Lipari e le Isole Eolie, le principali attrazioni - Isole minori in Sicilia da visitare almeno una volta

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Lipari, isola dell'arcipelago delle Eolie

Se sei un appassionato del mare e delle bellezze naturali, non puoi perderti una visita a Lipari e alle Isole Eolie. Questo angolo di paradiso in Sicilia ti offre un'esperienza unica, con percorsi affascinanti e attrazioni mozzafiato, il tutto incorniciato dal meraviglioso blu del mare. Potrai esplorare incantevoli insenature, ammirare scorci suggestivi e rilassarti sulle splendide spiagge. Lipari e le Isole Eolie sono il luogo ideale per chi ama il mare e desidera vivere momenti indimenticabili in un ambiente magico. Non perdere l'opportunità di visitare queste splendide isole minori in Sicilia, almeno una volta nella vita.

Lipari è un'isola dell'Italia appartenente all'arcipelago delle isole Eolie, in Sicilia. Il suo territorio comunale si estende su sei delle sette Isole Eolie: Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi, Alicudi.
La vetta più elevata è il Monte Chirica: i suoi 602 metri sono un  ottimo punto d'osservazione di tutto l'arcipelago. Le attrattive di Lipari, oltre alla bellezza delle sue accoglienti  spiagge, sono il Museo Archeologico.

Se si arriva con l'aliscafo a Marina Corta, ecco sul molo la chiesa delle Anime del Purgatorio, del sec. XIII.. Se si sbarca dal traghetto, a Sotto Monastero, è vicina la chiesa di Sant' Antonio, dalle forme barocche.

I paesi sono cinque: Acquacalda, Canneto, Pianoconte e Quattropani, collegati alla cittadina di Lipari dalla  strada panoramica che costeggia tutta l'isola.

Il vitigno Malvasia di Lipari e i suoi vini

Il vitigno Malvasia di Lipari o Malvasia delle Lipari ed i vigneti della Malvasia di Lipari, sono distribuiti nelle tre isole di Salina, Lipari e Vulcano e sono per la maggior parte piantati su terreni che si estendono dal livello del mare fino ai 400 m di altezza, i vigneti sono coltivati su dei terrazzamenti sorretti a muretti di pietra lavica a secco. I suoli su cui sono piantati i vigneti della Malvasia di Lipari sono di origine vulcanica e sabbiosa. L’affinamento del vino previsto è di sette mesi per il passito e sei per il liquoroso e quello normale. Dal vitigno Malvasia di Lipari si ricava un piacevole vino bianco secco, ma è la Malvasia delle Lipari Passito DOC, ad avere maggiore fama. Il colore della Malvasia delle Lipari Passito DOC varia dal giallo all’ambrato passando per il dorato.
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Museo archeologico di Lipari

Il Museo archeologico regionale eoliano, ospitato nel complesso del Castello di Lipari, è uno dei più importanti del Mediterraneo e presenta in circa cinquanta sale, in ordine cronologico, esposizioni di corredi funerari, vasi, cippi, steli tombali e sarcofagi in pietra che testimoniano dell'evoluzione del culto dei defunti. Inoltre ceramiche di tipi e fogge varie, maschere teatrali e statue fittili.

Il centro storico di Lipari è dominato dal Castello posto su un promontorio; la sua costruzione risale a tempi remoti, con una torre facente parte delle fortificazioni greche del IV-III secolo a.C., con torri medioevali del secolo XIII e cortine murarie di epoca spagnola, dopo che il pirata Ariadeno Barbarossa saccheggio la città, venne fortificata la cittadella. All'interno della cinta resti archeologici e la Cattedrale normanna del 1084 rimaneggiata in varie epoche, fino al 1861 con la facciata in stile baroccheggiante. A fianco i resti dell'Abbazia normanna. Il vero chiostro normanno che noi oggi ammiriamo venne però fatto all'epoca del re normanno Ruggero II intorno al 1131

le Terme di S. Calogero , edificate nel 1867 con la stufa, grotta sudatoria romana, che risale a circa 3.500 anni fa, ed il Tholos di civiltà Micenea

Cattedrale di San Bartolomeo, Lipari

Nella parte più alta sorge la Cattedrale dedicata a S. Bartolomeo apostolo, edificata nel 1084 dai Normanni, che vi stabilirono una sede vescovile. Edificio barocco, al suo interno si può ammirare la statua di San Bartolomeo patrono di Lipari, condannato ad essere scuoiato vivo e viene rappresentato con la sua pelle sottobraccio.
Di origine normanna (XIII secolo), venne riedificata nel 1654 mantenendo le volte a crociera ogivali. Nel 1755 venne dotata di un alto campanile delle due navatelle laterali e di un prospetto nuovo.
La facciata è stata completamente rifatta nel 1861 e il portale di bronzo, del 1980, è un dono dei Liparoti a S.Bartolomeo per lo scampato pericolo durante il terremoto.
All' interno si trovano pregevoli opere d'arte, per lo più barocche: dipinti, arredi, ex voto, reliquiari, sculture, tra cui una statua in argento del 1700.
Al lato della navata destra vi è 'accesso per il Chiostro Normanno con i suoi bellissimi capitelli

Santa Caterina d'Alessandria La santa vi viene rappresentata a figura intera, affiancata da due angeli che le reggono la corona. Con la destra impuga una spada con la quale colpisce un turco e con ' altra regge la palma del martirio. La tavola, è firmata da Giovanni Filippo De Floris.

Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena
Il dipinto sensibile alla temperie culturale postridentina, è di ignoto autore sensibile alle influenze nordiche. Il soggetto principale è incorniciato da quindici quadretti che rappresentano i misteri ed è completato da una predella con la predica di S.Tommaso affiancata dagli stemmi della città di Lipari. La Vergine con gesto composto porge il rosario a S.Domenico, mentre diversi fedeli si assiepano attorno al suo trono.

Dormitorio Virginis
Il tradizionale tema della Koimesiè qui in una versione tardo cinquecentesca nel cui stile è ravvisabile l' influenza del pittore bergamasco Polidoro da Caravaggio che, dopo il sacco di Roma del 1527 fu a Napoli e in Sicilia dove influenzò la produzione locale. Attribuito a Giovan Filippo Criscuolo (1495/1584) sembra essere una derivazione da un prototipo Deposizione La tavola apparteneva all' altare di S.Maria della Pietà, nella stessa cattedrale. L' opera, del XVI secolo, rappresenta il soggetto in modo analogo a quello dipinto per la chiesa di S.Giacomo degli Spagnoli da G. Bernardo Lama.

Reliquiario della Santissima Croce Databile tra la fine del XVI e inizi XVII secolo, conserva sei frammenti di legno in una piccola croce d'argento dorato posta in un ostensorio con piede d' argento dorato con una croce alla sommità. Ai lati della teca cilindrica in vetro posta su una struttura di stile gotico fiorito stavano le immagini ora disperse di S.Pietro e S.Paolo.

Organo della cattedrale
Il piccolo organo venne commissionato dal vescovo Vincenzo Maria De Francisco il cui stemma è rappresentato sulla sommità.
Il Vascelluzzo
Vascello-Reliquiario in argento, appartiene alla prima met' del XX secolo.
Statua di San Bartolomeo                
In argento sbalzato h. 1,50 c. del XVIII secolo.

Castello di Lipari

Il Castello di Lipari: Il suo attuale assetto è sostanzialmente quello dato dalle fortificazioni erette dagli Spagnoli nel XVI secolo che inglobano i resti di fortificazioni medievali e greche del IV secolo a.C.. Nella cittadella si trovano: la Chiesa di Santa Caterina sconsacrata
Scavi archeologici zona archeologica Scala d'accesso diretto alla Cattedrale Cattedrale di San Bartolomeo, la sezione del Museo Archeologico Eoliano dedicato alla preistoria delle isole minori il Parco archeologico

Chiostro Normanno a Lipari

Esso apparteneva al monastero benedettino, uno dei quattro monasteri benedettini costruiti in Sicilia da Ruggero il Normanno, venne edificato utilizzando blocchi di pietra asportati dalle mura greche e i materiali di recupero delle rovine della rocca. Esso sorgeva addossato alla chiesa omonima la cui ricostruzione secentesca e la successiva costruzione del palazzo del vescovo adiacente alla cattedrale, nel XVII secolo, finirono per inglobarlo facendo addirittura scomparire la memoria della sua esistenza fino al 1970. Capitelli del chiostro una tra le poche testimonianze artistiche medievali sopravvissute alla devastazione compiute dai Turchi di Ariadeno Barbarossa sono i capitelli del chiostro dell' abbazia normanna di S.Bartolomeo, eretta dal conte Ruggero che ne fece donazione a frate Ambrogio, primo abate di tutte le isole (1095). I capitelli più antiche e recano due tipi di decorazione, Capitello Geometrico fitomorfo con la presenza di un monogramma a figure simboliche, soprattutto animali come colombe, pesci, uccelli, leoni, asini. La tecnicaè a rilievo.

Palazzo dei Vescovi a Lipari

Palazzo Dei Vescovi Antico palazzo vescovile venne costruito nel XVII accanto alla CattedraleSanBartolomeo, utilizzando i materiali di recupero  dell' acropoli, ospita attualmente il MuseoArcheologicoEoliano. Alcune parti di muratura costruite con blocchi di riuso dell' epoca greca sono ancora visibili nella sala X del Museo che conserva testimonianze dell' epoca greca e romana nell' area urbana di Lipari, il bothros di Eolo e i suoi contenuti.
Madonna col bambino e i santi Giovanni Battista e Giacomo La tavola, che nella lunetta reca una Trinità con angeli, proviene dalla chiesa di S.Giacomo Maggiore, che gli Spagnoli fecero costruire nella contrada Vagnamare supra che venne  demolita nella seconda metà del XIX secolo per fare spazio alla costruzione del faro che successivamente divenne casa privata.
Madonna col bambino dormiente e angeli Si tratta di un dipinto di particolare importanza in quanto sembra possa essere ricondotto all' influenza sulla scuola napoletana manierista di Giorgio Vasari. Inoltre la tavola è inserita in una preziosa cornice in legno intagliato e dorato della stessa epoca.
Chiesa Immacolata L' edificio barocco, recentemente restaurato contiene numerose opere d' arte, tra cui un altare maggiore in marmo bianco e tarsie policrome del XVIII secolo, un dipinto raffigurante la Madonna dell' Itria del XVII secolo, un olio su tela con S. Tobiolo e angelo del XVII, un olio con le Anime del Purgatorio, un olio con la Sacra famiglia e S.Bartolomeo del XVII secolo, un olio con l' Immacolata del XVII secolo, un olio su tela con la Madonna Orante del XVIII secolo, due statue dell' mmacolata del XVIII secolo.

Chiesa Addolorata, Lipari

Chiesa Addolorata Nel 1699, per volere del vescovo Ventimiglia, furono riunite insieme tre, piccole chiese, di S.Andrea, dellItria e dei Sette Dolori, dando origine all' attuale chiesa dell' Addolorata.  L'  edificio originario secentesco ha subito nel Settecento sostanziali restauri, sebbene conservi ancora parte della decorazione a fresco e a stucco del XVII secolo, portata a nuovo dopo l' ultimo recentissimo intervento di recupero. Contiene pregevoli opere come la tela datata 1743 che rappresenta S. Onofrio, quella con S. Teresa d' Avila, pure settecentesca, quella con la Maddalena in adorazione di Cristo Crocifisso, una statua rappresentante un Ecce Homo in legno scolpito e dipinto del XVIII secolo e la famosa Statua dell'Addolorata Si tratta di una statua della fine XVII inizio XVIII secolo costruita in cartapesta, alta 180 cm, rivestita di un tessuto nero. Essa appartiene alla Confraternita dell' Addolorata e viene addobbata per la processione del venerdì santo con un manto coperto di gioielli provenienti da ex voto. Pregevoli anche alcuni altari: quello laterale sinistro in legno scolpito e dorato del XVII secolo e un altare laterale destro del XVIII secolo. Presentazione di Gesù al tempio Il dipinto, apparteneva alla chiesa della Purificazione, detta delli Bianchi.

Chiesa Santa Maria Delle Grazie, Lipari

Chiesa Santa Maria Delle Grazie l'edificio venne completamente rinnovato nel 1700 dal vescovo Ventimiglia che vi volle collocare un organo sulla porta dell' ingresso e che dotò la chiesa di un numero doppio di altari. Le forme settecentesche sono giunte praticamente inalterate fino ai giorni nostri. Gli affreschi, datati 1708, sono opera del pittore Alessio Cutrono e il pavimento è realizzato in mattonelle di ceramica bicolore dell' inizio del XVIII secolo.

Scavi Archeologici Sono situati a fianco della Chiesa Immacolata e al Museo Archeologico Eoliano, di fronte alla Cattedrale San Bartolomeo. Iniziati nel 1950, hanno messo in luce uno strato archeologico profondo 10 metri in cui la parte più antica corrisponde al IV e III millennio. Attualmente restano in vista solo i resti dell’età del bronzo con capanne di pietra e fango argilloso che appartengono alla cultura di Capo Graziano (XXII-XV secolo a.C.) della prima  età del bronzo, cui si sovrappongono capanne della cultura Milazzese della media età del bronzo (fine XV- inizi XIII secolo a.C.). Si hanno poi resti di capanne della tarda età del bronzo, l' Ausonio I (XIII-XII secolo a.C.) e dell' età del bronzo finale, l'Ausonio II (XI-X secolo a.C.). A tale deposito preistorico si sovrappongono le fondazioni delle case di tarda età ellenistica (III secolo a.C.) suddivise da una strada assiale (decumano) che corrisponde alla strada moderna che incrocia ortogonalmente varie altre strade minori (cardini). Queste case sono poi state più volte ristrutturate anche in età romana.

Parco Archeologico Il parco è collocato in un boschetto di fichi d' india, agavi ed eucalipti, dietro la Chiesa Santa Maria Delle Grazie. Vi sono raccolti sarcofagi di pietra rivenuti negli scavi della necropoli in contrada di Diana, appartenenti all' epoca greco-romana.

Canneto, frazione del comune di Lipari

Canneto è una frazione del comune siciliano di Lipari, situata sull'isola di Lipari nell'arcipelago delle Eolie, da Lipari, si attraversi tutto il paese e, prima di uscrirne, si prenda la deviazione a sinistra che si inerpica sulla montagna. La basilica romana minore di San Cristoforo è il principale luogo di culto ubicato nella frazione di Canneto. La strada è un susseguirsi di tornanti e diventa sempre più panoramica man mano che si sale. Bellissima la veduta su Canneto ed il suo lungomare.
Dopo qualche chilometro si raggiunge il paese di Lami, immerso nel verde e situato in una piccola conca ai piedi del Monte Pelato.  Al centro del paese vi è la chiesa del SS.Rosario.

Serra, frazione del comune di Lipari

L'abitato di Serra, diviso nelle frazioni di Serra Bassa e Serra Bassa, è spaccato in due dal valico attraverso cui in antico passava il sentiero per Canneto e, dal 1926, la strada provinciale. Il paese ruota intorno alla sua chiesa, dedicata a Maria Santissima Assunta, testimonianza storica di una certa importanza.

Pirrera, frazione del comune di Lipari

Seguendo la vecchia strada provinciale che da Lipari conduce a Canneto, giunti alla località Serra, si prende a sinistra per una deviazione che sale sino al paese di Pirrera, adagiato in una stupenda posizione panoramica. Giunti alla chiesa parrocchiale, si possono notare sulla vicina parete rocciosa delle colate di ossidiana. Salendo ancora per le vie del paese, si prenda la deviazione a destra che conduce alla località Forgia Vecchia, antico cratere vulcanico, si gode dalla balconata panoramica, daPorticello all'isola di Vulcano, passando per Canneto, Monterosa e la città di Lipari.

Pianoconte - Quattrocchi, frazione del comune di Lipari

La località Belvedere Quattrocchi è il più famoso punto panoramico di Lipari, dove si ha una magnifica veduta sui Faraglioni e sull'isola di Vulcano. Al paese di Pianoconte si giunge da Lipari seguendo la strada principale che passa dinanzi la chiesa dell' Annunziata e si inerpica sulle colline che sovrastano la parte centrale dell'isola. La chiesa dell'Annunziata, con la caratteristica scala ad imbuto, è decorata all'interno nello stile barocco siciliano.

Quattropani, Lipari

La frazione è situata nell'area nord-occidentale dell'isola di Lipari, Quattropani, frazione di Lipari, vanta l'unico Santuario presente nell'isola.

Santuario Maria SS. della Catena in Quattropani

La costruzione dell'attuale chiesa risale al 1588, secondo alcuni documenti della Curia Vescovile di Lipari.
Sul fronte della porta centrale dell'attuale prospetto è scolpita la data 1646. Essa si riferisce all'ampliamento del luogo di culto.
Ciononostante, il culto alla Vergine SS. a Quattropani è molto più antico. Esso è stato introdotto verosimilmente verso l'VIII° secolo, nel periodo in cui alcune piccole comunità bizantine regolari, o monaci solitari, si insediarono in quel luogo.
Il Santuario durante i secoli ha vantato diversi titoli.
Dai documenti vescovili risulta che il titolo originario, che è stato anche quello che per più tempo si è conservato, è stato "Madonna di Oreto". Ciò trae la sua origine da una devozione palermitana. Verosimilmente questo titolo fu introdotto da qualche vescovo, proveniente proprio dalla città di Palermo.
www.madonnadellacatena.com
I Faraglioni
Facendo il giro dell' isola di Lipari in barca è possibile ammirare oltre alle pittoresche insenature, l'incantevole scenario dei Faraglioni.  
Le sorgenti termali di San Calogero
Quattropani (chiesa vecchia)
In seguito alla costruzione della chiesa della Madonna dell'Oreto, corrota in seguito in Loreto, si sviluppò il nucleo di Chiesa Vecchia. La chiesa fu in seguito fatta santuario con la ridenominazione di Madonna della Catena. La visita della chiesa, vista la bellezza del sito, panorama su Salina, Filicudi, Alicudi dal lato occidentale, Panarea e Stromboli
Teatro del Fuoco
Info Festival: +39.329.6509941

Associazione Nesos
Via Vittorio Emanuele, 24
98055 Lipari
Tel: +39 090 9814838
Mob: +39 331 5660771
associazionenesos@gmail.com

Centro Studi Eoliano
via Maurolico, 15
Tel. 090-9812987
Mob 339-8187399
info@centrostudieolie.it

Tenuta di Castellaro
Via Caolino s.n.c.
98055 Lipari (ME)
Visite guidate e degustazioni:
+39 345 4342755
booking@tenutadicastellaro.it
Informazioni generali:
info@tenutadicastellaro.it
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