Il Tempio di Ercole a San Marco D'Alunzio e l'ospitalità diffusa
Pubblicato in Città Paesi Borghi · Giovedì 13 Lug 2023 · 4:15
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Il Tempio di Ercole a San Marco d'Alunzio e l'ospitalità diffusa
Il Tempio greco di Ercole, risalente al IV secolo aC, è situato su un gradone roccioso prospiciente l'abitato di San Marco d'Alunzio. Il tempio si mantiene in buono stato di conservazione: ha una pianta rettangolare e oggi esiste la sola cella, la zona sacra riservata ai sacerdoti, posizionata originariamente all'interno di una vasta area.
Il mito di Ercole in Sicilia si riscontra anche a Segesta, dove si pensava che le ninfe avessero fatto zampillare sorgenti per farlo bere dopo una delle sue imprese. A Siracusa gli fu dedicata la fonte Ciane, dove avrebbe compiuto il sacrificio di un toro. In epoca normanna, il Tempio fu convertito in chiesa cristiana dedicata a San Marco Evangelista e ricoprì il ruolo di chiesa matrice fino al XVI secolo. Agli inizi del 1600, l'edificio subì l'influenza barocca, e il portale fu arricchito di fregi e decorazioni marmoree tipiche di stile racconto. Successivamente è stato abbandonato e, nel XIX secolo, defraudato dei propri blocchi costruttivi, che furono utilizzati per altre costruzioni.
Secondo la leggenda tramandata da Dionigi di Alicarnasso, l'antica Aluntio (oggi San Marco d'Alunzio) fu fondata, dopo l'incendio di Troia, da un gruppo di profughi guidati da Enea. Vedendo questo colle, deciderò di fondarvi una colonia.
Oggi, San Marco d'Alunzio è un comune in provincia di Messina, situato a 540 metri sul livello del mare. Il suo patrono è san Marco (25 aprile), ed è uno dei borghi più belli d'Italia. Il centro è situato sul versante settentrionale dei monti Nebrodi, all'interno del Parco regionale dei Nebrodi. Dall'alto dei suoi 548 metri, San Marco domina la costa tirrenica, da Cefalù a Capo d'Orlando e fino alle isole Eolie.
All'inizio del corso principale di San Marco d'Alunzio, un bassorilievo in marmo rosso aluntino su parete rocciosa, realizzato nel 2005 dagli abili artigiani locali, racconta l'illustre passato del piccolo borgo nebroideo: Alwntion per i Greci, Haluntium per i Romani, Demenna per i Bizantini e San Marco per i Normanni.
Oltre al Tempio di Ercole, a San Marco d'Alunzio merita una visita la chiesa di San Teodoro, realizzata a pianta a croce greca ma con una struttura risalente all'epoca bizantina. Al suo interno si trovano importanti decorazioni e stucchi risalenti al XVIII secolo. Un'altra chiesa interessante è quella del Santissimo Salvatore, di chiara concezione architettonica normanna, o la Badia Grande, annessa al Monastero delle Suore Benedettine, recentemente ristrutturata e oggi ospitante il Palazzo Congressi ed Eventi intitolato alla regina Margherita di Navarra, fondatrice del Monastero. Da segnalazione anche la chiesa madre, dedicata attualmente a San Nicola di Bari, e la chiesa dell'Aracoeli. È inoltre possibile visitare importanti edifici civili, come i resti del castello normanno, e reperti archeologici oggi conservati nel museo comunale San Teodoro e nel museo parrocchiale San Giuseppe. L'ex chiesetta dei Quattro Santi Dottori della Chiesa d'Oriente è famosa per i pregevoli affreschi che raffigurano San Giovanni Crisostomo, San Gregorio, San Basilio Magno e San Atanasio.
Le feste, tradizioni ed eventi folkloristici che celebrano costumi e usanze di epoche passate sono numerosi.
Tra le più importanti ci sono:
La festa di San Basilio Magno , protettore di San Marco d'Alunzio, che si celebra ogni anno dal 31 luglio al 2 agosto. Il 31 luglio si festeggiano i Santi Patroni Marco e Nicola. Nel pomeriggio si svolge "L'Entrata r'Addauru", dove i ragazzi del paese decorano dei rami di alloro con nastri colorati e monete, per poi sfilare verso la chiesa della Badia piccola accompagnati dalla banda musicale. La festa continua con la distribuzione delle “Collure Benedette”
Il Palio dell'Assunta , con una sfilata di costumi medievali, che si celebra il 15 agosto
La giornata medievale del 2 giugno
La festa del Crocifisso , con la processione degli incappucciati "Babbaluti", che si tiene l'ultimo venerdì di marzo. Questo è uno dei riti pasquali più suggestivi della Sicilia, durante il quale 33 incappucciati, avvolti in sai blu e scalzi, portano in processione per le vie del paese la pesantissima vara con il Crocifisso ligneo scolpito alla fine del 1550 da fra' Umile da Petralia.
Nebrodi e ospitalità diffusa: visita questo borgo e trascorri 3 notti gratis
L'obiettivo dell'iniziativa di ospitalità diffusa è destinare gratuitamente 30 camere, situate in un complesso di edifici nel centro storico, ai turisti che visitano il borgo per la prima volta. Da un lato, vecchie abitazioni ormai abbandonate torneranno a risplendere come case-albergo, mentre dall'altro il paese beneficerà di un maggiore afflusso di viaggiatori, attratti dall'offerta di soggiorno gratuito.
Fonti di questo articolo:
- Parco naturale dei nebrodi: http://www.clicksicilia.com/parchiinsicilia/parco-dei-nebrodi.php
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