San Marco d'Alunzio turismo, la guida al tuo turismo
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
E' situato sulla sommità del Monte Castro a 540 metri s.l.m., ai lati delle vallate dei torrenti Rosmarino e Platanà, con alle spalle la catena montuosa dei Nebrodi.
La sua fondazione risale al IV secolo a.C. e durante il periodo di dominazione greca fu un centro fiorente denominato Alontion e batté moneta propria.
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All'ingresso dell'abitato il tempio di Ercole, costruito da una sola cella, successivamente trasformato in CHIESA dedicata a San Marco, il suo portale sormontato da due mensole che sorreggono un
frontone spezzato con al centro una nicchia , lateralmente due finestre, si narra che nella chiesa era custodito un quadro con il Santo che pregando verso Gesù in braccio alla Vergine liberi la città di
San Marco
CHIESA Madre di San Nicolò, ad unica navata al suo interno un organo intarsiato ed un tabernacolo in marmo, la sua facciata con tre portali, quello centrale è sormontato da un finestrone e sopra di esso un rosone, in prossimità della sesta cappella si può ammirare un sarcofago in marmo rosso dell'arciprete Giuseppe Lanza di Filangeri, in un'altra cappella un crocifisso ligneo e nella cappella adiacente le statue dei patroni Santi Marco Evangelista e Nicola da Mirra vescovo in marmo bianco di scuola gaginiana. Questo è uno dei pochi paesi siciliani ad avere due santi patroni perché i normanni dopo la conquista del paese eressero una chiesa in onore di San Marco che divenne patrono del paese, ma gli abitanti erano affezionati anche a San Nicola , la disputa è durata molti secoli alla fine venero dichiarati patroni entrambi e che la processione si facesse a turno tra la Matrice e la chiesa del SS. Aracoeli e del SS. Salvatore la festa si svolge il 31 Luglio, la festa di San Basilio il 2 Agosto .
Chiesa di Sant'Antonio, con una facciata monumentale , al centro troviamo Sant' Antonio Abate , nelle nicchie laterali San Pietro e San Paolo, il suo interno è ad unica navata sull'altare maggiore troviamo una statua lignea di Sant' Antonio Abbate, la chiesa viene aperta la domenica ssucccessiva il 17 gennaio per la festa di sant' Antonio ed il 24 agosto per la festa di San Bartolomeo.
Chiesa del Santissimo Salvatore, a croce latina a tre navate, l'edificio oggi si presenta come un rudere , realizzato sulla struttura di una basilica paleocristiana.
Chiesa della badia Grande del San Salvatore con stucchi serpottiani viene aperta in occasione del venerdì Santo dove transita la processione di Gesù dell'urna e per San Benedetto
Chiesa di Santa Maria degli Aracoeli, a tre navate ed a croce latina, nel presbitero un coro ligneo , nella cappella di destra è venerato il crocifisso ligneo di Frà Umile da Petralia con la cappella del crocifisso con stucchi serpottiani, ai quattro angoli le statue in gesso di San Giovanni, La Madonna , La Maddalena e la Veronica, nel transetto di destra l'altare in marmo dedicato a san Michele Arcangelo con una statua lignea di oro zecchino.
Caratterisitca la festa del crocifisso l'ultimo venerdì di Marzo con i babaluti
Chiesa santa Maria dei Poveri, cosi chiamata perchè apparteneva ad una confraternita di carattere assistenziale
Chiesa Santa Maria dell' Aiuto, con un grande arco marmoreo dell'altare della vergine ed il sarcofago di Marco e Vincenzo Filangeri di Gagini
Chiesa San Nicola di Bari
Chiesa di san Giuseppe, al suo interno ospita un Museo di arte sacra curato e gestito dalla Parrocchia San Nicolò di Bari con varie collaborazioni,
Chiesa di San Basilio, ad unica navata presenta cinque cappelle dove in quella centrale è posta la statua lignea di San Basilio Magno , si celebra il culto di San Basilio Magno il 2 gennaio , il 14 giugno ed il 2 agosto con la processione del santo portato sul fercolo preceduto dalle torce che altri non sono che ceri rivestiti di fiori e basilico.
dal 31 luglio al 2 agosto la festa dei patroni i santi Marco, Nicola e Basilio Magno, le vare vengono addobbate con spighe e fiori , terminati i festeggiamenti per San Marco e San Nicola di pomeriggio comincia la festa di San Basilio che si conclude il 2 agosto, viene dedicata una processione a San Basilio di Cesarea, con il ballo dell'addaura i rami di alloro decorati presso la badia piccola. Il 29 cominciano i preparativi della festa dove il popolo riunitosi nella piazza principale si avvia in processione verso il monastero del SS. Salvatore con un ramo d’alloro e viene distribuito a chiunque ne faccia richiesta e ricevono le cuddure ,ciambelle, i due santi vengono portati in processione sulla stessa macchina ornata da garofani ed piante di basilico, i portatori sono 24 , ma la processione di San Basilio risale alla fondazione della chiesa da parte dei monaci basiliani insediatisi a san Marco provenienti dal convento di San Filippo di Fragalà.
Chiesa di sant'Agostino, aperta al culto solo per le ricorrenze dei Santi Agostiniani e della Madonna delle Grazie con al suo interno un altare marmoreo con una statua della Madonna del Gagini ed i due sarcofagi dei Filangeri di Gagini
Chiesa di San Francesco
Chiesa Madonna delle Grazie, si presenta in modo semplice sull’altare maggiore vi si trova una statua di marmo della Madonna delle Grazie di scuola gaginiana , sul suo piedistallo vi è rappresentata la Natività , nella cappella al suo interno vi è collocata in una nicchia dalle colonne tortili, una statua in marmo della Vergine con bambino in braccio che regge un globo , ai piedi della vergine un bambino che sia aggrappa al suo manto sulla base la natività ai lati gli stemmi dei
Filangeri e dei Rosso di Militello. Ai lati dell’altare maggiore i sarcofagi dei fratelli Marco e Vincenzo e nell’altro Pietro Filangeri. Una leggenda narra che i due fratelli si fossero innamorati della stessa ragazza, figlia del popolo, non potendo manifestare il loro amore si ammalarono e nonostante le amorevoli cure dei genitori morirono , il padre nella sua grande disperazione volle che fossero seppelliti insieme.
Chiesa di San Teodoro o l'Abbazia piccola per distinguerla dalla Badia grande, con pianta a croce greca, che conserva il colonnato romanico, detta Badia Nica detta anche CHIESA dei Quattro Santi Dottori, con stucchi serpottiani e ciborio in legno dorato con lo sportello del tabernacolo rivestito in lamina d'argento, sotto la CHIESA una cripta, è sorta nel XVI secolo sui resti di una cappella bizantina, ha pianta a croce greca e ciascun braccio quadrato termina in una cupoletta. L'interno è decorato da magnifici stucchi nello stile di Giacomo Serpotta.
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