Caccamo il borgo siciliano da scoprire
Caccamo, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche
Caccamo, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche, da villaggio fortificato, a centro abitato, il gruppo delle abitazioni del popolo, contrapposto al castrum, dimora del signore, si sono sviluppati e negli ultimi anni, sono località indicate come mete alternative alle grandi città d’arte.
Si potevano anche indicare i sobborghi delle città sviluppatisi fuori delle mura, un abitato nato intorno a un castello o a una chiesa, senza che sia necessaria la presenza di mura o fortificazioni.
Il termine è usato anche come punto di sosta importante per strade percorse da pellegrini, commercianti, l'elemento che li caratterizza come borghi è la loro presenza nel territorio con carattere di continuità nei millenni, è per questo che hanno un loro fascino, camminare tra i vicoli di un borgo significa ripercorrere i passi di uomini e donne, che si sono succeduti nei secoli passati.
Curiosità
Caccamo comune in provincia di Palermo, 521 m s.m., patrono San Nicasio ultima domenica di agosto
centro situato alle falde sudoccidentali del monte San Calogero
ad agosto elezione della Castellana di Caccamo e delle due Damigelle d’onore presso il maestoso Castello medievale. Manifestazione storico-culturale https://www.facebook.com/visitcaccamo
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Caccamo il territorio, cosa vedere, consigli informazioni
Certamente il castello è per Caccamo il palinsesto architettonico più emblematico – essendone l’espressione di secoli di storia – ma il centro abitato della cittadina del palermitano custodisce gelosamente altri tesori quali le chiese, i riti religiosi, le fiere e le sagreIl Castello feudale, attorno al quale ruota tutta la sua storia, la sua posizione domina tutta la vallata del fiume San Leonardo.
Ci sono diverse leggende legate a questo castello che lo rendono ancora più affascinante e suggestivo. Tra quelle più note vi è quella che racconta la storia della figlia di un Signore del castello innamorata di un soldato. Quando i due furono scoperti, il padre fece giustiziare il ragazzo e rinchiudere la figlia in un convento dove morì di dolore. Si dice che, da allora, lo spirito della ragazza durante ogni luna piena vaghi per il castello con un melograno invitando, con una filastrocca, chi si imbatte nello spirito a mangiare tutti i chicchi, senza toccare il frutto con le mani e senza farli cadere a terra con l’auspicio di trovare come compenso un tesoro.
Il Duomo di Caccamo dedicato a San Giorgio martire sorge su un’antichissima struttura di epoca normanna, ristrutturato nel 1477 dalla famiglia Cabrera, fu ampliato nel 1615.
La chiesa parrocchiale della SS.Annunziata, monumento religioso con tre ingressi contornati da eleganti portali barocchi in pietra, costruita tra la fine del ’300 e l’inizio del ’400 incastonata fra due torri campanarie mozze di cui, quella sinistra, un tempo baluardo del Castello. Moltissime le opere di notevole spessore artistico, tra cui la tela dell’Annunciazione di Maria del Borremans ed i pregevolissimi stucchi di scuola Serpottiana.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli all’interno della quale si trova l’urna d’argento con le spoglie mortali del Beato Giovanni Liccio, veneratissimo Beato di Caccamo.ingressi contornati da eleganti portali barocchi in pietra, costruita tra la fine del ‘300 e l’inizio del ‘400 incastonata fra due torri campanarie mozze di cui, quella sinistra, un tempo baluardo del Castello. Mo1tissime le opere di notevole spessore artistico, tra cui la tela dell’Annunciazione di Maria del Borremans ed i pregevolissimi stucchi di scuola Serpottiana, capolavoro d’arte rappresentato dalla Madonna col Bambino di Antonello Gagini
Chiesa di San Benedetto alla Badia considerata la più ammirata e più bella di Caccamo nonostante le contenute dimensioni : un autentico gioiello d’arte barocca. il pavimento maiolicato, gli stucchi di scuola Serpottiana, l’altare in legno rivestito in lamina dorata, la cancellata in ferro battuto a forma di grande ventaglio, i marmi policromi, gli affreschi sulla volta e le tele seicentesche degli altari laterali.
Chiesa di San Benedetto alla Badia. Il suo aspetto esterno poco appariscente spinge spesso i visitatori frettolosi a passare oltre ma lascia a bocca aperta quelli più curiosi, che si spingono oltre il suo portone a scoprire questo gioiello di arte barocca. Nella zona sottostante la chiesa, vicino l’antico macella della città, potrete avere l’ebrezza di passare attraverso uno dei violi più stretti d’Italia di soli 63 centimetri.
Il ponte chiaramontano sul fiume San Leonardo
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