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Sicilia

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Il mancato cambiamento sociale, unito alla pressione fiscale e alla leva, innescò una violenta reazione popolare.

Resistenza Armata: Quella che il governo italiano definì sbrigativamente "brigantaggio" fu in realtà una complessa guerra civile e una resistenza armata allo Stato unitario. Sebbene talvolta strumentalizzato dai filoborbonici, il fenomeno aveva una forte componente di disperazione sociale e di protesta contadina.
L'Eredità della Dittatura: Leggi e Riforme Mancate
Il successo di Garibaldi in Sicilia fu rapido, ma la sua amministrazione, raggiunto con la Dittatura, fu breve e contraddittoria, lasciando un'eredità di grandi promesse e forti delusioni che alimentarono il malcontento popolare, si stava meglio prima di stare peggio dopo
L’unione non poteva celebrarsi nè nel mese di maggio nè né ad agosto: in questi mesi, infatti, il calendario romano commemorava i defunti e dunque non era di buon auspicio per gli sposi. I proverbi avvertivano: “La spusa majulina nun si godi la cuttunina” e “La spusa agustina si la porta la lavina” ,la sposa di maggio/agosto non gode del letto nuziale o se la porta via la slavina, cioè muore presto.
I mesi preferiti erano Aprile, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre.
La «Parabola furmicola» è un magnifico augurio di matrimonio, che invita gli sposi a non cercare la felicità nella ricchezza o nel prestigio, ma a coltivarla nella condivisione sincera, nell'armonia e nell'amore reciproco. La loro unione deve essere come la casa del contadino: umile ma piena di gioia, perché è lì che l'amore trasforma il "niente" in "tutto".
A Palazzolo Acreide, uno dei borghi più affascinanti della Sicilia sud-orientale, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO insieme agli altri centri del Val di Noto, qui si trova un’opera architettonica, il balcone di Palazzo Caruso, noto anche con i nomi di Palazzo Judica o Palazzo Cafici. Questo straordinario balcone è spesso ricordato come il più lungo d’Europa.
Da lontano, Comitini appare come un semplice gruppo di case, una presenza discreta tra le colline dell'agrigentino.
Ma non farti ingannare: questo piccolo borgo è un vero scrigno di storie che intrecciano la cruda realtà mineraria, la letteratura di Luigi Pirandello e una delle leggende più misteriose della Sicilia.
Il Consumo di Carne di Cavallo in Sicilia: Storia, Tradizione e l'Influenza Arabo-Normanna
​Il consumo di carne equina in Sicilia ha origini antiche, legate a fattori culturali, economici e ambientali. Si tratta di una tradizione profondamente radicata in alcune aree dell’isola, soprattutto nella Sicilia orientale (Catania, Siracusa), che ha conosciuto interessanti evoluzioni nel corso del tempo, anche in relazione alle diverse dominazioni, come quella araba e normanna.
Il terremoto di Messina del 1783 e la nascita delle baracche antisismiche
Nel febbraio del 1783, una delle più terribili sequenze sismiche della storia italiana colpì il Mezzogiorno, con una serie di scosse devastanti tra la Calabria meridionale e la Sicilia nord-orientale. Il sisma ebbe effetti catastrofici: interi paesi vennero rasi al suolo, migliaia di persone persero la vita, e la città di Messina fu tra le più colpite in assoluto.

Sapori in sella festival

Categoria Sport e motori Autore Data 18 Set 2025
la 1 edizione di 𝐒𝐚𝐩𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧 𝐒𝐞𝐥𝐥𝐚, 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐄𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞, 𝟐𝟎 𝐞 𝟐𝟏 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞: due giornate dedicate alla Sicilia più autentica, tra spettacoli equestri, show cooking, degustazioni

Nel 1770, la Sicilia era un'isola di contrasti, governata dai Borbone ma con un'identità forte e radicata. In questo scenario, chiese e monasteri non erano solo luoghi di culto, ma veri e propri centri di potere, protezione e vita sociale. Un aspetto cruciale di questa influenza era l'asilo religioso, un diritto millenario che offriva rifugio a chi fuggiva dalla giustizia secolare.
Nell'immaginario, lo ius primae noctis cioè il presunto diritto del signore feudale di trascorrere la prima notte con la sposa di un suo suddito, è diventato un simbolo potente dell'oppressione e dell'arbitrio. Era davvero diffusa nella Sicilia dell'epoca? La storia, in realtà, ci racconta un'altra storia.
​Il 13 settembre 1610, Filippo III di Spagna, sovrano del Regno di Sicilia, trasformò un antico privilegio in una vera e propria strategia economica. La Licentia Populandi, il diritto di fondare un nuovo centro abitato, non era più solo un premio per i nobili, ma divenne uno strumento per ridisegnare la geografia e il futuro dell'isola.
Dal privilegio al potere baronale
La vita contadina in Sicilia nel Settecento era caratterizzata da una lotta costante contro la povertà. L'agricoltura era arretrata e dipendeva fortemente dalle condizioni climatiche, rendendo la sopravvivenza precaria. La grave carestia del 1763-1764, causata da una siccità prolungata, fu un esempio drammatico di questa fragilità, portando migliaia di persone alla morte per fame nonostante si contasse sulle scorte e sui rifornimenti esterni.
Un feudo era una porzione di territorio concessa dal re a un nobile o a un’istituzione religiosa (vescovi, monasteri), che in cambio offriva fedeltà, servizi militari o economici.
Nel XVIII secolo, la Sicilia era ancora fortemente segnata dal sistema feudale, anche se sottoposta a profonde trasformazioni sociali. Le famiglie nobili mantenevano un potere economico e politico notevole, grazie al possesso di vasti feudi e alla partecipazione alle istituzioni parlamentari del Regno di Sicilia.
La Sicilia è un'isola ricca di storia, e le sue case famose ne sono la testimonianza vivente. Dalle grandiose ville nobiliari ai tradizionali dammusi, queste residenze non sono solo edifici, ma veri e propri musei a cielo aperto, custodi di storie, arte e architettura. Molte di esse sono aperte al pubblico per visite o eventi, offrendo un'opportunità unica per immergersi nel passato dell'isola.
Una Preghiera colorata per la Pace a Maria SS. dell’Aiuto "... che sia pace disarmata e disarmante, umile e perseverante" – Papa Leone XIV
19–21 settembre 2025 Via Fratelli Testa – Nicosia
L’arte effimera torna a parlare di pace. Dal 19 al 21 settembre 2025, Nicosia ospita la nona edizione del Concorso Internazionale Madonnari di Sicilia, un evento unico nel panorama dell’arte di strada, che richiama artisti da ogni angolo del mondo e migliaia di visitatori
Vampi e Falò: La Sicilia Celebra l'Antica Magia del Fuoco
In Sicilia, il fuoco è un elemento vivo, carico di simbolismo. Ha illuminato le notti, accompagnato riti di purificazione e scandito i cicli delle stagioni. Oggi, queste tradizioni continuano a splendere nei vampi e nei falò, che rendono l’isola ancora più affascinante e suggestiva.
Le Bagnarote, il sale nascosto e la stroncatura: storie di contrabbando e resilienza siciliana
Nel cuore pulsante della storia siciliana e calabrese si annida un racconto affascinante e poco esplorato: quello delle bagnarote, donne di Bagnara Calabra che, con coraggio e astuzia, diedero vita a un fiorente contrabbando di sale attraverso lo Stretto di Messina.
Un'epopea di resilienza e ingegno che si snodò dagli anni del secondo dopoguerra fino all'inizio degli anni Settanta.
Se venite in Sicilia, potreste sentire l'espressione ni liccamu a sarda. A prima vista, potrebbe sembrare legata a momenti di difficoltà economica, ma in realtà, questo celebre modo di dire siciliano nasconde almeno altri due significati affascinanti. Vi portiamo a scoprire le sue origini e i suoi usi, per capire a fondo una piccola parte dell'anima siciliana.
Un Sorso di Storia: Tra Povertà e Ingenio
L'espressione "ni liccamu a sarda" affonda le sue radici in tempi in cui la povertà era una realtà diffusa in molte famiglie siciliane. La sarda, un pesce umile e abbondante, era un alimento prezioso, quasi inesauribile.
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