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Itinerario del barocco ragusano - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

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Itinerario dell’Arte Barocca nel ragusano

Un Itinerario dell’Arte Barocca nel ragusano, Chiese, Ville e Dimore Storiche, l'intento è quello di proporre un ipotetico itinerario che oltre ai luoghi più conosciuti dell’architettura barocca, vengono menzionati anche alcuni piccoli centri dell’entroterra siciliano. Non solo mare la Sicilia offre un interessante patrimonio di ispirazione culturale barocca. Non solo vino e con esso l'enogastronomia, il mare e le sue spiagge ed i numerosi porti turistici, le riserve naturali per un trekking, organizzatevi prendetevi del tempo per trascorrerlo in un angolo di paradiso.
In questa sezione è possibile inserire le fotografie del proprio tour
Ragusa: La Città dei Ponti e il Barocco della Dualità

Ragusa, una delle città più affascinanti della Sicilia, offre un panorama urbano unico. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1693, la città è stata ricostruita dividendosi in due anime distinte, separate dalla profonda "Valle dei Ponti": la vecchia e sontuosa Ragusa Ibla e la più recente Ragusa Superiore. Questa dualità offre un itinerario straordinario sull'evoluzione del Barocco Ibleo.

Ragusa Ibla: La Scenografia Barocca di Gagliardi
La città inferiore, ricostruita in loco, è un concentrato di pura arte barocca, che sfrutta la difficile topografia collinare per effetti drammatici e scenografici.

Duomo di San Giorgio (Ragusa Ibla)
Questo capolavoro è il simbolo indiscusso di Ragusa Ibla, progettato dal grande architetto Rosario Gagliardi nel 1738.

Ascensione Scenografica: Gagliardi ha saputo magistralmente sfruttare la morfologia del sito: la chiesa torreggia su una imponente scalinata di circa 250 gradini, una caratteristica barocca che enfatizza l'ascensione.

Architettura Dinamica: La facciata è un esempio di estrema libertà e movimento: la torre campanaria sembra "esplodere" dal prospetto, accentuata da colonne e pilastri rastremati contro le pareti curve. I timpani che si svolgono e si curvano testimoniano una libertà compositiva impensabile per gli architetti precedenti.

Dettaglio tardivo: Si noti che l'elegante cupola neoclassica fu aggiunta in un secondo momento, non prima del 1820.

Il Ponte tra i Mondi: Santa Maria delle Scale
Nel vicolo che connette Ragusa Ibla a Ragusa Superiore si trova la suggestiva Chiesa di Santa Maria delle Scale. Questa chiesa è un vero e proprio tassello dell'evoluzione architettonica:

Contrasto Stilistico: Gravemente danneggiata, solo metà della chiesa fu ricostruita in pieno stile Barocco, mentre la metà sopravvissuta fu mantenuta nell'originale veste Normanna (con elementi Gotici). Questo contrasto dimostra l'evoluzione del Barocco Siciliano in opposizione ai modelli classici romani.

Ragusa Superiore: Barocco di Ripianificazione e Palazzo Zacco
La parte più danneggiata della città fu ripianificata in modo più razionale dopo il 1693, centrata sulla sua Cattedrale, sviluppando uno stile Barocco che indugiò fino all'inizio del XIX secolo.

Cattedrale di San Giovanni Battista (Ragusa Superiore)
Costruita tra il 1718 e il 1778, è il fulcro della "città nuova".

Barocco Puro: La facciata principale è un esempio di puro Barocco, ricca di fini sculture e bassorilievi, affiancata da un elevato campanile siciliano nello stesso stile.

Interni: L'interno è diviso in tre navate colonnate, anch'esso caratterizzato da un ricco decoro Barocco.

L'Architettura Nobiliare di Ragusa Superiore
Il disegno dei palazzi in questa sezione della città è notevolmente diverso da Ibla. Per minimizzare i danni in futuri sismi, furono adottati schemi edilizi particolari, descritti come di stile "molto Portoghese":

Gli edifici sono lunghi e di soli due piani, con una soglia centrale appena sottolineata da un balcone e da un arco che conduce al giardino interno.

Palazzo Zacco
Sebbene il suo posizionamento sia strategico tra le due Ragusa, il Palazzo Zacco è uno degli edifici barocchi più notevoli della città per la sua decorazione esuberante e si lega alla storia nobiliare di entrambe le parti.

Mascheroni Grotteschi: Il palazzo, costruito nella seconda metà del Settecento dal Barone Melfi di Sant'Antonio, è celebre per le sue mensole aggettanti che supportano le balconate di elaborato ferro battuto. Queste mensole raffigurano una varietà di immagini, dai putti ai musicisti e soprattutto maschere grottesche volte a "burlarsi, colpire o divertire i passanti".

Dettagli di Prestigio: Il palazzo presenta due facciate, ciascuna con sei ampie balconate. Il punto focale della facciata principale è dato dai tre balconi centrali divisi da colonne con capitelli corinzi. I balconi portano lo stemma della famiglia Melfi (una cornice di foglie d'acanto contro cui si appoggia un puttino).
Scicli: La Gerusalemme Barocca e la Vittoria Eterna

Scicli, incastonata alla confluenza di tre valloni (o "cave") sui Monti Iblei, è un vertice ineguagliabile del Barocco Siciliano e un sito riconosciuto come Patrimonio Mondiale UNESCO. La sua ricostruzione settecentesca, audace e grandiosa, è celebrata non solo per l'architettura, ma anche per il suo spirito storico e letterario.

La Visione Scenografica di Elio Vittorini
Lo scrittore Elio Vittorini, nel suo romanzo incompiuto Le città del mondo, ha immortalato la meraviglia di Scicli:

Acropoli Barocche: La città è descritta come un luogo che sorge "all'incrocio di tre vallini", con "antichi fabbricati ecclesiastici che coronano in più punti, come acropoli barocche".

Meraviglia Totale: Il personaggio di Rosario, che esclama: "È Gerusalemme?" e la definisce la "più bella di tutte le città del mondo", consacra Scicli come luogo di bellezza utopica e assoluta.

Storia e Fede: La Madonna delle Milizie
Scicli vanta un primato unico: è l'unica città iblea a ricordare una storica vittoria militare sui Saraceni nel marzo 1091.

La Festa: Questo evento è celebrato ogni anno l'ultima domenica di giugno con la festa de “La Madonna delle Milizie”, una rievocazione storica e religiosa che onora la leggendaria apparizione della Vergine Maria a cavallo in aiuto dei cristiani.

L'Architettura Post-1693: Il Trionfo del Barocco
La ricostruzione seguita al terremoto del 1693 ha trasformato Scicli in un capolavoro a cielo aperto, dove l'architettura sacra e civile si sviluppa lungo i fianchi delle alture, sfruttando la pendenza per effetti drammatici.

Architetture Civili di Rilievo: La nobiltà e l'amministrazione hanno lasciato palazzi sontuosi che definiscono la grandezza della città:

Palazzo Comunale

Palazzo Veneziano - Sgarlata

Palazzo Papaleo

Palazzo Bonelli

Palazzo Spadaro

Chiese Barocche Emblematiche: Questi edifici, con le loro facciate ricche e scenografiche, dominano il centro storico:

Chiesa di San Michele Arcangelo

Chiesa di Santa Teresa

Chiesa di San Giovanni Evangelista

Chiesa di San Bartolomeo

Chiesa di Santa Maria la Nova

La visita a Scicli è un'esperienza immersiva che unisce l'esuberanza del Barocco Ibleo al senso di storia profonda che risuona ancora nelle "gole d'organo della montagna".

Scicli: La Perfezione Stilistica di Via Mormino Penna
Il cuore monumentale della Scicli UNESCO è rappresentato da Via Francesco Mormino Penna, riconosciuta come l'asse principale dell'architettura barocca civile e religiosa della città e simbolo di un'eccezionale pianificazione urbana post-terremoto.

Via Mormino Penna: Un Capolavoro di Uniformità Barocca
Questa strada non è solo una galleria di palazzi settecenteschi, ma un vero e proprio manifesto di armonia architettonica.

Palazzi Principali: Lungo la via si trovano alcuni dei più importanti edifici barocchi di Scicli, tra cui il magnifico Palazzo Spadaro e la Chiesa di San Giovanni Evangelista, che contribuiscono alla scenografia della strada.

Armonia Stilistica: La particolarità di Via Mormino Penna è l'uniformità stilistica: anche gli edifici costruiti in epoche successive al Barocco puro hanno mantenuto o adottato lo stile predominante (talvolta definito Barocchetto o Tardo Barocco) per garantire la coerenza estetica dell'intero centro storico, rendendo la via un gioiello di armonia.

Palazzo Beneventano: I Mascheroni, Simbolo di Scicli
Il Palazzo Beneventano, risalente al Settecento, è una delle dimore più celebri e fotografate di Scicli, un emblema dell'eccellenza barocca ragusana per la sua ricchezza di dettagli:

Dettagli Architettonici Iconici: Il palazzo esprime il gusto barocco attraverso elementi chiave come:

I caratteristici mascheroni posizionati sulle finestre, figure fantastiche e grottesche, tipiche del Barocco siciliano, utilizzate per creare dinamismo e allontanare gli influssi negativi.

Le balaustre in ferro battuto dei balconi, che con le loro curve sinuose aggiungono movimento e leggerezza.

Lo Stemma dei Mori: Un elemento di grande valore simbolico è lo stemma della famiglia, formato da due teste di moro (teste di Saraceni o Turchi), ancora ben visibile sulla facciata. Questo stemma è considerato uno dei veri e propri simboli della città, richiamando la vittoria storica di Scicli sui Saraceni.
Scicli: La Perfezione del Barocco UNESCO e l'Elogio di Vittorini

Scicli, situata nella provincia di Ragusa e incastonata scenograficamente tra i valloni dei Monti Iblei, è universalmente riconosciuta come uno dei vertici del Barocco Siciliano e fa parte del Patrimonio Mondiale UNESCO per l'eccezionale armonia del suo centro storico.

1. Il Cuore Barocco: Via Mormino Penna e l'Armonia UNESCO
L'essenza del Barocco di Scicli si concentra in Via Francesco Mormino Penna, l'asse monumentale della città. Questa strada è un capolavoro di pianificazione post-terremoto che impone un'eccezionale uniformità stilistica.

Palazzi e Chiese: Lungo la via e nelle immediate vicinanze si ammirano il magnifico Palazzo Spadaro e la Chiesa di San Giovanni Evangelista, entrambi esempi di Barocco maturo.

Uniformità Stilistica: La via è celebre perché anche i palazzi costruiti in epoche successive al Settecento hanno mantenuto o adottato lo stile Barocco (o Tardo Barocco), creando una galleria urbana di incredibile coerenza estetica.

2. I Simboli Civili: Palazzi e Mascheroni
La potenza e l'eleganza della nobiltà sono immortalate nei grandi edifici che definiscono il paesaggio urbano.

Palazzi Monumentali: Tra i palazzi di rilievo spiccano il Palazzo Comunale, Palazzo Veneziano - Sgarlata, Palazzo Papaleo, Palazzo Bonelli e il già citato Palazzo Spadaro.

Palazzo Beneventano e i Mascheroni: Questa dimora settecentesca è forse il simbolo iconico di Scicli. La facciata è decorata con i tipici mascheroni grotteschi sulle finestre e balaustre in ferro battuto. Lo stemma della famiglia, con le due teste di moro, è un emblema della città e un richiamo alla sua storia.

3. L'Acropoli Barocca: Le Chiese Scenografiche
Le chiese barocche di Scicli non si limitano a decorare le piazze, ma "incoronano" i dirupi come "acropoli barocche", creando un impatto visivo straordinario:

Chiese Emblemtiche: Si ricordano la Chiesa di San Michele Arcangelo, Santa Teresa, San Giovanni Evangelista, San Bartolomeo e Santa Maria la Nova.

4. Storia, Tradizione e Paesaggio
La Vittoria sui Saraceni: Scicli è l'unica città iblea a ricordare una vittoria militare sui Saraceni nel marzo 1091, celebrata ogni anno nell'ultima domenica di giugno con la suggestiva rievocazione de “La Madonna delle Milizie”.

La Chiesa di San Matteo (Custode della Storia): Situata su un colle che domina la città, la Chiesa di San Matteo (anticamente Chiesa Madre) testimonia la storia pre-barocca di Scicli.

Origini: Fu edificata dai Normanni.

Evoluzione: Le successive ristrutturazioni, in particolare dopo il 1693, le hanno conferito una facciata Barocca, trasformandola nel punto di riferimento panoramico che simboleggia la continuità storica del borgo.

L'Elogio Letterario di Elio Vittorini: Il fascino inimitabile della città è stato immortalato nel romanzo Le città del mondo, dove l'autore la descrive come un luogo di incanto e armonia, facendola definire dal giovane Rosario come la "più bella di tutte le città del mondo", un paragone che consacra Scicli a icona della bellezza siciliana.
Modica: L'Apoteosi del Barocco Ibleo e Patrimonio UNESCO

Modica è una città dalla bellezza verticale e drammatica, incastonata tra due valloni, dove la magnificenza del Barocco Siciliano si è espressa in modo superbo dopo la ricostruzione post-1693. La sua inclusione nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ne attesta il valore storico e artistico eccezionale.

1. Duomo di San Giorgio: Il Culmine del Barocco Siciliano
Il Duomo di San Giorgio è non solo il principale luogo di culto, ma anche una delle migliori e più grandiose rappresentazioni del Barocco Siciliano a livello internazionale.

Dimensioni e Prospetto: Si distingue per le sue grandiosi dimensioni e l'imponente facciata a torre, alta circa 60 metri, che incorpora la spettacolare cupola e sviluppa un effetto scenografico senza pari.

La Scalinata Monumentale: L'accesso al Duomo è un'esperienza in sé, attraverso una scenografica scalinata di oltre 160 gradini, concepita per esaltare l'imponenza dell'edificio e la sua posizione.

Tesori d'Arte: All'interno, il Duomo custodisce numerose opere d'arte di valore, tra cui spicca il Polittico dipinto da Bernardino Nigro (o Bernardino Riccardi) che si trova dietro l'altare maggiore, rappresentando uno dei vertici della pittura cinquecentesca locale.

2. Palazzo Polara: L'Eleganza della Nobiltà
Adiacente al Duomo di San Giorgio, il Palazzo Polara offre una perfetta controparte civile all'architettura sacra, rappresentando l'eleganza delle dimore nobiliari settecentesche.

Stile e Periodo: Costruito nel Settecento in un contenuto stile tardo barocco, il palazzo riflette il gusto della nobiltà modicana per le forme ricercate ma misurate.

Caratteristiche: Anche il Palazzo Polara è preceduto da una scalinata d'accesso che ne eleva l'importanza. La facciata, sebbene meno esuberante della Chiesa, mantiene una dignità maestosa, sottolineata dallo stemma della famiglia, raffigurante una stella polare, che ne testimonia l'illustre lignaggio.

L'insieme di questi due monumenti, sacro e civile, definisce il cuore scenografico della Modica Barocca.
Comiso: L'Eleganza del Barocco e la Città di Bufalino

Comiso, nel ragusano, è nota per aver dato i natali al celebre scrittore Gesualdo Bufalino, ma vanta anche un notevole patrimonio monumentale fiorito dopo il terremoto del 1693. La sua architettura coniuga l'esuberanza barocca con un'armonia classicheggiante.

Chiesa Madre o Santa Maria delle Stelle
La Chiesa Madre, intitolata a Santa Maria delle Stelle, è il principale luogo di culto della città e un capolavoro dell'architettura barocca comisana.

Facciata dei Tre Ordini: Il suo maestoso prospetto in pietra calcarea è particolarmente notevole per l'uso dei tre ordini architettonici classici sovrapposti, un elemento di forte impatto visivo:

Il primo ordine presenta capitelli dorici.

Il secondo ordine è caratterizzato da capitelli ionici.

Il terzo ordine superiore (spesso il campanile o la terminazione) è impreziosito da capitelli corinzi.

Stile e Armonia: Questa progressione di ordini classici, che sale dal più austero al più ornato, conferisce alla facciata un senso di grandezza e armonia, pur mantenendo il dinamismo e la ricchezza decorativa tipici del Barocco Siciliano.

La chiesa, ricostruita dopo il sisma, ospita al suo interno pregevoli tele e stucchi settecenteschi che ne completano l'atmosfera sontuosa.
Monterosso Almo: Palazzo Zacco e la Scultura Barocca


Monterosso Almo, incastonato tra i Monti Iblei, offre l'occasione di ammirare l'architettura civile barocca che fiorì in Sicilia dopo il 1693. Il Palazzo Zacco è l'esempio più emblematico di questa tradizione.

Palazzo Zacco: L'Espressione del Barocco Civile
Questa dimora nobiliare, che fu acquistata dalla famiglia Zacco nell'Ottocento dal Barone Melfi di Sant’Antonio, si distingue per i suoi caratteristici dettagli architettonici, tipici del Barocco Ibleo:

Mensole Scultoree: Il palazzo è celebre per le sue mensole barocche finemente scolpite che sorreggono l'aggettante balcone principale.

Contrasti Barocchi: Le mensole raffigurano due volti (mascheroni) in un chiaro contrasto artistico:

Una faccia esprime un tratto dolce (spesso associata a figure femminili o angeliche).

L'altra presenta una espressione grottesca (spesso raffigurante figure mitologiche o satiriche).

Questo dualismo tra bellezza e grottesco ("il bello e il brutto") è un elemento stilistico fondamentale e ricorrente nel Barocco siciliano, utilizzato per creare sorpresa, movimento e per allontanare gli influssi maligni.

Contesto e Stile
Sebbene l'acquisto della famiglia Zacco sia ottocentesco, le strutture e le decorazioni barocche del palazzo risalgono verosimilmente al Settecento, l'epoca d'oro della ricostruzione nella Val di Noto. Il contrasto cromatico tra la pietra chiara iblea e i giochi di luce e ombra creati dalla sporgenza del balcone rendono il Palazzo Zacco una tappa imperdibile.
Chiaramonte Gulfi: Il Balcone di Sicilia tra Arte e Panorama
Famosa per l'altissima qualità dell'olio d'oliva e per la sua straordinaria posizione che regala una vista mozzafiato sulla piana di Gela fino all'Etna, Chiaramonte Gulfi è un gioiello del Ragusano che conserva importanti testimonianze artistiche, specie post-terremoto del 1693.

1. Basilica di Santa Maria La Nova
La Basilica di Santa Maria La Nova è la Chiesa Madre della città e uno degli edifici più rappresentativi.

Architettura Barocca/Rococò: Ricostruita dopo il sisma, la Basilica presenta una facciata che mescola elementi del Barocco maturo con influenze Rococò, caratterizzata da un elegante prospetto e da un campanile laterale.

Interni Pregevoli: L'interno, a tre navate, è ricco di decorazioni e custodisce diverse opere di valore, tra cui affreschi e tele di pittori siciliani del Settecento e dell'Ottocento, che ne fanno un importante polo artistico della città.

2. Santuario della Beata Maria Vergine di Gulfi
Il Santuario di Gulfi è il luogo di culto più caro ai chiramontani, legato alla storia della Madonna di Gulfi, patrona della città.
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