Il Lago Specchio di Venere a Pantelleria, le tre teste imperiali, i dammusi

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Il Lago Specchio di Venere a Pantelleria, le tre teste imperiali, i dammusi

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Pubblicato in Turismo · Martedì 23 Mar 2021
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Il Lago Specchio di Venere a Pantelleria

Il Lago Specchio di Venere, chiamato così perché, si racconta, si specchiasse la Dea Venere prima di incontrare Bacco, è un lago naturale che occupa il cratere di un vulcano in contrada Bugeber, situato, più o meno, al centro dell’isola.
Il lago è ancor più famoso per i fanghi termali (terme a Pantelleria), vi sono infatti delle vasche dalle quali fuoriesce acqua ad oltre 50 gradi. Ricoprirsi il corpo con i fanghi termali si dice che abbia delle proprietà benefiche, è alimentato sia dalle sorgenti termali che dalle piogge.

Il dammuso, la tradizionale casa di Pantelleria

Ma il simbolo architettonico di Pantelleria, è il dammuso abitazioni sparse per l’isola adatti alla vita contadina, che obbligava il pantesco a stazionare in campagna per molti giorni consecutivi per curare vigneti e cappereti. La forma particolare sono i tetti a cupola, concepiti per permettere la canalizzazione dell’acqua piovana verso le cisterne poste in prossimità del dammuso.Oltre al modello architettonico delle cisterne, riserve d’acqua in un territorio scarso di piogge e di fonti di acqua dolce ed il suo giardino pantesco immutato nei secoli. Si presentano come costruzioni circolari a forma di torrione tronco conico, alte alcuni metri, costituite da spessi muri denominati localmente a casciata. L’inclinazione dei possenti muri e la sommità spiovente verso l’interno servivano a proteggere l’albero dai venti insidiosi, a creare un microclima favorevole e a convogliare verso la pianta le gocce di rugiada e la poca acqua piovana.

Le tre teste di pantelleria, o i ritratti imperiali

I ritratti imperiali, o Le Teste di Pantelleria, altro non sono che tre statue in marmo, risalenti al I secolo d.C. rinvenute nell’acropoli di San Marco e Santa Teresa nel 2003.
Si tratta di tre teste marmoree di eccezionale fattura, raffiguranti Giulio Cesare, Agrippina e l’imperatore Tito. Sono state rivenute in due cisterne e sotto uno strato di cenere, il che fa pensare ad una cerimonia religiosa.
Probabilmente i ritratti di Giulio Cesare ed Agrippina furono deposti nella stessa cisterna con l’arrivo della nuova dinastia dei Flavi, mentre il ritratto dell’imperatore Tito fu posizionato nella seconda cisterna durante l’invasione di Vandali che nel VI secolo d.C. invasero Pantelleria e portarono al definitivo abbandono dell’acropoli. I ritratti imperiali sono custoditi al Castello di Pantelleria, noto anche come castello Barbacane.

L’isola di Pantelleria è meta ideale per le vacanze, spiagge meravigliose, baie, insenature e calette immerse nella natura. Perfetta per essere scoperta anche al suo interno, grazie ad itinerari realizzati per chi ama immergersi nella natura.


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