
La grotta della Sibilla a Marsala
La Grotta della Sibilla si trova all'interno della chiesa di San Giovanni Battista, situata su Capo Boeo, appena fuori dalla città.
La chiesa fu costruita nel XIV secolo dai Gesuiti e dedicata a San Giovanni Battista, compatrono di Marsala. La sua particolarità risiede nell’aver inglobato una grotta scavata nella roccia sottostante, utilizzata dai primi cristiani lilybetani come battistero.
La Grotta della Sibilla si trova all'interno della chiesa di San Giovanni Battista, situata su Capo Boeo, appena fuori dalla città.
La chiesa fu costruita nel XIV secolo dai Gesuiti e dedicata a San Giovanni Battista, compatrono di Marsala. La sua particolarità risiede nell’aver inglobato una grotta scavata nella roccia sottostante, utilizzata dai primi cristiani lilybetani come battistero.

Scopri Calatafimi Segesta, un gioiello della Sicilia. In questo post, ti parleremo della storica Battaglia di Calatafimi del 1860 e di come questo piccolo comune racchiuda un grande pezzo di storia. Pronto a fare un tuffo nel passato?
Ma Calatafimi è anche famosa per il Tempio di Segesta, un imponente tempio dorico del V secolo a.C., uno dei meglio conservati dell’antichità. Oltre al tempio, Segesta ospita un teatro greco
Ma Calatafimi è anche famosa per il Tempio di Segesta, un imponente tempio dorico del V secolo a.C., uno dei meglio conservati dell’antichità. Oltre al tempio, Segesta ospita un teatro greco
Il cantastorie Franco Trincale, espresse le riforme che sin dal fascismo prevedevano l’inserimento del Mezzogiorno in una società pluralistica e la persistenza degli assetti latifondisti e delle mediazioni capitalistiche nelle forme cristallizzate della mafia.
Armato di chitarra ha raccontato e tradotto in musica le storie dell’ultimo mezzo secolo d’Italia. Dalle fabbriche alle piazze e da ogni luogo dove protagoniste sono le persone e le loro lotte. Mettendo il dito nell’occhio dei resoconti ufficiali e della stampa
Franco Trincale, “Una piazzetta, un cartellone, una chitarra ed una voce popolare/per raccontare storie di terre e di mare
Armato di chitarra ha raccontato e tradotto in musica le storie dell’ultimo mezzo secolo d’Italia. Dalle fabbriche alle piazze e da ogni luogo dove protagoniste sono le persone e le loro lotte. Mettendo il dito nell’occhio dei resoconti ufficiali e della stampa
Franco Trincale, “Una piazzetta, un cartellone, una chitarra ed una voce popolare/per raccontare storie di terre e di mare
Il Tempio di Ercole a San Marco D'Alunzio e l'ospitalità diffusa
Il Tempio greco di Ercole, risalente al IV secolo a.C., è sito su un gradone roccioso prospiciente l’abitato di San Marco d’Alunzio, il Tempio si mantiene in buono stato di conservazione: pianta rettangolare, oggi esiste la sola cella, zona sacra riservata ai sacerdoti, posizionata originariamente all’interno di una vasta area.
Il Tempio greco di Ercole, risalente al IV secolo a.C., è sito su un gradone roccioso prospiciente l’abitato di San Marco d’Alunzio, il Tempio si mantiene in buono stato di conservazione: pianta rettangolare, oggi esiste la sola cella, zona sacra riservata ai sacerdoti, posizionata originariamente all’interno di una vasta area.
Palazzo Steri a Palermo e Monreale, tra i tribunali della santa inquisizione in Sicilia
L'inquisizione in Sicilia fu formalmente introdotta prima del 1478 dal Re Ferdinando II di Aragona.
Palazzo Steri sede palermitana dell'Inquisizione Siciliana, attualmente sede del rettorato dell'Università degli Studi di Palermo
L'istituzione del Tribunale dell'Inquisizione in Sicilia dal XV fino a quasi tutto il XVII secolo faceva parte dell'Impero spagnolo sotto forma di Vice-Regno, al pari di Napoli e della Sardegna. Dopo un tentativo fallito di estendere dalla Spagna alla Sicilia il Tribunale dell'Inquisizione nel 1481, Il 6 ottobre 1487 Ferdinando II il Cattolico creò il Tribunale dell'Inquisizione e fu inviato in Sicilia il primo inquisitore delegato, Frate Agostino La Pena, la cui nomina fu approvata da Papa Innocenzo VIII.
L'inquisizione in Sicilia fu formalmente introdotta prima del 1478 dal Re Ferdinando II di Aragona.
Palazzo Steri sede palermitana dell'Inquisizione Siciliana, attualmente sede del rettorato dell'Università degli Studi di Palermo
L'istituzione del Tribunale dell'Inquisizione in Sicilia dal XV fino a quasi tutto il XVII secolo faceva parte dell'Impero spagnolo sotto forma di Vice-Regno, al pari di Napoli e della Sardegna. Dopo un tentativo fallito di estendere dalla Spagna alla Sicilia il Tribunale dell'Inquisizione nel 1481, Il 6 ottobre 1487 Ferdinando II il Cattolico creò il Tribunale dell'Inquisizione e fu inviato in Sicilia il primo inquisitore delegato, Frate Agostino La Pena, la cui nomina fu approvata da Papa Innocenzo VIII.