Rievocazioni storiche in Sicilia - Feste e Sagre in Sicilia

Feste e sagre in Sicilia

Benvenuti su "Feste e Sagre in Sicilia", la vostra guida turistica per scoprire le tradizioni popolari dell'isola. Qui troverete una vasta selezione di feste, sagre, eventi e manifestazioni che animano la Sicilia durante tutto l'anno. Dalle antiche usanze alle celebrazioni più moderne, vi condurremo in un viaggio attraverso le colorate e coinvolgenti manifestazioni che caratterizzano la cultura siciliana. Scopri il fascino del passato, con le rievocazioni storiche, i cortei storici in abiti medievali in Sicilia.
Cerca per vivere momenti di aggregazione unici e scoprire la vera anima dell'isola.


Vai ai contenuti

Rievocazioni storiche in Sicilia

Rievocazione storiche, cortei storici in abiti medievali in Sicilia

Scopri il fascino del passato, con le rievocazioni storiche, i cortei storici in abiti medievali in Sicilia.
Le rievocazioni , formalmente commemorano eventi caratteristici del loro glorioso passato medievale o rinascimentale. Queste manifestazioni costituiscono anche richiami turistici e culturali.
Le antiche istituzioni indossando suggestivi costumi d'epoca. Un modo per immergersi nella cultura e nell'atmosfera di un tempo passato, che ti lascerà senza parole.
Preparati a vivere un'esperienza indimenticabile e a fare un viaggio nel tempo attraverso le meraviglie della Sicilia.

La rievocazione storica è un'attività con cui si intende riproporre vicende o situazioni di epoche passate.
Lo scopo della rievocazione storica propriamente detta rimane l'intento di valorizzare e riscoprire le tradizioni storico-culturali di un popolo.
I rievocatori cercano di riportare in vita la storia ricostruendo repliche di reperti archeologici, quali armi, utensili, abiti ecc
Oggi i tornei o giostre hanno perso i caratteri originari, hanno mantenuto solo gli aspetti più spettacolari, talvolta le giostre sono inserite tra gli spettacoli proposti nel corso di feste medievali.
La manifestazione diurna si apre di solito con un corteo inaugurale in costume, con musici e sbandieratori, può servire come apertura di un palio, oppure può introdurre una giostra, vale a dire un'esibizione di abilità a cavallo o a piedi, con armi bianche.
La manifestazione notturna ha un'apertura più fantasiosa, consistente in uno o più spettacoli di strada che creano l'attesa per uno spettacolo più impegnativo, consistente nella rievocazione di un avvenimento storico in forma teatrale.
Spazio pubblicità
Costruiamo uno spazio pubblicitario
Possiedi una attività commerciale-turistica, vorresti inserire inserire della pubblicità, questo spazio è disponibile, pubblicizza la tua attività
Lo spazio in blu è per la tua pubblicità
Proponi il tuo sito con una immagine, il tuo social network, come Instagram e Facebook, i propri canali YouTube,
le tue sezioni pubblicitarie tra i risultati di ricerca su Google, Yahoo e altri motori di ricerca
Amplia il tuo spazio pubblicitario
Non ho uno spazio pubblicitario?
Non sai come scegliere dove pubblicare gli annunci?
Non preoccuparti questo è uno spazio pubblicitario
Agrigento

Gruppo Storico che da oggi si chiamerà Abatellis Branciforti Conti di Cammarata-Duchi di San Giovanni Gemini

Un Gruppo Storico che nasce per onorare la storia del proprio territorio attraverso la rievocazione dei propri antenati e per promuoverlo”, la Presidente fondatrice Irene Catarella.
Il paese di Cammarata era divenuto Contea nel 1451 con Federico Abatellis che, nello stesso anno, aveva fondato il primo nucleo di quello che in futuro diventerà San Giovanni Gemini, ottenendo il privilegio dello “jus aedificandi” attorno alla Cappella di San Giovanni Battista. Gli stessi Abatellis ottennero nel 1507 la “licentia populandi” nel territorio pianeggiante al di là del fiume Turibolo.
Nel 1536 Margherita Abatellis sposò Blasco Branciforti e gli portò in dote, tra l’altro, la Contea di Cammarata che includeva il cosiddetto “nuovo habitato” di San Giovanni. Come ci dice lo storico Monsignor Domenico De Gregorio, però, nel 1587 Ercole Branciforti, con atto ufficiale divenuto esecutivo nel 1588, divise il territorio di Cammarata da quello di San Giovanni trasformando quest’ultimo in Ducato autonomo dalla Contea sia dal punto amministrativo che religioso, grazie a un privilegio ricevuto dal re Filippo II.
Da quel momento Ercole Branciforti fu Conte di Cammarata e Duca di San Giovanni.

Messina

Feste Aragonesi e Corteo Storico a Montalbano Elicona

Feste Aragonesi e Corteo Storico a Montalbano Elicona, rievocazione storica dell'arrivo del Re di Sicilia Federico III a Montalbano Elicona, sua residenza estiva prediletta. La scenografia del borgo viene esaltata dalla presenza di dame, cavalieri e donzelle, arcieri, trovatori e giullari che improvvisano suggestivi spettacoli, animando con le loro rappresentazioni le strade del paese.
Montalbano Elicóna comune della Città Metropolitana di Messina, 920 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre,
la chiesa di Santa Caterina (che conserva una statua cinquecentesca della santa),
la chiesa dello Spirito, entrambe trecentesche.
La chiesa madre, dedicata a San Nicola di Bari, custodisce un altare decorato da bassorilievi gagineschi (1587) e varie opere barocche.
A nord l'altipiano dell'Argimusco è un sito naturalistico ed archeologico che sorge a ridosso della Riserva Naturale del Bosco di Malabotta,

Cena medievale in costumi d'epoca, in onore di Adelasia del vasto, Patti Aprile
Corteo Storico Normanno in onore della terza moglie del Conte Ruggero I, Adelasia del Vasto, le cui spoglie riposano in un sarcofago marmoreo ubicato all’interno della Cattedrale di Patti.
Il Corteo vedrà sfilare i figuranti  per la Cena medievale, nel quartiere medievale si terranno spettacoli di giocoleria tra acrobazie, giochi di destrezza e spettacoli del fuoco.
Un evento per ricordare la regina normanna, che visse nel convento benedettino di Patti gli ultimi anni della sua vita, prevede anche un momento di rievocazione storica attraverso un corteo in cui sfileranno nobili, cavalieri e dame, mentre in cattedrale sarà celebrata una messa.

Gran Contessa di Sicilia
Adelasia giunse al porto di Messina in pompa magna su navi da cui sbarcarono dote, scorta e un nutrito seguito di suoi conterranei liguri e piemontesi che l'avevano seguita per insediarsi nella parte centro-orientale dell'isola, costituendo una ricchezza per l’isola in termini di crescita economica, demografica e linguistica. Durante la reggenza Adelasia spostò la capitale del regno da Mileto a Messina e poi a Palermo, non una semplice reggenza bensì la manifestazione di un indirizzo politico.
Durante il periodo di reggenza che redasse ciò che oggi è conosciuto come il documento cartaceo più antico d'Europa. Donna coraggiosa, forte e determinata, abile tessitrice del futuro dei suoi eredi.
È il cosiddetto "Mandato di Adelasia", scritto nel 1109. Si tratta di un documento bilingue, in greco nella sezione superiore e in arabo in quella inferiore, con cui si ordinava ai vicecomitali della terra di Castrogiovanni di proteggere il monastero di San Filippo di Demenna, sito nella valle di San Marco. Il documento, prima conservato presso l'abbazia di San Filippo di Fragalà, venne poi acquistato dall'Archivio di Stato di Palermo, dove si trova tuttora.

Finì la propria vita a Patti facente parte della Città metropolitana di Messina presso un convento religioso benedettino pur non prendendo mai i voti, dove morì il 16 aprile dell'anno seguente.
Le spoglie di Adelasia vennero tumulate nella cattedrale di Patti, dove ancora oggi si ammira la tomba in stile rinascimentale.
Inizialmente fu sepolta nel convento; nel 1122, l’abate Giovanni ordinò la costruzione del sarcofago reale. Successivamente fu migrato nella cattedrale e nel 1557 fu sostituito con uno in stile rinascimentale che raffigura dormiente la splendida tribolata sovrana, celebrata dall’iscrizione

HIC JACET CORPUS NOBILIS DNE ANDILASIE REGINAE MULIERIS SERENISSIMI DNI ROGERII PRIMI REGIS SICILIE CVIVS ANIMA PER MISERICORDIAM DEI REQUIESCAT IN PACE AMEM MCXVIII

Ha ispirato Vincenzo Consolo: “Quindi Adelasia, regina d’alabastro, ferme le trine sullo sbuffo, impassibile attese che il convento si sfacesse”.

Patti comune del Libero Consorzio Comunale di Messina, 157 m s.m., patrono Santa Febronia ultima domenica di luglio
La cattedrale, eretta nel sec. XVIII su una chiesa normanna, custodisce il sarcofago rinascimentale della moglie di Ruggero I, Adelasia, e una tavola cinquecentesca di Antonello de Saliba (Madonna col Bambino).

Tindari e la Sicilia Tirrenica, il santuario dedicato alla Madonna Nera di Tindari che nel corso degli anni è stato ingrandito e modificato.
Tindari nasconde moltissimi tesori. Nella zona archeologica si trovano i resti della città antica.
Le origini di questa statua sono legati ad una leggenda secondo la quale la scultura fu trasportata per mare e una volta approdata a Tindari la nave non riuscì più a ripartire. La statua della Madonna Nera è scolpita in legno di cedro e arriva, molto probabilmente, da Oriente.
Una volta che i marinai ebbero depositato il carico, compresa la statua, la nave riuscì a riprendere il mare. La statua fu subito portata sul colle all’interno di una piccola chiesa che diventò sempre più grande al fine di accogliere i diversi pellegrini.
Tra i terreni di Tindari sono stati ritrovati mosaici, sculture e ceramiche che sono ora conservate in parte nel Museo Archeologico di Palermo e in parte nel Museo locale.

Bellissimo il teatro greco di Tindari, fu costruito dai greci anche se più avanti nei secoli i romani rimaneggiarono la struttura per trasformarla in anfiteatro per i giochi dei gladiatori.
Il teatro di Tindari venne costruito sfruttando la conformazione della collina ed era in grado di contenere 3 mila spettatori. Quando intervennero i romani costruirono un portico in laterizio e adattarono l’orchestra ad arena per i giochi. Delle antiche quinte restano solo un arco e parte del fondale, restaurati nel secolo scorso.
Dagli anni Cinquanta del Novecento si svolge un festival artistico, dal 2001 è il Festival dei due mari.  https://www.teatrodeiduemari.it/  https://www.tindarifestival.it/

Laguna di Tindari e Spiaggia di Marinello
Oltre questa bellissima chiesa un altro posto affascinante è la Laguna di Tindari che si raggiunge percorrendo la statale 113, lungo la costa tirrenica, la spiaggia di Marinello.
A questa spiaggia sono legate diverse leggende e una delle più note narra che la spiaggia si fosse formata in seguito alla caduta di una bimba dalla terrazza del Santuario sovrastante.

Patti Street Food Fest, sapori di primavera”, dal 21 al 25 aprile 2023 tre giorni dedicati ai sapori della Sicilia. Street food, prodotti tipici del territorio eventi, cultura,


Giornata Storica a San Marco d'Alunzio a giugno

Rievocazione Medioevale con delegazioni di cortei storici provenienti da tutta la Sicilia, giochi medievali, danze, musici e giocolieri.
Una manifestazione che ci riporta indietro nel tempo agli antichi usi e costumi della cultura medievale. Un percorso virtuoso dove partecipano all’evento le delegazioni dei cortei storici più importanti della Sicilia. Cortei Storici, Spettacoli, elezione della Dama del Castello.
Tutto il centro storico rivivrà, in scene di vita medievale, meravigliosi spettacoli, giullari, buttafuoco, dame e cavalieri, sbandieratori e musicisti di strada, che per un giorno ci faranno aprire le porte del tempo per tornare indietro e rivivere meravigliose ed indimenticabili atmosfere.
La Giornata Medievale sarà animata da giullari, fachiri, sbandieratori e musicisti di strada. Visite guidate della città.

https://www.facebook.com/people/Pro-Loco-San-Marco/100079966671943/
San Marco d'Alunzio comune in provincia di Messina, 540 m s.m.,
patrono San Marco 25 aprile
centro situato sul versante settentrionale dei monti Nebrodi, è compreso nel parco regionale

Festa del SS. Crocifisso di Aracoeli a San Marco D'Alunzio - Tradizionale processione penitenziale dei fedeli "Babbaluti", trentatrè confrati con palandrane e cappucci blu, che si occupano del trasporto del fercolo con il SS.Crocifisso. L'ultimo venerdi' di marzo

Bosco in Festa a San Marco d'Alunzio - Il Primo Maggio Bosco in Festa a San Marco d'Alunzio, tradizionale scampagnata, visite guidate al patrimonio artistico e ai musei. 01 maggio

Giornata Medievale a San Marco d'Alunzio - Rievocazione Medioevale Corteo medievale con delegazioni di cortei storici provenienti da tutta la Sicilia, giochi medievali, danze, musici e giocolieri. 01 giugno

Festa dei Santi Marco Nicola e Basilio a San Marco d'Alunzio - Tra le feste celebrate a San Marco d’Alunzio, una delle più caratteristiche è senza dubbio quella dedicata a di S.Marco, S. Nicola e S. Basilio Magno. Si addobbano i così detti rami (alberelli per lo più di alloro) con nastri colorati, il corteo è preceduto da questi ragazzi che portano i “rami”, si snoda per le vie del paese accompagnato dalla banda musicale Tradizionale "Entrata r’addauru", la "Vara", ornata di fiori e basilico profumato, viene portata in spalla dai devoti che implorano le grazie gridando: "Razii, S.Basili! E chiamamilu cu vera firi! Viva Diu e San Basili! ". 30 luglio / 02 agosto

San Martino nel Borgo di San Marco d'Alunzio - Tre giorni all’insegna della bellezza e del gusto. Ospiti nel Borgo per le degustazioni rinomate cantine e stand enogastronomici con prodotti locali.

San Marco Iron Fest - Biennale di Arte Fabbrile a San Marco DAlunzio. Tornano a sfidarsi gli artisti del ferro provenienti da tutto il mondo nello scenario unico di San Marco D'Alunzio in Sicilia.



Enna

Palio dei Normanni a Piazza Armerina

Palio dei Normanni a Piazza Armerina è la più imponente rievocazione storica del meridione d’Italia, è dedicata a Ruggero d’Altavilla, che nel XII secolo liberò la città dai Saraceni, il Plaio dei Normanni il 12-13-14 agosto è iscritto alla Federazione Italiana Giochi Storici (FIGS) e al Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, si svolge in tre giornate. Il terzo giorno, presso il campo S. Ippolito si svolge il torneo medievale “La Quintana del Saraceno” che consiste in una serie di prove di abilità fra i Cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici, che si contraddistinguono con i propri colori sociali: Monte (colore giallo) ; Castellina (colore azzurro); Canali (colore rosso); Casalotto (colore verde).
Piazza Armerina comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 697 m s.m., patrono Madonna delle Vittorie 15 agosto,
dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, fa di Piazza Armerina è uno dei siti archeologici più interessanti della Sicilia.
Il duomo fu ricostruito, su progetto di Torriani, all'inizio del sec. XVII inglobando i resti della primitiva chiesa quattrocentesca, fra cui il campanile; tra le opere d'arte (sec. XVI-XVII) che vi sono custodite spiccano un Crocifisso su tavola, dipinto su entrambe le facce, del cosiddetto Maestro della Croce di Piazza Armerina (1485), una custodia d'argento sbalzato (1625) che contiene una Madonna delle Vittorie bizantineggiante e la tela dell'Assunta (1612) di Filippo Paladino.
La chiesa di San Pietro (sec. XVI), di stile tardorinascimentale, all'interno è impreziosita da un soffitto in legno settecentesco e da sculture gaginesche,
la chiesa di Sant'Andrea (tardo sec. XI), a croce egizia, conserva affreschi dei sec. XII-XIII.
Nella Biblioteca Comunale è conservato il Libro dei privilegi concessi dai re di Sicilia dal Trecento fino alla metà del Settecento,
Nei dintorni di Piazza Armerina, a S dell'abitato, sorge la grandiosa villa tardoromana del Casale

Palio nicosiano, Nicosia

Palio nicosiano, Nicosia, un corteo di cavalieri, Dame e Signori e di Confratelli di 12 quartieri di Nicosia, sfila per le vie della citta'. Cavalieri, con costumi d'epoca rappresentano le principali casate nobiliari rinascimentali. In mezzo al corteo un gruppo di giovani musici, allietavano gli spettatori con strumenti e musica in stile barocco. Infine il gruppo dei quattro arcieri in Piazza Garibaldi, ha dato vita ad un torneo per eleggere la castellana che parteciperà alla sfilata del corteo a Sperlinga. La manifestazione si conclude a sera inoltrata in piazza Garibaldi, dove le confraternite si sfidano facendo volteggiare con destrezza u palio un bastone di 4 metri con appeso un drappo riccamente decorato, simbolo della confraternita.
Nicosìa comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 724 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre, soprannominata la città dei 24 Baroni
La basilica di Santa Maria Maggiore fu costruita dopo la frana del 1757 e conserva tra l'altro un grandioso polittico marmoreo di Antonello Gagini (1512) e il cosiddetto “trono di Carlo V” (in cui si sedette l'imperatore quando visitò il paese nel 1535).
La cattedrale di San Nicola, principale monumento cittadino, eretta nel sec. XIV e rimaneggiata nei sec. XVI e XIX, conserva della primitiva costruzione il sontuoso portale e la torre campanaria, con eleganti bifore e trifore; sul fianco sinistro si apre il portico quattrocentesco. L'interno custodisce, oltre a un soffitto quattrocentesco in legno dipinto, numerose opere d'arte, tra cui alcune sculture di scuola gaginesca, una tela di Pietro Novelli, un Crocifisso attribuito a fra' Umile da Petralia e i pregevoli stalli lignei intagliati del coro (sec. XVII).
La chiesa di San Benedetto conserva dell'originaria struttura trecentesca un rosone e il portale,
la chiesa di San Michele Arcangelo, edificata prima del Trecento e successivamente rifatta, sono un San Michele, statua attribuita ad A. Gagini, e un fonte battesimale cinquecentesco.
La chiesa di San Biagio ha l'interno ornato da pregevoli stucchi (sec. XVIII) e custodisce un trittico in marmo di A. Gagini (1510).
Ogni anno in primavera Nicosia si arricchisce con la tradizionale infiorata, se vi trovate potreste anche partecipare Nicosia Beer Festival

Settimana Federiciana ad Enna

Settimana Federiciana celebra la figura di Federico II di Svevia, attraverso convegni, letture, giochi e mercati medievali, tornei di tiri con l'arco, esibizioni artistiche ed il grande corteo storico.
I quartieri di Enna saranno animati con eventi giornalieri e serali, permettendo così al visitatore di assistere a rievocazioni storiche, giochi e degustazione di antichi sapori.
Da non perdere: il Torneo degli Arcieri, il Palio dei Quartieri, i giochi medievali a squadre, la rievocazione storica “L’arrivo di Federico II a Castrogiovanni", la sfilata della corte e dei cavalieri per le vie del quartiere, visite guidate e spettacoli musicali.
Ragusa

Festa della Madonna delle Milizie a Scicli

Festa della Madonna delle Milizie a Scicli, rappresenta la vittoria dei Normanni sui Saraceni che si fa risalire all'anno 1091 per opera di Ruggero d'Altavilla, conclusasi con la liberazione di Scicli dal dominio saraceno.
La Festa delle Milizie è nota in tutto il mondo per essere l'unica manifestazione in cui si commemora la discesa della Vergine a cavallo, che, armata di spada, salvò gli sciclitani dalle incursioni saracene.
L'evento è ricordato dagli sciclitani con la rievocazione dalla battaglia con due gruppi che simboleggiano i cristiani e i saraceni pronti a darsi battaglia su un grande palco in piazza Italia. La festa è arricchita da una grande fiera, dalla processione della statua della Madonna e dal pellegrinaggio fino al Convento delle Milizie dove, pare, apparve la Madonna in aiuto dei normanni.


La Cavalcata di San Giuseppe a Scicli

Innestata su un residuo di quei drammi sacri che si inscenavano nel Medio Evo per propiziare un buon raccolto, gradualmente è stata "assimilata" dal Cristianesimo per farne una festa religiosa in onore del SantoPatriarca.
Ricca di suggestioni è la lunga e laboriosa preparazione delle straordinarie bardature dei cavalli; nei "dammusi", un gran numero di persone, su una orditura di rami di palme, ( oggi largamente sostituiti dalla tela di juta), intesse migliaia di violaciocche (u bàlucu), componendo magnifici "quadretti" raffiguranti la Sacra Famiglia e svariati simboli sacri.
I cavalli così bardati, montati da cavalieri vestiti con i caratteristici costumi della tradizione contadina, muovono da un unico punto di raccolta, in prossimità della piazza principale della città, dirigendosi verso il sagrato della chiesa dedicata al Santo
Siracusa

La Festa dell’Alveria a Noto Antica

La Festa dell'Alveria a Noto AnticaDal 1983 ogni anno nella quarta domenica di maggio si svolge fra le rovine di Noto antica la Festa dell’Alveria, una rievocazione storica in costume legata alla cittadina distrutta dal terremoto del 1693. La località si animana di figuranti vestiti da guerrieri, dame, bottegai, servitori, e via dicendo, che si muovono in una scenografia medievale. E si possono incontrare anche personaggi caratteristici dell’epoca, come artigiani, architetti, musici, giocolieri, maestri d’armi, ecc. che come in una forma di archeologia sperimentale, sono intenti nelle loro attività. Non manca neppure lo spazio dedicato alla gastronomia, con la preparazione di tipici piatti medievali.


MedFest Medioevo in Sicilia a Buccheri

MedFest Medioevo in Sicilia a Buccheri, i festeggiamenti prendono il via con un corteo storico che attraversa l’intero centro storico, a seguire le tre piazze della città diventano un palcoscenico per i tanti gruppi di artisti, che trascinano il paese in una festa sfrenata fino a tarda notte.
La domenica sera, i festeggiamenti si chiudono con una grande parata di tutti gli artisti che partecipano al festival.
Bùccheri comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 820 m s.m., patrono Sant’ Ambrogio 7 dicembre,
La chiesa di Sant'Antonio Abate, con scalinata scenografica e facciata barocca su tre ordini, che conserva due tele di Guglielmo Borremans (1728).
La chiesa di Santa Maria Maddalena (sec. XVIII), dalla ricca facciata in pietra scolpita, custodisce una statua della Maddalena di Antonello Gagini (1508).
La bella fontana dei quattro canali (1585) è in pietra lavica.


Alla corte di Federico II di Svevia ad Augusta

Alla corte di Federico II di Svevia ad Augusta edizione del corteo storico
Il corteo storico "Alla corte di Federico II di Svevia" si inserisce nell'ambito dei festeggiamenti in onore di San Domenico, patrono della Città di Augusta e va in scena a maggio.

Tra luci e colori, rullo dei tamburi, la Corte di Federico II animata dagli alunni dell'istituto comprensivo Principe di Napoli, attraversa la via principale del centro storico per raggiungere piazza Duomo.
Qui si assiste all'animazione di una partita di scacchi medievali, alle coreografie degli sbandieratori, a diverse danze medievali. Non manca il solenne momento dell'investitura del cavaliere, simbolo di fedeltà e lealtà.

Catania

Rievocazione storica Arbereshe a Biancavilla

Rievocazione storica arbereshe a BiancavillaOgni anno la località di Biancavilla, ai piedi dell’Etna, rievoca le proprie origini albanesi, con un corteo storico in costumi tardo-medievali che si snoda lungo le sue vie. Meta finale del corteo è la Basilica di S. Maria dell’Elemosina, patrona della cittadina e protagonista della fondazione di Biancavilla. L’evento è organizzato dall’Associazione “Rievocazioni Storiche Arbereshe” (appellativo dei greco-albanesi di Sicilia e del resto d’Italia) in sinergia con il Comune della cittadina etnea.
Narra la storia che nel 1482, un gruppo di Albanesi di Scutari in fuga dall’avanzata dell’esercito turco attraversò il Mar Jonio sotto la guida di Cesare De Masi ed approdò in Sicilia. La loro intenzione era inizialmente quella di ricongiungersi ai loro connazionali già presenti nell’isola siciliana a Piana degli Albanesi (PA). Ma lungo la via si fermarono per la notte in un un’area chiamata Callicari, dove piantarono le tende ed appesero ad un albero di fico un quadro della Madonna dell’Elemosina, una delle poche reliquie che si erano portati dietro dalla propria patria. Secondo la tradizione, al loro risveglio il mattino successivo scoprirono che i rami del fico durante la notte erano cresciuti fino ad avviluppare in maniera inestricabile l’icona. Interpretando questo fatto come la volontà della Madonna ritratta nel quadro di rimanere in quel luogo, gli Albanesi ne fecero richiesta al signore di quelle terre, il conte Gian Tommaso Moncada che ne diede un provvisorio consenso.


Festa Medievale a Randazzo

luglio - Randazzo
Festa Medievale nel centro storico di Randazzo (CT), rievocazione storica della permanenza di Bianca di Navarra - Vicaria di Sicilia dal 1409 al 1415.
Il corteo storico formato da figuranti che indossano preziose riproduzioni di abiti del XV secolo. Il corteo si compone di diverse sezioni: il gruppo dei cortigiani, una sezione di tamburi, un gruppo di armati (che nella rievocazione randazzese scorta della Regina Bianca), un gruppo di arcieri e il gruppo dei popolani; esso è inoltre caratterizzato dalla presenza di un gruppo di danzatori in grado di offrire al pubblico un saggio di danze (popolari) e bassedanze (cortigiane) del XIV/XV secolo.
Randazzo comune della Città Metropolitana di Catania, 765 m s.m., patrono Maria Santissima Assunta 15 agosto,
La chiesa di Santa Maria Assunta, dalla quale iniziamo la nostra visita a Randazzo, è il più importante luogo di culto cittadino.
La sua costruzione iniziò nella prima parte del XIII secolo, durante l’epoca normanna. Il campanile si aggiunse però soltanto nel 1863.
Secondo la leggenda, questa chiesa sorge nel punto in cui, in antichità, un pastorello scoprì una misteriosa immagine della Madonna, illuminata da una fiammella, all’interno di una grotta.
L’imponente facciata stupisce per il contrasto tra il basalto nerissimo e le decorazioni in arenaria bianca delle finestre e dei portali, al suo interno il Crocifisso di legno scolpito da Frate Umile da Petralia, nel XVII secolo.

La Chiesa di San Martino è un altro dei principali luoghi di culto di Randazzo, nonché uno dei più antichi: la sua struttura originaria, ad una sola navata, risale infatti al V secolo.
Nel XII secolo, la chiesa fu poi ampliata con due ulteriori navate, mentre una quarta fu aggiunta nel corso del 1600.
Attualmente, la chiesa di san Martino mostra prevalentemente uno stile barocco. Sulla sua elegante facciata, spicca la presenza di 12 miniature in arenaria che rappresentano santi e martiri (foto sotto).
Alto ben 41 metri, il campanile della chiesa di San Martino è considerato dagli esperti tra i più belli della Sicilia.

La chiesa di San Nicola (o di “San Nicolò“), situata nel quartiere greco di Randazzo, è la più grande di quelle presenti nella cittadina, e tra quelle di maggiori dimensioni dell’intera Diocesi.

Un’altra scultura di forte valore storico è situata sulla piazza di fronte la chiesa di San Nicola, ed è quella denominata “Randazzo Vecchio“.
La statua, che poggia su una base in pietra lavica, raffigura un uomo e tre animali: un’aquila poggiata sul suo collo, due serpenti ed un leone.

Il Museo dei Pupi Siciliani di Randazzo


Festa Medievale a Motta Sant'Anastasia

La manifestazione si svolge ai piedi del Castello Normanno di Motta Sant’Anastasia, in Piazza Dante ad agosto.
Un epoca in cui dame, cavalieri e giullari popolavano il borgo medievale con danze, giochi e spettacoli. Il gruppo degli Sbandieratori e Musici di Casa Normanna, con i loro acrobatici volteggi, sfilate di bandiere e squilli di tromba, allieteranno gli ospiti.
Gli artisti di strada, i musicisti, gli sbandieratori e le danzatrici dell’Associazione si alternano tra spettacoli e performance, un’esperienza che riporta indietro nel tempo, regalando emozioni a chiunque partecipi a questo straordinario viaggio nel passato.


Corteo Storico del Senato Civico a Caltagirone

Corteo Storico del Senato Civico a Caltagirone, costituisce una componente di prestigio delle tradizioni storiche della città di Caltagirone. Il Corteo del Senato Civico di Caltagirone, che ha origine nel XVII secolo, accompagna le autorità cittadine .E' composto da 35 elementi, in costumi d'epoca, tra Giurati, Patrizi, Mazzieri, Guardarobbe, Inservienti, Capitano di giustizia, Alabardieri , Pifferi , Trombettieri e Tamburini con carrozze con tiro a quattro cavalli per le autorità civili e religiose, che nel perido barocco erano utilizzate dal Regio Secreto.La sfilata del Corteo si svolge nel suggestivo scenario barocco del centro storico di Caltagirone, inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Caltagiróne comune della Città Metropolitana di Catania, 608 m s.m., patrono San Giacomo 25 luglio
Con un centro storico ricco di edifici di grande rilevanza architettonica barocca, ed un gran numero di botteghe dove si espongono e si vendono i manufatti della pregiata ceramica locale. Il Duomo, le Chiese di S. Chiara, S. Francesco di Assisi, S. Giacomo, S. Giorgio e S. Maria di Gesu' meritano una visita per l'architettura e per le opere d'arte ivi conservate.
Parimenti deve essere compiuta la piccola fatica di risalire la scala di S. Maria del Monte, dalle alzate rivestite con maiolica policroma e quadrotti di lava nerissima, che conduce alla omonima Chiesa, Santa Maria del Monte: costruita nel 1608 su progetto di Giuseppe Giacalone, ha 142 scalini e unisce la città alta alla città bassa, superando un dislivello di circa 50 metri; il rivestimento ceramico, del sec. XX, con decorazioni geometriche, floreali e figurative, rappresenta in successione gli stili arabo, spagnolo e rinascimentale, ripercorrendo la storia della tradizione ceramica locale.
Nella Chiesa e nel Convento dei Cappuccini si trova anche una piccola ma pregevole pinacoteca. Gli amanti della ceramica non riusciranno facilmente a staccarsi dalle vetrine delle botteghe artigiane che espongono piatti, vasi,lucerne di alto livello artistico, talvolta con gli stessi disegni e colori adoperati nei secoli passati. Vasta e affascinante la produzione di figure umane, di personaggi del presepe e di animali.
La conoscenza della storia della ceramica, puo' essere ampliata presso il Museo Regionale ad essa dedicato, mentre il Museo Civico custodisce reperti archeologici ed oggetti d'arte. Una Galleria Civica di arte contemporanea e' ubicata presso l'ex Ospedale delle Donne.
Per le sue architetture barocche Caltagirone è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, insieme ad altre città del Val di Noto.
Durante la festa patronale si ripete la tradizione della “Luminaria”: la grandiosa scalinata di Santa Maria del Monte viene illuminata da migliaia di lucerne a olio che formano disegni ornamentali; sempre sulla scalinata viene allestita in maggio “La Scala Infiorata”.
Palermo

Caccamo rievocazione storica ai piedi del castello

Càccamo comune della Città Metropolitana di Palermo, 521 m s.m., patrono San Nicasio ultima domenica di agosto,
Il castello (sec. XII, ristrutturato in età barocca), in pietra bianca, che si innalza, turrito e merlato, su una parete rocciosa ed è il più grande della Sicilia. Tra le sue mura, nel 1160, fu ordita da Matteo Bonello e dai baroni normanni la congiura contro Guglielmo il Malo; questo episodio rappresenta il tema di colorati murales che decorano i muri di alcuni edifici dell'abitato.
Il duomo dedicato a San Giorgio, di origine normanna, fu riedificato nel sec. XVII.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli (sec. XV), di San Marco (sec. XIV), della Santissima Annunziata (sec. XVI-XVII) e di San Benedetto, detta “la Badia” (1615), con un bel pavimento in ceramica policroma realizzato nel Settecento.

La Giostra dei Ventimiglia a Geraci Siculo

La manifestazione, organizzata dal comune di Geraci Siculo insieme alla Pro Loco, l’associazione Cavalieri della Contea e altre associazioni del territorio, vuol fare rivivere i fasti della contea appartenuta alla nobile famiglia Ventimiglia che, nel Medioevo, ha governato gran parte del territorio madonita.

Tre giorni pieni di giochi cavallereschi, cortei d’epoca e rappresentazioni teatrali che animano il borgo fiorito delle Madonie e lo proiettano al cospetto del conte Francesco.
Ci sarà la rievocazione storica di “U Conti cumanna”, ovvero una narrazione in costume d’epoca della vita medievale e degli antichi mestieri.

Il giuramento dei cavalieri, gli spettacoli medievali e il successivo palio.
Il momento più atteso della tre giorni di spettacoli è il palio, in cui i cavalieri provenienti da tutti i comuni un tempo appartenenti alla contea dei Ventimiglia, si sfideranno in tre giochi medievali di velocità e precisione.
I cavalieri si daranno “battaglia” attraverso il gioco del saraceno, quello degli anelli e infine l’avvincente gioco della rosa.

Nel 1440, Giovanni I Ventimiglia ottenne il titolo di Marchese di Geraci, mentre nel 1595 Giovanni III Ventimiglia venne insignito del titolo di Principe di Castelbuono.
Per ricordare questa nobile e potente famiglia, che portò le Madonie al centro delle vicende politiche del Regno, e per far rivivere e conoscere momenti storici del nostro passato, venivano organizzate due distinte manifestazioni: la Giostra dei Ventimiglia a Geraci Siculo e l’Arruccata di li Vintimiglia a Castelbuono.



Nel segno di Guglielmo, a Monreale si rievoca il periodo Normanno con costumi d'epoca

Nel segno di Guglielmo” promossa dalle associazioni con il Comune di Monreale, che prenderà il via a settembre .

In calendario "Estemporanea d’arte curata dagli artigiani, artisti e studenti locali. Lo spettacolo teatrale il “Ciullo e i suoi fratelli: racconti di storie e poesie in diretta dal Medioevo” promosso dall’associazione “La Compagnia in Valigia”, seguirà il concerto di musica medievale a cura del Gruppo "Tetra Kordes" e degli artisti del Conservatorio “Scarlatti” di Palermo-Associazione Palermo Festival.

Ed ancora il programma prevede il torneo degli arcieri a cura dell’associazione Gruppo Arcieri Tritone e dell'associazione Arcieri del Re, “Le voci dalla torre” cori e canti di rievocazione medievale intercalate da recitativi con spunti storici su quello che rappresentavano i luoghi prima dell’arrivo dei Normanni e sulla costruzione della cattedrale” a cura dell’Associazione Te.Ma. Prevista l’esibizione di focolieri, falchi e tamburi del Medioevo di Randazzo Sicularagonensia del Gruppo La Fenice.

Poi “La Notte dei fuochi e la cacciata dei diavoli” rappresentazione di antichi riti tramandati dalla notte dei tempi per allontanare gli spiriti maligni e la malvagità dal cuore dell’uomo e dai luoghi da consacrare curata dall’Associazione Te.Ma. La vestizione del “Cavaliere Thomas” a cura dell’Associazione Te.Ma. I parrucchieri di Monreale, inoltre, realizzeranno le “Acconciature medievali”.

Al Collegio di Maria si terrà lo spettacolo teatrale “Troppo lunga è la notte” della Compagnia Teatrale "Le Bollicine"- MonrealEArte, presentazione del libro “Itinerario Gastronomico Arabo Normanno” scritto da Carlo Di Franco Associazione MonsRealis. Dimostrazione di tiro con l'arco promosso dal Gruppo Arcieri Tritone e dall'associazione Arcieri del Re. “Le notti di Morgana”Racconti e leggende fra i boschi del Monte Reale, le gesta epiche sotto le mura dei castelli, il sogno di Guglielmo a cura dell’Associazione Te.Ma.

Verrà esposta la carrozza medievale che consentirà a turisti e visitatori  di scattare foto, l’iniziativa è dell’Associazione Te.Ma. Rappresentazione per l’annuncio, da parte del banditore dell’arrivo di Re Guglielmo II e di tutta la corte Normanna, per dedicare e intitolare la Cattedrale a Maria Santissima e del grande banchetto offerto dal Re a cura dellAssociazione Te.Ma. Proseguiranno nei diversi giorni le visite guidate alle torri dellaCattedrale.
Verrà allestito il Banchetto medievale di degustazione di prodotti tipici, birra e vino speziato, preparato con le tecniche del tempo. Accompagneranno il momento conviviale le trombe imperiali, gli stendardi seguiti dagli sbandieratori e dai tamburi,  da Piazza Inghilleri partirà il Gran Corteo Storico di rievocazione storica con proclama del Banditore che arriverà in piazza Guglielmo dove sarà ancora visitabile l’accampamento medievale e il mercato.


Monreale comune della Città Metropolitana di Palermo, 310 m s.m., patrono San Castrenze 2 febbraio, è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il duomo è intitolato a Santa Maria la Nuova: la facciata è fiancheggiata da due poderose torri campanarie quadrangolari ed è preceduta da un portico settecentesco a tre archi sorretti da colonne in stile dorico, sotto cui è il portale maggiore, chiuso da imposte bronzee (1186) attribuite a Bonanno Pisano; il portico rinascimentale (1547-69) di Gian Domenico e Fazio Gagini, sul fianco sinistro, racchiude un altro portale con battenti bronzei (1179), opera di Barisano da Trani; la parte della costruzione che sovrasta l'altare, detta “Santuario”, soprelevata e con tre absidi, domina l'intero edificio e si presenta all'esterno come uno dei più grandiosi esempi dell'architettura arabo-normanna.
L'interno è a pianta basilicale; nella parte superiore delle pareti corre uno stupendo e vastissimo ciclo di mosaici su fondo oro (1180-90) raffigurante fatti dell'Antico e del Nuovo Testamento e il Cristo Pantocratore. Qui è ospitato il Tesoro del Duomo che contiene reliquiari, arredi sacri e altri oggetti preziosi risalenti ai sec. dal XII al XVII.
Il chiostro è quanto rimane del convento benedettino: di forma quadrata, è tutto cinto da un portico ad archetti acuti sorretti da 228 colonnine binate con capitelli di grande rilievo artistico.
In città ha sede la Civica Galleria d'arte moderna “Giuseppe Sciortino”, dedicata ad opere di pittura e scultura moderna e contemporanea.
L'organo a canne della Cattedrale è stato costruito tra il 1957 e il 1967 dai Fratelli Ruffatti di Padova. Il progetto è stato ideato sotto l'episcopato dell’Arcivescovo Francesco Carpino; ha partecipato alla progettazione Mons. Antonino Orlando, all'epoca organista titolare. Il concerto inaugurale ebbe luogo il 24 aprile 1967 e venne eseguito da Fernando Germani.
Lo strumento si compone di 121 registri per poco più di 7.000 canne suddivise in tre corpi sonori.

La frazione San Martino delle Scale, si sviluppò un'abbazia benedettina, distrutta nel sec. IX dagli Arabi, riedificata nel Trecento, rimaneggiata più volte. Il complesso abbaziale è molto articolato, con numerosi cortili e chiostri, tra i quali si segnala quello di San Benedetto (1612) con una bella fontana. La chiesa, di fondazione cinquecentesca, è a navata unica e conserva numerosi dipinti di vari artisti, tra cui Filippo Paladino e Pietro Novelli, notevoli opere scultoree e un imponente coro ligneo intagliato, realizzato parte nel Cinquecento e parte nel Settecento.

L’Itinerarium Rosaliae, il cammino, percorribile, fra ambienti incontaminati di grande pregio e aree culturali molto suggestive dalle spiccate peculiarità culturali, interessa le Arcidiocesi di Palermo, di Monreale, di Agrigento e l’Eparchia Greco Albanese di Piana degli Albanesi https://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/itinerarium-rosaliae.php

Grisì in Festa - Sagra dei Sapori siciliani a luglio a Grisì, frazione del comune di Monreale. A Grisì, paese caratteristico di verdi e dorati paesaggi agricoli, a pochi minuti da Partinico, Alcamo e dai centri del Golfo di Castellammare,una manifestazione in cui saranno protagonisti il gusto della tradizione culinaria siciliana dello Street Food, https://www.facebook.com/grisinfesta/



MeMuFest a Giarratana

Medieval Music Festival a Giarratana
Spettacoli, abiti, musiche, un corteo si snoderà per le vie cittadine, figuranti con abiti medievali e suonatori di tamburi e sbandieratori daranno vita ad uno spettacolo unico.
Giarratana comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 520 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo e terza domenica di settembre e san Bartolomeo 24 agosto,
la chiesa madre, dedicata all'Annunziata e a San Giuseppe, iniziata nel 1696 e conclusa nel 1935, dalle forme tardorinascimentali, e la scenografica chiesa barocca di San Bartolomeo (sec. XVIII), con facciata a tre ordini sovrapposti.
Trapani

Trapani medievale rievocazione storica

“Manfredi di Trinacria” nei giorni 9, 12, 13, 14 novembre alla Real Chiesa ed ex-Convento di San Domenico

Trapani medievale rievocazione storica

“Manfredi di Trinacria” nei giorni 9, 12, 13, 14 novembre alla Real Chiesa ed ex-Convento di San Domenico

Corteo Storico di Santa Rita e della Nobiltà a Castelvetrano

Il Corteo Storico di Santa Rita e della Nobiltà Castelvetranese a maggio a Castelvetrano.
Sfilata in costumi d’epoca quattrocentesca, festa che coinvolge sbandieratori, tamburini e musici medievali, rappresentanti della nobiltà, centinaia di figuranti in costume medievale.
La manifestazione si conclude davanti all’immagine esposta, di Santa Rita alla quale, dopo i saluti di rito del Sindaco e del Parroco, viene offerta, da parte del primo una lampada votiva.

La domenica si snoderà per le vie del centro storico il Corteo Storico in tutto il suo splendore. Al Corteo parteciperanno degli sbandieratori, tamburini e musici medievali. Durante il corteo si svolge lo spettacolo itinerante dei Musici, buffoni e commedianti che con il susseguirsi di musiche strumentali e canti, intramezzati da odi e sonetti proietterà gli spettatori in pieno periodo medievale.
Durante il corteo si potrà ammirare la mazza argentea denominata “Giuratoria” appartenuta per secoli al Giurato della Città di Castelvetrano e che solo in occasione di questo corteo viene posta all’ammirazione della cittadinanza dopo secoli di oblio per volere del Comitato per il Corteo storico e il Sindaco di Castelvetrano.
La sfilata del corteo della Nobiltà Castelvetranese si concluderà nel sistema delle piazze con lo spettacolo di musici, buffoni e commedianti… tra danze, cunti e canti, mentre i personaggi abbigliati secondo la moda del secondo ‘500, sfileranno per le strade del centro storico di Castelvetrano, al termine dell’esibizione davanti la Chiesa del Purgatorio, si svolgerà il consueto rito della “Proclamazione a primo principe della Città” a Carlo d’Aragona e Tagliavia.



Festa Federicina ad Erice

Rievocazione Storica “Re Federico III di Trinacria”
Erice
Rievocazione storica dell’arrivo a Erice di Federico III d’Aragona, Re di Sicilia, e della moglie Eleonora.
Per l’occasione viene allestito il villaggio medievale e ci saranno sfilate, spettacoli di musici e danzatrici, degustazione di prodotti tipici ericini medievali e spettacoli itineranti.
Èrice comune del Libero Consorzio comunale di Trapani, 751 m s.m., patrono Madonna di Custonaci ultimo mercoledì di agosto
Erice, dal 1167 al 1934 parte di Monte San Giuliano. Secondo Tucidide fu fondata dagli esuli troiani in fuga, che conserva ancora oggi il suo aspetto medievale.

Piazza Duomo di Erice
La piazza del Duomo di Erice è il luogo che meglio riassume la storia di questa incantevole località, un tempo dominata dai Normanni.
La chiesa madre è invece del Trecento, e risale all’epoca dello spagnolo Federico d’Aragona, la bellissima chiesa in pietra fu realizzata sotto il regno di Federico III d’Aragona nel 1314. La struttura in pietra, in stile gotico è caratterizzata da un rosone centrale e da un bellissimo portico. Di fianco alla chiesa si trova la Torre Campanaria, da cui è possibile ammirare la città dall'alto: saliti i 110 gradini e ammirate la meraviglia. La bella facciata gotica e la torre campanaria sono uno degli scorci più fotografati della Sicilia.

Il Castello Venere e la Torre Pepoli
Il castello di Venere, costruito dai Normanni nel XII secolo sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano e se si è in cerca di una vista mozzafiato Erice offre anche l’opportunità di visitare, con le sue antiche mura controlla l’intero territorio circostante.
Poco più in basso la Torre Pepoli offre panorami incantevoli sulle bellezze naturali che circondano il paese, raggiunta questa bellissima torretta in stile liberty voluta dal Conte Agostino Pepoli, si può ammirare il panorama sul golfo di Monte Cofano.

Museo Civico
All’interno del Palazzo Municipale, sulla principale piazza Umberto I, Il Museo Civico conservata la bellissima opera marmorea de L’Annunciazione, oltre a reperti archeologici di grande valore come la Testina marmorea di Afrodite.

Chiesa di San Martino
realizzata per volontà di Ruggero il Normanno. La chiesa, a tre navate, è caratterizzata da un bellissimo pavimento maiolicato oltre a statue, dipinti e affreschi.

Mura di Erice
Passeggiate lungo la cinta muraria realizzata a difesa di Erice e perfettamente conservata. Le mura che partono da Porta Trapani e giungono a Porta Spada.

Quartiere Spagnolo
Si tratta di una struttura militare da cui potrete godere di una vista mozzafiato sul golfo di Bonagia e su Monte Cofano. La struttura ospita il Museo dedicato agli antichi mestieri.

L'ultimo mercoledì di agosto, in occasione della Festa della Madonna di Custonaci, si svolge la Processione dei Personaggi.
Può interessarti anche
Non sono presenti ancora recensioni.
0
0
0
0
0
Torna ai contenuti