I dolci siciliani, i dolci tipici ragusani
I dolci siciliani sono i migliori, dietro ogni dolce, con pochi e semplici ingredienti, c’è sempre una storia da raccontare, sono ingredienti tipici del territorio, che sono arrivati a noi grazie alle precedenti dominazioni. C’è una storia racchiuso dentro ogni piccolo morso, scegliete pure la vostra specialità dolciaria, mentre lo fate godetevi la località intrise di storia, vi aiuterà meglio a capire le originidei dolci.
A seguire una lista di alcuni dei dolci che meglio rappresentano i luoghi, dove gli ingredienti sono freschi. Come sempre non prendetela come una classifica, ma solo come un elenco.
Ci farebbe piacere vedere le vostre foto. Condividetele con noi
Dolci tipici ragusani
I dolci che meglio rappresentano il ragusano per gli amanti della buona cucina e dei dolci tradizionali, non potete perdervi i dolci tipici ragusani. Immersi in un contesto ricco di architettura, archeologia e bellezze paesaggistiche, le cittadine nel territorio offrono una vasta selezione di prelibatezze dolciarie. Dalla famosa cassata siciliana al gustoso cannolo, passando per i deliziosi biscotti di mandorle e le sfogliatelle ricce, ogni boccone è un viaggio nella storia e nel fascino di questa meravigliosa terra. Scoprite i segreti della tradizione culinaria locale e lasciatevi conquistare dai sapori autentici dei dolci ragusani.
Gli Mpanatigghi
Gli Mpanatigghi, dolci tipici della tradizione modicana, soprattutto nell’area di Modica, sono costituiti da una mezzaluna di pasta frolla con un ripieno a base di carne di manzo, cioccolato fondente, mandorle, zucchero e spezie. Il gusto non ricorda affatto le polpette, il sapore del manzo macinato è decisamente poco presente, si sente maggiormente quello del cioccolato e dello zucchero, come nasce questo strano accostamento tra carne e cioccolato?
La storia degli ‘mpanatigghi siciliani non è ben nota. Quasi certo è che risale ai tempi della dominazione spagnola, nel XVI secolo. Proprio al periodo della quaresima è legato uno degli aneddoti più popolari circa l’origine degli ‘mpanatigghi. Si racconta che in quel periodo, nelle settimane che precedevano la Pasqua, la Chiesa richiedesse ai fedeli di osservare il digiuno rituale, soprattutto ai religiosi, ai quali era concesso solamente un pasto frugale alla sera, purché fosse “di magro”, ovvero non contenesse alcun tipo di carne.
Per i monaci non doveva essere semplice girare a predicare di paese in paese a stomaco vuoto.
Fu allora che un gruppo di suore (tradizionalmente abilissime pasticcere), impietosite dal sacrificio dei monaci, decisero di trasgredire alla regola religiosa preparando un dolce che nascondesse al suo interno la carne, più verosimile della selvaggina.
Per camuffarne l’aspetto, ma soprattutto il sapore, si decise di aggiungervi zucchero, mandorle tritate e, soprattutto cioccolato.
Cioccolato di Modica
Cioccolato di Modica, o cioccolato modicano, si ottiene da una particolare lavorazione "a freddo" del cioccolato che esclude la fase del concaggio. A partire dal 2005, la città ha ospitato l'Eurochocolate, manifestazione legata al cioccolato.
Nel 2018 il cioccolato di Modica ha ottenuto dall'Unione europea il riconoscimento di Indicazione geografica protetta
Mucatoli
Mucatoli, biscotti farciti con frutta secca, sono dei biscotti dolci, preparati tipicamente nel periodo natalizio specialmente nel ragusano e nel siracusano, questo dolce non si deve confondere con il nucatolo di Butera, il quale è un dolce a base di mandorle ricoperto da una crema dura a base di zucchero
Macallè di ricotta iblea, o cartocci siciliani, è un dolce fritto, farcito con ricotta di pecora zuccherata, prodotto in tutta la Sicilia
Cassatelle - le cassatelle alla ricotta che si trovano nel ragusano sono cotte al forno con un impasto che viene preparato a forma di canestrino aperto (anziché a lunetta chiusa su sé stessa, che è la forma delle cassatelle della provincia di Trapani), vengono spolverate con la cannella e talvolta arricchite con pezzetti di cioccolato, possibilmente modicano, talvolta con l'aggiunta di cioccolato e/o scorzette d'agrumi e cosparsi di zucchero, soprattutto nella zona di Vittoria.
Biscotti al carrubo
Biscotti al carrubo, nati dalla combinazione tra farina di carruba e farina di mandorla, miele millefiori ape nera e albume di uova. Dolcetti tipici tradizionalmente preparati con farina di carrube e decorati con nocciole.
Teste di turco di Scicli
Teste di turco di Scicli, Le teste di turco sono bignè enormi con farcitura di crema di ricotta o crema pasticcera esclusivi della cittadina ragusana di Scicli. La loro forma intende ricordare il turbante dei saraceni dalla cui minaccia gli sciclitani si liberarono nel 1091 in seguito a un duro scontro che viene rievocato annualmente durante una suggestiva festa popolare che si tiene l’ultimo sabato di maggio. La festa è dedicata alla Madonna delle Milizie, la quale, secondo la leggenda, apparve in groppa a un cavallo bianco quando la battaglia sembrava volgere al peggio e, armata di spada, intervenne a sostegno dei normanni.
Giurgiulena
Giurgiulena, chiamata anche giuggiulena, o cubàita, l'ingrediente principale è il sesamo, che in siciliano è indicato appunto con i termine giuggiulena, gigiolena, giuggiulea o ciciulena. La ricetta si basa sulla composizione di semi di sesamo versati nel miele e fissati dalla caramellizzazione degli zuccheri, si aggiungono anche mandorle e scorzette di arancia candite, a modo di torroncino.
Mastazzola al vino
Mastazzola al vino cotto, sono dei dolci tipici della tradizione gastronomica siciliana, preparati, al pari dei buccellati (con i quali hanno diverse affinità in termini di ripieno, esclusi però i fichi secchi, ci sono anche i mustazzoli al miele in cui il vino cotto viene sostituito nell’impasto dal latte, ci sono i mustazzoli al rum, alla cannella, all’arancia, ai pinoli, alle mandorle e anche quelli al fico d’india in cui al vino cotto si sostituisce il succo dei fichi d’india.
Biscotti scaurati
Biscotti scaurati, tipici di Ragusa leggermente aromatizzati con anice
Cuddureddi, esistono anche le cuddrireddri di Delia sono antichissime paste dure aromatizzate alla cannella e all’arancia prodotte esclusivamente nel paesino omonimo del territorio nisseno. Inventate a Delia durante i Vespri Siciliani del 1282-1302 come omaggio alle castellane che vivevano nella fortezza medievale locale, le cuddrireddri di Delia vedono derivare il loro nome da un termine greco che significa “corona”. Sono, infatti, dolci fritti caratterizzati da una forma anulare molto elaborata.
Frittelle vittoriesi di San Martino
Frittelle vittoriesi di San Martino, possono essere salate, ovvero condite con acciughe o sarde salate, ma soprattutto dolci, ovvero con zucchero, uvetta, cannella e talvolta anche semi di finocchietto selvatico.
Paste di mandorla con cacao e carrubo
Paste di mandorla con cacao e carrubo, o pasta di mandorla o pasta reale, ingrediente unico nel suo genere, presente in tantissime ricette della pasticceria siciliana viene preparata utilizzando esclusivamente Mandorla Avola che ne conferisce sapore e profumo.
Cucciddate
Cucciddate, Buccellatum, ossia boccone o sbocconcellato biscotti di pasta frolla, a base di noci mandorle, fichi secchi e frutta secca, talvolta arricchiti con cannella e/o cacao.
Cubbaita, un torrone di mandorle e miele, la cubbaita è un croccante siciliano fatto di miele, zucchero, mandorle intere e, soprattutto, sesamo che viene sagomato a forma di rombo o rettangolo come la petrafennulla. Il suo nome deriva da un termine arabo che significa “mandorlato” e nel dialetto siciliano è usato spesso anche come sinonimo di torrone. Nella Sicilia orientale la cubbaita viene chiamata anche giuggiulèna
Crespelle di riso fritte cosparse di miele ibleo
Crespelle di riso fritte cosparse di miele ibleo, le crespelle di riso zeppole di riso, sono una delle tante versioni di frittelle (sfinci o sfince in siciliano) che si usano fare in Sicilia. Inventate dalle monache del Monastero dei Benedettini di Catania nel XVI secolo e per questo chiamate anche anche crespelle di riso uso benedettine, queste deliziose frittelle di riso aromatizzate all’arancia e cosparse di miele rientravano fra i tanti dolci che si preparavano per la Festa di San Giuseppe del 19 marzo.
Mpagnuccata o Pignoccata
Mpagnuccata o Pignoccata, è un dolce a forma di pigna tipico siciliano palline o tocchetti di impasto di uova, zucchero e farina, aromatizzate, passate nel miele, una volta realizzato l'impasto, aromatizzato con vino bianco e cannella, si ricaveranno degli struffoli, gnocchetti che saranno poi fritti e caramellati con uno sciroppo realizzato con zucchero e miele, con l'aggiunta di canditi, mandorla tostata.
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