Le quarantore di Castel di Lucio

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Le quarantore di Castel di Lucio

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Le quarantore di Castel di Lucio

E’ una manifestazione che annuncia l’inizio del periodo pasquale, con 48 ore di preghiere ininterrotte che servono per scandire l’arrivo della festività: le preghiere, infatti, si interrompono il martedì grasso, quello prima delle ceneri. La particolarità di questo appuntamento è che si svolge nella chiesa del centro storico di Castel di Lucio, che viene addobbata con bellissime decorazioni di arance intrecciate, rigorosamente della zona. Al termine delle 48 ore di preghiere, poi, le arance vengono rimosse e distribuite a tutti i fedeli che hanno preso parte alle celebrazioni.

La storia della quarantore di Castel di Lucio
La storia delle quarantore di Castel di Lucio, nasce probabilmente perché un fedele ha voluto chiedere una grazia oppure onorare Gesù per averne ricevuta una, da qui la volontà di pregare per 48 ore di seguito senza mai interrompersi. Probabilmente un contadino che ha offerto l’unico prodotto disponibile frutto del proprio lavoro. In ogni caso questa usanza che si organizza prima della Pasqua nella Chiesa di San Carlo Borromeo è ormai consolidata da secoli e sono sempre numerosi i fedeli che decidono, anno dopo anno, di prendervi parte.
Le "Quarantore" hanno inizio l’ultima domenica di Carnevale nella Chiesa di San Carlo Borromeo e terminano il martedì grasso, vigilia delle Ceneri.
La Chiesa di San Carlo Borromeo, che è gestita dalla confraternita di San Carlo. Tuttavia la stessa celebrazione viene ripetuta qualche giorno dopo, e precisamente la domenica delle Palme, ma questa volta la location è diversa in quanto viene organizzata nella Chiesa del Santissimo Sacramento. Ciò che non cambia, però, è l’addobbo della chiesa che anche in questo caso viene fatto con arance fresche che vengono intrecciate fino a formare delle corone e delle vere e proprie coreografie.

La sera del Giovedì Santo la protagonista indiscussa è la cappella del Sacramento, addobbata con fiori e “lavureddi” chicchi di grano germogliati al buio.
La sera del Venerdì Santo viene portata in processione la statua dell’Ecce Homo del XVI secolo, la croce, un Cristo conservato in un’urna di vetro e la statua della Madonna Addolorata. Dopo aver percorso le vie del paese, la processione si conclude nella Chiesa Madre e la statua dell’Addolorata viene riportata nella chiesa del SS. Sacramento.

Chi decide di visitare Castel di Lucio potrà approfittare dell’occasione per scoprire la manifestazione e visitare alcuni angoli nascosti del borgo. La Chiesa della Madonna delle Grazie che è quella madre ed è una struttura del Seicento nata dall’unione di diverse, piccole strutture. Al suo interno ci sono alcune opere di grande pregio, come il ciborio in pietra.

Castel di Lucio, è famosa soprattutto per la Fiumara d’Arte che è un museo a cielo aperto che raccoglie alcune opere contemporanee molto suggestive ed emblematiche. Fra queste la più famosa è certamente Il Labirinto di Arianna.

La Festa degli Antichi Sapori, ad 12 agosto. Consiste nel proporre la degustazione di  prodotti tipici della tradizione quali ”i cudduruni cu zuccaro o cu sali”, i “favi squadati”, “tabisca”condita e cannoli.

La Sagrad du Cascavaddu  è la manifestazione più importante  e rappresentativa che mette in evidenza la principale risorsa del paese: la provola. Si ad agosto di ogni anno. I partecipanti possono assistere alle varie fasi della lavorazione del latte e degustare  lacciata, tuma, ricotta, formaggio e provole.


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