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Nel 1770, la Sicilia era un'isola di contrasti, governata dai Borbone ma con un'identità forte e radicata. In questo scenario, chiese e monasteri non erano solo luoghi di culto, ma veri e propri centri di potere, protezione e vita sociale. Un aspetto cruciale di questa influenza era l'asilo religioso, un diritto millenario che offriva rifugio a chi fuggiva dalla giustizia secolare.

Immunità del luogo sacro: Le chiese, i monasteri, i conventi e persino i cimiteri annessi erano considerati luoghi sacri. Questo status conferiva loro un'immunità locale o territoriale, che li rendeva inviolabili. Le forze dell'ordine e le autorità civili non potevano entrare in questi spazi con la forza per arrestare una persona senza il permesso dell'autorità ecclesiastica.
Nell'immaginario, lo ius primae noctis cioè il presunto diritto del signore feudale di trascorrere la prima notte con la sposa di un suo suddito, è diventato un simbolo potente dell'oppressione e dell'arbitrio. Era davvero diffusa nella Sicilia dell'epoca? La storia, in realtà, ci racconta un'altra storia.
Il 13 settembre 1610, Filippo III di Spagna, sovrano del Regno di Sicilia, trasformò un antico privilegio in una vera e propria strategia economica. La Licentia Populandi, il diritto di fondare un nuovo centro abitato, non era più solo un premio per i nobili, ma divenne uno strumento per ridisegnare la geografia e il futuro dell'isola.
Dal privilegio al potere baronale
Dal privilegio al potere baronale

Il contesto storico
Fino alla prima metà del XIX secolo, molti corsi d'acqua siciliani venivano considerati di proprietà privata dei baroni: questi li controllavano come parte dei loro feudi, anche se spesso non erano navigabili e la loro natura generava controversie con lo Stato centrale.
La giurisprudenza e la legislazione del Regno di Sicilia, e successivamente del Regno delle Due Sicilie, non riconoscevano la proprietà privata dei corsi d'acqua principali, che erano considerati beni demaniali, ovvero di proprietà dello Stato.
Fino alla prima metà del XIX secolo, molti corsi d'acqua siciliani venivano considerati di proprietà privata dei baroni: questi li controllavano come parte dei loro feudi, anche se spesso non erano navigabili e la loro natura generava controversie con lo Stato centrale.
La giurisprudenza e la legislazione del Regno di Sicilia, e successivamente del Regno delle Due Sicilie, non riconoscevano la proprietà privata dei corsi d'acqua principali, che erano considerati beni demaniali, ovvero di proprietà dello Stato.
La vita contadina in Sicilia nel Settecento era caratterizzata da una lotta costante contro la povertà. L'agricoltura era arretrata e dipendeva fortemente dalle condizioni climatiche, rendendo la sopravvivenza precaria. La grave carestia del 1763-1764, causata da una siccità prolungata, fu un esempio drammatico di questa fragilità, portando migliaia di persone alla morte per fame nonostante si contasse sulle scorte e sui rifornimenti esterni.
Un feudo era una porzione di territorio concessa dal re a un nobile o a un’istituzione religiosa (vescovi, monasteri), che in cambio offriva fedeltà, servizi militari o economici.
Nel XVIII secolo, la Sicilia era ancora fortemente segnata dal sistema feudale, anche se sottoposta a profonde trasformazioni sociali. Le famiglie nobili mantenevano un potere economico e politico notevole, grazie al possesso di vasti feudi e alla partecipazione alle istituzioni parlamentari del Regno di Sicilia.

La Sicilia è un'isola ricca di storia, e le sue case famose ne sono la testimonianza vivente. Dalle grandiose ville nobiliari ai tradizionali dammusi, queste residenze non sono solo edifici, ma veri e propri musei a cielo aperto, custodi di storie, arte e architettura. Molte di esse sono aperte al pubblico per visite o eventi, offrendo un'opportunità unica per immergersi nel passato dell'isola.
Origini e significato
L’Abbazia di Thélema fu fondata nel 1920 da Aleister Crowley, esoterista e fondatore del culto di Thelema. Il nome si ispira all’utopica abbazia descritta da François Rabelais in Gargantua e Pantagruel, dove vige la regola “Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge”.
Crowley scelse la Villa Santa Barbara, una casa di campagna in contrada Santa Barbara a Cefalù, come sede di questa comunità esoterica, dopo aver consultato l’I Ching. L'edificio divenne centro spirituale e operativo del culto di Thelema, nonché laboratorio di pratiche magiche, sessuali, artistiche e ritualistiche.
L’Abbazia di Thélema fu fondata nel 1920 da Aleister Crowley, esoterista e fondatore del culto di Thelema. Il nome si ispira all’utopica abbazia descritta da François Rabelais in Gargantua e Pantagruel, dove vige la regola “Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge”.
Crowley scelse la Villa Santa Barbara, una casa di campagna in contrada Santa Barbara a Cefalù, come sede di questa comunità esoterica, dopo aver consultato l’I Ching. L'edificio divenne centro spirituale e operativo del culto di Thelema, nonché laboratorio di pratiche magiche, sessuali, artistiche e ritualistiche.
Asteria, figlia dei Titani Ceo e Febe, era una dea minore legata alla notte e alle stelle, dotata di una bellezza enigmatica e misteriosa.
Il suo nome, che in greco significa proprio stella, ben si addiceva al suo spirito libero, rendendola una delle divinità più affascinanti dell'Olimpo. Ciò che la rendeva unica, tuttavia, non era solo la sua grazia, ma soprattutto la sua indipendenza.
Il suo nome, che in greco significa proprio stella, ben si addiceva al suo spirito libero, rendendola una delle divinità più affascinanti dell'Olimpo. Ciò che la rendeva unica, tuttavia, non era solo la sua grazia, ma soprattutto la sua indipendenza.

La Sicilia, terra di antiche civiltà e crocevia di culture nel cuore del Mediterraneo, non è solo un'isola ricca di storia, ma anche un luogo dove la sua millenaria identità si è plasmata attraverso scambi e innovazioni. È in questo scenario vibrante che si inserisce un capitolo affascinante e spesso dimenticato: quello del tabacco, che qui ha trovato radici profonde.
#1E90FF, è una tonalità vivace, brillante e riconoscibile
Il "Dodger Blue" è una tonalità di blu vivace e brillante, molto riconoscibile, il cui nome deriva dal suo utilizzo nelle uniformi della famosa squadra di baseball dei Los Angeles Dodgers.
Codice Esadecimale: Il codice esadecimale standard per il Dodger Blue è #1E90FF. Questo si traduce in valori RGB di (30, 144, 255), indicando una predominanza di blu con una buona componente di verde e una piccola quantità di rosso.
Il "Dodger Blue" è una tonalità di blu vivace e brillante, molto riconoscibile, il cui nome deriva dal suo utilizzo nelle uniformi della famosa squadra di baseball dei Los Angeles Dodgers.
Codice Esadecimale: Il codice esadecimale standard per il Dodger Blue è #1E90FF. Questo si traduce in valori RGB di (30, 144, 255), indicando una predominanza di blu con una buona componente di verde e una piccola quantità di rosso.

La Sicilia e l'Arte della Stampa: Un Viaggio Tra Cultura e Innovazione
Immaginate un'epoca in cui la conoscenza viaggiava lenta, affidata alla sapienza di monaci amanuensi e alla minuzia dei copisti.
Poi, all'improvviso, un'innovazione rivoluzionaria: la stampa a caratteri mobili.
Immaginate un'epoca in cui la conoscenza viaggiava lenta, affidata alla sapienza di monaci amanuensi e alla minuzia dei copisti.
Poi, all'improvviso, un'innovazione rivoluzionaria: la stampa a caratteri mobili.

La Sicilia, terra di storia millenaria e paesaggi mozzafiato, porta ancora le cicatrici di antichi sussulti tellurici. Due eventi sismici in particolare hanno segnato profondamente il suo destino: il catastrofico terremoto del 1693, che rase al suolo gran parte della Sicilia orientale, e quello del 1968, che sconvolse la Valle del Belice nella sua parte occidentale. Entrambe tragedie immani, ma le cui rinascite hanno intrapreso sentieri, e la fiumara di Tusa, narrando storie uniche di resilienza e trasformazione.

La Sicilia, osservata attraverso le lenti di Al-Idrisi e Zhao Rukuo, offre uno spaccato affascinante di come i geografi arabi e cinesi medievali immaginavano e descrivevano il Mediterraneo, crocevia di culture e commerci. Sebbene le loro prospettive fossero inevitabilmente influenzate dai rispettivi contesti culturali e dalle fonti a loro disposizione, entrambi contribuirono a delineare un’immagine significativa di quest’isola strategica.

Le storie del trapanese, legate alla pesca del tonno, ai coltelli, alla battaglia navale, ai tagliatori di trombe marine
La città metropolitana di di Trapani, situata sulla punta occidentale della Sicilia, è una terra ricca di miti e leggende che intrecciano storia, tradizioni popolari e influenze delle civiltà che hanno abitato la Sicilia nei secoli.
Alcune delle storie più affascinanti legate al territorio trapanese.
La città metropolitana di di Trapani, situata sulla punta occidentale della Sicilia, è una terra ricca di miti e leggende che intrecciano storia, tradizioni popolari e influenze delle civiltà che hanno abitato la Sicilia nei secoli.
Alcune delle storie più affascinanti legate al territorio trapanese.

Scopri la storia affascinante dei coltelli siciliani, simboli di tradizione e cultura. In questo post, esploreremo il duello con il coltello e i codici cavallereschi che lo accompagnano. Un viaggio tra curiosità e leggende
Dei costumi tipici siciliani di alcuni è rimasto soltanto un ricordo, ma aiuta a conoscere una tradizione, una cultura ed è sicuramente il costume tradizionale.
Oggi i costumi tradizionali vengono soprattutto indossati durante celebrazioni particolari, feste religiose ed eventi, magari per rievocare una parte di storia.
Oggi i costumi tradizionali vengono soprattutto indossati durante celebrazioni particolari, feste religiose ed eventi, magari per rievocare una parte di storia.
Scopri l'affascinante mondo dell'olio in Sicilia, in questo post parliamo di quanto sia importante per la nostra cultura, delle credenze e superstizioni che lo circondano, e del suo ruolo fondamentale nell'economia dell'isola. Un viaggio tra tradizione e modernità che non puoi perdere.