Erice, i Castelli, informazioni per una visita
Erice castello e torri, informazioni per una visita, storia architettura della struttura dalle origini ai giorni nostri.
Erice è un vero e proprio scrigno di storia e cultura, dove castelli, torri e fortificazioni raccontano il passato affascinante di questa terra.
Passeggiando per il comune, potrai ammirare il maestoso castello e le torri di avvistamento che, come sentinelle, vigilano sul paesaggio circostante.
Alcuni di questi luoghi sono visitabili e ospitano anche associazioni culturali che animano la vita del paese con eventi e attività. È un viaggio imperdibile tra dimore storiche e panorami mozzafiato, perfetto per chi ama scoprire le bellezze nascoste della Sicilia.
Da piccoli borghi a piccoli centri urbani, molti comuni hanno una torre un castello o le vestigia di una fortezza, che da fortezza a difesa del territorio con il tempo si è trasformato in una villa di villeggiatura, da luogo a difesa del castellano, le poche dame i cavalieri, tra duelli, amori e delitti, tra storie e leggende.
Con il passare del tempo sono poi stati trasformati in dimore nobiliari, alcuni posti sulle rotte viarie che collegavano i paesi della Sicilia verso il mare, alcuni furono abbandonati all'incuria del tempo.
Castello di Erice
Denominazione: Castello di Erice; castrum Montis Sancti Juliani;
Comune: Erice - Provincia: Trapani
Ubicazione: Spigolo sud di monte Erice
Proprietà attuale: pubblica Comune
Il complesso architettonico conservato nelle parti principali sono attualmente in uso le fuorvianti denominazioni turistiche di “castello di Venere” e “torri del Ballio” per le due parti del complesso.
Il nucleo più interno del castello o “castello di Venere” è preceduto dalla basse cour protetta da un circuito murario a pianta rettangolare molto allungata con tre torri, pesantemente restaurate e in parte ricostruite dal Pepoli.
L’ingresso del “castello di Venere”, ad arco ogivale, è sovrastato dallo stemma degli Asburgo di Spagna; sulla medesima parete si apre una bifora e su di essa sporge una caditoia di lastroni calcarei: questi ultimi elementi potrebbero essere, almeno
in parte, frutto di restauri ottocenteschi, così come le merlature ghibelline.
Il “castello di Venere” consta di una vasta cinta muraria di perimetro irregolare, adattata alla topografia del sito. Il complesso edilizio principale sorge sul lato della cinta che guarda verso il centro abitato; altri ambienti di destinazione incerta si aprono sulla corte centrale. Scavi degli anni ‘30 hanno messo in luce i resti di una chiesetta.
Le sue antiche origini elime oggi si rintracciano tutte nel nome, Erice, re che qui ebbe il suo trono, ma anche la sua disfatta. Dopo varie vicissitudini, legate alla bellezza del centro abitato - sede del culto di Venere - e all’invidia da ciò provocata, furono i Normanni che ripopolarono la città, portando sul Monte San Giuliano tutta la loro sapienza architettonica lasciandoci, oggi, ammirare una città esattamente come loro stessi la disegnarono. Quindi è da visitare l’intero borgo, a partire dal castello, costruito sulle macerie del tempio pagano, la chiesa di San Martino o quella di San Domenico (sono oltre sessanta gli edifici religiosi in Erice, e la maggior parte di questi medievali), e il Duomo trecentesco, che conserva tutte le sue forme originarie impreziosite dalla torre campanaria e dal merletto delle bifore.
È in perfetto stile medievale, come abbiamo detto, l’impianto urbano, con le stradine strette che si aprono sui cortili delle case e i loro giardini, veri e propri piccoli capolavori. Indimenticabile il panorama che si apre dal balio, il giardino pubblico con una balconata a picco sul mare, che deve il suo nome al baiulo, funzionario del governo normanno che qui svolgeva i suoi compiti.
Castello di Venere ad Erice
Pozzo di Venere
Castello Normanno
Sorge sulle rovine dell’antico tempio dedicato alla dea “Euploia” (garante di una felice navigazione) chiamata secondo le dominazioni Ibla per i Sicani, Astante per i Fenici, Afrodite per i Greci e infine Venere per i Romani. Oggetto di un importante culto marinaro che si svolgeva attraverso un rito di “prostituzione” sacra, durò dall’VIII sec. a.c. fino alla decadenza dell’impero romano.
La fortezza è situata su una rupe isolata cui anticamente si accedeva attraverso un ponte levatoio.
Al di sopra del portale d’ingresso si nota lo stemma degli Asburgo di Spagna, a testimonianza della successiva denominazione spagnola.
Torri del Balio ad Erice
Queste torri medioevali costituivano gli avamposti della fortezza militare, sede del governatore (“bajulo”).
Le due costruzioni erano unite da poderose cortine murarie. Il conte Agostino Pepoli, intorno alla metà del XIX sec., fece ricostruire, sulla torre centrale, la preesistente torre pentagonale demolita nel XVII sec. Perché dalla sua sommità, in caso di sommosse, poteva essere attaccata la cittadella.
I giardini circostanti vennero sistemati, in stile inglese, nel 1872 a spese del Pepoli e a lui si deve anche l’edificazione della sottostante “Torretta Pepoli”, manierosa costruzione d’ispirazione moresca.
In questa sezione è possibile inserire le fotografie del proprio tour
Èrice comune del Libero Consorzio comunale di Trapani, 751 m s.m., patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledì di agosto
Erice, dal 1167 al 1934 parte di Monte San Giuliano. Secondo Tucidide fu fondata dagli esuli troiani in fuga, che conserva ancora oggi il suo aspetto medievale.
Piazza Duomo di Erice
La piazza del Duomo di Erice è il luogo che meglio riassume la storia di questa incantevole località, un tempo dominata dai Normanni.
La chiesa madre è invece del Trecento, e risale all’epoca dello spagnolo Federico d’Aragona, la bellissima chiesa in pietra fu realizzata sotto il regno di Federico III d’Aragona nel 1314. La struttura in pietra, in stile gotico è caratterizzata da un rosone centrale e da un bellissimo portico. Di fianco alla chiesa si trova la Torre Campanaria, da cui è possibile ammirare la città dall'alto: saliti i 110 gradini e ammirate la meraviglia. La bella facciata gotica e la torre campanaria sono uno degli scorci più fotografati della Sicilia.
Il Castello Venere
Il castello di Venere, costruito dai Normanni nel XII secolo sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano e se si è in cerca di una vista mozzafiato Erice offre anche l’opportunità di visitare, con le sue antiche mura controlla l’intero territorio circostante. Distaccata di circa 30 metri dal castello, riscontriamo una piccola cappella del “Santo Spirito”, che porta la data del 1676; in essa venivano celebrate le funzioni religiose della domenica e delle principali ricorrenze festive. https://fondazioneericearte.org/
Torre Pepoli
Poco più in basso la Torre Pepoli offre panorami incantevoli sulle bellezze naturali che circondano il paese, raggiunta questa bellissima torretta in stile liberty voluta dal Conte Agostino Pepoli, si può ammirare il panorama sul golfo di Monte Cofano.
Museo Civico all’interno del Palazzo Municipale, sulla principale piazza Umberto I, Il Museo Civico conservata la bellissima opera marmorea de L’Annunciazione, oltre a reperti archeologici di grande valore come la Testina marmorea di Afrodite.
Chiesa di San Martino, realizzata per volontà di Ruggero il Normanno. La chiesa, a tre navate, è caratterizzata da un bellissimo pavimento maiolicato oltre a statue, dipinti e affreschi.
Le Mura di Erice, passeggiate lungo la cinta muraria realizzata a difesa di Erice e perfettamente conservata. Le mura che partono da Porta Trapani e giungono a Porta Spada.
Il Quartiere Spagnolo, si tratta di una struttura militare da cui potrete godere di una vista mozzafiato sul golfo di Bonagia e su Monte Cofano. La struttura ospita il Museo dedicato agli antichi mestieri.
L'ultimo mercoledì di agosto, in occasione della Festa della Madonna di Custonaci, si svolge la Processione dei Personaggi.
A Erice a settembre la Festa FedEricina e il Raduno Cortei storici di Sicilia. Rievocazione storica dell’arrivo a Erice di Federico III d’Aragona, Re di Sicilia, e della moglie Eleonora. Villaggio Medievale tra Musici e Sbandieratori la sfilata Regale, i reali con guardie, musici e danzatrici, degustazioni di prodotti tipici ericini medievali, spettacoli itineranti.
All’interno del Castello Torre Pepoli sarà allestito il villaggio medievale, dove si potranno degustare la zuppa medievale, l’Ippocrasso, un vino "speziato" con la cannella tipicamente medievale, mentre gli ospiti saranno intrattenuti con danze, giochi e dimostrazioni di scherma. Per le strade del borgo invece sfileranno i cortei storici, musici, sbandieratori, giocolieri e tamburini.
C'è una funivia, che garantisce la salita da Trapani ad Erice e viceversa. Il servizio è gestito dalla Funierice Service https://www.funiviaerice.it/
Nei dintorni di Erice si possono visitare diversi comuni, ognuno con le proprie peculiarità
Trapani, è una città vivace con un importante porto, un centro storico affascinante con chiese barocche e palazzi nobiliari, e le famose saline con i caratteristici mulini a vento. Da non perdere il Museo Pepoli e una passeggiata sul lungomare.
Marsala, conosciuta in tutto il mondo per il suo vino liquoroso, Marsala offre un elegante centro storico, vestigia puniche sull'isola di Mozia raggiungibile in traghetto, e le suggestive saline della laguna dello Stagnone.
Salemi, borgo collinare con un ricco passato storico, dominato dal suo castello normanno-svevo. Salemi è nota anche per le sue tradizioni legate al pane, in particolare durante la festa di San Giuseppe.
Calatafimi-Segesta, famosa per il suo imponente tempio dorico e il teatro antico con una vista mozzafiato sulla valle. Segesta è un sito archeologico di grande importanza.
Castellammare del Golfo, graziosa cittadina marinara con un pittoresco porto e un castello arabo-normanno affacciato sul mare. È anche la porta d'accesso alla Riserva Naturale dello Zingaro.
Custonaci, nota per le sue cave di marmo e per la suggestiva Grotta Mangiapane, un insediamento preistorico ancora oggi abitato durante un presepe vivente.
San Vito Lo Capo, celebre per la sua splendida spiaggia, il Monte Cofano con la sua riserva naturale ideale per il trekking, e il Cous Cous Fest.
Scopello, piccolo borgo marinaro famoso per la sua antica tonnara e i faraglioni immersi in un mare cristallino, porta d'accesso meridionale alla Riserva dello Zingaro.
Valderice, situata alle pendici del Monte Erice, offre un bel panorama sulla costa e diverse frazioni con spiagge e calette.
Isole Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo):
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