Vai ai contenuti

Mussomeli turismo, guida turistica del Comune - Città, Comuni e Paesi di Sicilia

Salta menù
Salta menù
Salta menù

Mussomeli turismo, guida turistica del Comune

Mussomeli  turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.

Sorge in una zona collinare interna, a est del fiume Platani, nella Sicilia centrale, posta a 750 metri s.l.m
Ad iniziare l'opera del castello sia stato Manfredi III Chiaramonte , è costruito su una rocca calcarea ad un’altezza di circa 80 metri. Quasi alla base della roccia si trova una cinta muraria posta a difesa della stradella di accesso. Sulla vetta si trova una seconda cinta muraria che racchiude la parte residenziale del castello.
Dopo essere saliti attraverso la strada di accesso e dopo aver attraversato un ponte levatoio si accede attraverso una porta ad arco all’interno della prima cinta muraria. Attraverso la seconda rampa si arriva all’ingresso vero e proprio del Castello.  Lo stile arabo-normanno, l'architettura medievale, le volte a crociera, le bifore che danno su uno strapiombo di decine e decine di metri, le ampie sale, i misteriosi sotterranei e la posizione così inaccessibile, hanno acceso per tanti secoli la fantasia popolare, facendo nascere attorno ad esso leggende e storie incredibili.
La più popolare è senza altro quella delle tre principesse, " li tri beddi soru", murate vive in una stanza triangolare del castello, denominata in seguito "A stanza di li tri donni".
Le versioni che si sono tramandate sono diverse. La più diffusa parla di un re che dovendo partire per la guerra chiuse in questa camera tre donne di sua famiglia (tre figlie, tre sorelle, la sposa e due figlie, secondo l'immaginazione dei diversi contadini, che narrano" lu contu"). Avendole bene approvvigionate si mise in cammino tranquillamente, sicuro di averle lasciate in luogo ben munito. Ma la guerra fu più lunga di quanto egli credeva ed al ritorno trovò le tre donne morte, che tenevano addentate rabbiosamente le scarpe per gli stimoli atroci della fame.
Altri raccontano che le tre donne furono rinchiuse e fatte morire di fame, perché trovate infedeli.
Hai visitato il Comune, racconta con le fotografie il tuo tour

Chiesa Santa Margherita

La prima chiesa sorta a Mussomeli nel XV secolo è la chiesa di Santa Margherita. Che deve ,forse,il suo nome alla prima moglie di Manfredi Chiaramente, Margherita Passaneto. Tra la fine del ‘600 e i primi del ‘700 il tempio era divenuto del tutto inagibile. Cosi’ fù abbattuto e ricostruito dalle fondamenta. La nuova chiesa non riportò nulla dello stile originario, tanto che si può dire che si tratti di una chiesa settecentesca

Chiesa Madre
La costruzione dovette cominciare già sotto i Castellar agli inizi del XV secolo.Questo edificio in un primo momento ad una sola navata,fu intitolata a San Ludovico da Tolosa,Santo molto venerato a Valenza paese originario dei Castellar. Nel XVI secolo sotto la signoria Lanza, si procedette all’ampliamento della chiesa, aggiungendo alla navata centrale le due laterali. I lavori procedettero con molta lentezza
l’Oratorio della matrice della confraternita del S.S. Sacramento. Si tratta di un edificio a forma di chiesa, in cui fin del XVII secolo ha avuto sede la più importante tra le confraternite sorte a Mussomeli. Qui vengono conservate alcune delle statue usate durante i sacri riti della settimana santa. I confrati vestono con saio bianco con mantello rosso

Chiesa di Sant Antonio dovette sorgere intorno al 1560,grazie alla confraternita di Sant’Antonio. Nel 1797 si dovette riedificare quasi delle fondamenta, le opere completate agli inizi del XIX secolo con decorazioni di stucco di ordine corinzio. Tra i maggiori culti di questa chiesa vengono segnalati la Madonna del Suffraggio, Sant’ Isidoro protettore degli agricoltori, Sant’Eligio protettore degli orafi, Sant’Anna e San Francesco di Paola bellissima statua del Bagnasco.

Chiesa del Carmine che oggi denominiamo del Carmine, verso la metà del XVI secolo era intitolata a Santa Marina. Nel 1574 la chiesa venne ceduta ai frati carmelitani, che iniziarono subito i lavori e riedificarono la nuova chiesa.

Santuario Madonna dei Miracoli
La storia di questa chiesa è legata alla tradizione della prodigiosa guarigione di un paralitico, che sarebbe avvenuta la notte dell’otto settembre 1530.Pare che nel luogo del prodigio sia stata rinvenuta una lastra di pietra con l’immagine della Madonna con il Bambino
Il prospetto è tutto in pietra locale scolpita, in puro stile barocco. Per quanto riguarda l’interno, si tratta di un’unica navata barocca sia nell’architettura che nell’ornamento.
Sempre all’interno troviamo anche di notevole interessa anche un Crocifisso in legno del seicento di Frate Umile di Petralia.

Santuario Madonna delle Grazie, detta “delle vanelle”
La denominazione ”delle vanelle”, attribuita a questo santuario, deriva dal luogo di rinvenimento della miracolosa lapide in marmo dipinta con una raffigurazione della Vergine con Bambino in braccio. L’opera sembra risalire attorno al 1661.
Nel luogo del ritrovamento, da parte di un contadino, venne in seguito costruita un’edicola dedicata alla Madonna. La consacrazione del santuario risale al 1638.
Potrebbero interessarti anche:
Appunti di viaggio, l'accoglienza, il territorio, cosa non perdersi
Non sono presenti ancora recensioni.
Voto:
Numero di voti:0
Voto:
Numero di voti:0
Voto:
Numero di voti:0
Voto:
Numero di voti:0
Voto:
Numero di voti:0
Torna ai contenuti