San Biagio Platani turismo, guida turistica del Comune
San Biagio Platani turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
San Biagio Platani, fondato nel 1635, è un borgo che si anima in modo straordinario durante la Settimana Santa, trasformandosi in un vero e proprio museo a cielo aperto grazie alla tradizione degli Archi di Pasqua (o Archi di Pane).
Gli Archi di Pasqua sono l'espressione più alta dell'identità e della creatività popolare di San Biagio Platani.
Le Strutture: Sono monumentali archi naturali e imponenti quinte sceniche, alti fino a tredici metri, eretti lungo il Corso Umberto I, la via principale del paese.
La Composizione: Le strutture di base sono realizzate con canne, ferule, rami di alloro, salice e mirto. La vera meraviglia sta nelle decorazioni, create interamente con prodotti della terra:
Pane Artistico (Cuddure): Il pane, sapientemente lavorato, assume le forme più svariate (sculture, mosaici, bassorilievi) ed è l'elemento essenziale dell'addobbo, simboleggiando l'Eucarestia e la fertilità.
Cereali e Legumi: Utilizzati per creare mosaici e quadri raffiguranti scene evangeliche.
Frutti e Fiori: Arance, datteri e fiori adornano le complesse strutture, che riproducono portali, fontane zampillanti e lampadari artistici chiamati nimpee.
La Competizione: L'allestimento è frutto di un'antica e vivacissima competizione tra due storiche confraternite, i "Madunnara" e i "Signurara" (devoti della Madonna e del Cristo Risorto), che lavorano in gran segreto per superarsi in bellezza e maestria.
L'Incontro: L'apice della festa è la Domenica di Pasqua, quando gli archi fanno da spettacolare cornice all'incontro tra i simulacri del Cristo Risorto e della Madonna. Gli archi rimangono allestiti per diverse settimane, solitamente fino a maggio.
Il centro storico, sorto attorno al Palazzo Ducale e alla Chiesa Madre, conserva l'impianto urbanistico ortogonale della fondazione:
Chiesa Madre di San Biagio: È il centro ideale da cui si sviluppano gli Archi di Pasqua. Al suo interno è possibile ammirare opere pittoriche di rilievo settecentesco, tra cui tele raffiguranti il Miracolo di S. Biagio e il Martirio di San Fedele da Sigmaringa.
Chiesa del Carmine: Un altro esempio di architettura settecentesca che contribuisce a definire l'estetica del borgo.
Museo degli Archi:
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San Biagio Platani, durante la Settimana Santa, è caratterizzate da spettacolari addobbi denominati ARCHI DI PASQUA realizzati dalle confraternite, Madunnara e Signurara, che gareggiano in fasto e originalità. Gli archi di Pasqua sono realizzati con pasta di pane, semi di cereali e pasta di grano duro, intrecciati con un reticolo di canne, fili di ferro e assi di legno, realizzando così un trionfale percorso ornato anche da lampadari, quadri e mosaici.
Lasciato San Biagio ci si dirige verso Alessandria della Rocca, e poco prima di giungervi, si sale lungo la collina per visitare il santuario della Madonna della Rocca.
Posizionato sulla collina detta "Rocca 'ncravaccata", viene eretto nel XVII secolo dopo il leggendario rinvenimento di un simulacro della Vergine risalente al VI secolo. La statua venne ritrovata dopo l'apparizione della Madonna ad una ragazza cieca, alla quale la Vergine indicò il luogo dove era sepolta la statua, una piccola scultura di marmo, che rappresenta la Vergine con il Bambino.
Venne in seguito costruito un santuario sul luogo del ritrovamento e la statua, dov' è tutt'oggi custodita. All'interno del santuario, numerose tele narrano la storia del ritrovamento e gli eventi successivi.
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