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Poggioreale la Città Fantasma e la nuova Poggioreale

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Poggioreale la Città Fantasma e la nuova Poggioreale

Il blog di clicksicilia, curiosità per turisti
Pubblicato in Città Paesi Borghi · Venerdì 21 Mar 2025 · Tempo di lettura 3:45
Tags: PoggiorealeCittàFantasmanuovaPoggiorealeturismoterremoto1968storialuoghiabbandonaticuriosità

Poggioreale: La Città Fantasma e la nuova Poggioreale


Poggioreale, conosciuta come la "Città Fantasma", è un luogo che affascina e inquieta allo stesso tempo.
Qui, il tempo si è fermato, con le strade e gli edifici abbandonati che raccontano storie di un passato ricco di vita, stravolto dal terribile terremoto del 1968. Passeggiando tra le rovine, si possono respirare le emozioni di chi ha vissuto in questo borgo, mentre la natura si riprende lentamente ciò che le appartiene.
È un'esperienza unica per chi ama scoprire angoli dimenticati e immergersi in una Sicilia segnata dal dolore, ma che conserva un fascino misterioso e una bellezza tutta sua.

Ci troviamo nel comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, a 189 metri sul livello del mare. Il centro abitato è situato sul versante destro della valle del fiume Belice. Fu fondato nel 1642 da Francesco Morso, la cui famiglia lo mantenne in feudo fino ai primi anni dell'Ottocento, seguendo le vicende di Alcamo. Distrutto quasi completamente dal terremoto del 1968, fu ricostruito in contrada Mandria di Mezzo.

Oggi, Poggioreale si divide tra una parte "nuova" e una "antica", due facce della stessa medaglia, due luoghi che vivono di vita propria, rispettandosi a vicenda. Dove finisce l'una, comincia l'altra: da un lato il passato, dall'altro il presente.

La città vecchia, devastata in maniera irreversibile dal terremoto, profuma di storia. Tra le macerie, si scorgono "pezzi di vita congelati in quel giorno", dove tutto è rimasto immutato, tranne il ricordo.

Poggioreale antica preserva la sua struttura originaria, con edifici ben distinguibili come la piazza centrale "Piazza Elimo", la Chiesa Madre e il Palazzo dei Principi, oltre a un susseguirsi di case segnate dalle crepe. Si differenzia notevolmente dalla vecchia Gibellina, trasformata nell'opera di land art conosciuta come il Cretto di Burri.

L'atmosfera spettrale di Poggioreale antica l'ha resa negli anni un "set cinematografico" privilegiato. Il regista Giuseppe Tornatore ha utilizzato la città vecchia per girare alcune scene dei film "L'uomo delle stelle" e "Malèna".

La nuova Poggioreale sorge a pochi chilometri dalla "vecchia", lungo la Valle del Belice. La sua modernità si discosta dall'architettura contemporanea, richiamando invece lo stile arcaico del Seicento, con vicoli, piazzette e cortili storici che un tempo brulicavano di vita.

Il nome Poggioreale deriva dal latino "podus regalis", che significa "poggio del Re". Il paese, originariamente centro agricolo, fu fondato nel 1642 da Francesco Morso, marchese di Gibellina, che nel 1643 fu insignito del titolo di Principe di Poggioreale. Testimonianze storiche del suo passato risalgono al 339 a.C.

Tra il 14 e il 15 gennaio 1968, un terremoto di magnitudo 6,4 colpì vaste aree della Sicilia occidentale, inclusa la Valle del Belice. La città fu devastata e le vittime furono 231, con oltre 600 feriti. L'opera dei soccorritori fu ostacolata dalle frane, che isolarono i paesi colpiti. I feriti furono trasportati negli ospedali di Palermo, Sciacca e Agrigento.

Il terremoto del 1968 mise in evidenza le condizioni di arretratezza della Sicilia occidentale. Le abitazioni in tufo, materiale facilmente reperibile, non resistettero al sisma.

Oggi, Poggioreale antica è diventata una meta turistica.

Luoghi da visitare a Poggioreale Nuova:

Il cuore della città moderna, Piazza Elimo, ricorda l'agorà greca ed è stato progettato dall'architetto Paolo Portoghesi, che ha reinterpretato elementi architettonici e colori del passato.
Di Portoghesi è anche il Municipio, con l'alta Torre dell'Orologio.
Di particolare interesse sono la Cappella di Sant'Antonio, realizzata da Franco Purini, e la "Fermata dell'Autobus".
Cosa mangiare a Poggioreale:

La tradizione agricola secolare ha reso Poggioreale un centro di produzione di formaggi, olio e vino di qualità.

Tra le specialità, spicca la "Vastedda del Belìce", un formaggio ovino a pasta filata.
Molto apprezzati sono anche il "Picurinu" (pecorino) e il "Primo sale".
Nella Valle del Belice si producono vini eccellenti (Catarratto, Zibibbo e Nero d'Avola) e olio extravergine di oliva Nocellara del Belice.

Ho trovato anche delle fotografie di Ezio Ferreri, I Fantasmi di Poggioreale –
La memoria visiva, link  http://www.ezioferreri.it/



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