Tour delle tonnare siciliane - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

Se vuoi visitare la Sicilia e non sai da dove iniziare. Siamo qui per aiutarti. Scopri le migliori destinazioni in Sicilia e pianifica il tuo viaggio.
Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.
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Scopri le Tonnare Siciliane, un viaggio indimenticabile

Se sei un appassionato di storia e cultura, il tour delle tonnare siciliane è un'esperienza che non puoi perdere.
Immagina di passeggiare lungo le coste mozzafiato, scoprendo antiche tradizioni legate alla pesca del tonno, mentre il profumo del mare ti avvolge.
Ogni tonnara ha una storia da raccontare e un'atmosfera unica da vivere. Preparati a lasciarti affascinare da panorami spettacolari e da un patrimonio culturale ricco di leggende.
Che ne dici di tuffarti in quest'avventura indimenticabile?

Le tonnare in Sicilia per la pesca del tonno con la mattanza vantano un'antica tradizione e sono state di grandissima importanza nell'economia dell'isola nel passato.
La pesca con la tonnara fu introdotta dagli arabi intorno all'anno 1000 è proseguita nel XIX secolo, ci fu la massima espansione, con la famiglia Florio che arrivò a possedere decine di tonnare siciliane.
Si tratta dei luoghi in cui si praticava la mattanza, cioè il tradizionale e antico metodo di pesca del tonno rosso. La maggioranza di queste tonnare siciliane sono attualmente in disuso ed abbandonate, alcune sono diventate musei, altre resort.


Ci sono alcune di Tonnare siciliane che vanno visitate:

Tonnare Sicilia: Favignana
Tonnara del Secco – San Vito Lo Capo
Tonnara Sicilia: Scopello
Tonnara dell’Arenella (o Tonnara Florio)
Tonnare Sicilia: Vendicari, Noto
Tonnara di Avola
Tonnara di Marzamemi
Tonnara di Cofano
Tonnara dell'orsa, Cinisi
Tonnara di Bonagia, Valderice
Tonnara di Capo Granitola, Campobello di Mazara
Tonnara di Formica
Tonnara Foderà di Magazzinazzi
Tonnara San Cusumano, Erice
Tonnara di Sciacca
Tonnara di Solanto, Santa Flavia
Tonnara di Trabia
Agrigento

Tonnara di Sciacca, tour delle tonnare siciliane

Fino al 1954 è stato lo stabilimento per la cattura e la lavorazione del tonno. Oggi è un piccolo ed elegante complesso turistico sul mare.

La tonnara di sciacca, Via Lido, 92019 Sciacca AG
Siracusa

Tonnare di Vendicari , tour delle tonnare siciliane

Spostandoci sulla costa orientale della Sicilia troviamo la tonnara di Vendicari, di cui fa parte anche quella di Capo Passero.
La tonnara si trovava nei pressi del molo d'attracco, risalente ai fenici, ma usato per l'esportazione del grano e di altri prodotti agricoli dell'antica Netum.
Questa tonnara ha origini arabe e fu una tonnara di ritorno, cioè una tonnara in cui si pescavano tonni e sgombri che dopo la stagione degli amori ritornavano in mare aperto.
Della Tonnara di Vendicari si hanno notizie certe dal 1600 e l’attività si è, invece, interrotta con lo sbarco degli Alleati durante la seconda guerra mondiale. https://www.riserva-vendicari.it/

Tonnara di Vendicari, Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari, 96017 Noto SR



Nòto comune del libero consorzio comunale di Siracusa, 152 m s.m., patrono San Corrado Confalonieri 19 febbraio e ultima domenica di agosto,

Noto, il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO, insieme con le altre città tardo barocche del Val di Noto,

Noto antica el'area archeologica di Castelluccio, è un piccolo gioiello barocco arroccato su un altopiano che domina la valle dell'Asinaro, il terremoto del 1693, che in questa parte di Sicilia portò
distruzione morte, ma diede impulso alla ricostruzione. L'antica Noto è a una decina di chilometri a nord-ovest, le rovine sommerse nella vegetazione.

Noto antica
Percorrenza Km 25.
Dal centro storico di Noto si procede verso la zona collinare di San Corrado fuori le mura, superato lo stupendo santuario della Madonna della Scala, a circa 3 Km. si ammirano il monte Alveria e le possenti mura cinquecentesche di Noto Antica. Il primo insediamento umano si fa risalire alla cultura castellucciana, ossia all’Età del Bronzo Antico (XVIII - XV sec. a.C.). Dalla stradina, prima di arrivare al piccolo ponte sul torrente Salitello, si può ammirare la necropoli sicula appartenente, secondo il Bernabò Brea, al quarto periodo (730 - 650 a.C.), chiamato del Finocchito, caratterizzato da tombe scavate nella roccia. Sempre lungo il banco roccioso di destra, prima di arrivare alla porta della Montagna, si possono visitare la Grotta del Carciofo, catacomba ebraica che riporta il candelabro a sette bracci, e l’ampia Grotta dalle Cento Bocche, catacomba bizantina.
Varcata la Porta d’entrata dell’antica Noto, a sinistra si apre un grande ambiente incorporato dalle mura, che era la Sala d’Armi con le scuderie, a destra si eleva il Castello con la Torre Maestra voluta nel 1431 dal Duca di Noto Don Pietro d’Aragona, feudatario della Città e fratello del Re Alfonso V il Magnanimo.
Sotto il castello si può visitare una catacomba cristiano-bizantina con arcosoli, scavata nella roccia (VI - VII secolo); subito dopo, sempre a destra, si trova una tomba greco-classica, scavata sotto il Castello.
Al culmine della salita si può ammirare la Valle del Carosello, dove nasce l’Asinaro, e sotto la montagna vi sono le Concerie delle pelli scavate dagli Arabi.
Lungo la strada, a sinistra si apre il sito dell’Ospedale di S. Martino, più conosciuto come Ospedale di S. Maria di Loreto, collegato ad una struttura scavata nella roccia, forse un Oratorio.
Procedendo ancora nel nostro viaggio dentro la Noto Antica, si arriva al palazzo dei baroni di Belludia, di fronte si scorgono i pilastri della Chiesa gesuitica con i ruderi del Collegio, voluto dal barone di Buxello Don Carlo Giavanti.
E’ una bella passeggiata quella che ci conduce alla Piazza Maggiore, il cuore della città nel Cinquecento, sito abbellito da artistiche fontane, e in particolare da quella con la statua del Laocoonte, opera pregevole dell’architetto netino Don Giovanni Manuella, disegnatore dell’Arca argentea di S. Corrado. A destra si trova un altarino con edicola realizzato a ricordo dell’Antica Città.
Dalla Piazza Maggiore si gira a sinistra ed in seguito sempre a sinistra, si arriva al Ginnasio ellenistico-jeroniano (III sec. a.C.), dove i giovani netini si esercitavano nelle attività ginniche: la struttura era stata, in parte, scavata nella roccia e in parte completata in muratura.
L’architrave del Ginnasio riportava la dedica al re siracusano Ierone II e fu rinvenuta e censita dallo studioso tedesco Georg Kaibel, epigrafista, fu asportata nel 1894 a cura del Comune di Noto, ed è esposta nel Museo Civico.
Nell’area sud-orientale del monte, negli Orti del Carmine, si possono visitare due grandi ambienti scavati nella roccia nel III sec. a.C. ed utilizzati come Heroa, un culto orientale degli eroi domestici, e rilevabile nelle nicchie scavate nella roccia ad edicole e coperte con le "pirakes", tavolette votive, in marmo scolpito o in legno dipinto.
Ritornando nella Piazza Maggiore, si prosegue diritto fino all’Eremo di S. Maria della Provvidenza (1723), dal quale si può ammirare la Valle del Durbo o dei Platani. La chiesa è piccola, graziosa e a navata unica.
I palazzi sono maestosi, tutti costrui nella pietra calcarea locale, tenera e compatta, candida e rosata alla luce del tramonto. La città viene costruita come se fosse una scenografia, giocando con le linee e le curvature delle facciate, con le decorazioni delle mensole, i riccioli e le volute, i mascheroni, i putti, i balconi dai parapetti in ferro battuto.
L'asse principale è corso Vittorio Emanuele, scandito da tre piazze in ognuna delle quali si trova una chiesa: S. Francesco all'Immacolata, preceduta da un'imponente scalinata, il Monastero dei SS. Salvatoreo, il Convento di S. Chiara. Piazza Municipio è la più maestosa e movimentata delle tre piazze: si di essa si erge la Cattedrale dall'ampia facciata, scandita da due campanili, che lascia intravedere i resti della cupola. Ai lati della cattedrale il Palazzo Vescovile (XIX sec.) e Palazzo Landolina di Sant'Alfano, sul lato opposto le armoniose linee curve di Palazzo Ducezio.

L'area archeologica del Castelluccio
Lasciando Noto Antica, s’imbocca, a sinistra, la strada provinciale per Testa dell’Acqua, agglomerato rurale a 4 Km. di distanza, quindi si imbocca la strada per Rigolizia, e dopo 3 Km. si vede la segnaletica turistica per l’ex-feudo del Castelluccio, già dei marchesi Di Lorenzo. La zona, denominata Cava della Signora, fu esplorata da Paolo Orsi sul finire dell’Ottocento.
Ai lati del monte si apre una vasta necropoli, interessante per le tombe a grotticella artificiale o a forno, dove, secondo il rito del tempo, venivano seppelliti i defunti con i corredi funerari.
I materiali rinvenuti sono esposti nel Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" di Siracusa.
Di fronte al cancello degli scavi, tramite una scaletta si giunge ad una struttura, una sorta di vestibolo dell’Oratorio bizantino, chiamato Grotta dei Santi. La grotta, scavata in periodo bizantino, presenta una pianta circolare con al centro un pilastro che regge il soffitto, alto 2 metri. All’interno si trova un ciclo pittorico che va dall’VIII secolo fino al Cinquecento. Tra gli affreschi eseguiti sul pilastro è pregevole quello della Madonna, significativo il Gesù Crocifisso, tra immagini sbiadite a causa dell’umidità della parete.
Ancora più giù si può visitare la catacomba detta del Ciclope, al cui esterno si rilevano resti di tombe paleocristiane.
Ripercorrendo la medesima strada per Testa dell’Acqua, giù verso la Serra del Vento, sulla strada per Noto, ci si imbatte nella stradina del Finocchito, villaggio siculo risalente al IV periodo siculo (730- 650 a.C.).

Noto La villa romana del Tellaro
Distanza da Noto Km.10
Dal centro città immettendosi sulla strada Noto - Pachino, si arriva al ponte sul Tellaro, per poi deviare a destra. A circa 100 metri, in contrada Caddeddi, si trova la Villa Romana del Tellaro (IV secolo), pregevole per i mosaici pavimentali.
Per gli esperti sono i pavimenti musivi più belli e artistici d’Italia e sono divisi in vari registri musivi, che rappresentano scene di caccia, il riscatto del corpo di Ettore ed altri temi. La datazione della Villa è legata al rinvenimento di monete di Imperatori Romani del IV sec. d.C. La Villa probabilmente aveva una superficie di circa 5 mila mq. Fu distrutta da un incendio.

Noto I Santuari di San Corrado e della Madonna della Scala
Lasciato l’abito periferico a nord della città, per la strada statale 287, si incontrano numerosi santuari. Il primo ambiente religioso è l’ex Eremo di S. Giovanni in Lardìa, che ospita i Monasteri delle Suore Carmelitane Scalze e delle Suore Benedettine. La strada si snoda ad anse fino a S. Corrado fuori le mura (Km 4 circa), luogo di villeggiatura per molte famiglie netine. Nella parte alta si può visitare la chiesetta dedicata a Maria S. Assunta, e poi, scendendo nella Valle dei Miracoli.
Vi si ritirò il frate francescano Corrado Confalonieri, nobile piacentino, poi canonizzato e riconosciuto come Patrono di Noto. Attraverso un vialetto si procede verso l’Eremo e poi il Santuario settecentesco, che include la grotta che ospitò il Santo, la chiesa, dalla facciata in stile barocco.
Nella chiesetta il visitatore può ammirare la Grotta della preghiera, che ospita la statua marmorea del Patrono, opera pregevole dello scultore Giuseppe Fortunato Pirrone, e la pala dell’altare maggiore raffigurante "La Vergine con il Bambino e S. Corrado", opera del Conca. Alla sinistra della chiesa, sotto l’altare, si trovano i resti mortali di S. Leonzio Martire. Altre curiosità sono costituite dal piccolo Museo degli ex-voto, ricco di prodotti di vario tipo.

La terza domenica di maggio si svolge l'attesa manifestazione della Primavera Barocca, con eventi, concerti, mostre artigianali, cortei in costume d'epoca e la suggestiva “Infiorata

Tonnara di Avola , tour delle tonnare siciliane

L’edificio venne costruito nel 1633 e fu una delle tonnare più grandi della Sicilia sudorientale. Dopo il terremoto del 1693, che non lasciò scampo alla tonnara, la sua proprietà venne acquistata dalla famiglia catanese Tornabene, la quale finanziò le operazioni di restauro e ne ripristinò le sue funzioni originali.
L’attività cessò definitivamente nel secondo dopoguerra, approssimativamente nel 1950. Attualmente è visitabile solo esternamente.

Tonnara di Avola, Via Miramare, 96012 Avola SR



Avola comune del libero consorzio di comuni di Siracusa, 40 m s.m., patrono Santa Venera ultima domenica di luglio,
Il centro storico di Avola ha una particolare ed originale forma esagonale, di chiara ispirazione rinascimentale. All’interno di questo esagono vi è una rete di strade ortogonali. Le due strade principali, Corso Vittorio Emanuele e Corso Garibaldi, si incontrano al centro, nella piazza principale, Piazza Umberto I, e dividono la città in 4 quartieri.
A Piazza Umberto I si trova la chiesa madre S. Nicolò, oggi dedicata a S. Sebastiano.
Nei punti terminali della croce formata dalle due strade principali, ci sono altre 4 piazze, con altrettante chiese.

Da vedere la Chiesa di Santa Venera, la Chiesa di S. Antonio Abate, la Chiesa della SS. Annunziata o Badia, la Chiesa di San Giovanni Battista. Oltre alla chiese è possibile visitare il Palazzo di Città, il Vecchio Mercato ed il Teatro Garibaldi.
I principali monumenti della città sono la chiesa madre, dedicata a San Nicola di Bari con corpo centrale a torre e, all'interno, un organo settecentesco;
il palazzo Sutri, la chiesa di Sant'Antonio Abate, la chiesa dei Cappuccini, eleganti edifici in stile liberty,

Prima del terremoto del 1693 l’antica città di Avola sorgeva attorno al monte Aquilone, in una zona più elevata e panoramica.
Avola Antica è il santuario della Madonna delle Grazie, sorto sulle fondamenta dell'antico convento dei Cappuccini distrutto dal terremoto del 1693.

La Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile è considerata una delle meraviglie della Sicilia, sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista naturalistico.
Dal punto di vista storico perché qui si trovano i resti della necropoli delle popolazioni indigene, la Grotta della Cunziria.
Dal punto di vista naturalistico perché il fiume Cassibile, che scorre nell’altipiano Ibleo, crea dei piccoli laghetti, incastonati tra le rocce, nel punto più alto si può ammirare l’Etna.

Il Museo della Mandorla e delle Tradizioni Avolesi https://museodellamandorladiavola.wordpress.com/

Gran Carnevale di Avola. La festa di Carnevale rappresenta da parecchi anni un appuntamento importante per la Città di Avola, creando nei giorni che vanno dal giovedì grasso al martedì successivo significativi momenti di festa che si conclude la notte del martedì con il rogo del pupazzo rappresentante Re Carnevale, consistenti nella sfilata i carri allegorici, carri infiorati, gruppi mascherati, nel concorso poesie dialettali e in altre manifestazioni.
Il programma, in genere, prevede quattro giorni di festa. Nel pomeriggio del Sabato Grasso, comincia a girare per le vie cittadine il pupazzo, detto Re Carnevale, al suono della banda musicale. La domenica pomeriggio ha luogo una grandiosa sfilata di carri allegorici e infiorati, gruppi mascherati e talvolta carretti siciliani.  http://www.carnevalediavola.com/

Sagra del Pesce Spada ad Avola, ad agosto. Il tradizionale appuntamento estivo, organizzato annualmente in agosto dall'associazione Club Musica Sound, prevede l’allestimento di stand con degustazione di prodotti a base di pesce spada. Spettacoli Musicali, Animazione.  https://www.facebook.com/assessoratospettacoloavola/

Sagra Sapori Antichi dei Monti Iblei ad ottobre, Avola Antica. Degustazioni di prodotti tipici del territorio, Mercato manufatti artigianali. https://www.facebook.com/assessoratospettacoloavola

Tonnara di Marzamemi , tour delle tonnare siciliane

Questa tonnara in Sicilia ha costituito a lungo il centro dell’economia del territorio. Qui si effettuavano due mattanze ogni giorno, una al mattino ed una nel primo pomeriggio. Anche in questo caso, si trattava di una tonnara di ritorno.
La sua attività inizia nel 1655 ed essa rimase attiva fino al 12 giugno del 1943, quando fu mitragliata dall’Aviazione Inglese pochi giorni prima dello sbarco alleato. Riprese a funzionare l’anno successivo e la sua attività si protrasse fino al 1969, anno in cui chiuse definitivamente.
Oggi viene principalmente utilizzata per ospitare eventi.

Tonnara di Marzamemi, Piazza Regina Margherita, 1, 96018 Marzamemi SR



Borgo marinaro di Marzamemi, dotato di un piccolo porto costruito nell'Ottocento, sorge il secentesco palazzo dei principi di Villadorata; molti locali pubblici sono stati ricavati dagli ambienti dell'antica tonnara attorno cui sorse il borgo.

Pachino comune del libero consorzio di comuni di Siracusa, 65 m s.m., patrono Maria Santissima Assunta 15 agosto, Marzamemi e una frazione

Marzamemi : è molto caratteristica, con la sua piazza estremamente romantica, una cena in questo luogo non può mancare, frazione balneare del comune di Pachino, la tonnara di Marzamemi era la più rilevante della Sicilia orientale, molto suggestivo è anche l’Isolotto Brancati, o Isola Piccola, che sorge di fronte al porto. Su questo spuntone di roccia emerso dal mare è stato costruito un elegante villino dalle pareti rosse, Per qualche ora di relax immersi nel verde visitate la Riserva di Vendicari3, a pochi chilometri da Marzamemi. I prodotti tipici di questo villaggio di pescatori sono la bottarga e la ventresca di tonno rosso, si teneva il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera ideato e diretto dal regista Nello Correale in piazza Regina Margherita e nella Tonnara a Marzamemi, con proiezioni di film e cortometraggi provenienti dalle diverse zone del mondo,


Pachino comune del libero consorzio di comuni di Siracusa, 65 m s.m., patrono Maria Santissima Assunta 15 agosto,
La chiesa madre, dedicata al Santissimo Crocifisso, risale al 1790; a un'unica navata, è una delle più tipiche espressioni del cosiddetto “barocco povero”, che caratterizza l'architettura dell'abitato.
fuori dell’abitato c’è la Torre Xibini, quattrocentesca, c’è il palmento Di Rudinì, uno dei più antichi stabilimenti di archeologia industriale presenti in Sicilia.
Nel borgo marinaro di Marzamemi, dotato di un piccolo porto costruito nell'Ottocento, sorge il secentesco palazzo dei principi di Villadorata; molti locali pubblici sono stati ricavati dagli ambienti dell'antica tonnara attorno cui sorse il borgo.

L'Isola di Capo Passero, con l’imponente fortezza Spagnola e le vicine, ma molto più piccole isole del territorio quali Vendicari, l'isola piccola di Marzamemi, l'isola grande del porto di Pachino e l'Isola delle Correnti, punto più a sud della Sicilia orientale che offre aspetti naturalistici.

Inverdurata di Pachino a maggio, tra storia, arte, miti e colori. Un insieme di spettacolo, cultura, tradizioni e produzione locale con l'obiettivo di diventare anche una rassegna culturale agroalimentare ed enogastronomica.   https://www.facebook.com/InverdurataPachino   https://www.facebook.com/prolocomarzamemi/

Festa della Vendemmia, a settembre a Pachino, il paese del vino e la “Città dei palmenti”, la Festa della Vendemmia, vedrà la partecipazione delle aziende vinicole del territorio, non solo con i banchi d’assaggio dei loro vini, ma anche attraverso la prima edizione del “Palio della botte“. Non mancheranno concorsi gastronomici e fotografici, musica popolare e giochi antichi
Si potrà degustare anche la famosa “mustata” , http://www.vivivinumpachino.it/

Che sia ciliegino, tondoliscio o costoluto, il Pomodoro di Pachino Igp si riconosce al palato per il suo sapore dolce e intenso, per la consistenza fragrante e per la sua capacità di arricchire ogni piatto con note di sapore inconfondibili.   https://www.igppachino.it/

Tonnara di Santa Panagia , tour delle tonnare siciliane

La Tonnara di Santa Panagia è un edificio situato a nord di Siracusa, nell'omonimo promontorio, sede della tonnara di ritorno in funzione fino al 1970 circa.
I ruderi degli stabilimenti esistenti si possono far risalire al Settecento, probabilmente ricostruiti su un precedente impianto a seguito del terremoto del 1693. La tonnara rimase in funzione sino agli anni cinquanta quando divenne pressoché inattiva a causa dell'introduzione della pesca al tonno con "reti volanti", accanto alla tonnara vi è l'oratorio di Santa Panagia, una piccola chiesa rupestre con affreschi ormai illeggibili, dedicata al culto della Madonna.  Attualmente la tonnara versa in condizioni di abbandono .

Tonnara di Santa Panagia, 96100 Siracusa SR



Siracùsa capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 17 m s.m., patrono Santa Lucia 13 dicembre.
Siracusa, città della Sicilia posta sulla costa sudorientale dell'isola, la città si presenta quindi divisa in due parti: Ortigia, che ha conservato in parte l'aspetto barocco conferitole dalle ristrutturazioni seguite al terremoto del 1693, e la città moderna.
La chiesa di San Giovanni Evangelista, di cui resta parte del colonnato centrale, è affiancata dall'ingresso che conduce alla cripta di San Marciano, primo vescovo della città, da cui si accede alle catacombe di San Giovanni, la chiesa di Santa Lucia, risalente al sec. VI, ricostruita dai Normanni nel sec. XII e rimaneggiata nel Seicento; conserva della struttura normanna le absidi semicircolari, il portale e parte del campanile, mentre il rosone è del sec. XIV.
Sotto la chiesa e la piazza antistante si trovano le catacombe di Santa Lucia, Santuario della Madonna delle Lacrime, costituito da un'ampia cripta (1966-68), sormontata da un'alta costruzione a forma di cono (74 m), consacrata nel 1994 . A Ortigia, sulla piazza del duomo, significativo complesso di architettura barocca, prospettano il Palazzo Arcivescovile, rinascimentale ma rimaneggiato nel Settecento, il medievale palazzo Beneventano del Bosco, la chiesa di Santa Lucia alla Badia, distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita nel sec. XVIII.
La maestosa cattedrale, nelle sue forme attuali, è il risultato della sovrapposizione di diverse strutture, la più antica delle quali corrisponde al grande tempio dorico di Atena (sec. V a. C.), le cui colonne sono incorporate nelle mura esterne dell'edificio. La fastosa facciata barocca, a due ordini separati da una balaustra in ferro battuto, con colonne corinzie e profonde cornici, è opera di Andrea Palma (1725-53) e l'interno, a tre navate, custodisce preziose opere d'arte, tra cui il ciborio di Luigi Vanvitelli (1752), San Zosimo, tavola con fondo in oro attribuita ad Antonello da Messina e statue di Antonello Gagini (Santa Lucia, 1526, Madonna della Neve, 1512). Sotto il Palazzo del Senato, sede municipale, chiamato anche “palazzo Vermexio”, i resti di un tempio ionico arcaico. Al centro di piazza Archimede, su cui prospettano numerosi edifici signorili, tra cui il palazzo Lanza-Bucceri (sec. XV), è la splendida fontana di Artemide, restaurata, che rappresenta la metamorfosi della ninfa Aretusa. L'imponente castello Maniace, eretto nel sec. XIII per volere di Federico II sull'estrema punta dell'isola di Ortigia, conserva la poderosa mole a pianta quadrata, con quattro torrioni cilindrici e portale gotico.

Tra maggio e giugno, ogni anno, nel teatro greco del Parco archeologico della Neapoli, si rinnova la tradizione del teatro classico, con il ciclo delle rappresentazioni organizzate dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico INDA. https://www.indafondazione.org/

A dicembre, in occasione della Festa di Santa Lucia, patrona della città, e in virtù di un gemellaggio con Stoccolma, Siracusa ospita la Settimana Svedese, con varie manifestazioni artistiche e culturali.
A 8 km dall'abitato è il castello Eurialo (sec. IV a. C.).

Festa della Fragola Ippodromo del Mediterraneo, folclore, spettacoli, artigianato, degustazioni, ad aprile, la prelibata fragola di Cassibile è la protagonista indiscussa della suggestiva “Festa” a lei dedicata, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. https://www.festadellafragola.com/

Ortigia Film Festival, a luglio il festival internazionale del cinema della città di Siracusa. Tre le sezioni competitive del Festival: il Concorso #Lungometraggi opere prime e seconde italiane, il Concorso #Documentari e il Concorso Internazionale #Cortometraggi. https://www.facebook.com/OrtigiaFilmFestival/

Strepitus silentii le notti delle catacombe", da luglio ad agosto, ogni venerdì, sabato e domenica visite notturne teatralizzate della Catacomba di San Giovanni a Siracusa, https://www.kairos-web.com/

Feste Archimedee a giugno Scienza, cultura, arte, cinema e teatro per lo sviluppo e la valorizzazione del genio giovanile. Nelle strade e nelle piazze del centro storico della città. https://www.festearchimedee.it/

Palermo

Tonnara di Trabia, tour delle tonnare siciliane

L'Antica tonnara del XVI secolo, ove si svolgeva nel periodo tra Maggio e Giugno l'antico rito della “Mattanza”, cruenta quanto affascinante pesca del tonno che avveniva agli ordini precisi del Rais
accompagnato da canti che scandivano i tempi di pesca.
E' possibile inoltre ammirare la bellissima Chiesa della Tonnara, è divenuta dopo un impegnativo restauro un Hotel. Chiamato appunto “Hotel Tonnara”, https://www.hoteltonnara.it/

Hotel Tonnara Trabia, Largo Tonnara, SS113, 90019 Trabia PA



Trabìa comune della Città Metropolitana di Palermo, 50 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso 27-29 settembre.
Centro situato sul litorale tirrenico. L'abitato, con struttura a scacchiera, si estende tra le pendici del pizzo Cameccia e il mare.
Il castello, di origine medievale, fu poi adattato dai Lanza a dimora signorile; nel recinto delle mura sono comprese due chiese (una cinquecentesca, l'altra settecentesca); la nuova chiesa madre è del sec. XIX. Edificato nel sec. XV ma molto rimaneggiato è il castello in frazione San Nicola l'Arena, dove è pure la vecchia tonnara (trasformata in albergo).
Lo Scoglio di Santa Rosalia, un particolarissimo monumento innalzato in onore della Santuzza;

Di particolare interesse è anche la zona collinare che offre numerosi percorsi di trekking immersi nella natura: seguendo un percorso nella Riserva naturale pizzo Trigna e grotte Mazzamuto è possibile raggiungere un’antica casa di caccia appartenente al Marchese Artale detta ‘a Casina, si estendeva su una superficie di oltre duemila metri quadrati su due piani di cui rimangono solo alcuni muri diruti.

Trabia: città in cui nacquero gli spaghetti
Diverse fonti storiche attestano che Trabia sia la patria degli spaghetti.
Il geografo arabo Al Idrisi in alcuni documenti compilati per Re Ruggero II di Sicilia nel 1154 scrive:A ponente di Termini vi l’abitato di Trabia, nei quali si fabbricano itrya in quantit tale da approvvigionare, oltre ai paesi della Calabria, quelli dei territori musulmani e cristiani, dove se ne spediscono consistenti carichi. Questi documenti attestano che nel borgo di Trabia già in epoca medievale si produceva pasta filiforme detta Itriya, antenata degli spaghetti.

Tonnara di Solanto, Santa Flavia, tour delle tonnare siciliane

S. Flavia sorge la Borgata Marinara di Solanto che ha ereditato il nome dalla vicina cittadella fenicia di Solanto.
Il villaggio, costruito da un piccolo nucleo di abitazioni, ruotava attorno al Castello, e deve la sua origine all'attività della Tonnara, ormai non più attiva dal 1961, il castello di Sòlanto fu edificato durante il dominio del Re Ruggero[non chiaro] a protezione della vicina tonnara.
La tonnara di Solanto risulta essere tra le più antiche di quelle Siciliane, la sua origine infatti si fa risalire ai fenici che intorno all' VIII Sec. Fondarono la città di Solunto.

Il Castello di Solanto, 90017 Santa Flavia PA



Santa Flavia - Solunto
Santa Flavia comune della Città metropolitana di Palermo, 45 m s.m., patrono Sant’Anna 26 luglio,
costituisce un'unica conurbazione con la vicina Bagheria.
la chiesa barocca di Sant'Anna (1763) e tre splendide ville: villa Filangieri , il villino Basile e villa Valdina, costruita attorno a una torre preesistente,
il Palazzo Lanza di Mazzarino ricco di sontuose scalinate ed il Castello di Sòlanto

Porticello è una frazione del paese di Santa Flavia. La devozione dei porticellesi alla loro Madonna è qualcosa di indescrivibile; bisogna essere presenti nel giorno della festa per capire quanto questo popolo ama e onora la Madonna del Lume, Patrona della borgata marinara e protettrice del mare.  http://www.confraternitamariassdellume.it/

Alle pendici del Monte Catalfano, frazione marinara di Santa Flavia, ammireremo le rovine dell’antica cittadina di Solunto. Fenicia, come Panormus e Motya, con un meraviglioso mare intorno. Resti archeologici della città, circondati dall’incredibile vista sulla baia di Capo Zafferano e Sant’Elia e su tutto il litorale che si estende da Porticello fino a Cefalù

Tonnara dell’Arenella o Tonnara Florio , tour delle tonnare siciliane

La tonnara fu realizzata dai Florio nel quartiere Arenella di Palermo. Essa risale al trecento. Anche in questo caso, l’attività della lavorazione del tonno venne definitivamente chiusa nei primi anni del Novecento. La tonnara venne costruita, si presume, intorno XVII secolo, accanto al porto dell'Arenella. La prima data certa però è il 1830 quando venne acquistata dal Vincenzo Florio, e la tonnara venne quindi completamente ristrutturata sotto la guida dell'architetto Carlo Giachery.
Nel 1852 lo stesso Giachery si occupò di progettare il mulino che veniva utilizzato nel processo industriale della lavorazione del tonno.
Agli inizi del Novecento, essendo quasi scomparsi i tonni nella zona la tonnara, venne abbandonata.
Attualmente la tonnara è adibita a ristorante e discoteca e una parte diventerà un museo gestito dalla Fondazione Vincenzo Florio. Nel complesso architettonico sorge anche la Palazzina dei Quattro Pizzi dei Florio https://casaflorio.org/   https://casa-florio.business.site/

Tonnara Florio Zaharaziz, Discesa Tonnara, 4, 90142 Palermo PA

Tonnara dell'orsa, Cinisi , tour delle tonnare siciliane

La torre della tonnara dell'Ursa, detta anche tonnara dell'Orsa, è una torre di difesa costiera sita nel territorio tra Carini e Cinisi, che faceva parte del sistema di Torri costiere della Sicilia, Nel 1569 per disposizione dell'Abbazia di San Martino fu costruita la torre, e il complesso della tonnara divenne un baglio fortificato con due o tre dammusi, Il complesso della tonnara, nel 1401, era proprietà dell'abbazia di San Martino delle Scale, che contestualmente era in possesso dell'intero feudo di Cinisi, il Comune di Cinisi in attesa di future destinazioni l'ha concessa in affitto ad una cooperativa che l'ha adibita a sala ricevimenti.

Tonnara dell'Orsa, Via della Tonnara, 65, 90045 Cinisi PA



Cinisi  è situato sul promontorio di Punta Raisi alle falde di Pizzo Corvo.
Cìnisi comune della Città Metropolitana di Palermo, 75 m s.m., patrono Madonna del Furi prima decade di giugno.
Centro situato sul promontorio di Punta Raisi, alle falde delle balze del pizzo Corvo. Già possesso di signori locali, dalla fine del sec. XIV appartenne al monastero di San Martino delle Scale.
Importanti la Chiesa del Sacramento del XVIII secolo, il Santuario della Madonna del Furi, la Chiesa delle Anime Sante, la Chiesa e il Convento Santo Canale, tutte e due risalenti al secolo XIX.
Il territorio, collinare con vasti frutteti di limoni, arance che si alternano a ulivi saraceni, frassini un tempo coltivati in modo estensivo dai produttori di manna e carrube.

Cinisi è nota anche grazie a Peppino Impastato, che ha lottato contro la mafia locale.


Presepe artistico Semovente di Giacomo Randazzo. Natale a Cinisi, appuntamento immancabile la visita al Presepe "in movimento" più bello della Sicilia Occidentale.

Manifestazione culturale per valorizzare il ficodindia di Cinisi e la scuzzulatura.

L'Associazione Culturale La Maschera è l'ente che gestisce ed organizza il Carnevale di Cinisi
Trapani

Tonnara di Capo Granitola, Campobello di Mazara , tour delle tonnare siciliane

Torretta Granitola è una rinomata località balneare che si estende su una ridente scogliera a sud-ovest di Campobello di Mazara,
La località prende il nome dalle sue due torri che avevano la funzione di segnalare la presenza di navi sospette mediante segnali di fuoco e di fumi: Torretta-Granitola. La prima torre, detta anche “Torretta di Mazara” venne costruita con pietre tufacee informi e risulta a forma cilindrica, la seconda, vicinissima al mare, è detta “Sorello”, dal nome del promontorio “Saurello” oggi detto Granitola, e tramandata con il nome di “antico faro”. E’ una costruzione snella, a forma di tronco di cono.
La tonnara di Torretta-Granitola è stata una delle più floride e importanti del Mediterraneo. Il tonno che veniva pescato era il più grosso perché giungeva alla fine del suo migrare.

Torretta Granitola Campobello di Mazara TP



Campobèllo di Mazara comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 110 m s.m., patrono San Vito 15 giugno,
La chiesa madre della Madonna delle Grazie, di origine secentesca e poi ristrutturata nell'Ottocento, conserva un bel Crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia.
il Palazzo Ducale,

Da visitare il "Museo della vita e del lavoro contadino",

Il sito e il territorio annesso fanno parte del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria. https://fenici.net/

Ecomuseo del Mare e dei Pescatori promosso dalla Rotta dei Fenici.

Sagra dell’Olio e dell’Oliva Nocellara del Belìce DOP, degustazioni di prodotti tipici, street food, musica, visite guidate ai frantoi locali e cooking show.

Tonnara di Formica , tour delle tonnare siciliane

Sull'isolotto di Formica, un'isola dell'Italia appartenente all'arcipelago delle isole Egadi, in Sicilia. esiste ancora una vecchia tonnara un tempo di
proprietà dei Florio, con i resti di due antichi edifici. Inoltre vi si trovano una costruzione fortificata con una torre, su cui è costruito un faro, e un mulino.
Vi è situata anche una chiesetta molto antica, detta la chiesa del rais. Tutti edifici recuperati. Inoltre è presente un piccolo museo che custodisce varie
anfore e un'antica barca perfettamente conservata, utilizzata una volta per la mattanza.

Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, Via Amendola, 29, 91023 Favignana TP

Tonnara Foderà di Magazzinazzi Alcamo Marina, tour delle tonnare siciliane

Costruita dalla Famiglia Foderà all'inizio del '900, la Tonnara si erge sul mare, sul litorale a confine tra Alcamo Marina e Castellammare del Golfo, e prende il nome dalla valle situata ai piedi di quest'incantevole borgo marinaro, lambita dal fiume San Bartolomeo.
Si offre ospitalità con formula dell'affitto nella TORRETTA, https://www.tonnarafoderadimagazzinazzi.it/

Tonnara Foderà Di Magazzinazzi, Via dei Fiori, 807, 91011 Alcamo Marina TP



Alcamo comune del Libero Consorzio di Comuni di Trapani, 258 m s.m., sorge ai piedi del Monte Bonifato e fa parte dei comuni del Golfo di Castellammare, patrono Madonna dei Miracoli 19-21 giugno, edifici barocchi e nel centro storico,
la chiesa intitolata ai Santi Paolo e Bartolomeo, riconoscibile per la sua lunga scalinata
la chiesa del Collegio,  
la chiesa di San Francesco di Paola, in cui sono custodite otto statue del noto scultore palermitano Giacomo Serpotta
la chiesa di Santa Oliva, la chiesetta di San Tommaso,
la chiesa madre, dedicata a Santa Maria Assunta, presenta una facciata neo-classica realizzata con pietra rossa e una cupola che fa da scenario alla statua di Santa Maria Assunta. All’interno con le sue tre navate, imponenti colonne, affreschi, le opere dello scultore rinascimentale Antonello Gagini e da un Museo di Arte Sacra. Alla fine della navata destra, inoltre, si trova la Cappella della Sacra Spina nella quale è possibile ammirare il reliquiario contenente una spina proveniente dalla corona di Gesù.
Il Castello dei Conti di Modica, costruito intorno al XIV secolo e di proprietà di numerose famiglie feudali, venne utilizzato come residenza e struttura difensiva e quando venne preso in possesso dal comune di Alcamo fu trasformato in carcere e successivamente venne restaurato per ospitare il Museo etnografico, l’Enoteca Storica Regionale, il Museo del Vino e delle Tradizioni e un’esposizione permanente dei pupi siciliani.
Santuario della Madonna dei Miracoli
le Terme Segestane che gli alcamesi chiamano “Acque calde”
la torre detta “Saracena
Ciokowine Fest ad Alcamo ad aprile 2024. Ciokowine Fest ad Alcamo. Il Ciokowine Fest nasce da un'idea che ha l'obiettivo di creare e promuovere  attività che possano contribuire allo sviluppo turistico del territorio.
L'obiettivo principale della manifestazione è stato nel 2023,  il gemellaggio tra le  Città di Alcamo e Modica, che facevano parte di un'unica Contea, quella dei Conti di Modica, mentre per il futuro c'è un progetto di internazionalizzazione dell'evento.
Il "Ciokowine"  è diventato il punto di incontro tra le eccellenze delle due Città.
Modica con il suo rinomato "Unico" cioccolato, Alcamo con il suo Vino, famoso in tutto il mondo.  https://www.facebook.com/ciokowinefest

Festival della Pasta Fresca Siciliana, centro storico di Alcamo ad agosto,  https://www.facebook.com/people/Festival-della-Pasta-Fresca-siciliana-Alcamo/100067606596125/

Tonnara San Cusumano, Erice , tour delle tonnare siciliane

Tonnara San Cusumano, La tonnara di San Cusumano è un complesso industriale formato dalle antiche "Tonnare riunite di San Giuliano Palazzo e San Cusumano", con annesso stabilimento conserviero, che si trova sul lungomare di Trapani in territorio del comune di Erice. https://www.ninocastiglione.it/

Tonnara San Cusumano, 91016 Casa Santa TP



Èrice comune del Libero Consorzio comunale di Trapani, 751 m s.m., patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledì di agosto
Erice, dal 1167 al 1934 parte di Monte San Giuliano. Secondo Tucidide fu fondata dagli esuli troiani in fuga, che conserva ancora oggi il suo aspetto medievale.
Piazza Duomo di Erice
La piazza del Duomo di Erice è il luogo che meglio riassume la storia di questa incantevole località, un tempo dominata dai Normanni.
La chiesa madre è invece del Trecento, e risale all’epoca dello spagnolo Federico d’Aragona, la bellissima chiesa in pietra fu realizzata sotto il regno di Federico III d’Aragona nel 1314. La struttura in pietra, in stile gotico è caratterizzata da un rosone centrale e da un bellissimo portico. Di fianco alla chiesa si trova la Torre Campanaria, da cui è possibile ammirare la città dall'alto: saliti i 110 gradini e ammirate la meraviglia. La bella facciata gotica e la torre campanaria sono uno degli scorci più fotografati della Sicilia.

Il Castello Venere
Il castello di Venere, costruito dai Normanni nel XII secolo sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano e se si è in cerca di una vista mozzafiato Erice offre anche l’opportunità di visitare, con le sue antiche mura controlla l’intero territorio circostante.  Distaccata di circa 30 metri dal castello, riscontriamo una piccola cappella del “Santo Spirito”, che porta la data del 1676; in essa venivano celebrate le funzioni religiose della domenica e delle principali ricorrenze festive.   https://fondazioneericearte.org/

Torre Pepoli
Poco più in basso la Torre Pepoli offre panorami incantevoli sulle bellezze naturali che circondano il paese, raggiunta questa bellissima torretta in stile liberty voluta dal Conte Agostino Pepoli, si può ammirare il panorama sul golfo di Monte Cofano.

Museo Civico all’interno del Palazzo Municipale, sulla principale piazza Umberto I, Il Museo Civico conservata la bellissima opera marmorea de L’Annunciazione, oltre a reperti archeologici di grande valore come la Testina marmorea di Afrodite.

Chiesa di San Martino, realizzata per volontà di Ruggero il Normanno. La chiesa, a tre navate, è caratterizzata da un bellissimo pavimento maiolicato oltre a statue, dipinti e affreschi.

Le Mura di Erice, passeggiate lungo la cinta muraria realizzata a difesa di Erice e perfettamente conservata. Le mura che partono da Porta Trapani e giungono a Porta Spada.

Il Quartiere Spagnolo, si tratta di una struttura militare da cui potrete godere di una vista mozzafiato sul golfo di Bonagia e su Monte Cofano. La struttura ospita il Museo dedicato agli antichi mestieri.

L'ultimo mercoledì di agosto, in occasione della Festa della Madonna di Custonaci, si svolge la Processione dei Personaggi.

A Erice a settembre la Festa FedEricina  e il Raduno Cortei storici di Sicilia. Rievocazione storica dell’arrivo a Erice di Federico III d’Aragona, Re di Sicilia, e della moglie Eleonora. Villaggio Medievale tra Musici e Sbandieratori la sfilata Regale, i reali con guardie, musici e danzatrici, degustazioni di prodotti tipici ericini medievali, spettacoli itineranti.
All’interno del Castello Torre Pepoli sarà allestito il villaggio medievale, dove si potranno degustare la zuppa medievale, l’Ippocrasso, un vino "speziato" con la cannella tipicamente medievale, mentre gli ospiti saranno intrattenuti con danze, giochi e dimostrazioni di scherma. Per le strade del borgo invece sfileranno i cortei storici, musici, sbandieratori, giocolieri e tamburini.

C'è una funivia, che garantisce la salita da Trapani ad Erice e viceversa. Il servizio è gestito dalla Funierice Service https://www.funiviaerice.it/

Tonnara di Bonagia , tour delle tonnare siciliane

La Tonnara di Bonagia si affaccia su di un minuscolo porticciolo. Nonostante le consistenti trasformazioni subite, è riuscita tuttavia a mantenere, la sua fisionomia originaria di baglio, con un'imponente Torre cinquecentesca e una grande corte centrale, all’interno del quale si trovavano varie costruzioni e una chiesetta. I sopraelevati appartamenti erano quelli del rais, allineati a sinista dell’ingresso gli alloggi della ciurma e quelli dei contadini del baglio nella parte opposta. Negli anni 80, la tonnara viene venduta ad una società che, con modifiche interne ed esterne apportate alla costruzione originaria, trasforma la costruzione in albergo e residence, con un cortile ricco di negozi.

Tonnara di Bomagia, 91016 Erice TP

Tonnara di Cofano, tour delle tonnare siciliane

La torre della Tonnara di Cofano è una torre costiera sul golfo di Macari, risalente al XVI secolo che faceva parte del sistema di torri costiere della Sicilia, quale sistema difensivo di avvistamento dei navigli saraceni. La torre ricade nel territorio del comune di Custonaci, in provincia di Trapani e si trova all'interno della riserva naturale orientata Monte Cofano. Annessa alla torre vi sono i resti di una tonnara.
La tonnara sorse di fronte allo scoglio dello Scialandro e vi sono tracce già nel XIV secolo. Intorno al 1450, fu concessa alla famiglia del Bosco. Poi appartenne alla famiglia Badalucco fino alla metà del 1900, quando fu messa in disarmo.


Tonnara del Cofano, Percorso Monte Cofano, 91015 Custonaci TP



Custonaci comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 186 m s.m., patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledi di agosto, posto all’estremità orientale del golfo di Bonagia.
Caratteristica dell'area urbana è la suddivisione in frazioni: Sperone, Assiene, Santa Lucia-Piano Alastre, Purgatorio, Baglio Messina e Scurati.

Il santuario della Madonna, meta di pellegrinaggi già nel Trecento e fortificato nel Cinquecento, custodisce una tavola attribuita a fra' Ludovico Zichichi (sec. XVI).
Di origine quattrocentesca è la chiesa di San Francesco, con un bel campanile.

Santuario di Maria Santissima di Custonaci, imponente nella sua mole, sorge al centro del paese.
Il santuario ha origini cinquecentesche, edificato su una precedente cappella della vergine Maria della Concezione, ha subito diverse modifiche ed ampliamenti nei vari decenni.
Il santuario è circondato da un sagrato pavimentato con piccoli ciottoli di fiume che vanno a formare unici disegni con motivi floreali e geometrici. La facciata presenta un rosone in tufo a vetri colorati. L’impianto interno è a croce romana con tre diverse navate divise da colonne

Il Feudo Sanguigno, con il nucleo attorno al santuario, divenne l’attuale centro storico del paese. Uno dei bagli più importanti del territorio è il Baglio Cofano nei pressi del monte omonimo.
Luogo d’interesse artistico e storico è il Santuario di Maria SS. di Custonaci: edificato intorno al 1500, sulla facciata riporta un elegante rosone. L’interno custodisce un dipinto ad olio su tela del XV sec. della Scuola di Antonello da Messina.

Custonaci è denominata Città internazionale dei Marmi per la presenza nel territorio del secondo bacino marmifero d’Europa, con circa 100 cave in attività ed una cinquantina di opifici industriali.
La visita nelle cave e nelle segherie per assistere all’estrazione e alla lavorazione del marmo. Tappa dell’itinerario sarà il Centro Culturale Espositivo del Marmo, un luogo fisico della memoria storica che conserva rilievi, fotografie, campionature dei marmi estratti, attrezzature di lavoro che si utilizzavano in cava negli anni ’50.

Nelle Grotte di Scurati, le grotte di Scurati sono complessivamente nove: Mangiapane, Buffa, del Crocifisso, Rumena, Miceli, Cufuni, della clava, Maria Santissima, e Abisso del Purgatorio.
Alcune si trovano all’interno della riserva naturale orientata Monte Cofano. Tra le nove quella più grande è Mangiapane. https://riservamontecofano.com/

La grotta Mangiapane antico insediamento preistorico, si svolge una suggestiva rappresentazione religiosa del Presepe vivente di grande richiamo turistico e popolare.

Caratteristica della zona è la rassegna gastronomica della Spincia Fest , frittella molto morbida e dolce, tipica del territorio di Custonaci.

Per gli amanti del mare anche un percorso religioso sottomarino con la statua della Stella Maris, posta sul fondale della Baia Cornino.

I Sapori del Borgo" a Custonaci a settembre. Manifestazione gastronomica che si inserisce nel cartellone estivo degli eventi di Custonaci. Appuntamento nelle vie del centro storico con i colori ed i sapori locali di questo territorio del trapanese con degustazioni di piatti tipici. https://www.facebook.com/proloco.custonaci

Tonnara di Scopello , tour delle tonnare siciliane

Questa tonnara venne edificata dopo il XIII secolo e notevolmente ampliata dalla famiglia Sanclemente nel corso dei secoli XV e del XVI. Passò quindi alla Compagnia di Gesù e, infine, anche in questo caso, alla famiglia Florio. Si tratta di una tonnare Sicilia più importanti e antiche.
Con il passare degli anni la presenza dei tonni nel Mediterraneo iniziò, però, a diminuire. Questo è uno dei motivi principali per cui quasi tutte le tonnare non sono, ad oggi, adibite al loro uso tradizionale. Tra il 1961 e il 1970, infatti, il pescato arrivava appena a 600/800 quintali. Negli anni ’80 del Novecento fu effettuata l’ultima mattanza. Poi, nel 1981, la tonnara venne adibita esclusivamente a sperimentazioni biologiche. Un decreto di Giuseppe Garibaldi del 17 giugno 1860 scioglieva nuovamente la Compagnia di Gesù: tutti i beni e le proprietà della
Compagnia diventavano così demanio del nuovo Stato unitario. Lo stesso nel 1866 per la quota del monastero trapanese. Fu messa all'asta nel 1874 dall'intendenza di finanza di Trapani e acquisita
per conto di otto comproprietari, con i 2/8 della tonnara alla famiglia Florio. https://www.tonnaradiscopello.it/

Tonnara di Scopello, Largo Tonnara, 91014 Scopello TP



Scopello alto, piccolo borgo contadino sorto intorno a un “baglio” settecentesco, sul mare scopello basso c'è una celebre tonnara rimasta attiva per secoli.

Castellammare del Gólfo comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 63 m s.m., patrono Madonna del Soccorso 21 agosto.

Il castello eretto in età araba su un promontorio proteso sul mare, venne riedificato dagli Aragonesi.
La chiesa madre, dedicata alla Madonna del Soccorso, è un edificio settecentesco con copertura a volta e parte delle navate laterali affrescate. In una cappella si conserva una preziosa statua secentesca in maiolica della Madonna.
La chiesa del Rosario ha un portale del sec. XVI, nel cui timpano si nota il bassorilievo in marmo della Madonna col Bambino, santi e Crocifisso,

le Terme Segestane, un gruppo di sorgenti che sgorgano lungo una faglia alle falde del Monte Inici, http://www.termesegestane.com/

il Castello Monte Inici, dopo il terremoto del 1968 con i gravi danni subiti il castello venne abbandonato. Oggi ci restano purtroppo solo i ruderi del castello, è immerso nella natura, circondato da interminabili filari di vigneti.

Palazzo Croficeri è oggi la sede del comune di Castellammare del Golfo. Ex convento dei padri di San Camillo di Lellis. Nel chiostro del Palazzo in estate si svolgono spettacoli teatrali ed il cinema sotto le stelle.

La Tonnara di Scopello, non è solo una delle più belle spiagge della Sicilia, ma soprattutto è una delle più importanti e antiche tonnare di tutta la regione. La struttura principale risale al XV secolo, ma alcuni fabbricati sono addirittura del XIII.   https://www.tonnaradiscopello.it/

Tonnara del Secco, San Vito Lo Capo, tour delle tonnare siciliane

La Tonnara di San Vito Lo Capo viene denominata Tonnara del Secco per via della sua vicinanza a una zona marina dal fondale basso.
Entrò in funzione nel 1412 e nel 1872, dopo essere stata acquistata dal Cav. Vito Foderà, venne ulteriormente ingrandita.
Accanto agli immobili di questa tonnara Sicilia sono ancora visibili i resti degli antichissimi impianti di lavorazione del pesce, che risalgono al IV secolo a.C. Oggi la tonnara è abbandonata ed è in vendita, in attesa di una nuova destinazione d’uso.

Tonnara del Secco, 91010 San Vito Lo Capo TP



San Vito lo Capo si trova in una conca sabbiosa ai piedi del Monte Monaco, 536 mt. s.l.m., tra Capo San Vito e la Punta Solanto. E' stato un borgo di pescatori ed allevatori.

Nel territorio la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro.

Nelle vicinanze di San Vito, nel Golfo del Secco, si trova la Tonnara del “Secco”, antico stabilimento ittico conserviero del tonno, la cui presenza è documentata sin dal 1412, in disuso dal 1969.
Si trovano anche la frazione di Castelluzzo ed il suggestivo borgo marinaro di Macari con l’antica Tonnara del Cofano.
Il territorio è caratterizzato da torri di avvistamento, le torri Scieri, Mpisu e Isulidda costruite a strapiombo sul mare a difesa delle coste dalle incursioni piratesche avvenute tra il XVII e il XVIII sec.

La Chiesa Madre, nota come Santuario. Ubicata sull’omonima piazza e dedicata a San Vito Martire, patrono del paese, il cui culto religioso e popolare è molto sentito dai fedeli. Eretta nel ‘600 sorge sul luogo di un forte del XVI sec. di cui se ne conserva l’originaria struttura quadrangolare.

Makari - Festa delle tradizioni rurali è una manifestazione che ha come scopo la rievocazione di antiche tradizioni, della cultura e dei mestieri di Makari, piccola e suggestiva frazione di San Vito Lo Capo. Vengono valorizzate la cultura e le tipicità culinarie e artigianali di questo borgo che, fino agli anni Settanta, basava la sua economia prevalentemente sull’agricoltura e l’artigianato manufatturiero.
Durante i giorni di festa viene organizzata una mostra mercato dedicata alle antiche lavorazioni artigianali, dai tappeti ai manufatti in chiacchierino, dagli oggetti realizzati in paglia o in ulivo alla riparazione manuale delle reti. Vengono allestiti stand di degustazione di prodotti tipici locali, https://makariceraunavolta.it/

Bagli, Olio e Mare”, la rassegna enogastronomica che celebra le eccellenze del territorio: il pesce azzurro, il buon olio di Castelluzzo, i prodotti agricoli a chilometro 0 e le tradizioni legate alla terra e al mare. https://www.facebook.com/bagliolioemare/

Festival internazionale degli aquiloni. Una settimana di emozioni a naso in su con le esibizioni di volo libero, i laboratori dedicati ai bambini, momenti di degustazione, intrattenimento e spettacoli. Le creazioni degli aquilonisti provenienti da tutto il mondo invadono con gioia il cielo della cittadina: forme, colori, contrasti e personaggi si librano nell’aria. https://www.festivalaquiloni.net/

Tra le varie manifestazioni l’ultima settimana di settembre è dedicata al Cous Cous Fest, rassegna internazionale di cultura enogastronomica: trattasi della degustazione di un piatto tipico a base di semola di grano duro condita con ingredienti ittici e vegetali. https://couscousfest.it/

Tempu Ri Capuna a San Vito Lo Capo, la rassegna dedicata alla pesca ed al pesce azzuzzo ad ottobre, https://www.tempuricapuna.it/

Molto sentita, tra devozione religiosa e folklore popolare, è la festa del Santo Patrono San Vito, che si svolge il 15 giugno.

Rassegna musicale “San Vito Jazz Festival” dal 3 luglio al 3 ottobre 2024, vacanze con sottofondo musicale a San Vito Lo Capo, occasione ghiotta per gli amanti del Jazz. Organizzazione AOTS

Tra le spiagge più belle la caletta del Bue Marino, considerata la più bella d’Italia da Legambiente.
La spiaggia di Macari Lago di Venere
La meravigliosa riserva dello Zingaro che si trova ad appena una ventina di minuti da San Vito lo Capo, ed è in questo connubio che si aprono numerose calette tra le più belle del territorio siciliano.  Cala Tonnarella dell’Uzzo, Cala dell’Uzzo, Cala Marinella, Cala Berretta, Cala della Disa, Cala del Varo, Cala Capreria.

Tonnare di Favignana , tour delle tonnare siciliane

Quella di Favignana è, di certo, una delle più famose tonnare in Sicilia. Fu costruita nella metà dell’Ottocento su iniziativa di Ignazio Florio ed è una delle più grandi del mar Mediterraneo. Si tratta di una tonnara unica nel suo genere perché, per la prima volta, fu costruito anche uno stabilimento per la conservazione del tonno, in cui fu inventato il metodo della conservazione del tonno sott’olio.
La tonnara di Favignana è stata oggi trasformata in museo che raccoglie vari reperti rinvenuti alle Egadi, come le anfore e altri oggetti di epoca preistorica. Inoltre, una piccola sezione del museo è dedicata alla famiglia Florio, è sita a Favignana nelle isole Egadi.

Antica Tonnara di Favignana, Via Nicotera, 6, 91023 Favignana TP



Definita dal pittore Salvatore Fiume la “Farfalla sul mare” per la sua conformazione.

Favignana comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 6 m s.m., patrono: Santissimo Crocifisso 14 settembre.
Centro situato sulla costa settentrionale dell'isola di Favignana; il territorio comunale comprende anche le altre due isole dell'arcipelago delle Egadi, Levanzo e Marettimo, e gli isolotti di Maraone e Formica.

Favignana è un luogo ideale per chi ama le mete balneari. Tra coste e spiagge come Cala Azzurra, Lido Burrone, i Calamoni; oppure le calette nelle zone di Punta Lunga, del Preveto, dei Faraglioni e Punta Sottile.
Anche per gli amanti dello snorkeling che potranno nuotare insieme ai pesci nel mare turchese di Cala Rossa. Non mancano, poi, le zone tipicamente rocciose e ideali per chi ama il brivido dei tuffi, come Grotta Perciata, Punta Fanfalo o il Cavallo.
Anche le grotte marine sono uno spettacolo da non perdere, tra cui la bellissima Grotta dei Sospiri.

Favignana è anche una terra dalla storia millenaria che si esprime con il suo maestoso Castello di Santa Caterina, dal quale si può osservare tutta l’isola, la costa trapanese e le altre incantevoli isole dell’arcipelago, Marettimo e Levanzo.

E' d’obbligo una visita all’Ex Stabilimento Florio. Vecchia tonnara in cui scoprire i segreti della pesca e della conservazione del tonno. Quello all’olio, tra l’altro, è nato proprio da queste parti.

L’elegante palazzo Liberty della prestigiosa famiglia, edificato nel 1870 dall’architetto palermitano Giuseppe Damiani Almeyda nei pressi del porto, oggi sede del Municipio. Per edificarlo fu abbattuta una torre preesistente il forte San Leonardo

Giardini Ipogei di Villa Margherita, Giardino dell’Impossibile è un vasto parco botanico che è così inconsueta da renderlo paesaggisticamente tanto suggestivo quanto unico .

Il Carnevale Egadino: Favignana, Marettimo e Levanzo, panorama di festeggiamenti carnevaleschi nel territorio della provincia di Trapani. Tantissime le iniziative, sfilate, balli in maschera, degustazioni di dolci e pietanze tipiche, A Sasizzata e la mostra di carri allegorici lungo le vie dell'isola, e il caratteristico e suggestivo rito del rogo du nanno e da nanna che chiude i festeggiamenti in attesa del Carnevale.

Il Carnevale Egadino: Favignana, Marettimo e Levanzo, panorama di festeggiamenti carnevaleschi nel territorio della provincia di Trapani. Tantissime le iniziative, sfilate, balli in maschera, degustazioni di dolci e pietanze tipiche,

A Favignana (TP) la Santa Pasqua viene celebrata con una serie di eventi e rappresentazioni, con personaggi viventi, organizzati dal Comitato Passione di Cristo,   https://passionedifavignana.wixsite.com/passione

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