Itinerari Isole Egadi - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

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Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.  
Con i nostri itinerari e le nostre raccomandazioni locali, potrai vivere un'esperienza autentica e indimenticabile in questa meravigliosa isola mediterranea.
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Dall'approdo turistico delle Isole Egadi si sviluppano diversi percorsi, le escursioni dal porto vi consentiranno di fare dei giri turistici per vedere molte località e siti turistici
L'arcipelago delle Egadi, in antico Aegates, è geologicamente collegato con la Sicilia, ed è formato dalle isole di Favignana, Levanzo e Marettimo e dagli isolotti di Formica e Maraone, al largo delle coste di Trapani e Marsala.

Abitate sin dalla Preistoria, furono insediamento punico e conquistate dai Romani nel 241 a.C. Le attività della pesca dei tonni e quella estrattiva del tufo bianco conchigliare da costruzione risalgono al periodo della dominazione musulmana.
Ebbero un lungo periodo di decadenza sino all’acquisto da parte dei Florio nel 1874 che determinò il periodo più florido dell'isola.
L'eterogeneità della vegetazione e della fauna marina caratterizza l'arcipelago che costituisce dal 1991 "Area marina protetta".

Dal porto di Trapani partono molti aliscafi, ad ogni ora per tutte le Isole Egadi è davvero facilissimo e se non viaggiate in alta stagione non è necessario prenotare con anticipo, partono anche i traghetti

Favignana, l'antica Aegusa degli antichi greci e romani, è la maggiore tra le isole dell'arcipelago.
Da sempre abitata, sul monte Santa Caterina si aprono numerose grotte, della Pecora, dell'Ucceria, del Monte Faraglione, Giunta, Minguddi e Canalozzo, ove si sono rinvenuti reperti preistorici. I Fenici la chiamarono Katria, altri Capraria e Favoniana a testimoniare il susseguirsi di popoli. Favignana mostra le tracce della dominazione normanna nell'ancora visibile sistema difensivo dei forti di Santa Caterina e di San Giacomo, adibito a carcere.
Sovrastante il porto è visibile Palazzo Florio che assieme alla chiesa di Sant'Antonio di Padova sono opere di Damiani Almeyda. Attorno alla settecentesca Matrice si è sviluppato l'abitato di Favignana.
Nell'isola la pesca trova nella "mattanza", la cattura dei tonni, l'antico rito che domina economia e folklore dell'isola. Per questa attività sono stati realizzati imponenti opifici: la Camperia, gli stabilimenti della Tonnara, i Pretti, che caratterizzano l'architettura dell'isola. Altro elemento forte del paesaggio isolano sono le antiche cave di tufo a cielo aperto, sia all'interno dell'isola che sulla costa.

Periplo dell’isola di Favignana

Dal porticciolo si volge a NO verso punta Faraglione, estremo nord dell’isola.
La costa è sovrastata dalla dorsale montuosa che attraversa l’isola dalla quale spiccano: monte Santa Caterina, punta della Campana e punta Grossa.
Doppiata punta Faraglione si costeggia la piana coltivata del Bosco: si passano punta del Ferro e punta Sottile estremo Ovest dell’isola. Lungo la costa sud vi sono gli isolotti Galera, Galeotta e Prèveto. Costeggiando la pianura ad est si raggiunge punta Fànfalo, la più meridionale dell’isola. Da questa si ritorna al porticciolo passando per Cala Azzurra, Bue Marino, Cala Rossa, superando le cave di tufo a mare.

Ha la forma di una farfalla, ha pochissima vegetazione, e per la maggior parte è composta da tufo.

Lèvanzo, l'antica Phorbantia greca, la Bucinna romana, la Gazirat al ya bisah (l'arida) araba è affascinante per la nuda semplicità e per la bellezza inviolata.
La piccola Levanzo, abitata da poco più di duecento persone, consente al visitatore una immersione in atmosfere incontaminate di cui la grotta del Genovese è il fulcro. Al suo interno si conservano incisioni preistoriche, raffiguranti uomini ed animali, di altissimo valore archeologico.
Di notevole interesse è il Faraglione, isolotto conico unito alla terra da un piccolo istmo.

Marettimo itinerari isole Egadi

Maréttimo, l'antica Hiera greca e romana, deve l'attuale nome alla profumata pianta del timo diffusa sull'isola.
E' la più antica dell'arcipelago, la più distante dalla costa siciliana, la più montuosa, la più ricca di acqua sorgiva e quella che conta il maggior numero di grotte. Di queste quelle del "presepe" è la più spettacolare, soprattutto entrandovi in barca.
L'isola conserva ancora i resti della fortezza borbonica, sulla punta Troia, e di alcune case romane appena sopra l'abitato. È ancora un'isola poco frequentata per la sua natura inaccessibile, peculiarità che la rende ostica ma al contempo seducente.
La particolarità di quest’isola sono le sue grotte, quelle emerse si possono osservare con un giro in barca e quelle sommerse con delle immersioni spettacolari.
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