Pitone Messinese: Storia, Etimologia e Unicità
Pubblicato in Street Food, Vino, Birra, Dolci · Domenica 28 Set 2025 · 2:45
Tags: Pitone, Messinese, street, food, Messina, etimologia, storia, pidone, siciliano, calzone, fritto, mistero, del, nome, curiosità, turistiche
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Pitone Messinese: Storia, Etimologia e Unicità
Il Pitone Messinese (o Pidone, come è spesso pronunciato localmente) non è solo uno street food: è un simbolo di Messina. Ma da dove deriva il suo nome singolare e perché è così specifico?
Il nome deriva dal siciliano "pidari", che significa "chiedere" o "pregare". Tuttavia, la vera origine legata al cibo è più specifica e affascinante.
Il Mistero del Nome: Ripieno o Richiesta?
Perché chiamare un calzone fritto "pidone"? Ci sono due ipotesi, ma una è di gran lunga la più solida:
La Spiegazione Accreditata: Da "Impiduni" (Farcito)
L'ipotesi più solida, e accettata dagli studiosi, fa derivare il termine "piduni" o "pidone" da una forma dialettale più antica: "impiduni", che significa "ripieno" o "farcito".
La radice è nel verbo dialettale "impidiri" → "riempire, imbottire".
Per abbreviazione, "impiduni" è diventato "pidone" o "pitone".
Conclusione: Il nome si riferisce semplicemente alla sua struttura: un impasto chiuso e farcito.
L'Ipotesi Popolare: Il "Pane Chiesto"
Questa teoria è suggestiva. Alcuni racconti popolari collegano il nome al verbo "pidari" (chiedere), narrando che un tempo i bambini delle famiglie povere andassero a "pidari" (elemosinare o chiedere) questo pane ripieno.
Questo avrebbe portato al nome come "pane chi si pida" (pane che si chiede). Tuttavia, questa è considerata una affascinante leggenda popolare, priva di una solida base linguistica.
Perché il Pitone Classico NON Vuole il Pomodoro
La ricetta tradizionale messinese è rigorosa e esclude il pomodoro per ragioni storiche e pratiche:
Una Questione di Umidità e Frittura
Il Pitone è tradizionalmente un prodotto fritto. L'inclusione del pomodoro fresco, ricco di acqua, è rischiosa:
L'umidità rilasciata dal pomodoro danneggia l'impasto.
Rischierebbe di far rompere il Pitone nell'olio bollente.
Per garantire la caratteristica croccantezza e le tipiche "bolle" della sfoglia fritta, il ripieno deve essere il più asciutto possibile.
L'Ipotesi del Cibo da Viaggio e Conservazione
Esiste anche una suggestiva ipotesi legata all'uso del Pitone come cibo da asporto per i lavoratori, inclusi i marinai dello Stretto.
Quando esposto al sole o al caldo, un ripieno contenente pomodoro fresco (che si inacidirebbe più rapidamente) avrebbe reso il Pitone non commestibile dopo poco tempo.
Il ripieno classico (scarola, formaggio e acciughe sotto sale) è, al contrario, più resistente e conservabile.
L'aggiunta di pomodoro è quindi una variante moderna, introdotta successivamente.
Il Vero Pitone Messinese: Un'Esclusiva dello Stretto
Il termine "Pitone" o "Pidone" è un'esclusiva gastronomica della città e della provincia di Messina.
Curiosità Linguistica: A Messina, la parola è spesso pronunciata "pituni" (con la "t" marcata). La forma a Mezzaluna schiacciata
Le Varianti Siciliane, che non sono Pidoni
Nel resto della Sicilia, esistono preparazioni simili, ma non vengono chiamate "Pitoni" e spesso hanno impasti e ripieni diversi:
Calzoni Fritti: (Ripieni più generici)
Scacce (Ragusano): Sottili sfoglie di pasta ripiegate.
Cartocciate (Catanese): Simili a un panzerotto al forno.
In Sintesi:
Il Pidone Messinese è unico e inconfondibile, definito dal suo specifico ripieno (scarola, acciuga, formaggio) e dalla sua preparazione croccante. Se siete a Messina, sapete cosa ordinare per assaggiare la vera tradizione!
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