Riserva naturale Monte Cammarata
La Riserva Naturale Orientata “Monte Cammarata", dal nome della vetta più alta dei Monti Sicani
È stata soppressa nel 2012 e inglobata nel parco dei Monti Sicani.
Proseguendo si giunge agli abitati adiacenti di Cammarata e San Giovanni Gemini. Il primo è contraddistinto dalla mole del Castello, il cui aspetto attuale però, pesantemente rimaneggiato, tradisce le origini normanne. Nei pressi è la chiesa di Santa Caterina. Le testimonianze artistiche emergono sui due assi viari della cittadina. Sul corso Vittorio Emanuele prospetta la barocca chiesa Madre, che custodisce al suo interno una tela di Pietro D'Asaro raffigurante la Madonna della Catena, e un ciborio marmoreo del 1490. Sulla via Umberto, nello slargo di piazza Vittoria, ha sede il complesso conventuale dei Padri Domenicani del XVI secolo la cui chiesa, in seguito a un incendio, è stata ricostruita negli anni trenta del secolo scorso.
Interessanti sono anche la trecentesca chiesa dell'Annunziata e la chiesa di San Vito.
Uscendo da Cammarata in direzione dell'omonimo monte, immersi in una rigogliosa vallata, si trovano la chiesa di Cacciapensieri ed il convento di Santa Maria di Gesù costruiti nel XVIII secolo e, nei dintorni, i ruderi dell'antica chiesa della Vergine di Cacciapensieri del XII secolo.
Punti di interesse
Santuario di Santa Rosalia di Santo Stefano di Quisquina; si tratta di un eremo settecentesco posto a quasi mille metri d'altitudine, immerso in un piccolo bosco di querce ove la leggenda vuole trovò rifugiò la patrona di Palermo prima di trasferirsi sul Monte Pellegrino.
Cammarata, Santo Stefano di Quisquinà, San giovanni Gemini
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