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Santa Lucia del Mela castelli e torri da non perdere - Borghi castelli e santuari in Sicilia

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Santa Lucia del Mela il castelli, informazioni per una visita


Santa Lucia del Mela castello e torri, informazioni per una visita, storia architettura della struttura dalle origini ai giorni nostri.
Santa Lucia del Mela è un vero e proprio scrigno di storia e cultura, dove castelli, torri e fortificazioni raccontano il passato affascinante di questa terra.
Passeggiando per il comune, potrai ammirare il maestoso castello e le torri di avvistamento che, come sentinelle, vigilano sul paesaggio circostante.
Alcuni di questi luoghi sono visitabili e ospitano anche associazioni culturali che animano la vita del paese con eventi e attività. È un viaggio imperdibile tra dimore storiche e panorami mozzafiato, perfetto per chi ama scoprire le bellezze nascoste della Sicilia.

Da piccoli borghi a piccoli centri urbani, molti comuni hanno una torre un castello o le vestigia di una fortezza, che da fortezza a difesa del territorio con il tempo si è trasformato in una villa di villeggiatura, da luogo a difesa del castellano, le poche dame i cavalieri, tra duelli, amori e delitti, tra storie e leggende.

Con il passare del tempo sono poi stati trasformati in dimore nobiliari, alcuni posti sulle rotte viarie che collegavano i paesi della Sicilia verso il mare, alcuni furono abbandonati all'incuria del tempo.
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Castello di Santa Lucia del Mela

Il Castello arabo (837-851), svevo (1228), aragonese (1322) è stato protagonista della storia millenaria della città. Ospitò Federico II di Svevia che poteva dedicarsi alla caccia, suo svago preferito, sui monti vicini ricchi di selvaggina. Sotto il vano della torre cilindrica  abbia finito i suoi giorni suicida “Pier delle Vigne” Protonotaro dell’Imperatore, caduto in disgrazia. Ristrutturato ed ampliato da Federico II di Aragona sovente fu teatro di eventi cruenti e sanguinosi. Nel 1600, decaduto alle funzioni di difesa fu abbandonato a Mons. Simone Impellizzeri, Prelato del tempo (1673), che provvede subito alla ristrutturazione. La torre quadrangolare, pericolante, viene abbattuta per far posto alla costruzione di un Santuario dove, al centro di una maestosa cornice barocca, viene collocata nel 1674 la stupenda statua marmorea della Madonna della Neve di Antonello Gagini (1529), proveniente dalla chiesetta rurale di contrada S. Giuseppe.  Ai piedi dello scalone d’ingresso, statua marmorea di S. Michele Arcangelo attribuita ad Andrea Calamech (1572). All’interno della torre cilindrica, è collocata una preziosa biblioteca con incunaboli, cinquecentine e testi molto antichi. Dal belvedere del Castello incantevole panorama. L’occhio spazia da Capo Calavà a Capo Vaticano in calabria con sullo sfondo le sette perle dell’Arcipelago Eoliano.

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