Si è svolta la mostra delle emozionanti fotografie di Nick Parrino che hanno catturano l'essenza della Sicilia liberata. Ha esplorato i volti e i luoghi ha raccontano storie di speranza e rinascita. Un viaggio visivo che ti farà innamorare ancora di più di questa terra straordinaria.
Scatti di Luce: Nicola Scafidi e Lia Pasqualino, i Fotografi Siciliani che hanno raccontato il momento
La fotografia è la memoria del passato, come lo è un quadro come lo è una scultura, la fotografia come dice la parola stessa scrive con la luce, attraverso un fotografo immortale un presente che è già passato, trasforma in un flusso lo scatto, di quello che è davanti a lui.
La fotografia è la memoria del passato, come lo è un quadro come lo è una scultura, la fotografia come dice la parola stessa scrive con la luce, attraverso un fotografo immortale un presente che è già passato, trasforma in un flusso lo scatto, di quello che è davanti a lui.
Palermo Tattoo Convention 2024, decimo anniversario al Palagiotto
Dal 18 al 20 ottobre, la Palermo Tattoo Convention, oltre 120 tatuatori da tutto il mondo per tre giorni di arte, performance e musica.
Dal 18 al 20 ottobre, la Palermo Tattoo Convention, oltre 120 tatuatori da tutto il mondo per tre giorni di arte, performance e musica.
Il tempio di Segesta e la texture di Silvia Scaringella
Trapani Texĕre Come fili nell’insieme. Silvia Scaringella incontra Segesta, Parco Archeologico di Segesta, dal 8/07/2024 al 29/06/2025
Progetto di comunità sviluppato dall'artista Silvia Scaringella a cura del direttore del Parco Archeologico di Segesta, Luigi Biondo, con la collaborazione del Riso - Museo Regionale d'arte moderna e contemporanea di Palermo e con la curatela della sezione archeologica di Hedvig Evegren e Monica de Cesare.
Trapani Texĕre Come fili nell’insieme. Silvia Scaringella incontra Segesta, Parco Archeologico di Segesta, dal 8/07/2024 al 29/06/2025
Progetto di comunità sviluppato dall'artista Silvia Scaringella a cura del direttore del Parco Archeologico di Segesta, Luigi Biondo, con la collaborazione del Riso - Museo Regionale d'arte moderna e contemporanea di Palermo e con la curatela della sezione archeologica di Hedvig Evegren e Monica de Cesare.
Il Borgo di Cannistrà e la Street Art
Siamo nella città metropolitana di Messina, ed è possibile ammirare delle opere di street art nel piccolo Borgo di Cannistrà, siamo distanti da Borgo Parrini, entrambi questi borghi sono testimoni di una rinascita straordinaria, che ha trasformato il degrado in bellezza e ha ridato vita alla comunità
Siamo nella città metropolitana di Messina, ed è possibile ammirare delle opere di street art nel piccolo Borgo di Cannistrà, siamo distanti da Borgo Parrini, entrambi questi borghi sono testimoni di una rinascita straordinaria, che ha trasformato il degrado in bellezza e ha ridato vita alla comunità
La storia di Ragalna Comune nel catanese ed il Teseo screpolato di Igor Mitoraj
La storia di Ragalna inizia sicuramente dalle origini del nome, di cui non si sa molto, ma visitando questa località si ha la certezza di conoscere un territorio unico. Ragalna si trova in provincia di Catania a un’altitudine di 830 m s.l.m. in un contesto paesaggistico assolutamente inimitabile.
La storia di Ragalna inizia sicuramente dalle origini del nome, di cui non si sa molto, ma visitando questa località si ha la certezza di conoscere un territorio unico. Ragalna si trova in provincia di Catania a un’altitudine di 830 m s.l.m. in un contesto paesaggistico assolutamente inimitabile.
Wilhelm von Gloeden fotografo a Taormina
Wilhelm Iwan Friederich August von Gloeden, detto anche il barone Guglielmo, è stato un fotografo tedesco attivo soprattutto in Italia.
È noto soprattutto per i suoi studi di nudo maschile in ambiente pastorale di ragazzi siciliani, che fotografava con costumi ispirati all'antica Grecia, per suggerire una collocazione idilliaca nell'antichità che rimanda all'Arcadia, che aveva assunto nella poesia e nella mitologia i connotati del sogno idilliaco, in cui non era necessario lavorare la terra per sostenersi, perché una natura generosa provvedeva già a donare all'uomo il necessario per vivere.
Wilhelm Iwan Friederich August von Gloeden, detto anche il barone Guglielmo, è stato un fotografo tedesco attivo soprattutto in Italia.
È noto soprattutto per i suoi studi di nudo maschile in ambiente pastorale di ragazzi siciliani, che fotografava con costumi ispirati all'antica Grecia, per suggerire una collocazione idilliaca nell'antichità che rimanda all'Arcadia, che aveva assunto nella poesia e nella mitologia i connotati del sogno idilliaco, in cui non era necessario lavorare la terra per sostenersi, perché una natura generosa provvedeva già a donare all'uomo il necessario per vivere.
Arte moderna e musei d'arte moderna in Sicilia
La Sicilia moderna, non è solo isole, barocco, templi e mare, sono tanti e importanti i maestri che hanno lasciato il segno sul territorio siciliano e le cui opere meritano una visita.
Quando pensiamo al patrimonio architettonico di una regione come la Sicilia i primi esempi che ci vengono in mente sono senza dubbio riferiti all’antichità ed al barocco: il Duomo di Siracusa e il Tempio di Selinunte, il Barocco in Val di Noto e l’arte Arabo-Normanno a Palermo.
La grandezza di questi esempi mette in secondo piano il periodo, moderno e contemporaneo, così per citare alcuni esempi di arte moderna, di musei moderni citiamo recuperi e nuove realizzazioni.
La Sicilia moderna, non è solo isole, barocco, templi e mare, sono tanti e importanti i maestri che hanno lasciato il segno sul territorio siciliano e le cui opere meritano una visita.
Quando pensiamo al patrimonio architettonico di una regione come la Sicilia i primi esempi che ci vengono in mente sono senza dubbio riferiti all’antichità ed al barocco: il Duomo di Siracusa e il Tempio di Selinunte, il Barocco in Val di Noto e l’arte Arabo-Normanno a Palermo.
La grandezza di questi esempi mette in secondo piano il periodo, moderno e contemporaneo, così per citare alcuni esempi di arte moderna, di musei moderni citiamo recuperi e nuove realizzazioni.
ARGENTOVIVO: UN VIAGGIO IMMERSIVO NELLA CULTURA ANTICA A PALAZZO DEL VERMEXIO A ORTIGIA
MEDEA
Mostra d’arte contemporanea
a cura di Demetrio Paparoni
Dal 5 maggio al 30 settembre 2023
Antico Mercato, Via Trento 2, Siracusa
Mostra d’arte contemporanea
a cura di Demetrio Paparoni
Dal 5 maggio al 30 settembre 2023
Antico Mercato, Via Trento 2, Siracusa
Il 38 parallelo in Sicilia e la “Piramide di Mauro Staccioli, a Motta d’Affermo per Fiumara d'Arte
Il 21 marzo 2010 viene inaugurata l’ultima scultura della Fiumara, la “Piramide – 38º parallelo” dello scultore Mauro Staccioli.
La piramide, parzialmente sprofondata nel terreno roccioso, presenta una fessura lungo lo spigolo occidentale che rende ancora più preciso il suo collocarsi nella specificità del luogo. Testimone inconsapevole del ciclico ed irreversibile dello scorrere del tempo, attraverso la sua fenditura, cattura la luce solare, al suo interno tutto si illumina dei riverberi luminosi dallo zenit al tramonto.
Potremmo considerarla come un tempio, laico, contemporaneo, che svetta fiera sul filo del 38° parallelo.
L’opera è alta 30 metri ed è stata costruita con centinaia di lastre di acciaio corten, un materiale che si usa per le navi e che, a contatto con l’aria, si ossida fino a colorarsi di rosso mattone.
Il 21 marzo 2010 viene inaugurata l’ultima scultura della Fiumara, la “Piramide – 38º parallelo” dello scultore Mauro Staccioli.
La piramide, parzialmente sprofondata nel terreno roccioso, presenta una fessura lungo lo spigolo occidentale che rende ancora più preciso il suo collocarsi nella specificità del luogo. Testimone inconsapevole del ciclico ed irreversibile dello scorrere del tempo, attraverso la sua fenditura, cattura la luce solare, al suo interno tutto si illumina dei riverberi luminosi dallo zenit al tramonto.
Potremmo considerarla come un tempio, laico, contemporaneo, che svetta fiera sul filo del 38° parallelo.
L’opera è alta 30 metri ed è stata costruita con centinaia di lastre di acciaio corten, un materiale che si usa per le navi e che, a contatto con l’aria, si ossida fino a colorarsi di rosso mattone.
Le vie dell'arte del Parco delle Madonie
Un percorso di sette opere d'arte, in luoghi di particolare interesse ambientale, sara' percorribile nei pressi di strade che collegano tra loro i 15 paesi del Parco delle Madonie. Ogni opera installata nel Parco e' stata svelata dall'artista che l'ha realizzata.
Sette artisti per il Parco delle Madonie, un progetto realizzato dall'Ente Parco Madonie - con la direzione artistica di Salvatore Lacagnina e con la consulenza del fotografo paesaggista Salvatore Gozzo - nato dal desiderio di arricchire la fruizione del Parco attraverso la creazione di opere d'arte contemporanea realizzate da sette artisti di fama internazionale e installate nel territorio.
Un percorso di sette opere d'arte, nei pressi di strade che collegano tra loro i 15 paesi del Parco delle Madonie, ogni opera installata nel Parco è stata svelata dall'artista che l'ha realizzata.
I sette lavori, che oggi costituiscono parte integrante del territorio, il Parco delle Madonie, nella provincia di Palermo, raggiunge i 1979 metri di quota (Pizzo Carbonara), da vari punti è possibile osservare straordinari scenari naturali, che abbracciano l'Etna, i Nebrodi e le Isole Eolie.
Un percorso di sette opere d'arte, in luoghi di particolare interesse ambientale, sara' percorribile nei pressi di strade che collegano tra loro i 15 paesi del Parco delle Madonie. Ogni opera installata nel Parco e' stata svelata dall'artista che l'ha realizzata.
Sette artisti per il Parco delle Madonie, un progetto realizzato dall'Ente Parco Madonie - con la direzione artistica di Salvatore Lacagnina e con la consulenza del fotografo paesaggista Salvatore Gozzo - nato dal desiderio di arricchire la fruizione del Parco attraverso la creazione di opere d'arte contemporanea realizzate da sette artisti di fama internazionale e installate nel territorio.
Un percorso di sette opere d'arte, nei pressi di strade che collegano tra loro i 15 paesi del Parco delle Madonie, ogni opera installata nel Parco è stata svelata dall'artista che l'ha realizzata.
I sette lavori, che oggi costituiscono parte integrante del territorio, il Parco delle Madonie, nella provincia di Palermo, raggiunge i 1979 metri di quota (Pizzo Carbonara), da vari punti è possibile osservare straordinari scenari naturali, che abbracciano l'Etna, i Nebrodi e le Isole Eolie.
Sicilia Orientale, la piattaforma d’arte indipendente di Untitled Association
Untitled Association promuove la seconda edizione di Sicilia Orientale, piattaforma volta a intercettare le realtà della Regione più attive nell’arte contemporanea. Con base a viaraffineria
Una mappatura in progress degli spazi indipendenti e delle realtà attive nell’arte e nella cultura contemporanee, attivi in un’area geografica molto specifica. Promossa da Untitled Association e a cura di Gaia Bobò, Giulia Caruso e Maria Vittoria Di Sabatino, Sicilia Orientale è la piattaforma di ricerca, relazione e valorizzazione che, arrivata alla seconda edizione, è volta a intercettare e mettere in rete – anche a livello nazionale – il fermento delle realtà che contribuiscono alla vitalità culturale del territorio.
Untitled Association promuove la seconda edizione di Sicilia Orientale, piattaforma volta a intercettare le realtà della Regione più attive nell’arte contemporanea. Con base a viaraffineria
Una mappatura in progress degli spazi indipendenti e delle realtà attive nell’arte e nella cultura contemporanee, attivi in un’area geografica molto specifica. Promossa da Untitled Association e a cura di Gaia Bobò, Giulia Caruso e Maria Vittoria Di Sabatino, Sicilia Orientale è la piattaforma di ricerca, relazione e valorizzazione che, arrivata alla seconda edizione, è volta a intercettare e mettere in rete – anche a livello nazionale – il fermento delle realtà che contribuiscono alla vitalità culturale del territorio.
Troina, la prima capitale normanna di Sicilia ed il Museo della Fotografia interamente dedicato a Robert Capa
A Troina, dall’1 ottobre 2021, sorge il Museo della Fotografia interamente dedicato a Robert Capa, il più grande fotoreporter di guerra.
Ha sede presso il Palazzo Pretura nel cuore del centro storico di questa città, dove, durante la Seconda guerra mondiale, si svolse una dura battaglia tra le forze italotedesche e le statunitensi impegnate nell’ Operazione Husky documentata dal Robert Capa.
A Troina, dall’1 ottobre 2021, sorge il Museo della Fotografia interamente dedicato a Robert Capa, il più grande fotoreporter di guerra.
Ha sede presso il Palazzo Pretura nel cuore del centro storico di questa città, dove, durante la Seconda guerra mondiale, si svolse una dura battaglia tra le forze italotedesche e le statunitensi impegnate nell’ Operazione Husky documentata dal Robert Capa.
La fotografia il surrealismo ed il fotografo Domilici
La fotografia il surrealismo ed il fotografo Domilici nel mese di settembre 2021, ha esposto una sua opera, intitolata “L’impero delle ombre”, alla Summer Exhibition di Londra, la rassegna artistica temporanea più antica del mondo organizzata dalla prestigiosa accademia inglese Royal Academy of Arts.
La fotografia il surrealismo ed il fotografo Domilici nel mese di settembre 2021, ha esposto una sua opera, intitolata “L’impero delle ombre”, alla Summer Exhibition di Londra, la rassegna artistica temporanea più antica del mondo organizzata dalla prestigiosa accademia inglese Royal Academy of Arts.
Cos’è il dagherrotipo e il procedimento della dagherrotipia e Palermo con i fotografi Incorpora ed Interguglielmi
Il dagherrotipo è un’immagine fotografica ottenuta tramite il processo della dagherrotipia, inventato nel 1837 da L.-J.-M. Daguerre.
Durante il periodo Borbonico non esistevano fotografi, almeno nel senso moderno, i fotografi che arrivarono in Sicilia a Palermo, erano francesi e ed alcune famiglie quali Incorpora ed Interuglielmi, iniziarono la loro attività di artisti fotografi.
Il dagherrotipo è un’immagine fotografica ottenuta tramite il processo della dagherrotipia, inventato nel 1837 da L.-J.-M. Daguerre.
Durante il periodo Borbonico non esistevano fotografi, almeno nel senso moderno, i fotografi che arrivarono in Sicilia a Palermo, erano francesi e ed alcune famiglie quali Incorpora ed Interuglielmi, iniziarono la loro attività di artisti fotografi.
Ettore de Maria Bergler, uno dei principali esponenti della pittura Liberty d’inizio Novecento
Il Liberty o stile floreale, trae ispirazione dalla natura. Allievo del paesaggista Francesco Lojacono a Palermo, città dove viveva la sua famiglia, frequentò a Napoli e Firenze gli studi di artisti del periodo, entrò in contatto con l’ambiente dei Macchiaioli e con le correnti artistiche più aggiornate del tempo.
Con questo repertorio partecipò alle principali mostre in Italia e all’estero e prese parte alla Biennale di Venezia tra il 1901 e il 1912.
Il Liberty o stile floreale, trae ispirazione dalla natura. Allievo del paesaggista Francesco Lojacono a Palermo, città dove viveva la sua famiglia, frequentò a Napoli e Firenze gli studi di artisti del periodo, entrò in contatto con l’ambiente dei Macchiaioli e con le correnti artistiche più aggiornate del tempo.
Con questo repertorio partecipò alle principali mostre in Italia e all’estero e prese parte alla Biennale di Venezia tra il 1901 e il 1912.
Il “Ritratto di donna Franca Florio” di Boldini e la Belle époque palermitana
Ul ritratto è da sempre conteso dai grandi collezionisti.
La storia del dipinto di Donna Franca
Nel 1901 Ignazio Florio commissionò a Giovanni Boldini, acclamato pittore italiano trasferito a Parigi ed interprete del mondo femminile della Belle époque, un dipinto che immortalasse degnamente la radiosa bellezza della moglie, Franca Jacona di San Giuliano. Boldini, artista animato da un’effervescente vocazione alla mondanità, fu ospite dei Florio, realizzò così il ritratto.
Donna Franca era una delle Signore più in vista ed eleganti di tutta Italia, e la sua vita con Don Ignazio, scandita da ricevimenti, balli e feste con la migliore società d’Europa la obbligavano a possedere un guardaroba eccezionale, adeguato alla società che frequentava.
Nella prima versione del dipinto, era stato scelto dal guardaroba di Donna Franca Florio uno splendido abito da sera in velluto di seta nero, con maniche e guarnizioni dello stesso tessuto controtagliato, che ne esaltava la figura alta e slanciata, la carnagione ambrata, la capigliatura scura e i luminosi occhi verdi.
Ul ritratto è da sempre conteso dai grandi collezionisti.
La storia del dipinto di Donna Franca
Nel 1901 Ignazio Florio commissionò a Giovanni Boldini, acclamato pittore italiano trasferito a Parigi ed interprete del mondo femminile della Belle époque, un dipinto che immortalasse degnamente la radiosa bellezza della moglie, Franca Jacona di San Giuliano. Boldini, artista animato da un’effervescente vocazione alla mondanità, fu ospite dei Florio, realizzò così il ritratto.
Donna Franca era una delle Signore più in vista ed eleganti di tutta Italia, e la sua vita con Don Ignazio, scandita da ricevimenti, balli e feste con la migliore società d’Europa la obbligavano a possedere un guardaroba eccezionale, adeguato alla società che frequentava.
Nella prima versione del dipinto, era stato scelto dal guardaroba di Donna Franca Florio uno splendido abito da sera in velluto di seta nero, con maniche e guarnizioni dello stesso tessuto controtagliato, che ne esaltava la figura alta e slanciata, la carnagione ambrata, la capigliatura scura e i luminosi occhi verdi.
"Il Peccato" di Franz von Stuck, 1893, un pittore tedesco a Palermo
Il 24 maggio 1910, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, viene inaugurata la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, ospitata nell’elegante Ridotto del Teatro Politeama.
Da subito considerata sede provvisoria, sono poi scorsi quasi cento anni per spostarla, nel 2006, in quella sede definitiva e strutturalmente più adeguata all’interno del Complesso monumentale di Sant’Anna.
Il 24 maggio 1910, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, viene inaugurata la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, ospitata nell’elegante Ridotto del Teatro Politeama.
Da subito considerata sede provvisoria, sono poi scorsi quasi cento anni per spostarla, nel 2006, in quella sede definitiva e strutturalmente più adeguata all’interno del Complesso monumentale di Sant’Anna.
«... un progetto straordinario, coraggioso e apparentemente impossibile: illustrare su centodieci blocchi di marmo, ciascuno con due facce spianate e un peso di parecchie tonnellate, tutta la Divina Commedia nell'ordine in cui l'ha scritta Dante Alighieri. ... davanti all'ultima grande pietra con il famoso distico... " e quindi uscimmo a riveder le stelle". ... con lo sfondo della campagna siciliana, fra campi di grano e macchie di fichi d'India...» Fabrizio Zampa)
L’ultima opera del padre del linguaggio Liberty, Ernesto Basile, la Chiesa di Santa Rosalia a Palermo ed i monumenti architettonici, l’architettura alla “maniera basiliana”.
Ernesto Basile, nasce a Palermo il 31 gennaio del 1857. Si laurea alla Regia Scuola di Applicazioni per Architetti ed Ingegneri di Palermo nel 1878.
Raggiunge la fama internazionale tra il 1898 e il 1918 e si riconosce alla produzione siciliana un ruolo di avanguardia in ambito italiano.
Ernesto Basile, nasce a Palermo il 31 gennaio del 1857. Si laurea alla Regia Scuola di Applicazioni per Architetti ed Ingegneri di Palermo nel 1878.
Raggiunge la fama internazionale tra il 1898 e il 1918 e si riconosce alla produzione siciliana un ruolo di avanguardia in ambito italiano.
Le maioliche specialmente quelle antiche, sono un elemento di arredo contribuiscono a dare personalità e carattere ad una casa. La mattonella decorata si rivela un mezzo versatile per dare colore e funzionalità agli ambienti.
Possono servire per un tavolo da esterno, possono essere usate come decorazione sul muro esterno, dato che anche una singola maiolica è una piccola opera d’arte.
In Sicilia presso il Museo Epicentro e presso Il museo delle maioliche, potrete ammirare fin dove gli artisti e gli artigiani nei loro laboratori sono in grado di realizzare.
Presso la casa museo Stanze al Genio potete visitare una collezzione di mattonelle maiolicate, utilizzate a cavallo tra il XV ed il XX secolo.
Possono servire per un tavolo da esterno, possono essere usate come decorazione sul muro esterno, dato che anche una singola maiolica è una piccola opera d’arte.
In Sicilia presso il Museo Epicentro e presso Il museo delle maioliche, potrete ammirare fin dove gli artisti e gli artigiani nei loro laboratori sono in grado di realizzare.
Presso la casa museo Stanze al Genio potete visitare una collezzione di mattonelle maiolicate, utilizzate a cavallo tra il XV ed il XX secolo.
Land art in Sicilia, l'arte nella natura, ci occuperemo del rapporto tra gli artisti e l'ambiente, vedremo l’uso della terra e del paesaggio come materiale costitutivo dell’opera e le installazioni realizzate con elementi artificiali, nel luogo in cui si inseriscono.
Embassy of Farm, inaugurata una seconda sede, il progetto di Farm Cultural Park fa il bis aprendo una nuova sede in provincia di Caltanissetta a Mazzarino, Embassy of Farm
Giulio D'anna, vive spostandosi per le città siciliane a Palermo, a Partinico, a Messina. Fa parte della prima generazione dei futuristi siciliani, tra i quali, Vittorio Corona, Pippo Rizzo e Antonino Varvaro, punti di riferimento della sua attività artistica, di Renato Guttuso.
L'aeropittura in cui meglio si espime, è una declinazione del futurismo, mito della macchina, della modernità l'aeropittura manifesta l'entusiasmo per il volo e la velocità.
L'aeropittura in cui meglio si espime, è una declinazione del futurismo, mito della macchina, della modernità l'aeropittura manifesta l'entusiasmo per il volo e la velocità.