Butera feste, sagre e tradizioni storiche - Feste e Sagre in Sicilia

Feste e sagre in Sicilia

Benvenuti su "Feste e Sagre in Sicilia", la vostra guida turistica per scoprire le tradizioni popolari dell'isola. Qui troverete una vasta selezione di feste, sagre, eventi e manifestazioni che animano la
Sicilia durante tutto l'anno. Dalle antiche usanze alle celebrazioni più moderne, vi condurremo in un viaggio attraverso le colorate e coinvolgenti manifestazioni che caratterizzano la cultura siciliana.
Scopri il fascino del passato, con le rievocazioni storiche, i cortei storici in abiti medievali in Sicilia.
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Butera feste, sagre e tradizioni storiche

Butera feste, sagre ed eventi

Butera feste, sagre ed eventi, per chi ama scoprire il territorio, le manifestazioni tradizionali, sono legate ai prodotti della terra, alla cultura ed alla musica popolare, alla fede ai lavori artigianali, un appuntamento folcloristico stimolante, soprattutto se si tratta di manifestazioni legate alle stagioni dell’agricoltura, ai prodotti tipici, alle radici più caratteristiche della cultura contadina, rievocazioni storiche che si tengono annualmente, dedicate alla valorizzazione e conservazione, delle tradizioni.
Si ha la possibilità di conoscere le prelibatezze del luogo, i prodotti tipici offerti con le degustazioni, conoscere la cucina locale, l'artigianato locale, si può godere delle bellezze naturali, visitare una mostra.
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I riti della settimana santa, Pasqua a Butera

A Butera le celebrazioni della Santa Pasqua hanno inizio con la Domenica delle Palme, giorno in cui la città rievoca l'ingresso di Gesù in Gerusalemme. Tutto si concentra attorno alla chiesa Maria SS. delle Grazie da dove al termine della Messa solenne mattutina ha inizio la processione del SS. Salvatore che si appresta a uscire dal centro abitato percorrendo le campagne circostanti. Il simulacro è seguito da dodici uomini che impersonano gli Apostoli, vestiti emulando gli abiti del Cristo tra cui spicca Giuda, personaggio dagli atteggiamenti volutamente caricaturali. Tutti si portano alle porte della città in un luogo molto suggestivo ornato di palme attendendo il corteo trionfale il cui arrivo è previsto attorno a Mezzogiorno. E' usanza che venga fatta una sorta di "asta" a un passo dalle "porte di Gerusalemme": il simulacro del Salvatore infatti verrà sostenuto dalla "spalla che avrà offerto di più" al momento dell'ingresso davanti al clero che accoglie Gesù coll'inno "Gloria, laus et honor tibi sit Rex Christe Redemptor". Il corteo si avvia verso la Chiesa Madre dove verrà celebrata la solenne celebrazione col canto del "Passio" ovvero della Passione del Signore. Al termine della S. Messa la processione fa ritorno alla chiesa Maria SS. delle Grazie.
Nella mattina Giovedì Santo infatti, in questa chiesa si provvede all'esposizione dell'immagine del Cristo arrestato a porte chiuse perchè nel frattempo per le strade si assiste alla "cerca" ovvero alla ricerca del Cristo con squilli di tromba e rullo di tamburi. Per ben due volte verrà cercato invano poichè Gesù verrà scoperto solo al termine della celebrazione dell'Ultima Cena quando ormai le tenebre sono scese sulla città. Lo stesso scenario si presenta la mattina del Venerdì Santo quando trombe, tamburi e lamenti si fondono insieme per accompagnare la processione dell'Ecce Homo che si snoda per le vie del paese a partire dalla Chiesa di San Giuseppe.
Gli eventi più toccanti hanno inizio nel primo pomeriggio a partire dall'incontro ('a Giunta) di Gesù con la Madre Addolorata lungo la Via Crucis. Due processioni (il Cristo carico della Croce dalla chiesa Maria SS. delle Grazie e l'Addolorata dalla Chiesa Madre) stanno per confluire entrambe nella piazza principale dove avviene il commovente incontro tra il Figlio e la Madre sulla Via della Croce. Quando i due simulacri sono giunti davanti alla chiesa Maria SS. delle Grazie avviene la "spartenza" cioè il "saluto di addio" tra tra il Cristo crocifero e l'Addolorata. All'ora nona (ore 15 circa) nelle parrochie si svolge la celebrazione della Passione e Morte del Signore durante la quale viene cantato il Passio e si svela la Croce che si va ad adorare processionalmente.
Finite le celebrazioni liturgiche il popolo si appresta a partecipare alla prima delle due processioni serali che sono le più partecipate sia per presenze sia per i sentimenti che ognuno ha nell'animo suscitati dalle immagini del maestoso Crocifisso venerato nella chiesa di S. Maria di Gesù e dall'Addololata accompagnati dal suono mesto delle marce funebri. In serata dopo che il SS. Crocifisso ha terminato il percorso, l'Addolorata viene portata in Chiesa Madre per prelevare il Figlio giacente sul letto di morte riccamente addobbato per poi percorrere le vie del paese fino a tarda ora. Dopo la pausa del Sabato Santo, durante la Messa di Mezzanotte la Risurrezione di Gesù annunciata dal suono festoso delle campane squarcia le tenebre della notte annunciando il grande giorno di Pasqua che si articola in due momenti.
La Domenica di Pasqua a mezzogiorno avviene la Giunta sul modello del Venerdì Santo tra i simulacri del Cristo Risorto proveniente dalla Chiesa Madre e la Madonna, che abbandonate le vesti del lutto vestita come una sposa va incontro al Figlio partendo dalla chesa Maria SS. delle Grazie. Avvenuto l'incontro in piazza i due simulacri fanno ritorno insieme alla chiesa madre per poi ripetere il giro del paese nel tardo pomeriggio fino sera inoltrata.
a Butera le celebrazioni della Santa Pasqua hanno inizio con la Domenica delle Palme, giorno in cui la città rievoca l'ingresso di Gesù in Gerusalemme. Tutto si concentra attorno alla chiesa Maria SS. delle Grazie da dove al termine della Messa solenne mattutina ha inizio la processione del SS. Salvatore che si appresta a uscire dal centro abitato percorrendo le campagne circostanti. Il simulacro è seguito da dodici uomini che impersonano gli Apostoli, vestiti emulando gli abiti del Cristo tra cui spicca Giuda, personaggio dagli atteggiamenti volutamente caricaturali. Tutti si portano alle porte della città in un luogo molto suggestivo ornato di palme (u Santu Piu) attendendo il corteo trionfale il cui arrivo è previsto attorno a Mezzogiorno. E' usanza che venga fatta una sorta di "asta" a un passo dalle "porte di Gerusalemme": il simulacro del Salvatore infatti verrà sostenuto dalla "spalla che avrà offerto di più" (a' vanzata a spadda) al momento dell'ingresso davanti al clero che accoglie Gesù coll'inno "Gloria, laus et honor tibi sit Rex Christe Redemptor". Il corteo dopo una breve sosta in piazza si avvia verso la Chiesa Madre dove verrà celebrata la solenne celebrazione col canto del "Passio" ovvero della Passione del Signore. Al termine della S. Messa la processione fa ritorno alla chiesa Maria SS. delle Grazie.
Nella mattina Giovedì Santo infatti, in questa chiesa si provvede all'esposizione dell'immagine del Cristo arrestato a porte chiuse perchè nel frattempo per le strade si assiste alla "cerca" ovvero alla ricerca del Cristo con squilli di tromba e rullo di tamburi. Per ben due volte verrà cercato invano poichè Gesù verrà scoperto solo al termine della celebrazione dell'Ultima Cena quando ormai le tenebre sono scese sulla città. Un gruppo di voci maschili accompagna la processione del Cristo in catene che viene condotto per i vari Sepolcri allestiti nelle chiese (altari dove è riposta l'Eucaristia) eseguendo "nenie" aventi come testo le "Parti" ovvero componimenti poetici atti a narrare la Passione del Signore. Lo stesso scenario si presenta la mattina del Venerdì Santo quando trombe, tamburi e lamenti si fondono insieme per accompagnare la processione dell'Ecce Homo che si snoda per le vie del paese a partire dalla Chiesa di San Giuseppe.
Gli eventi più toccanti hanno inizio nel primo pomeriggio con l'incontro di Gesù con la Madre Addolorata lungo la Via Crucis. Due processioni, il Cristo carico della Croce dalla chiesa Maria SS. delle Grazie e l'Addolorata dalla Chiesa Madre, stanno per confluire entrambe nella piazza principale dove avviene il commovente incontro tra il Figlio e la Madre sulla Via della Croce sottolineato dai lamenti che evocano questo evento. Quando i due simulacri sono giunti davanti alla chiesa Maria SS. delle Grazie avviene la "spartenza" cioè il "saluto di addio" tra tra il Cristo crocifero e l'Addolorata. All'ora nona (ore 15 circa) nelle parrochie si svolge la celebrazione della Passione e Morte del Signore durante la quale viene cantato il Passio e si svela la Croce (a svilata a Cruci) che si va ad adorare processionalmente.
Finite le celebrazioni liturgiche il popolo si appresta a partecipare alla prima delle due processioni serali che sono le più partecipate il Crocifisso venerato nella chiesa di S. Maria di Gesù e dall'Addololata accompagnati dal suono mesto delle marce funebri. In serata dopo che il SS. Crocifisso ha terminato il percorso, l'Addolorata viene portata in Chiesa Madre per prelevare il Figlio giacente sul letto di morte riccamente addobbato, u Catalettu, per poi percorrere le vie del paese fino a tarda ora. Dopo la pausa del Sabato Santo, durante la Messa di Mezzanotte la Risurrezione di Gesù annunciata dal suono festoso delle campane squarcia le tenebre della notte annunciando il grande giorno di Pasqua che si articola in due momenti.
La Domenica di Pasqua a mezzogiorno avviene la Giunta sul modello del Venerdì Santo tra i simulacri del Cristo Risorto proveniente dalla Chiesa Madre e la Madonna, che abbandonate le vesti del lutto vestita come una sposa va incontro al Figlio partendo dalla chesa Maria SS. delle Grazie. Avvenuto l'incontro in piazza i due simulacri fanno ritorno insieme alla chiesa madre per poi ripetere il giro del paese nel tardo pomeriggio fino sera inoltrata.

Festa della Madonna delle Grazie 23 giugno - 02 luglio  a Butera

E' grande la devozione dei buteresi alla B.V. Maria, venerata sotto il titolo di Madre delle Grazie. Una chiesa quattrocentesca ne porta il titolo e custodisce la pregevole effigie attribuita allo scultore palermitano Vincenzo Genovese, che viene portata in processione il 2 luglio, giorno della festa. I momenti più significativi della festa sono: il solenne novenario (23 giugno - 1 luglio), quando il popolo si rivolge alla Madonna attraverso la preghiera della "Coroncina" e partecipa alla celebrazione eucaristica. Con la celebrazione dei Primi Vespri, la sera della vigilia, inizia la festa vera e propria che occupa tutto il giorno 2 luglio attraverso la celebrazione delle Sante Messe, molto partecipate dai fedeli devoti, in particolare la S. Messa solenne delle ore 11; ed infine, a sera, la solenne Processione per le vie del centro storicodi Butera, che si conclude con i fuochi d'artificio e l'intronizzazione del simulacro nella nicchia sull'altare maggiore della chiesa.

Festa Patronale di San Rocco a Butera 06 / 23 agosto


A Butera, il culto per il santo pellegrino venne introdotto dai principi Branciforti. San Rocco venne proclamato patrono di Butera il 18 aprile del 1683.
Le origini storiche della chiesa risalgono agli inizi del 1600 quando sicuramente il titolare della chiesa e Patrono di Butera era San Giovanni Battista e compatrono San Nicola di Bari. Il santuario di San Rocco fu edificato presumibilmente nel XVI secolo per volontà dell’allora principe di Butera e del popolo nello stesso tessuto urbano in cui oggi esiste, anche se di proporzioni più piccole dell’attuale, e con il tempo è stato ampliato: quindi inizialmente doveva essere una piccola cappella delle dimensioni dell’attuale navata, successivamente è stata realizzata la parte del tranzetto, poi quella dell’abside e la torre campanaria, considerazioni emerse nel corso dei vari sopraluoghi ed anche da una data 1795 riportata nella cupola del transetto.

Il 18 aprile del 1683, giorno di Pasqua, per opera dei Banciforti, che governavano Butera ed erano devoti di San Rocco, venne proclamato solennemente in Chiesa Madre San Rocco Patrono di Butera. Da allora la chiesa di San Rocco è sempre stata meta di tanti pellegrini, anche dei paesi vicini, per il divulgarsi della devozione al Santo della carità.

Il 16 agosto di ogni anno si celebra la festa del Patrono con grande solennità e con la partecipazione di numerosissimi pellegrini e devoti che portano i voti e seguono la processione del Santo a piedi scalzi e con tanta devozione. La festa viene preparata dalla celebrazione del mese in onore di San Rocco e dalla novena che ha inizio il 6 agosto. Il 23 agosto, ottava della festa, si ripete la processione del Santo, che viene portato, di mattina alla Chiesa Madre e poi la sera, dopo la celebrazione della messa, ritorna al santuario.

Butera a Tavola

"Butera a Tavola" & "Pasta co' meli Fest" rassegna eno-gastronomica dei prodotti tipici del territorio. Stand espostitivi, degustazioni, cooking show e spettacoli.
La manifestazione propone un itinerario del gusto, che si articolerà nelle diverse aree del centro storico, ognuna con una tematica enogastronomica ben definita.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un messaggio
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