Cultura e Società

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Il codice penale, la mitologia del personaggio infame

Il codice penale, la mitologia del personaggio infame, essa ha origine storiche e non moderne
Il codice penale è sì espressione della volontà del sovrano, ma la volontà del sovrano ‘illuminato è condizionata a sua volta dai superiori principi del diritto naturale e conseguentemente i precetti penali non debbono essere pensati per un fruitore ‘cittadino’ ma bensì per i giuristi, veri ‘fruitori’ del codice.
Il codice era in realtà diretto sia ai cittadini che ai giudici, ma in particolar modo tenendo presente le esigenze dei giudici.
Rammentiamo che accanto alla giustizia del sovrano operava, poi, quella amministrata dai signori, laici ed ecclesiastici, i signori ecclesiastici nei loro benefici, tanto che essi risultano immuni dalla giurisdizione civile sia regia, sia signorile. e dalle città. Per quanto riguarda la giustizia signorile bisogna distinguere tra quella fondata sull’affermare il dritto connessa al dominio sulla terra, che i signori ricevevano per concessione del sovrano.
22/9/2023

Tra religione e superstizione, il culto dei santi siciliani

Tra religione e superstizione, il culto dei santi siciliani
Il culto delle reliquie nel Medioevo, la convinzione che la semplice vicinanza a un frammento del corpo di un santo o a un oggetto che era entrato in contatto con un santo una reliquia (il termine viene dal latino e significa letteralmente “resti”) garantisse un rapporto diretto con il sovrannaturale e assicurasse ai fedeli una speciale protezione era universalmente diffusa nel mondo cristiano; ciò garantì fin dalle sue origini, nel IV secolo, al culto delle reliquie un crescente successo.
Durante tutto il Medioevo, le chiese si erano andate riempiendo di reliquie. Il possesso di una reliquia importante dava prestigio a una chiesa, favoriva le elemosine e i lasciti, attirava masse di pellegrini. Oltre a essere una insostituibile risorsa spirituale, le reliquie rappresentavano dunque anche un ottimo investimento materiale: la fede s’intrecciava strettamente con l’economia, la dimensione spirituale con quella materiale.
17/9/2023

Ballata di lupara del cantastorie Franco Trincale

Ballata di lupara del cantastorie Franco Trincale
Ballata di lupara del cantastorie Franco Trincale, espresse le riforme che sin dal fascismo prevedevano l’inserimento del Mezzogiorno in una società pluralistica e la persistenza degli assetti latifondisti e delle mediazioni capitalistiche nelle forme cristallizzate della mafia.

Armato di chitarra ha raccontato e tradotto in musica le storie dell’ultimo mezzo secolo d’Italia. Dalle fabbriche alle piazze e da ogni luogo dove protagoniste sono le persone e le loro lotte. Mettendo il dito nell’occhio dei resoconti ufficiali e della stampa

Lu Cantastorie cala lu telone/
la storia è terminata di cantari/
n’avvertimentu a tutti li personi/
sta società bisogna di cambiari.

Franco Trincale, “Una piazzetta, un cartellone, una chitarra ed una voce popolare/per raccontare storie di terre e di mare!
13/9/2023

Siamo nel 1800 in Sicilia nasce quella organizzazione che viene definita Mafia

Siamo nel 1800 in Sicilia nasce quella organizzazione che viene definita Mafia
Il rapporto del prefetto di Palermo Filippo Gualterio del 1865, il primo documento ufficiale in cui si usa il termine «mafia» per definire un’«associazione malandrinesca», indica il generale Corrao, vecchio cospiratore e braccio destro di Rosalino Pilo morto due anni prima, come un elemento di collegamento con la mafia stessa. Violenza rivoluzionaria, opposizione politica, società segrete, delinquenza comune, briganti e protettori: questi i concetti con i quali la prima definizione di ‘mafia’ è stata ‘cucita’ addosso alla Sicilia, e che hanno altresì giustificato la dura repressione lì attuata con i regimi speciali di pubblica sicurezza nei primissimi anni unitari.
12/9/2023

Dalla comunità agricola a l'era industriale del 1950

Dalla comunità agricola a l'era industriale del 1950
Se non fosse mai esistito il concetto di “comunità agricola”, come avrebbe avuto vita il fenomeno dell’urbanesimo e con esso la concessione alla possibilità per le donne di uscire dal loro stato di inferiorità.
Lo spostamento così rapido di masse notevoli di persone nelle città, ha comportato questo fenomeno.
La “scoperta” del petrolio in Sicilia e l’indotto creatosi nella regione, con le aziende che nascono, ed uno sviluppo che cresce, che sviluppa nuove necessità, questo da la possibilità alle donne di avanzare le proprie richieste, si sono molto lontani gli echi delle rivolte extranazionali.
Nella scalata sociale, la donna prende piede, prende il largo.
Con lo sviluppo del centro urbano da agricolo-terziario a città industriale-terziaria.
12/9/2023

Tra cantastorie, cuntastorie e pupari siciliani

Tra cantastorie, cuntastorie e pupari siciliani
Il cantastorie, cuntastorie e pupari, nella tradizionale figura, eta un intrattenitore ambulante, che si spostava di città in città e di piazza in piazza raccontando una favola, una storia, un fatto, con l’aiuto del canto e spesso di un cartellone in cui sono raffigurate le scene salienti del racconto. Si posizionavano nelle piazze dei paesi e cantavano o raccontavano le loro storie, antiche o attuali, vere o immaginarie, o composte per l’occorrenza.
Incursioni di pirati, miracoli di santi e vite esemplari di devoti, tra vittorie lacrime, sconfitte, molte sono state le storie oggetto di interesse di tanti cantastorie e poeti popolari siciliani Ogni occasione era buona per i cantastorie per comporre, adattare vecchi canti o cunti.
11/9/2023

Fatture e controfatture, maghi, la Bendicaria

Fatture e controfatture, maghi e "cosi tinti": la magia popolare siciliana che affascina e fa paura e la Bendicaria e feste.

Un virtuale percorso tematico magico-religioso degli oggetti appartenenti alla famosa collezione di Giuseppe Pitrè, ci consente di sperimentare una simile operazione all’interno del museo etno-antropologico di Palazzolo. L’ispirazione nasce dal manifesto inaugurale della Casa Museo e rileggendo le parole di Antonino Uccello
10/9/2023

Sicilia e Folklore i balli


Nel corso dei secoli, in Sicilia si sono succedute una moltitudine di civiltà, ognuna con una tipica manifestazione musicale. Risulta pertanto complicato rintracciare le origini della musica popolare siciliana. In generale, è possibile affermare che il canto popolare siciliano è nato dalla tradizione orale.
I canti venivano tramandati da villaggio a villaggio, da paese a paese e assumevano di volta in volta un aspetto differente, dando vita a numerose varianti. Gli strumenti più utilizzati sono il tamburello, il marranzano o scacciapensieri e lo zufulo simile a un flauto.
Alle figurazioni di danza tradizionale, che era formalizzata da un codice di gesti e movimenti radicati nell’esperienza di vita comunitaria, con valenze rituali, s’incominciano, a preferire i “balli d’arte”, espressioni di una emancipazione, illusoria, per uscire dalla condizione di marginalità.
30/8/2023

Simbolismo a casa ri masseria dietro la porta d’ingresso una chiave masculina, un ferro di cavallo

Tra i portafortuna più accreditati dalla credenza popolare, il ferro di cavallo e la chiave masculina, il simbolismo, un percorso nel mondo dell'arte e della tradizione siciliana
Cosa si nasconde dietro un mazzo di chiavi ed un ferro di cavallo? Un'antica tradizione che ancora oggi porta con sé un'enigmatica aura di magia e protezione.
Sono molte le leggende che hanno trasformato il ferro di cavallo in un talismano. Si è sempre creduto che la forma a U fosse un sicuro simbolo di protezione, che potesse distrarre il malocchio e il maligno, distogliendoli dall'entrare nella casa davanti alla quale fosse appeso questo simbolo.
28/8/2023

I caricatori e l'asse viario in Sicilia dal 1500 al 1800

I caricatori il mastro portulano e l'asse viario in Sicilia dal 1500 al 1800
Al sistema viario si associava poi il commercio via mare. Fulcro di questo commercio erano i Caricatori, essi erano presenti soprattutto presso i porti di Palermo, di Messina e in minor misura, di Trapani a gestire il traffico; alterne fortune ebbero i porti secondari di Termini, Marsala, Agrigento, Siracusa, Augusta. Il commercio gravitava sul mare, con i traffici “internazionali” nei quali I’Isola era inserita, e dal mare continuava verso l’interno con una rete viaria, si spingono fino alle masserie.
2/7/2023

Le nuove città siciliane i capoluoghi nel XVII

Le nuove città siciliane i capoluoghi
Nel secolo XVII un comune non nasceva per caso, ma era programmato dalla corona spagnola e dal feudatario del luogo, al fine di agevolare la coltivazione delle terre e incrementare la produzione agricola.
Nel 1505 quando per la Sicilia è possibile stimare una popolazione di circa 550.000 abitanti le città censite erano solo 156, di queste 40 erano demaniali, 13 in potere di ecclesiastici, 103 baronali. Se nel corso del Seicento una manciata di città baronali riescono a “riscattarsi” al demanio, un centinaio di nuove città nascono su iniziativa baronale, mediante la concessione di una “licentia populandi”.
1/7/2023

La tutela del Patrimonio Culturale in Italia dalle origini

La tutela del Patrimonio Culturale in Italia dalle origini alla Seconda Guerra Mondiale, l’impianto legislativo moderno ebbe avvio solamente nel XX secolo.
Nel 1902 vi fu la prima legge (l. 185/1902, o Legge Nasi) sulla tutela nazionale, in particolare sulla “Tutela del patrimonio monumentale”, alla quale seguì la l. 364/1909 (Legge Rosadi-Rava) “Per le antichità e le belle arti”.
Con quest’ultima in particolare veniva presentato il procedimento di notifica, ufficializzando i singoli beni da sottoporre ad attività di tutela. Queste rimasero in vigore fino a un anno importantissimo, il 1939, quando vennero promulgate ben due leggi sulla tutela, la n. 1089 che si occupava della tutela delle cose di interesse storico artistico e la n. 1497 che trattava invece delle bellezze naturali. Il fondamento di entrambe le leggi era, ribadendo quanto già presentato nella normativa precedente, la necessità preventiva di individuazione delle cose o dei luoghi di interesse culturale o estetico, al fine di proteggerlo e, dunque, conservarlo.
Nel 1939 venne inoltre fondato L’istituto Centrale per il Restauro (ICR), ribadendo ulteriormente l’importanza primaria
30/6/2023

Quando l'Inghilterra tesse rapporti commerciali con la Sicilia, tra miniere di zolfo e vigneti, le relazioni commerciali

Quando l'Inghilterra tesse rapporti commerciali con la Sicilia, tra miniere di zolfo e vigneti, le relazioni commerciali crearono sviluppo e posti di lavoro
La Sicilia, una terra difficile, governata da una élite infida, ostile all'innovazione. Con baroni siciliani che sembrano appartenere ad un mondo troppo lontano e diverso, poco attento alle problematiche mediterranee, chiuso nella propria tematica.
Con una nuova classe sociale che scalpita, che mira ad eradicare quella vecchia con le loro vecchie idee, si insedia nella capitale e grazie all'appoggio dei nuovi governanti, scalza le più blasonate e antiche casate, un ceto medio miope, vede l'occasione per una crescita del proprio ruolo politico e sociale, con una vivacità carente se non nel potere del controllo, dove ratio studio e diritto, sembrano censurate se non nella nuova idea politica.
28/5/2023

Mori, l’assedio di Gangi e l’inchino dei Santi

Mori, l’assedio di Gangi e l’inchino dei Santi
Nel biennio 1926-1927 il fascismo si propose di venire a capo del problema mafioso in Sicilia. Il prefetto di Palermo, Cesare Mori, intraprese una serie di operazioni di polizia tra le province di Palermo, Agrigento e Caltanissetta che portarono a numerosi arresti, tanto che per Mussolini la mafia poteva dirsi sconfitta.
24/5/2023

Tra i monti dei Nebrodi nella Sicilia orientale un paese dalla lingua gallo italica, con dolci dal nome suggestivo ed una festa particolare

Tra i monti dei Nebrodi nella Sicilia orientale troviamo un paese dalla lingua gallo italica, con dolci dal nome suggestivo ed una festa tradizionale particolare i giudei di San Fratello
E’ d’obbligo un preambolo sul nome dei biscotti pasquali, l’origine del termine è “pumpji“, trasformatosi poi nel dialettale “pumpìan“, pompini.
Potrebbe derivare o significare “fatto in pompa magna”, col tempo italianizzato in pumpini. La derivazione del termine è legata alla sua preparazione: letteralmente al lievito che si gonfia o, appunto, pompa.
17/5/2023

Palazzo Steri a Palermo e Monreale, tra i tribunali della santa inquisizione in Sicilia

Palazzo Steri a Palermo e Monreale, tra i tribunali della santa inquisizione in Sicilia
L'inquisizione in Sicilia fu formalmente introdotta prima del 1478 dal Re Ferdinando II di Aragona.
Palazzo Steri sede palermitana dell'Inquisizione Siciliana, attualmente sede del rettorato dell'Università degli Studi di Palermo
L'istituzione del Tribunale dell'Inquisizione in Sicilia dal XV fino a quasi tutto il XVII secolo faceva parte dell'Impero spagnolo sotto forma di Vice-Regno, al pari di Napoli e della Sardegna. Dopo un tentativo fallito di estendere dalla Spagna alla Sicilia il Tribunale dell'Inquisizione nel 1481, Il 6 ottobre 1487 Ferdinando II il Cattolico creò il Tribunale dell'Inquisizione e fu inviato in Sicilia il primo inquisitore delegato, Frate Agostino La Pena, la cui nomina fu approvata da Papa Innocenzo VIII.
16/5/2023

L’Enigma della lettera di Suora Maria Crocifissa o Beata Corbera, Palma di Montechiaro la nuova Gerusalemme siciliana ed il Gattopardo

L’Enigma della lettera di Suora Maria Crocifissa o Beata Corbera, Palma di Montechiaro la nuova Gerusalemme siciliana ed il Gattopardo
Suor Maria Crocifissa della Concezione, nome monastico di Isabella Tomasi
Secondo i resoconti storici, Suor Isabella raccontò che la lettera era stata scritta dal Diavolo con l’intento di farla allontanare da Dio e avvicinarla al male. Oltre alle 11 righe indecifrabili, la monaca affermò che il Diavolo le aveva consegnato altri due messaggi, che però portò con sé nella propria tomba
Quella che divenne nota come “La Lettera del Diavolo”, Giuseppe Tomasi, lontano discendente di Isabella Tomasi, arrivò ad includere la figura dell’antenata nel suo “Gattopardo”, con il nome di beata Corbera.
Il Gattopardo è uno dei romanzi italiani più famosi a livello internazionale. E’ stato scritto, tra il 1954 e il 1957, da Giuseppe Tomasi di Lampedusa. E dopo due rifiuti, viene pubblicato nel 1959, dopo la morte dell’autore, narra le trasformazioni avvenute nella vita e nella società in Sicilia durante il Risorgimento, dal momento del trapasso dal Regno Borbonico alla transizione unitaria del Regno d'Italia, seguita alla spedizione dei Mille di Garibaldi.
15/5/2023

Cose da fare e vedere in Sicilia

Se state pensando dove andare cosa fare in viaggio siete nel posto giusto.
Non è un agenzia turistica o una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, è un sito amatoriale
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