Il Cristo nero in Sicilia

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Il Cristo nero in Sicilia

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Pubblicato in Cultura e Società · Martedì 13 Apr 2021
Tags: CristonerocrocifissoiconografiaarteSicilia

Il cristo nero in Sicilia

Il cristo nero in Sicilia, parliamo del famoso Cristo. Scopriamo insieme la sua storia e il suo significato per la cultura siciliana. Non perdere l'occasione di conoscere questa importante icona religiosa!
Il Crocifisso è uno dei motivi iconografici più diffusi nella storia dell’arte nella produzione di immagini del Cristo, alcuni sono neri.

Il Crocifisso è uno dei motivi iconografici più diffusi nella storia dell’arte come la produzione di immagini del Cristo, l’arte assume, dunque, un importante significato che viene normato attraverso la codificazione di precise tematiche iconografiche.
Le confraternite, assieme alle realtà conventuali delle città ed ai privati, non fanno altro che alimentare la produzione di opere d’arte e si affidano per quanto attiene alla scultura lignea, ad artisti abili nell’arte dell’intaglio.

In particolare, tra Cinque e Seicento, la committenza pone attenzione ai maestri che in un certo senso erano riusciti a specializzarsi nella scultura del legno ed in determinati generi iconografici, come accade con frate Umile da Petralia Soprana – al secolo Giovan Francesco Pintorno – e i frati di Petralia Sottana Innocenzo e Benedetto nella fattura di Crocifissi.

In alcuni casi gli scultori, noti per le immagini del Cristo alla croce, vengono anche indicati con la qualifica di crucifissari, i quali attraverso l’ascolto dei testi religiosi avrebbero tratto i contenuti attraverso il quale lo scultore avrebbe tratto le immagini.

Le raffigurazioni del Crocifisso tra Quattro e Seicento rimandano al modello del Christus Patiens, introdotto tra il X e l’XI secolo come superamento dell’influenza bizantina che aveva fino a quel momento indotto gli artisti a rappresentare sulla croce il Cristo non morto ma vivo. A Caltanissetta, tale modello trova valida esemplificazione nella sacra effige quattrocentesca del Santissimo Crocifisso detto “Signore della Città.

Nella formazione di un’opera d’arte sacra assume un ruolo determinante la committenza, che non va esclusivamente identificata con la sfera ecclesiastica ma anche con quella del notabilato locale che finanzia con risorse private gli interventi per decorare gli altari e le cappelle di cui intende acquisire il diritto di patronato.

La rappresentazione del Cristo nero potrebbe essere dovuta alla qualità del legno, alla rappresentazione del colore funebre, che rinvia alla forza della terra, alle energie alla forza della natura, alle energie ctoniche, all’apertura verso qualcosa di nuovo, nella Bibbia la tinta è legata al peccato, sacrificio, nel perseguire le proprie mete.
Forse una mattina, qualche scultore volle usare l’ebano, un legno nero pregiatissimo, duro e pesante, resistente alle intemperie e alle muffe, oggi viene impiegato per applicazioni di particolare impegno, dalla falegnameria fine e dai mobili di pregio, alle sculture.
Non saprei darvi o condurvi verso una risposta, sappiamo che ci sono, sono venerati e portati in processione e molti sono i devoti. continua ...


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