Il ballo della cordella a Petralia Sottana

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Il ballo della cordella a Petralia Sottana

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Pubblicato in Feste sagre festività · Sabato 08 Mag 2021
Tags: ballodellacordellaPetraliaSottanacorteoanticooriginiritimanifestazionecostumiSicilia

Il ballo della cordella a Petralia Sottana e l’antico Corteo Nuziale

Il ballo della cordella a Petralia Sottana e l’antico Corteo Nuziale, fra i più singolari della tradizioni siciliana, era una consuetudine dalle origini antichissime che trova le proprie radici nei riti arcaici della propiziazione per l’annata agraria.

Caratteristica è la scenografica danza che si svolge attorno ad un'asta, alta circa tre metri e con un mazzo di spighe mature sulla cima, dalla cui cima pendono ventiquattro nastri di diverso colore. La punta estrema di ogni nastro , curdedda, veniva tenuta in mano da altrettanti ballerini che riuniti in coppia, tali da formare i dodici mesi dell’anno, al suono di una basilare musica e seguendo le indicazione del capo gruppo, ‘u capurali, si muovevano attorno alla pertica centrale incrociandosi continuamente in modo da tessere, con le cordelle, quattro differenti figure, le stagioni dell’anno, rappresentanti, nell’ordine, l’aratura, la semina, la germinazione e la raccolta.
Con il mutare dei tempi e dei credi, la tradizione sono stati rinnovati e con esso i costumi tipici e i canti tradizionali, in forma turistica.

La manifestazione organizzata a Petralia Sottana la domenica successiva a ferragosto, quando il ballo viene eseguito in concomitanza alla rievocazione dell’antico Corteo Nuziale che precedeva la celebrazione di un matrimonio, perchè un tempo alla fine del raccolto, c'erano migliori condizioni economiche.

La manifestazione prende il via nel primo pomeriggio nei pressi del Collegio di Maria. Ad aprire la sfilata sono i gruppi folcloristici, seguono il gruppo del Ballo della Cordella, con i variopinti nastri ed il Corteo Nuziale con la sposa, lo sposo e i parenti tutti in costumi d'epoca e su cavalli riccamente bardati. La sposa, elegantemente vestita con un abito di color grigio impreziosito dai ricami, porta in mano il Rosario e una cunocchia, simboli di fedeltà e operosità.

La danza che si svolgeva attorno ad un'asta, alta circa tre metri e con un mazzo di spighe mature sulla cima, da cui pendevano ventiquattro nastri di diverso colore. La punta estrema di ogni nastro (curdedda) veniva tenuta in mano da altrettanti ballerini che riuniti in coppia, tali da formare i dodici mesi dell’anno, al suono di una basilare musica e seguendo le indicazione del capo gruppo, ‘u capurali, si muovevano attorno alla pertica centrale incrociandosi continuamente in modo da tessere, con le cordelle, quattro differenti figure (le stagioni dell’anno), rappresentanti, nell’ordine, l’aratura, la semina, la germinazione e la raccolta.

I danzatori danno inizio alla danza ed alla realizzazione della prima figura, che rappresenta l’aratura; quindi eseguendo il ballo al contrario, procedono alla sua scomposizione per poi riprendere a costruirne una nuova. Si procede in questo modo sino a quando viene realizzata l’ultima figura, la raccolta, che ha la forma di un immenso ombrello. A questo punto gli sposi e i familiari vi si dispongono sotto mentre, il capurali recita ancora questi versi: «Lu suli cala, la sira scinni, pigghiamuni li sacchi e iamuninni; ma si lu tiempu s’avissi a guastari, sutta ‘u paracqua na m’a riparari», così si pone fine all’esecuzione del Ballo della Cordella.

Un tempo sappiamo che veniva eseguito, al tempo della mietitura del grano, ma non si svolgeva solo nelle campagne di Petralia Sottana ma anche a Castellana Sicula e Polizzi Generosa.


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