Mostra presso L’A/telier, Modica di KONRAD HOFER ( Svizzera) e ALDO GIOVANNINI ( Siracusa )
Pubblicato da https://www.lateliermodica.it/ in Mostre ed eventi · Venerdì 12 Mag 2023 · 2:30
Tags: L’Atelier, uno, spazio, d'arte, artisti, nazionali, e, internazionali, luogo, d’incontro, per, artisti, espressioni, artistiche, Modica, arte, associazione, culturale, esposizione, contemporanea
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Mostra presso L’A/telier, Modica di KONRAD HOFER ( Svizzera) e ALDO GIOVANNINI ( Siracusa )
Un emozionante incontro tra due luoghi geografici lontani , tecniche differenti piene di complicità.
DAL 16/04 AL 31/05 Lu-Me-Sa dalle 18.00 alle 20.00
Aldo Giovannini, artista bolognese, classe 1967, fa della sua opera il rifiuto organico del paradigma dell’uomo contemporaneo, rifugge il vissuto di linee ritte, senza gomiti e tornanti, percorse in un tempo inutilmente accelerato. Pare concepire l’idea del quanto meglio s’avverrebbe ad esser tutti lenti, a procedere per partecipato affratellamento con le cose del mondo, fare che si disvelino le prospettive altre di armonie e bellezze, pure quelle interiori che disaffezione all’attenzione autentica seppelliscono nella coltre oscura e densa di immaginari collettivi. La linea ritta è si assai più rapida, ma uguale a se stessa, è itinerario cash & carry, percorso mordi & fuggi. L’itinerario più breve per un altro percorso prestabilito, eterodefinito e rettilineo, dove non v’è gusto d’incontro. I suoi itinerari, invece, sono tracciati come sorpresa d’infinito, fili di ferro che si dispiegano in traiettorie che non appartengono a chi di fretta fece virtù superiore. Preferisce l’indugio della narrazione, la memoria e lo sguardo di chi sa fermarsi e lancia occhio e cuore alla deriva inattesa, senza vincoli al bivio per scelte mai scontate. Il tempo, nell’opera di Aldo Giovannini, non è variabile imprescindibile.
Konrad Hofer, era nato nel 1928 e cresciuto nella zona rurale di Langenau, nell’Emmental, dove l’ambizione più grande era diventare macchinisti, direttori di banca o piloti. Non per Konrad Hofer. Lui sognava fin da piccolo l’utilizzo del pennello, seguire la linea del disegno per cui intraprese la via dell’arte.
Nel 1949 si trasferì a Basilea, dove trovò il terreno fertile nella cultura degli anni ’60 e ’70 per sviluppare il suo talento. Le tante esposizioni nelle diverse gallerie vissero attraverso le impressioni della sua vita, espresse dai suoi dipinti dai colori terrosi. Possiamo ancora ammirare i suoi dipinti e rilievi in varie università, edifici bancari e spazi pubblici.
Konrad Hofer apparteneva alla classe popolare, un artigiano, un artista della vita, un uomo libero. Non si è mai asservito al sistema, con un impiego da insegnante come altri suoi colleghi, anche se questo gli avrebbe reso la vita più semplice.Era un uomo socievole che si sentiva a suo agio nella cerchia degli amici e familiari. Per dipingere però aveva bisogno di calma e solitudine: si sedeva lasciando che il mondo gli scorresse accanto per assorbirne le impressioni con tutti i sensi attivi e trasmettere nella tela le sue visioni.
Fonti di questo articolo:
- L'A/telier: https://www.lateliermodica.it/
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