Vai ai contenuti

Le regie trazzere in Sicilia - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Salta menù
Salta menù
cerca
Salta menù
cerca

Le Regie Trazzere in Sicilia


Le Regie Trazzere: Sulle Antiche Vie del Grano e della Transumanza Siciliana
Se siete alla ricerca dell'anima più autentica e nascosta della Sicilia, le Regie Trazzere sono l'itinerario perfetto. Questi antichi percorsi, che un tempo costituivano l'ossatura della rete di comunicazione interna, oggi si trasformano in vie di riscoperta storica e naturalistica. Camminare lungo questi tracciati significa ripercorrere la storia del trasporto del grano, della pastorizia e del commercio, immergendosi in paesaggi mozzafiato.

Cosa Sono le Regie Trazzere?
La Definizione StoricaLe Regie Trazzere erano le strade pubbliche, spesso di origine demaniale, utilizzate in Sicilia fin dall'epoca normanna (e consolidate nel periodo borbonico) per garantire il libero movimento e il trasporto, in particolare del bestiame e delle derrate agricole (soprattutto il grano).
La Larghezza Monumentale
La caratteristica più impressionante delle trazzere era la loro ampiezza, fissata per legge in:18 canne e 2 palmi. Questa misura equivale a circa 37-38 metri. Una larghezza così imponente era indispensabile per consentire l'incrocio di due grandi greggi o mandrie senza il problema di sconfinare nei terreni privati limitrofi e, soprattutto, senza confondere gli animali tra di loro.Le trazzere erano interamente tracciate su suolo pubblico, benché potessero esistere piccoli bracci laterali che servivano a collegare le trazzere principali tra loro, anche se ricadevano su proprietà di latifondisti ma definite ad uso pubblico.

Geometria e Ingegneria Pastorale
L'andamento delle trazzere era generalmente rettilineo, privilegiando la linea più breve tra due punti.Superamento delle Pendenze: Quando il percorso incontrava zone montuose con pendenze che potevano raggiungere il 20-25% e persino il 35%, i tracciati venivano superati tagliando le cosiddette "scale". Queste erano sentieri o gradoni dalla pedata ampia, progettati appositamente per permettere l'ascesa e la discesa in sicurezza anche degli animali da soma e dei greggi.
Riduzione della Tortuosità: Questa soluzione riduceva la tortuosità delle strade. I tornanti stretti venivano utilizzati solo dove assolutamente indispensabile, preferendo altrimenti tagliare dritto per mantenere l'efficienza del percorso.

Uso e Simboli
Con l'evoluzione dei trasporti, le trazzere persero l'antica funzione di rapporto e comunicazione estensiva sul territorio.
Destinazione d'Uso: L'uso principale rimase per la pastorizia (transumanza) e per i brevi tragitti tra i centri abitati vicini. Le lunghe distanze erano riservate a mercanti, soldati e ufficiali postali.
La "Giustizia": Con il tempo, le trazzere venivano spesso inglobate nelle proprietà private, e il tracciato pubblico restava segnato solo da marche, generalmente grosse pietre collocate sull'asse della strada. Per dirimere immediatamente le controversie relative allo sconfinamento del bestiame, era usanza che i pastori viaggiassero muniti di una catena metallica della larghezza legale della trazzera, denominata ironicamente "la giustizia".

Le Regie Trazzere Oggi: Un Itinerario Autentico
Oggi, le Regie Trazzere rappresentano un patrimonio culturale e ambientale di inestimabile valore.Turismo Lento (Slow Tourism): Per escursionisti e amanti del trekking, queste antiche vie offrono l'opportunità unica di scoprire la vera essenza dell'isola, lontano dalle vie battute.

Paesaggi e Cultura: Camminando sulle trazzere è possibile ammirare paesaggi mozzafiato, attraversando l'entroterra rurale e i parchi naturali, riscoprendo la storia, le tradizioni e le antiche architetture rurali che si affacciano su questi storici percorsi.
Le Regie Trazzere non sono solo vecchie strade, ma un tessuto connettivo storico che attende di essere riscoperto, perfetto per chi desidera un'esperienza autentica in Sicilia.
In questa sezione è possibile inserire le fotografie del proprio tour
La Rete delle Regie Trazzere Siciliane: Arterie di Storia, Commercio e Pastorizia
Le Regie Trazzere erano più di semplici sentieri: costituivano la vera e propria rete di comunicazione primaria dell'Isola, essenziale per il trasporto del grano (da cui il nome vie del grano), per la transumanza del bestiame e per il commercio. Queste vie pubbliche, alcune delle quali definite Montagna-Marine perché univano centri costieri con l'entroterra, collegavano i maggiori centri dell'Isola seguendo assi strategici:

Le Principali Vie di Comunicazione
La rete principale si sviluppava lungo direttrici vitali per l'economia dell'epoca:

Asse Catania-Palermo: Passante per centri nevralgici interni come Enna, Villarosa e Vicari.

Asse Palermo-Siracusa: Un lungo tracciato che toccava Caltanissetta, Piazza Armerina e Mineo.

Assi Trasversali: I collegamenti diretti Palermo-Trapani e Palermo-Agrigento.

Assi Costieri: Le fondamentali rotte Palermo-Messina e Catania-Messina-Siracusa-Noto.

Infrastrutture di Supporto: Fondaci, Abbeveratoi e Masserie
Per supportare il traffico di merci e il movimento di uomini e animali lungo le lunghe distanze, le trazzere erano dotate di specifiche infrastrutture:

Fondaci o Fondachi: Si trovavano ad intervalli regolari, specialmente in prossimità dei centri abitati. Erano costruzioni essenziali adibite al ricovero e al vettovagliamento, rivolti prevalentemente al bestiame e, cruciale, alla mercanzia trasportata.

Abbeveratoi e Masserie: Lungo il corso delle trazzere, anche quelle secondarie, era prassi trovare abbeveratoi a distanze brevi e regolari. Ai margini sorgevano le masserie, costruzioni rurali fondamentali che erano al servizio dei feudi e fungevano da punti di riferimento e rifornimento.

Dinamiche di Uso e Trasformazione
Con i cambiamenti economici e sociali, l'importanza di alcune trazzere mutò:

Declino: Alcuni percorsi persero rilevanza, in particolare quelli che collegavano centri ormai scomparsi o che cedettero il passo ad altri, come i tracciati interni che univano i centri delle Madonie (tra Polizzi e le Petralie) e che si spingevano sino a Butera e Gela, o quelli nel Messinese tra Patti e Messina.

Nuovi Assi Commerciali: Altre trazzere acquisirono importanza per l'evoluzione del commercio, in particolare quelle che collegavano le fertili zone granarie interne (Caltanissetta, Enna, entroterra agrigentino) ai caricatori (porti di imbarco del grano) di Licata, Porto Empedocle e Gela, attraversando centri come Mazzarino, Barrafranca e Naro.

Le Città Nuove: Le ultime trazzere furono tracciate probabilmente tra il XVI e il XVIII secolo, in coincidenza con l'inizio dell'edificazione dei nuovi centri abitati (Città Nuove) sorti prevalentemente nell'interno, per collegarli alle trazzere principali e agli insediamenti dei dintorni.

Manutenzione e Contrasti Storici
La manutenzione delle Regie Trazzere era affidata alle città demaniali e feudali nei cui territori esse ricadevano. Tuttavia, le scarse possibilità finanziarie degli enti e la politica di conservazione dello status quo di parte della nobiltà siciliana (che evitava di favorire gli interscambi commerciali e il progresso) spesso portarono a una manutenzione inadeguata.

Classificazione e il Problema della Larghezza
Oltre alle Regie Trazzere (larghe 18 canne, circa 37-38 metri), esistevano altre tre classi di trazzere, gestite per lo più dai demani comunali e colleganti località minori:

Trazzere da 12 canne (circa 24,77 m)

Trazzere da 6 canne (circa 12,38 m)

Trazzere da 3 canne (circa 6,19 m)

Si verificava spesso che le stesse Regie Trazzere riducessero drasticamente la propria ampiezza in prossimità dei centri abitati, riducendosi a viottoli non più larghi di 3-4 metri, mantenendo la larghezza massima praticamente solo in campagna.

Il Patrimonio Infrastrutturale e la Normativa Moderna
La realizzazione di questa vasta rete di comunicazione richiese una notevole opera ingegneristica, inclusa la costruzione di numerosissimi ponti e torri di guardia. Purtroppo, molte di queste testimonianze storiche sono andate perdute, spesso distrutte nel XX secolo nel corso di opere di salvaguardia delle sponde dei fiumi.

La normativa di base che ha dato il via alla modernizzazione è il R.D. 29 dicembre 1927, n. 2801. Questo regolamento stabilì l'assetto definitivo dei tratturi di Puglia e delle trazzere di Sicilia, autorizzando la trasformazione delle trazzere in strade ordinarie carreggiabili e, conseguentemente, il loro restringimento, segnando la fine della loro funzione storica.

Il termine Trazzera deriva dall'antico francese Drecière (antica via di comunicazione) e in Sicilia non indicava solo una via armentizia, ma anche i percorsi utilizzati per il legnatico delle terre comunali di uso civico.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
Non sono presenti ancora recensioni.
Voto:
Numero di voti:0
Voto:
Numero di voti:0
Voto:
Numero di voti:0
Voto:
Numero di voti:0
Voto:
Numero di voti:0
Torna ai contenuti
Icona dell'applicazione
Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare? Installa questa applicazione sulla tua schermata principale per un'esperienza migliore
Tocca Pulsante di installazione su iOS poi "Aggiungi alla tua schermata"