Il Duomo di Messina
Il Duomo ebbe come primo nome quello di Santa Maria nel 1197 , è un capolavoro di arte gotica, lungo le fasce quattro fasce marmoree collocate accanto alla porta vengono rappresentate la semina, la tessitura, la vendemmia, la raccolta degli ulivi , partendo dagli stipiti ci accorgiamo che sono rivestiti di una duplice decorazione, partendo dal portone d'ingresso si susseguono undici edicole con figure di re e profeti all'interno partendo dalla forcella a destra fuori del fogliame un anziano dalla capigliatura e barba folta che riposa su un isola un vecchio in ginocchio pieno di paura di fronte a sette candela un anziano ed un angelo che tiene un libro aperto con un piede immerso e uno sulla terra una donna seduta con il bambino sulla gamba una donna incinta un angelo con corazza che combatte il drago a sette teste una donna con un paio d'ali una donna nuda una bestia in atteggiamento aggressivo il drago a sette teste un angelo con cartiglio in mano angelo con la testa di un mostro in mano un angelo con un attrezzo da lavoro un angelo con cartiglio in mano un angelo con anfora capovolta una donna con anfora un uomo con strumento musicale .
Nell'architrave centrale
si trova il bambino Gesù benedicente, da sinistra san Marco ed il leone, animale solare dove si trovano l'umano ed il divino , san Giovani e l'aquila emblema del trionfo divino, san Matteo e l'angelo, san Luca e il toro sorgente di luce .
Nella lunetta la statua della vergine col bambino .
Sui capitelli si affacciano a destra tre figure femminili in atteggiamento allegro , a sinistra in atteggiamento commosso.
Nel portale di sinistra: dal basso verso l'alto, santa Barbara , santa Caterina , san Pietro , l'arcangelo Gabriele ; a destra dall'alto in basso l'Annunziata , san Paolo , un togato e san Giovani battista.
La cuspide è racchiusa in una cornice di foglie, al centro tra gli angeli un medaglione con due figure , il figlio pone la corona sul capo della madre.
Il portone principale
partendo dall'alto :
la predicazione di Paolo
l'ambasciata dei messinesi
la fondazione della Cattedrale
la dama bianca che difende la città dagli angioini durante i vespri
santa Eustochia
la battaglia di Lepanto
il terremoto , il giubileo del 2000 .
Nel portale di sinistra, al centro dell'architrave sostenuto da mensole di fogliame , al suo interno, la lunetta con la vergine in trono.
Il portale di destra negli stipiti elementi floreali e animali, nell'archiviato le dodici figure dei profeti con cartiglio , nell'architrave otto figure di apostoli , con al centro Pietro e Paolo e nella lunetta san Placido .
Sul fianco destro un portale rinascimentale.
L' interno del Duomo si presenta con forma a croce latina a tre navate, entrando tra il quarto arco di destra ed il quinto di sinistra, una linea obliqua attraversa il pavimento è una meridiana realizzata dal matematico Antonio Jaci.
a sinistra la cappella dedicata a san Vittorio de Angelica , martire messinese il battistero , una vasca ottagonale sulle qui facce si trovano intarsi di marmo policromi , sostenuto da colonne in stile rinascimentale Cappella dell'apostolo Simone , nel piedistallo i bassorilievi rappresentano la predicazione , il suo processo, il martirio.
Cappella dell' apostolo Bartolomeo , nel basamento l'apostolo dinnanzi ai giudici , mentre discute con le genti , il martirio.
Cappella dell'apostolo Filippo , nel piedistallo Nataele viene presentato a Gesù , a colloquio con Gesù , la predicazione.
Cappella dell'apostolo Giovanni Evangelista , nel piedistallo l'evangelista ai piedi della Croce , l'ultima cena , mentre scrive il vangelo.
Cappella dell'apostolo Andrea , nel piedistallo l'apparizione di Cristo all' apostolo, l'angelo che invita l'apostolo a salire sulla nave , la sua crocifissione.
Da ammirare anche il pulpito a forma di calice nella navata di destra su una base quadrata si innalza un pilastro , che nella su parte sommitale si presenta come una piramide rovesciata , sormontato da un capitello dove sono scolpite quattro figure , che vengono identificate come Maometto , Zuinglio , Calvino e Lutero , tutti facenti capo a dottrine che vengono annientate dal Vangelo , sul pulpito decorato da bassorilievi troviamo raffigurati le virtù della teologia, Cristo benedicente e gli Evangelisti.
nell'abside di sinistra :
la Cappella del Sacramento , riscontriamo in alto la figura a mosaico della Theotòkos , la Regina siede sul trono e tiene sulle ginocchia il Figlio , alla sua destra l'arcangelo Michele , la regina Eleonora ( moglie di Federico II d' Aragona ) inginocchiata , santa Lucia martirizzata sotto Diocleziano, a sinistra l'arcangelo Gabriele , la regina Elisabetta ( moglie di Pietro II ) sant Agata martire inginocchiata. al centro dell'abside il tempietto. Regina degli angeli , delle vergini, rappresentate dalle due vergini siciliane e dalle due regine
nell' abside di destra :
nel catino il mosaico con al centro San Giovanni evangelista , alla sua sinistra San Mena ed inginocchiato Giovanni duca di Randazzo ed alla sua destra San Nicola titolare della antica Cattedrale ed inginocchiato Ludovico re d'Aragona, al centro dell'abside il tempietto.
nell' abside centrale :
il punto dove converge tutto l'edificio sacro , nel suo catino il mosaico del Salvatore sul trono 8 il mistero della sua incarnazione è rappresentato dai colori dei suoi abiti ( il blu del mantello la sua umanità ; il giallo oro della tunica rivela la sua divinità ; il bianco della sottotunica manifesta la sua gloria ) , a destra Giovanni Battista ( sintesi vivente dell'Antico Testamento, cerniera dei due Testamenti ) e l'arcangelo Gabriele inginocchiato re Pietro , a sinistra Maria ( madre di Dio ) e l'arcangelo Michele inginocchiati l'arcivescovo Guidotto e re Federico tutte le figure con le mani indicano il Cristo .
Sopra il Salvatore viene raffigurata l'Etimasia che stabilisce un rapporto fra l'eucarestia celebrata e la vita futura , con il trono vuoto preparato per il ritorno di Cristo.
Dietro l'altare centrale del Duomo di Messina il baldacchino con al centro l'icona della Madre di Dio, meglio nota come La Madonna col bambino o Madonna della Lettera , realizzata nel 1950 su richiesta della Curia per sopperire alla perdita del quadro distrutto dagli alleati nel 1943. Il dipinto è visibile solo in parte perchè è ricoperto da una manta di argento, che viene rimossa soltanto il 3 giugno di ogni anno in occasione della festa della patrona e viene ricoperta da una manta d'oro. Il dipinto sotto la manta si presenta la Vergine con il bambino , ella indossa una tunica rossa , una manta blu ed i capelli nascosti da un velo bianco,il tutto su uno sfondo d'orato.
Alla sua base una raffigurazione dell'ambasceria dei messinesi alla Vergine, dietro il coro ligneo, diviso in un doppio ordine, finemente lavorato.
Sotto il Duomo la cripta.
La meridiana
Una grande meridiana costruita da Antonio Maria Jaci sul pavimento della cattedrale di Messina nel 1802 segnalante con assoluta precisione mesi e giorni, ore e minuti, segni zodiacali, movimenti solari, solstizi ed equinozi, il tutto intagliato in marmi policromi. L'installazione rimane danneggiata dal Terremoto di Messina del 1908, in seguito restaurata e distrutta dal bombardamento angloamericano nel giugno 1943 durante il secondo conflitto mondiale. L'attuale pavimento del Duomo ha coperto tutto ma, il complesso meccanismo dell'Orologio astronomico di Messina ubicato nel vicino campanile ha sostituito il tutto con tecnologie indipendenti dal contributo della luce solare.
Organo a canne
L'organo della cattedrale è il secondo più grande d'Italia (il primo è quello del duomo di Milano), uno dei più grandi in Europa[2], con 5 tastiere, 170 registri, 16.000 canne. È opera della ditta Tamburini di Crema del 1948 e ne sostituisce un altro, costruito dalla stessa ditta nel 1930, andato perduto durante i bombardamenti del 1943.