Il Marranzano, scacciapensieri siciliano

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Il Marranzano, scacciapensieri siciliano

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Pubblicato in Cultura e Società · Martedì 27 Set 2022
Tags: MarranzanoSiciliascacciapensieritipicosicilianostrumentomusicale

Il Marranzano

Strada di Agrigentum
Là dura un vento che ricordo acceso
nelle criniere dei cavalli obliqui in
corsa lungo le pianure, vento che
macchia e rode l’arenaria e il cuore dei
telamoni lugubri, riversi sopra l’erba.
Anima antica, grigia di rancori, torni
a quel vento, annusi il delicato
muschio che riveste i giganti sospinti
giù dal cielo. Come sola allo spazio
che ti resta! E più t’accori s’odi
ancora il suono che s’allontana largo
verso il mare dove Espero già striscia
mattutino: il marranzano tristemente
vibra nella gola al carraio che risale
il colle nitido di luna, lento tra il
murmure d’ulivi saraceni.

Salvatore Quasimodo

Come un suono triste
di marranzanoche ti vibra in gola
e poi lentamente muore, la vita se ne va.
E ti sembra cosa assurda
questa carne che ti porti
appresso, trascinata, trasmutata, derivata da quel grumo
sanguinolento che mani
esperte alzarono
perché l'aria desse l'avvio
al grido della vita,
mani che tagliarono e separarono da altra carne, da altro tu, dove nuotava il tuo oscuro io.

Vincenzo Fiaschitello

Il marranzano di cui si parla in queste poesie, altri non è se non uno scacciapensieri tipico siciliano, uno strumento musicale. Il suo è un suono inconfondibile, un tempo accompagnava i canti popolari, un suono che tutti i siciliani conoscono più che bene che lo scorrere del tempo e l’era moderna non sono riusciti a cancellare.

Che lo si chiami marranzano, mariuolu come son soliti dire a Palermo, marauni come lo chiamano i catanesi, ngannalarruni come invece si è soliti dire ad Agrigento, il marranzano resta e resterà per sempre uno tra i più importanti simboli della Sicilia.

L’origine del marranzano rimane ancora sconosciuta, il legame dello scacciapensieri con la Sicilia però è, nell’immaginario di tutti, il suono che viene immediatamente collegato alla terra della Sicilia.

Il marranzano fu usato in Sicilia sin dal medioevo. Si trattava però di uno strumento che affonda le sue radici in Asia. Un antico disegno cinese del IV secolo a.C. raffigura infatti un uomo intento a suonare quello che sembra proprio un marranzano!

Dall’Asia il marranzano si è poi diffuso in tutto il resto del mondo, trovando in Europa terreno fertile. I siciliani lo hanno scoperto probabilmente grazie alle dominazioni subite nel corso dei millenni oppure grazie ai mercanti provenienti da terre lontane

Come è fatto e come si suona il marranzano

Lo scacciapensieri siciliano è uno strumento musicale idiofono. Con questo termine si intende uno strumento che produce un suono solo grazie alle vibrazioni del materiale di cui è composto, senza che vi siano quindi superfici o elementi di tensione. Lo scacciapensieri, infatti, è composto da due elementi, una linguetta di ferro e un ferro di cavallo metallico.

Il musicista tiene lo strumento tra i suoi denti così che la bocca possa fungere da cassa di risonanza. Con le mani muove la linguetta di metallo che vibra sul ferro di cavallo. Ecco che si produce in questo modo il suono che ovviamente è modulabile come meglio si preferisce, muovendo la bocca e modificando il proprio respiro.

C’è bisogno però di un minimo di attenzione e di abilità nel suonare questo strumento. la linguetta metallica vibrando va a sbattere contro i denti o peggio ancora contro la lingua,  ci si può fare molto male.

Il marranzano, grazie a Ennio Morricone, è uscito dai confini siciliani, il grande compositore, ha deciso di utilizzare proprio lo scacciapensieri siciliano per la realizzazione della colonna sonora del film diretto da Sergio Leone “Per qualche dollaro in più” e in quell’occasione fu suonato da Salvatore Schillirò.

Il marranzano non viene sempre visto di buon occhio, secondo alcune persone è stato spesso utilizzato da ladri, mafiosi, criminali per comunicare senza farsi notare, è di sicuro uno strumento da sempre presente nei canti popolari, che ha sempre accompagnato i tipici carretti siciliani e che un tempo tutti avevano nel taschino pronto all’uso, soprattutto contadini e pastori.

Non tutti lo sanno, ma secondo antiche leggende lo scacciapensieri siciliano ha anche dei poteri magici solo nel caso in cui la sua linguetta è realizzata in argento. In questo caso, infatti, chiunque ascolti il suono del marranzano, cade in un sonno profondo…
Fonti di questo articolo:


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