Nicolosi turismo, guida turistica del Comune - Città, Comuni e Paesi di Sicilia

Città e Comuni in Sicilia

Benvenuti su "Città, Comuni e Paesi di Sicilia", la guida turistica per scoprire le meraviglie dell'isola più affascinante del Mediterraneo. Da monumenti storici a panorami mozzafiato, da parchi archeologici a teatri greco-romani, lo stile barocco e tanto altro ancora: qui troverai tutto ciò che rende la Sicilia unica. Preparati a immergerti nella sua storia millenaria, ad assaporare la sua cucina deliziosa e a perderti tra le stradine pittoresche dei suoi comuni. Scopri con noi le bellezze nascoste e lasciati incantare dalla magia di questa terra ricca di tradizioni e cultura.
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Nicolosi turismo, guida turistica del Comune

Nicolosi turismo, guida turistica del Comune

Nicolosi turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.

Centro base per ascensioni alla cima dell’Etna, è stato ripetutamente raggiunto da eruzioni, che nel 1669 hanno formato nei dintorni una cresta chiamata i Monti Rossi (949 m). già chiamati più comunemente dell'Arena, i quali si formarono nell'eruzione del 1669 e hanno un perimetro di circa 3 chilometri. Il nome si fa derivare dal famoso cenobio benedettino di S. Nicolò dell'Arena, spesso gravemente minacciato dalle eruzioni del vulcano e perciò abbandonato
Nicolosi è una meta turistica per quei turisti che vogliano raggiungere l'Etna. Sono presenti piste da sci, una funivia panoramica; ed è possibile arrivare fino al cratere vulcanico, accompagnati dalle guide.

Fa parte de venti comuni del Parco dell' Etna

Un treno della Ferrovia Circumetnea circumnaviga le pendici lambendo l'anello inferiore del parco.
Da tutti i comuni il cui territorio è anche solo in parte compreso nell'area del Parco dell' Etna, è possibile accedere al Parco attraverso mulattiere o sentieri.

I Monti Rossi sono due coni piroclastici formatisi a Nord di Nicolosi, alle pendici del vulcano Etna.
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Deve il suo nome al monastero benedettino di San Nicola, situato nel suo territorio fin dal 1359, la cui costruzione fu ordinata dal vescovo di Catania Marziale

La Chiesa Madre fu ricostruita dopo l'eruzione dei Monti Rossi, sul posto di quella precedente, tra il 1730 e il 1750 su progetto del Vaccarini, con pianta a doppia croce latina. Doveva avere un aspetto assai simile a quello delle altre "chiese nere" dell'Etna, costruite nello stesso periodo, ma tale aspetto venne guastato più tardi, dal prospetto costruito nel 1884 secondo il gusto eclettico della moda ottocentesca. Il campanile invece non subì alcuna modifica e presenta alcuni aspetti interessanti, non costituisce parte integrante del prospetto della chiesa, ma vi sorge accanto in piena autonomia architettonica. In secondo luogo, il campanile presenta assai stranamente una doppia base in pietra lavica il che fa supporre che anticamente il paese si trovasse ad una quota superiore di quella attuale.
In occasione della Santa Pasqua, si svolge la tradizionale “calata della Tela” (telo cucito dalle donne della Parrocchia nel ‘700, raffurante la reposizione dalla Croce.

www.chiesamadrenicolosi.it

Chiesa S.Maria delle Grazie
Nella Chiesa si conserva una pregevole statua lignea settecentesca della Madonna delle Grazie e soprattutto, di particolare importanza, la statua lignea di S.Antonio Abate. Tale statua, policroma, databile, considerate le caratteristiche intrinseche ed estrinseche, alla prima metà del 1600, è un'autentica opera d'arte.

Il Santo, dal volto scuro e scavato ad indicare le sue origini africane e le assidue privazioni, è seduto e maestosamente rivestito da vesti abaziali, contrariamente a come usava il Santo. Si differenzia quindi notevolmente da quanto l'iconografia sacra ci offre riguardo allo stesso Santo.

Sia la statua della Madonna che quella di S.Antonio sono gelosamente conservate e  sono visibili ai fedeli durante i festeggiamenti in loro onore, nei giorni 31 maggio e 17 gennaio. Il fercolo con la statua del Santo viene però portato per le vie cittadine

Museo della civiltà contadina
Via G. Garibaldi, 58
Tel. 095 910980   
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