Catania, Via Crociferi custodisce una leggenda che, ancora oggi, incuriosisce i visitatori: quella del Cavallo Senza Testa.
Secondo la tradizione, nel XVIII secolo i nobili catanesi erano soliti incontrarsi in segreto proprio in questa via, approfittando del silenzio notturno per vivere le loro relazioni amorose lontano da occhi indiscreti. Per mantenere la privacy e scoraggiare i curiosi, si diffuse una voce inquietante: si raccontava che, al calare della notte, apparisse un cavallo fantasma privo di testa, che si aggirava tra le antiche pietre laviche della strada.
La leggenda prese piede rapidamente, ma non tutti credevano a questa storia. Un giovane, deciso a dimostrare il contrario, sfidò i suoi amici: sarebbe andato da solo in Via Crociferi di notte e, per provare il suo coraggio, avrebbe piantato un chiodo sotto l’arco che collega il Monastero delle Benedettine.
Il ragazzo mantenne la promessa, ma fu vittima di un crudele scherzo del destino: nel piantare il chiodo, rimase inavvertitamente impigliato con il mantello, che si fissò al muro. Cercando di andarsene, non riuscì a muoversi e, preso dal panico, credette di essere stato afferrato dal leggendario cavallo. Il terrore fu così grande che morì sul posto.
Ancora oggi, c’è chi afferma che, nelle ore più buie, sia possibile udire il suono lontano degli zoccoli sul basolato, come se il cavallo senza testa fosse ancora lì, a custodire i segreti di un’epoca passata.
Fonti di questo articolo:
- Tra cultura, sapori e tradizioni: https://www.clicksicilia.com/culturasaporitradizioni/
- Catania itinerari e luoghi: https://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/catania-itinerari-e-luoghi.php
- SS 121 la catanese: https://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/strada-statale-121-la-catanese.php
- La strada del vino Etna: https://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/itinerario-strada-del-vino-etna.php
Non sono presenti ancora recensioni.

