Alexander Hardcastle, Villa Aurea e la Valle dei Templi
Pubblicato in Cultura e Società · Mercoledì 27 Nov 2024 · 3:45
Tags: Alexander, Hardcastle, Villa, Aurea, Valle, dei, Templi, turismo, Sicilia, storia, architettura, cultura, archeologia, Agrigento
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Alexander Hardcastle, Villa Aurea e la Valle dei Templi ad Agrigento
Se sei alla ricerca di un'esperienza unica in Sicilia, non puoi perderti la storia di Alexander Hardcastle e della sua splendida Villa Aurea, situata nel cuore della Valle dei Templi ad Agrigento. Questo luogo incantevole non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un punto di riferimento per chi ama l'arte e la cultura.
Alexander Hardcastle (Londra, 25 ottobre 1872 – Agrigento, 27 giugno 1933) è stato un mecenate, archeologo dilettante e capitano della Royal Navy britannico.
Ha frequentato l'Harrow School e vinto la medaglia d'oro Neeld per la matematica nel 1890, già vinta nel 1886 dal fratello Joseph Alfred.
Le sue competenze tecniche, la passione archeologica e i validi collaboratori hanno permesso di rialzare 8 colonne del Tempio di Ercole ad Agrigento.
All'inizio del XX secolo venne in Sicilia e si stabilì ad Agrigento usando la sua ricchezza per l'esplorazione dei locali siti archeologici da finanziare. Permise gli scavi archeologici all'interno del parco, tra cui il raddrizzamento delle otto colonne sul lato sud del tempio di Eracle. Per i suoi contributi all'archeologia Sir Alexander Hardcastle è stato nominato cittadino onorario della città di Agrigento, con la concessione del grado di Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia.
La storia del celebre parco archeologico della Valle dei Templi è strettamente legata a quella del mecenate britannico.
Hardcastle restaurò ed esplorò alcuni tesori di Sicilia, ma morì in miseria.
Negli anni Venti, la scoperta di antiche rovine in Sicilia fu celebrata con entusiasmo dai giornali britannici, che si appassionarono alla storia della Trinacria. Il primo incontro tra il mecenate inglese e le rovine di Agrigento avvenne durante una vacanza con il fratello, dopo la fine del primo conflitto mondiale, mentre camminava nella Valle dei Templi.
Da semplice archeologo dilettante, a colui che diede nuova vita alle rovine.
Il mecenate inglese spese la grande fortuna di famiglia in attività di restauro nella Valle dei Templi.
Lavorò in stretta collaborazione con l’archeologo italiano Pirro Marconi.
Grazie alle tasche profonde, è stato in grado di finanziare e portare avanti con fermezza le opere che riteneva più meritevoli.
Il suo contributo, tuttavia, non finì nel dimenticatoio. Per quanto fatto ottenne Commendatore dell’Ordine della Corona d’ Italia. Porta il suo nome la piazza all’ingresso della Valle dei Templi, così come un’altra via agrigentina.
Villa Aurea ed il giardino di Sir Hardcastle
Il Busto di Alexander Hardcastle è posto davanti la Villa Aurea
Villa Aurea, il giardino di sir Hardcastle, sulla valle dei Templi, e i viali che attraversano il giardino riportano indietro ai primi del Novecento, il giardino di Villa Aurea, era la residenza del capitano inglese che contribuì alla rinascita della Valle dei Templi all’inizio del Novecento.
Tra cespugli e macchia mediterranea, si scoprono i resti di una necropoli paleocristiana con ipogei e tombe ancora visibili.
Era il 1921 quando un cinquantenne capitano della British Navy, giunge nell’allora Girgenti: Sir Alexander Hardcastle ha la passione dell’archeologia e comprende subito che la Valle dei Templi è un tesoro inestimabile sì, ma drammaticamente abbandonato, come già scriveva Goethe nel 1787.
Ma il sir inglese non si limitò ad affrontare gli scavi ed acquistò una villa lungo le mura dell' antica Akragas, fra il Tempio della Concordia e quello di Eracle: la chiamò "Villa Aurea" in onore della vicina Porta Aurea da cui nel 210 a. C. entrarono i soldati romani dopo sei mesi di assedio.
Da mecenate ricercato diventa povero, sarà costretto a vendere la Villa e sarà ricoverato nel manicomio di Agrigento dove morirà dopo pochi mesi, il 27 giugno 1933.
Chiese di essere sepolto nel cimitero agrigentino di Bonamorone, nel punto più vicino al muro di cinta dove volle fosse aperta una piccola finestra per poter osservare, in eterno, i suoi templi.
E ad Agrigento, per indicare un personaggio sopra le righe, stralunato, si usa il detto "pare l’inglese scordato ai templi".
I viali che attraversano il giardino permettono di scoprire resti archeologici, alternati a scorci sui templi, sulla campagna agrigentina, coltivata a mandorli e olivi, e sulla pianura verso sud fino al Mediterraneo.
Fonti di questo articolo:
- La valle dei Templi, Agrigento: https://www.visitvalledeitempli.it/
- Parco valle dei templi: https://www.parcovalledeitempli.it/
- Agrigento itinerari e luoghi: https://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/agrigento-itinerari-e-luoghi.php
- Sicilia Mediterranea: https://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/sicilia-mediterranea.php
- Luigi Pirandello e la strada degli scrittori: https://www.clicksicilia.com/stradascrittori/luigi-pirandello-ad-agrigento.php
- Archeologia, patrimonio unesco e teatri di pietra: https://www.clicksicilia.com/archeologiasicilia/index.html
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