Palagonia turismo, guida turistica del Comune
La Capitale dell'Arancia Rossa, la vera e propria eccellenza e peculiarità di Palagonia è l'agrumicoltura, che la rende un punto di riferimento mondiale per un prodotto di altissima qualità.
Arancia Rossa di Sicilia IGP: Palagonia è rinomata per la coltivazione del Tarocco Rosso, una delle varietà che, insieme a Moro e Sanguinello, si fregia del marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).
Fiera dell'Arancia Rossa: La città celebra il suo prodotto principe con una rinomata fiera annuale, un'occasione imperdibile per degustazioni, acquisto a chilometro zero e momenti di folclore locale, come la tradizionale sfilata dei carretti siciliani.
Il territorio di Palagonia è ricco di storia, che affonda le radici nella mitologia greca e nella civiltà antica.
Parco Archeologico di Santa Febronia: Un sito di grande rilevanza che merita una visita per esplorare i resti dell'antica civiltà.
L'Antica Paliké e il Santuario dei Palici: Pur essendo il santuario dei Palici menzionato dagli autori classici greci e latini come sede di un celebre santuario, i resti dell'Estaterion e il Museo dei reperti archeologici sono spesso associati al vicino territorio di Palagonia.
Il tour a piedi nel centro storico permette di ammirare edifici religiosi di notevole interesse:
Chiesa Madre (Matrice San Pietro): Dedicata a San Pietro Apostolo, è la chiesa più antica del luogo, risalente alla fine dell'XI secolo. Sorge nella parte alta del paese, con un campanile a torre quadrata. La parete di fondo della basilica ospita un'abside affrescata con il Cristo Pantocratore (databile intorno al XV secolo).
Chiesa della Madonna di Belverde: Particolare per il suo pavimento in maiolica di Caltagirone. Custodisce al suo interno un antico altare maggiore e un affresco della Madonna affiancata da Santi Domenicani.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie: Famosa per la sua volta affrescata con una grande immagine della Madonna Assunta.
Grotta dell'Organo: Una cavità naturale di origine geologica in un costone roccioso, caratterizzata da rocce basaltiche la cui forma ricorda le canne di un organo. Un luogo unico che unisce geologia e leggenda.
Pozzo Blandini: Una delle grandi cisterne realizzate nel XVI secolo per l'irrigazione degli agrumeti, testimonianza dell'antica e fondamentale gestione delle risorse idriche.
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L'eremo di Santa Febronia
Il principale monumento della città è l'eremo di Santa Febronia, basilica rupestre risalente al VI-VII secolo d.C. sita in contrada Coste
L'oratorio bizantino è una chiesetta interamente scavata nella roccia che va fatta risalire al VI-VII secolo, ha una pianta quasi quadrata con due altari; uno di essi, inserito in una nicchia ricavata nella parete affrescata con un Cristo Pantocreator attorniato da una (più tarda) Annunciazione, mentre nelle pareti del secondo altare, si trovano dipinti il martirio di Santa Febronia, il martirio di San Bartolomeo, una figura di vescovo (forse S. Gregorio Magno), una Santa Lucia, un affresco con Adamo ed Eva, Santa Anastasia. Il tetto è decorato con una merlettatura a rilievo, e vi si trovano le tracce di alcuni buchi dove venivano appesi dei corpi illuminanti. Nel pavimento si trova scavata una fossa per il battesimo ad immersione, successivamente trasformato in essiccatoio.
pozzo Blandini
che con i suoi oltre sei metri di altezza domina la piana circostante. All'esterno del pozzo vi era un ingegno, una "noria", azionata da animali per il sollevamento dell'acqua.
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