Storie legate al mare ed ai coltelli
Pubblicato in Cultura e Società · Mercoledì 12 Feb 2025 · 4:00
Tags: Trapani, mare, coltelli, pesca, tonno, battaglia, navale, trombe, marine, miti, e, leggende, tradizioni, popolari, Sicilia
Tags: Trapani, mare, coltelli, pesca, tonno, battaglia, navale, trombe, marine, miti, e, leggende, tradizioni, popolari, Sicilia
Le storie del trapanese, legate alla pesca del tonno, ai coltelli, alla battaglia navale, ai tagliatori di trombe marine
Se sei un appassionato di mare e di storie avvincenti, il trapanese è il posto giusto per te.
Qui, il blu del Mediterraneo si fonde con la tradizione dei coltelli artigianali, simbolo di un’arte che si tramanda da generazioni.
Immagina di ascoltare racconti di pescatori che affrontano il mare aperto nella storica pesca del tonno, o di scoprire come i tagliatori di trombe marine hanno dato vita a strumenti che raccontano storie di battaglie navali e avventure.
Ogni angolo di Trapani è intriso di leggende che parlano di passione, coraggio e una profonda connessione con il mare.
Non perderti queste affascinanti narrazioni che rendono la nostra terra unica.
La città metropolitana di di Trapani, situata sulla punta occidentale della Sicilia, è una terra ricca di miti e leggende che intrecciano storia, tradizioni popolari e influenze delle civiltà che hanno abitato la Sicilia nei secoli.
Alcune delle storie più affascinanti legate al territorio trapanese.
Con la pesca del tonno si ha un linguaggio universale, antichissimo fatto di tecniche, credenze e termini, frutto di millenni di cultura.
Ancora oggi, tra i pescatori delle Egadi si tramanda la credenza che chi trova un coltello in mare porti fortuna, perché potrebbe essere un segno del leggendario coltello di una battaglia.
Ci sono anche le leggende legate alle isole Egadi
Restiamo in tema di pesca e coltelli:
L’invocazione della protezione divina e dei santi patroni era quindi il primo atto di sacralizzazione della tonnara.
In alcuni casi avveniva l’immersione della statua del Santo protettore, seguita dai versi responsoriali di devozione.
Uno dei Santi più importanti per i tonnaroti era Sant’Antonio di Padova.
Nella tonnara di Bonagia, la statua lignea del Santo veniva portata in processione al porto e poi usciva in mare con i tonnaroti per poi tornare in cappella a fine giornata. “Santo buongiorno” diceva il rais avvicinandosi con la sua barca al recinto di reti e al rientro salutava con “Bona notti, bona sorti, bona tonnara”.
Temutissima dai tonnaroti era la tromba marina per fronteggiare la quale non si affidavano solo ai Santi, ma anche a pratiche magico religiose tramandate dagli avi con il cosiddetto “tagliatore di trombe”.
Questi, era un prescelto, che recitando orazioni apprese nella notte di Natale masticando una foglia di ulivo, tracciava in aria dei segni di croce e “tagliava” la traunara o Dragunara, con chiaro riferimento al drago, con un coltello nascuto, cioè senza punta che perdendo forza cadrà in mare.
«C’è pure uno scongiuro che tutti quelli che andavano per mare conoscevano, una volta. Togliendosi il berretto bisognava urlare forte, sfidando il vento, in modo che la Dragunera potesse udirlo.
La leggenda del coltello e il destino della battaglia, racconta che, alla vigilia della battaglia, il comandante romano Gaio Lutazio Catulo , preoccupato per l'esito dello scontro, volle fare un rito propiziatorio per ottenere il favore degli dèi.
Si dice che, durante un sacrificio, un sacerdote infilzò un coltello nell'albero maestro della nave ammiraglia e pronunciò parole di buon auspicio.
Secondo la leggenda, il sacerdote dichiarò che se il coltello fosse rimasto saldo nell'albero per tutta la battaglia, Roma avrebbe vinto . Quando la flotta romana si scontrò con le navi cartaginesi al largo delle Egadi, i combattenti guardarono spesso l'albero maestro per controllare il coltello.
Mentre le onde si infrangevano sugli scafi con il fragore delle spade e l'aria era intrisa di urla e sangue, il coltello restò saldamente piantato nell'albero, segno che gli dèi erano dalla parte dei Romani.
Alla fine, la flotta cartaginese fu sconfitta e Roma ottenne il dominio sulla Sicilia, cambiando per sempre la storia del Mediterraneo.
Al termine della battaglia, si dice che il coltello sia scomparso misteriosamente.
Secondo alcuni venne gettato in mare come offerta agli dèi, altri credevano che fosse custodito in un tempio a Roma come simbolo del trionfo.
Il legame tra le Egadi e la battaglia navale tra Romani e Cartaginesi
Oltre ai coltelli ed alle sirene, un'altra storia legata alle Egadi è quella della grande battaglia navale del 241 aC tra Romani e Cartaginesi, che pose fine alla Prima Guerra Punica. La leggenda narra che, dopo la vittoria romana, gli dèi del mare si vendicarono facendo emergere dagli abissi degli spiriti di marinai caduti in battaglia, trasformandoli in onde impetuose che ancora oggi si infrangono violente contro le scogliere.
Fonti di questo articolo:
- Le tonnare ed il tonno: https://www.clicksicilia.com/portiapprodisicilia/le_tonnare_e_il_tonno.php
- La cialoma e la pesca del tonno: https://www.clicksicilia.com/blogclicksicilia/blog/?la-cialoma,-la-pesca-al-tonno,-la-cucina-del-tonno-nella-tradizione-isolana-di-favignana
- Favignana e le isole egadi: https://www.clicksicilia.com/isoleinsicilia/favignana-isola.php
- Trapani itinerari e luoghi: https://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/trapani-itinerari-e-luoghi.php
- Il corallo l'oro del mediterraneo: https://www.clicksicilia.com/blogclicksicilia/blog/?il-corallo,-oro-del-mediterraneo--tra-trapani-e-sciacca
- Il corallo il commercio gli artigiani: https://www.clicksicilia.com/blogclicksicilia/blog/index.php?il-corallo,-il-commercio,-gli-artigiani-i-capituli,-festa-madonna-del-soccorso-la-sirena-lighea
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