Castelbuono turismo, guida turistica del Comune - Città, Comuni e Paesi di Sicilia

Città e Comuni in Sicilia

Benvenuti su "Città, Comuni e Paesi di Sicilia", la guida turistica per scoprire le meraviglie dell'isola più affascinante del Mediterraneo. Da monumenti storici a panorami mozzafiato, da parchi archeologici a teatri greco-romani, lo stile barocco e tanto altro ancora: qui troverai tutto ciò che rende la Sicilia unica. Preparati a immergerti nella sua storia millenaria, ad assaporare la sua cucina deliziosa e a perderti tra le stradine pittoresche dei suoi comuni. Scopri con noi le bellezze nascoste e lasciati incantare dalla magia di questa terra ricca di tradizioni e cultura.
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Castelbuono turismo, guida turistica del Comune

Castelbuono turismo, guida turistica del Comune

Castelbuono turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.

L'abitato sorge a circa 423 m s.l.m., sulle pendici del colle Milocca, Castelbuono, nel 1316 Francesco Ventimiglia fece costruire un castello sul vicino colle S.Pietro d'Ypsigro, dove vi trasferì la contea.
Mentr'era vicario di Sicilia il conte Francesco II Ventimiglia, soggiornò nel castello il sovrano Federico III d'Aragona nel 1357. Ornata da stucchi dei fratelli Giuseppe e Giacomo Serpotta, eseguiti nel 1683, è la Cappella Palatina, in un Urna si trova custodita la reliquia del teschio di Sant'Anna, patrona di Castelbuono; l'urna formata da un piedistallo a mezzobusto d'argento della Santa, del 1521.
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L'artistico Coro ligneo è opera dello scultore Castelbuonese Domenico Coco, 1760.
Cappella Palatina. Attribuita al fratello di Giacomo Serpotta, Giuseppe, e datata 1683, la decorazione della cappella si presenta come un insieme complessivamente lontano dal fluire di moto che caratterizza l'opera di Giacomo: le figure dei lottatori, simboleggianti cristianesimo e Paganesimo, hanno una maggiore dichiarata monumentalità; ma le invenzioni dei teatrini dei tondi della parete di fondo sono già, nella loro composizione, esempi che sembrano guardare al maggiore dei Serpotta.
E' possibile che, nella parete di fondo sia intervenuto in un momento successivo uno scultore della sua cerchia, quel Vincenzo Messina che risulta documentato, nei primi anni del '700, per gli altari della Matrice Nuova, dove la struttura con le colonne tortili con racemi riprende il modello della prima importante impresa serpottiana: gli altari della chiesa di Carmine Maggiore, a Palermo, eseguiti, insieme al fratello Giuseppe, tra il 1683 e il 1684.

La chiesa è dedicata alla Natività di Maria. E collocata in piazza Parrocchia, e venne iniziata nel 1602 per volere del Principe Giovanni III° Ventimiglia.  La chiesa originaria aveva nel prospetto due campanili, e alla sommità del transetto una cupola, caduti in seguito al terremoto che colpì le Madonie nel 1819. La chiesa fu ricostruita a partire dal 1830. Al suo interno si possono ammirare: una Croce pensile, ritenuta opera di Pietro Ruzzolone; Ostensorio d'oro del sec.XVI, opera di Bartolomeo Tantillo; Portantina settecentesca con disegni di Giuseppe Velasquez. Ai lati del transetto vi sono due altari degli inizi del XVIII sec. di Vincenzo Messina, che con Giuseppe Serpotta nel 1683 aveva rivestito di magnifici stucchi la Cappella Palatina dedicata a S.Anna nel Castello dei Ventimiglia
La chiesa è dedicata a Maria Assunta. La sua costruzione risale al 1362, sotto il dominio di Francesco II Ventimiglia e all'origine non presentava il portico che vi fù aggiunto nel sec.XVI.
La costruzione presenta un elemento inconsueto per una chiesa e cioè la merlatura, nella fattispecie è di tipo ghibellino  i Ventimiglia, nella lotta tra Guelfi e Ghibellini, partegiavano per questi ultimi. Sull'altare maggiore un Polittico, opera del XVI sec., attribuito ad Antonello De Saliba dedicato alla Vergine Maria, alla sommità del quale vi è L'Eterno Padre ligneo che regge il mondo. Nel Polittico vi è il dipinto di un patriarca con gli occhiali. Di particolare importanza, sono: un Ciborio di marmo opera di Mastro Giorgio da Milano del XVI sec., e una Cripta sotto il Presbiterio, dove vi era il Sacramento. Resti di Un'affresco sono presenti nel muro di prospetto, sotto il portico.
La chiesa di San Francesco fu edificata nel 1332, ma ristrutturata nel sec.  XVIII; la officiarono i Frati Minori Conventuali, chiamati dal fondatore di Castelbuono Francesco I° Ventimiglia.  Incorporato nella chiesa vi è il Mausoleo, costruzione ottagonale,  opera della scuola di Francesco Laurana, sec.  XV.  Nel suo interno emerge, fra gli altri, il maestoso sarcofago del Principe Francesco IV Ventimiglia scultura del ?barocco?  siciliano. Nella chiesa, splendida nell?insieme, sono degni di attenzione la statua della Madonna col Bimbo datata 1528, gaginiana, ed il lussoso drappo settecentesco a stucco decorato dell?Altare Maggiore.
Un affresco bizantino che raffigura ?Santa Maria di Bisanzio?, del 1345, trasportatovi dall?antichissima e ormai diruta chiesa di ?Santa Maria del Perpetuo Soccorso?, si ammira nel Prònao.
Al Chiostro cinquecentesco, all?interno dell?ex convento, si accede dalla piazza, attraverso l'artistico Portale datato 1755.
Chiesa di Sant'Antonio, al suo interno vi è un prezioso Crocifisso ligneo di Frate Umile Pintorno (1600-1639).

Chiesa di Maria Santissima Assunta, matrice vecchia
Chiesa della Natività di Maria, matrice nuova
Chiesa di San Francesco
Chiesa di Sant'Antonino Martire
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Oratorio del Rosario
Chiesa di San Nicola
Chiesa e badia di Santa Venera
Chiesa dell'Itria
Chiesa dell'Annunziata
Chiesa di San Vincenzo
Chiesa di Sant'Agostino
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