L'itinerario strada del Vino Etna, tour del vulcano - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

Se vuoi visitare la Sicilia e non sai da dove iniziare. Siamo qui per aiutarti. Scopri le migliori destinazioni in Sicilia e pianifica il tuo viaggio.

Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.  
Con i nostri itinerari e le nostre raccomandazioni locali, potrai vivere un'esperienza autentica e indimenticabile in questa meravigliosa isola mediterranea.
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La Strada del Vino dell’Etna, l'itinerario

La Strada del Vino dell’Etna, che si sviluppa intorno al vulcano più grande d’Europa

Le caratteristiche climatiche che si riscontrano intorno al parco maturale dell'Etna, il vulcano più grande d’Europa, fanno si che anche le viti piantate in questi terreni diano frutti di incredibile valore.
La strada del vino dell’Etna, che si dirama neanche a dirlo, proprio intorno al vulcano, avvolgendolo a 360 gradi, attraversa paesaggi diversi, dai territorio costieri alle località più interne.
È in questi luoghi, grazie alle particolari condizioni climatiche, che nasce l’Etna Doc, che rende omaggio ai produttori che ne fanno parte.
la strada ha inizio nel comune di Riposto, sede del porto dell'Etna, e si snoda lungo le rigogliose campagne dei vulcano.
La Strada, l'itinerario comprende vigneti, cantine, enoteche e musei che gravitano attorno al vulcano, virtualmente, parte dal comune di Riposto, sede del porto dell’Etna, e si snoda, accarezzando le colline, tra i tornanti e terrazzamenti, che si arrampicano verso il vulcano. Tra muri a secco di nera pietra lavica, antichi casolari contadini, masserie e ville noniliaridei nobili di un tempo.
Un viaggio, tra campagne versanti sud-est e nord-est dell’Etna. Un itinerario, nel quale, si attraversano i territori diversi comuni.


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L'Etna, detto anche Mongibello è un vulcano della Sicilia orientale, è stato inserito come patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, a sud-ovest dei Monti Peloritani e a sud-est dei Monti Nebrodi (Appennino siculo), entro il territorio della città metropolitana di Catania. Il circondario ha caratteristiche che ne rendono le terre ottime per produzioni agricole, grazie alla particolare fertilità dei detriti vulcanici.
L'Etna è meta ininterrotta delle visite di turisti interessati al vulcano e alle sue manifestazioni in quanto si tratta di uno dei pochi vulcani attivi al mondo a essere facilmente accessibile. Sono presenti infatti anche guide specializzate e mezzi fuoristrada che in sicurezza portano i visitatori fino ai crateri sommitali.

A proposito del dio Eolo, il re dei venti, si diceva che avesse imprigionato i venti sotto le caverne dell'Etna. Secondo Esiodo e il poeta Eschilo, il gigante Tifone fu confinato nell'Etna e fu motivo di eruzioni. Un altro gigante, Encelado, si ribellò contro gli dei, venne sconfitto da Atena e sepolto sotto un enorme cumulo di terra che la dea raccolse dalle coste del continente. Encelado soccombette, si appiattì e divenne l'isola di Sicilia. Si racconta che il suo corpo sia disteso sotto l'isola con la testa e la sua bocca sotto l'Etna che sputa fuoco a ogni grido del gigante.
Su Efesto o Vulcano, dio del fuoco e della metallurgia e fabbro degli dei, venne detto di aver avuto la sua fucina sotto l'Etna e di aver domato il demone del fuoco Adranos e di averlo guidato fuori dalla montagna, mentre i Ciclopi vi tenevano un'officina di forgiatura nella quale producevano le saette usate come armi da Zeus. Si supponeva che il "mondo dei morti" greco, il Tartaro, fosse situato sotto l'Etna.

Sull'Etna è presente l'Osservatorio astronomico di Serra la Nave nel territorio di Ragalna,
Le cantine

Itinerario Maretna, strada del vino Etna

Itinerario Maretna è un percorso ad anello che si svolge sul versante orientale del vulcano Etna, si parte da:
Giarre, Mascali, Santa Venerina, Zafferana Etnea, Milo, Sant’Alfio, Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Randazzo, Nicolosi, Pedara, Viagrande e Trecastagni.
Le cantine possono vantare una lunga tradizione anche nel campo dei distillati; tra le aziende vinicole dai vitigni tipici del vulcano, alcune propone degustazione e visita.

Itinerario la via dei castelli

Itinerario la via dei castelli: parte da Sant' Alfio, dove si trova un interessante Museo della vite e del vino, da non perdere, inoltre, il "Castagno dei cento cavalli, albero millenario considerato un monumento della natura, si attraversano pittoreschi paesi, si raggiunge Bronte, la patria del pistacchio.

Protagonisti sono dieci Castelli che abbracciano l’Etna, il vulcano più alto d’Europa, alcuni comuni fanno parte del parco dell'Etna, alcuni sono borghi, con tracce del loro passato medievale.

Dal Castello Ursino di Catania, a quelli di Motta Sant’Anastasia, Paternò, Adrano, Aci Castello, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Randazzo, Maletto e Bronte.

Castello Ursino, Catania
Il Castello Ursino fu costruito tra il 1239 e il 1250 per volontà di Federico II di Svevia in una posizione strategica: un promontorio sul mare. La colata lavica del 1669 coprì i bastioni e le basi delle torri, ma soprattutto alterò la linea di costa con la conseguente perdita della posizione strategica della fortezza. Oggi ammiriamo esposizioni di arte contemporanea.

Castello Normanno, Motta Santa Anastasia
Fu edificato tra il 1070 e il 1074 su un promontorio di roccia alto 65 metri. È diviso in tre piani e oggi ospita un museo storico-didattico.

Castello Normanno, Paternò
Voluto nel 1072 dal Gran Conte Ruggero D’Altavilla, è il più grande dei tre dongioni della Valle del Simeto. Al piano terra troviamo una cappella con i resti di pitture murali, al primo piano un salone illuminato da quattro bifore in pietra calcarea e al secondo piano la Loggia con due grandi bifore federiciane.

Castello Normanno, Adrano
Fu edificato nel XI secolo su fortificazioni preesistenti di epoca greca e romana. Alto circa 33 metri, è circondato da una cinta bastionata con torrioni angolari. I saloni furono riadattati in celle quando fu trasformato in carcere. Oggi museo archeologico.

Castello di Nelson, Bronte
Nel XII secolo sorse come abbazia benedettina. Il terremoto del 1693 lo distrusse in parte. Dopo circa due secoli, fu donato all’ammiraglio inglese Horatio Nelson, da cui prese il nome.
Si può visitare il castello, il museo, il giardino e il parco, i resti della vecchia abbazia e la chiesa di Santa Maria di Maniace.

Castello Manfredi, Maletto
Il conte Manfredi Maletta lo fece edificare nel 1263. Parzialmente distrutto dal terremoto del 1693, venne abbandonato. Dalla parte alta del Castello lo straordinario panorama del paese, dell’Etna, dei Nebrodi e di tutta la vallata.

Castello Svevo, Randazzo
Ultima delle otto torri della cinta muraria di Randazzo, fu denominata il Maschio per la sua importanza nel sistema difensivo. Il Giustiziere di Valdemone, nel XIII secolo, trasformò i sotterranei in camere di tortura per i prigionieri e i condannati a morte. Collezione archeologica Vagliasindi.

Castello di Lauria, Castiglione di Sicilia
Il nucleo principale è stato edificato durante il periodo bizantino. Nella parte più alta si trova un locale detto Solecchia, che si pensa fosse la zecca, dove si coniavano le monete. Oggi il castello è la sede dell’Enoteca Regionale, dove sono esposti vini tipici siciliani.

Castello Arabo Normanno, Calatabiano
Il castello sorge a 220 metri, tra l’Etna e il mar Ionio. Tra gli ambienti interessanti il Salone Cruyllas, da cui si scorge, attraverso le due finestre, la veduta stupenda della Valle dell’Alcantara.  L’ascensore panoramico inclinato, che raggiunge la cima del castello in due minuti e mezzo, permette ai visitatori di vedere contemporaneamente l’Etna, Taormina, la Valle dell’Alcantara e il magnifico mare.

Castello Normanno, Aci Castello
Il castello, con al centro una torre quadrangolare, sorge su un promontorio di roccia lavica, a picco sul mare. Le lave dell’eruzione del 1169 lo unirono alla costa. All’interno del museo reperti archeologici, uno dei suoi terrazzi ospita un orto botanico.

Itinerario la Littorina dell'Etna

L'itinerario con La Littorina dell'Etna è il più caratteristico e divertente: si sale in carozza a Riposto e si viaggia affacciati al finestrino, mentre la littorina risale le verdi pendici dell'Etna: alla vista si susseguono Nunziata, Piedimonte Etneo e Linguaglossa, poi è la volta della Valle dell'Alcantara, dei monti Nebrodi e infine di Bronte.

La ferrovia Circumetnea, storicamente chiamata “littorina”, collega Catania con i diversi paesini etnei. Si tratta di una linea ferroviaria a scartamento ridotto che in poco più di 3 ore congiunge Catania con Riposto, compiendo il periplo dell’Etna e passando per i diversi centri pedemontani etnei.

Ferrovia Circumetnea - La storica “littorina” siciliana: 4 splendidi itinerari
La ferrovia circumetnea prevede quattro possibili itinerari che comprendono una varietà di scelte. Un primo, il “treno dei vini dell’Etna”, trasporta i passeggeri nelle più belle cantine e nelle meraviglie gastronomiche del territorio etneo. Una volta scesi alla stazione Circumetnea di Randazzo, il “wine bus” vi attenderà per farvi scoprire alcune delle più belle cantine vulcaniche, a scelta tra una ventina visitabili. Una volta nelle aziende, sarete guidati tra vigneti e degustazioni dei diversi vini, accompagnati da assaggi di imperdibili prodotti locali.

Il “treno su due ruote”, quello “dei castelli” e quello “delle terre dell’Etna e dell’Alcantara”
Per gli amanti della bicicletta, il “treno su due ruote“ offre invece la possibilità di salire con la propria bici sul vagone e scendere alla destinazione più gradita della tratta Catania-Randazzo. In questo caso, la partenza è prevista presso la stazione “Borgo di Catania” e il ritorno alla “stazione di Randazzo“. Ad oggi, il servizio ha un costo aggiuntivo di € 1,70 solo andata, o di € 2,80 andata e ritorno, oltre al costo del normale biglietto, invariabile per qualunque distanza e destinazione.

Il “treno dei castelli“ prevede altresì un viaggio lungo il versante occidentale etneo. Vi guiderà alla scoperta delle splendide torri e dei castelli normanni che si possono osservare con attenzione in questa zona.

Infine il “treno delle terre dell’Etna e dell’Alcantara“ è la soluzione ideale per conoscere i patrimoni paesaggistici e storici etnei in assoluta libertà. Consente di “risalire” il versante nord dell’Etna per poi scendere verso il mare, ammirando la natura straordinaria di un territorio unico al mondo.



Riposto e l'itinerario strade del vino Etna

Ripósto comune della Città metropolitana di Catania, 6 m s.m., patrono San Pietro 29 giugno.
Di antica origine, il borgo fu a lungo dipendente dalla contea di Mascali: il suo nome deriverebbe dal dialettale ripostu, che significa “cantina”, poiché in esso venivano depositate ingenti quantità del vino prodotte a Giarre e a Mascali e a tale periodo risalgono numerosi esempi di architettura industriale legati alle attività di produzione e commercializzazione dei vini dell'Etna e ai cantieri navali allora i più importanti della Sicilia
La chiesa madre di San Pietro è una grandiosa costruzione classicheggiante del sec. XIX e conserva alcune tele e un pregevole pulpito dello stesso secolo.
Il comune di Riposto possiede un grande e moderno porto turistico denominato "Marina di Riposto" o "Porto dell'Etna" per la sua posizione.

Sagra del Pescespada la manifestazione enogastronomica si svolge a luglio a Torre Archirafi, borgo marinaro frazione di Riposto. I sapori dell'antica tradizione marinara da gustare sulle rive dell'Etna.
Una kermesse dedicata ai sapori del Nostro Mare, https://www.facebook.com/proloco.riposto

Un Lungo Mare di gusto" ad agosto a Riposto. Street Food, Artigianato, animazione. Lungomare Riposto

Mascali e l'itinerario strade del vino Etna

Màscali comune della Città metropolitana di Catania, 18 m s.m., patrono San Leonardo 6 novembre, situato presso la costa ionica, sul versante orientale dell'Etna, nel cui parco regionale è compreso, semidistrutto dai terremoti del 1169 e del 1693, più volte danneggiato da colate laviche, fu completamente sommerso dall'eruzione del 1928 e quindi ricostruito più a valle in forma moderna, con impianto urbanistico regolare.
Nel territorio comunale, poco distante dal più famoso Castagno dei Cento Cavalli

Piedimonte Etneo e la strada del vino Etna

Piedimónte Etnèo comune in provincia di Catania, 348 m s.m., patrono sant’ Ignazio di Lojola 31 luglio, è compreso nel Parco Regionale dell'Etna, https://parcoetna.it/
chiesa madre della Madonna del Rosario, d'impianto basilicale, conserva una statua lignea policroma del tardo sec. XVII che raffigura Sant’Ignazio,
la chiesa dell'Immacolata, annessa al convento dei Cappuccini, ospita pregevoli altari lignei,
in località Vena si trova il santuario di Santa Maria Della Vena (sec. XVI), che conserva una venerata icona della Madonna.

La festa del patrono, Sant'Ignazio da Loyola, che si svolge il 31 luglio, offre anche l'opportunità di partecipare a varie sagre locali, nonché al Trofeo di Sant'Ignazio, importante gara podistica che richiama atleti di fama internazionale.

Sagra del Pane condito nella frazione di Vena, Piedimonte Etneo. Degustazione di pane cunzatu, uno dei cibi di strada più buoni e conosciuto in tutta la Sicilia condito con abbondante olio, primosale, pomodori, acciughe salate e origano. Degustazioni di vini e prodotti tipici locali. https://www.facebook.com/prolocovenact

Festa della Vendemmia a Piedimonte Etneo a settembre. La tradizionale manifestazione si svolge a chiusura delle manifestazioni dell' Estate Piedimontese. Tre giorni di festeggiamenti caratterizzati dalla degustazione di prodotti enogastronomici, da incontri culturali, esposizioni di prodotti tipici artigianali e spettacoli in costume, https://www.facebook.com/FestaVendemmia/

Linguaglossa e la strada del vino Etna

Linguaglòssa comune della Città Metropolitana di Catania, 550 m s.m., patrono Sant’ Egidio 1° settembre, Sant'Egidio abate è divenuto patrono di Linguaglossa grazie a un salvataggio del paese da una delle eruzioni dell'Etna, ritenuto miracoloso dalla tradizione cattolica.

sul versante nordorientale dell'Etna, nel cui parco regionale è compreso, https://parcoetna.it/
chiesa di San Vito,
chiesa madre di Santa Maria delle Grazie (sec. XVIII), con bella facciata in arenaria e pietra lavica, custodisce un sontuoso coro ligneo intagliato (1728),
nella chiesa del convento dei Cappuccini (1644) si trova un altare maggiore in noce, con un monumentale ciborio in legno di cipresso, arancio e noce, finemente intagliato

Museo Salvatore Incorpora, Il Museo Francesco Messina - Salvatore Incorpora è stato inaugurato nel 2015 ed è dedicato alle opere dei due scultori. Nasce da un progetto europeo ed è stato realizzato dal Distretto Taormina Etna; attualmente viene gestito dal Comune di Linguaglossa.  https://www.salvatoreincorpora.it/

Nel paese sorgono due grandi ville: Villa Giovanni Milana, che ospita la Fontana dei Dodici Mori, con giochi d'acqua, e Villa dei Vespri Siciliani. È possibile visitare tutto l'anno il Museo Etnografico

Piazze del Gusto a Linguaglossa ad ottobre 2023. Un weekend tra le eccellenze enogastronomiche di Etna Nord. Degustazioni di vino, olio d'oliva, nocciola, salsiccia al ceppo di Linguaglossa. Tre giorni di degustazioni, cooking shows, convegni e musica, per scoprire i sapori unici dei prodotti delle nostre terre.   https://www.piazzedelgusto.com/


Linguaglossa, centro abitato lungo la strada statale 120, dal centro si diparte la strada "Mareneve" che porta verso la pineta Ragabo e verso la stazioni sciistica di Piano Provenzana a 1800 m d'altitudine , https://www.facebook.com/pianoprovenzana/

da Linguaglossa una fermata della .

Castiglione di Sicilia e la strada del vino Etna

Castiglióne di Sicìlia comune della Città Metropolitana di Catania, 621 m s.m., patrono Madonna della Catena prima domenica di maggio, su un rilievo roccioso del versante nordorientale dell'Etna, nel cui parco regionale è compreso, https://parcoetna.it/  La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia

Sul territorio di Castiglione di Sicilia insistono colture di diversa natura: vigneti, uliveti, noccioleti, castagneti e frutteti, prevalentemente su terreno lavico, sono coltivati a vigneti, e ciò ha contribuito a far fregiare il paese col nome di Città del Vino

Al Castello di Lauria inaugurazione del Museo “ Fortunato Calleri”. La struttura museale ospiterà una importante collezione di monete antiche,
La chiesa madre di San Pietro, rifatta nei sec. XVII-XVIII, conserva l'abside di epoca normanna (sec. XI-XII) e custodisce numerosi oggetti preziosi, tra cui arredi e paramenti sacri e opere d'arte.
La basilica della Madonna della Catena fu ampliata e abbellita (sec. XVII-XVIII) con una monumentale facciata barocca.
Nei dintorni sorge la chiesetta bizantina di Santa Domenica (sec. VIII-IX), a croce greca con cupole.

Castiglione di Sicilia, tra arte cultura ed ambiente, fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia, Castiglione di Sicilia è ubicato su di una collina situata sul versante nord dell'Etna, nel bel mezzo della Valle del fiume Alcantara solca tra Randazzo e Taormina, è uno dei comuni del Parco dell'Etna e del Parco fluviale dell'Alcantara.

Nei pressi di Castiglione si trova Santa Domenica, forse la più importante cuba bizantina presente in Sicilia, monumento nazionale dal 1909

Chiesa di San Nicola, al suo interno, sotto gli intonaci sono stati scoperti affreschi raffiguranti il Cristo Pantocratore e gli Apostoli

Street Food per le vie del Borgo", la Città Medievale di Castiglione di Sicilia ospita la tradizionale Sagra gastronomica che si svolge annualmente in prossimità della "Notte delle stelle" il 10 agosto. Centro storico degustazioni di prodotti tipici del luogo e vini dell'Etna nelle più belle puazza del borgo. https://www.facebook.com/prolococastiglionedisicilia/

Il primo campo da golf a 18 buche della Sicilia, costruito nel 1989. Esso è situtato in uno scenario incantevole, tra boschi di querce,noccioli e filari di vigneti.
Al suo interno , un'elegante Club House dove si può pernottare e gustare piatti della cucina locale e internazionale.

Randazzo , itinerario la strada del vino Etna

Randazzo comune della Città Metropolitana di Catania, 765 m s.m., patrono Maria Santissima Assunta 15 agosto, il suo territorio al Parco Regionale dell’Etna, a quello dei Nebrodi ed al Parco Fluviale dell’Alcantara.

La cattedrale di Santa Maria, che conserva dell'originaria costruzione normanno-sveva (1217-39) le absidi e i muri laterali, ha in stile catalano i portali e le finestre laterali a baldacchino (sec. XV); la facciata e il campanile sono del 1852-63; all'interno si custodiscono numerose opere d'arte tra cui un Crocifisso di fra' Umile da Petralia, tele secentesche e diversi dipinti ottocenteschi di Giuseppe Velasquez.

La chiesa di San Nicolò, restaurata dopo i bombardamenti del 1943, è il rifacimento (sec. XVI-XVII) di un edificio trecentesco di cui conserva la parte absidale; all'interno si possono vedere rilievi scultorei di Giacomo e Antonello Gagini (tra cui le Scene della Passione, 1535) e una bella tavola quattrocentesca (Deposizione).
Lo splendido campanile costruito a strisce alterne di lava e calcare (sec. XIV) caratterizza la chiesa di San Martino, nella quale si conservano una vasca battesimale marmorea del 1447, una Vergine della Misericordia della scuola dei Gagini e un tabernacolo in marmo del sec. XV.

La Chiesa di San Martino di Randazzo la struttura originaria, che consiste nella sola navata centrale, risale al V secolo. Nel XII secolo, la chiesa fu poi ampliata con due ulteriori navate, mentre una quarta fu aggiunta nel corso del 1600. Attualmente, la chiesa di san Martino mostra prevalentemente uno stile barocco.
Sulla sua elegante facciata, formata in gran parte da blocchi di pietra lavica, spicca la presenza di 12 miniature in arenaria che rappresentano santi e martiri. E’ evidente la sua somiglianza con la Chiesa di San Nicola opera dell’architetto Andrea Calamech, alla quale presumibilmente l’artista ignoto di questa chiesa si è ispirato.
Alto ben 41 metri, il campanile della chiesa di San Martino è considerato dagli esperti tra i più belli della Sicilia. Il campanile, posto alla sinistra della chiesa, presenta una perfetta combinazione degli stili arabo-normanno e gotico. E’ suddiviso in quattro piani: il primo, il più antico che risale alla prima metà del XII secolo, presenta feritoie e monofore a sesto acuto; il secondo, con l’orologio, Fonte Battesimale, l’Acquasantiera a forma di calice di giglio, la statua della Madonna della Misericordia di scuola gaginesca del secolo XVI e la statua della Madonna delle Grazie di Vincenzo Gagini del secolo XVI. E’ inoltre presente un polittico di Antonello di Saliba del XV secolo, allievo di Antonello da Messina, con la Madonna tra Santa Maddalena e Santa Marta.

Il Palazzo Finocchiaro (1509) rappresenta un singolare esempio di transizione stilistica dal gotico al Rinascimento.

Nel Museo archeologico, situato nel palazzo Vagliasindi, sono esposti i reperti della necropoli greca di Sant'Anastasia (sec. V-II a. C.).

Il Museo della Musica e della Liuteria di Randazzo ha sede un antico edifico del XIII secolo, https://www.secolibui.com/

Ai margini della piazza di San Nicolò è possibile passeggiare in una delle più suggestive vie del paese: la Via degli Archi.
Presso il palazzo comunale, ex convento dei frati minori, divenne tale dopo il 1866. Particolare attenzione merita il chiostro interno con una cisterna al centro della corte e la sequela di archi che abbraccia il tutto. Proprio davanti all’ingresso del Palazzo potete ammirare il gruppo bronzeo Pace, Amore e Libertà, opera di uno scultore randazzese.

Festa Medievale nel centro storico di Randazzo a luglio, rievocazione storica della permanenza di Bianca di Navarra.
La manifestazione è organizzata dall'Associazione Sicularagonensia, una tra le realtà più interessanti nel panorama delle rievocazioni storiche della Sicilia.
Il programma prevede uno spettacolare corteo storico oltre a rappresentazioni teatrali, musiche, esibizioni di danze medievali, animazione giullaresca (giocoleria, trampoleria, acrobatica, giochi di fuoco) e gruppi di sbandieratori e di tamburi. Non può mancare l'apertura delle "taverne" che propongono squisite cene medievali.  https://www.facebook.com/sicularagonensia

Giarre e l'itinerario strade del vino Etna

Il comune di Giarre, il territorio comunale è privo di sbocchi al mare, si sviluppa tra la piana costiera e le prime propaggini dell'Etna, ad un'altitudine che va dai 15 ai 601 metri s.l.m. e ricade in parte nel territorio del Parco dell'Etna,
la cittadina è famosa anche per la tradizione dell'artigianato nella lavorazione del ferro, sono presenti botteghe, dove si possono acquistare prodotti artigianali in terrracotta e in ferro battuto.
Il centro di Giarre è costituito da via Callipoli e corso Italia, dove si affacciano molti palazzi costruiti dalla borghesia di fine Ottocento e inizi Novecento, nella piazza principale, si trova la chiesa Madre, splendida costruzione neoclassica dedicata a S.Isidoro Agricola.

Palazzetto Bonaventura, in stile liberty e il Palazzo Quattrocchi con decorazioni in stile moresco. Sempre in stile liberty ricordiamo Palazzo Macherione (1792) e Palazzo Bonanno.

la Chiesa del Convento: la chiesa degli Agostiniani Scalzi, è uno degli edifici sacri più antichi della città.
Il Santuario di Santa Maria La Strada fu edificato nel 1081, nella contrada che lo ospita, per volontà del Conte Ruggero che così volle ringraziare la Madonna per la sua vittoria sui Saraceni.

Etna Chocolate Carnival Il Carnevale più dolce di Sicilia. Festa del cioccolato a Giarre a febbraio. All'interno della manifestazione un ricco programma di spettacoli, sfilate in maschera, Show Cooking, animazione, stand Chocolate, dolciumi, food, artigianato siciliano.  https://www.facebook.com/people/Etna-Chocolate-evento/100064005878500/

Radicepura Garden Festival  biennale del giardino mediterraneo presso il Parco botanico Radicepura, a maggio Un appuntamento internazionale del garden design che trae ispirazione dagli ambienti mediterranei. Promosso dalla Fondazione Radicepura: evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo.  https://www.radicepurafestival.com/

Sagra delle Ciligie e delle Rose a giugno, nella splendida cornice di Macchia di Giarre, in provincia di Catania. https://www.facebook.com/sagradelleCiliegieedelleRose/

Sant'Alfio e l'itinerario strade del vino Etna

Sant'Alfio, le quali origini risalgono alla fine del ‘600, mantiene pressoché inalterato il centro storico che, segnato da vie anguste si ergono i palazzi ottocenteschi i più importanti, sulla piazza Duomo, che ad est si allunga in un magnifico Belvedere cui è possibile godere il panorama della costa jonica da Taormina fino al golfo di Augusta, mentre ad ovest è dominata dalla Chiesa Madre, settecentesca costruzione intitolata ai SS. Fratelli Alfio, Cirino e Filadelfo patroni del paese

Milo e l'itinerario strade del vino Etna

Milo inizia la Mareneve che sale veloce fino al versante nord-est del vulcano: Piano Provenzana. Percorrendo questa strada  può visitare la Grotta dei Ladri,
La piazza principale, all'ingresso del paese, è un belvedere sulla costa ionica e sui comuni dell'entroterra che diradano fino al mare. Alle spalle si erge la chiesa Madre, dedicata al patrono Sant'Andrea, e costruita con la pietra lavica dell'Etna.
Sotto il belvedere sorge la villa comunale e l'anfiteatro Lucio Dalla con un monumento che lo rappresenta, realizzato dallo scultore Carmine Susinni.

Festa delle Birra e della Pizza sotto il vulcano", Villetta Comunale di Fornazzo, Milo a luglio. Un appuntamento all’insegna del gusto e della tradizione gastronomica  https://www.facebook.com/fornazzovillaggiou

ViniMilo Sagra dei Vini dell'Etna, l’imperdibile serata dei Vini Vulcanici, dall’Etna, dal resto d’Italia, dall’estero, durante i primi due week di settembre, spazi dedicati allo street food, ai prodotti Slow Food, mercatini di prodotti bio e km zero, artigianato locale, eventi culturali, musica live, escursioni, approfondimenti e confronti tra i vini Etnei e di altre zone d’Italia e d’Europa.  https://www.vinimilo.it/

Festa del Fungo Porcino dell'Etna a Fornazzo frazione di Milo, in Piazza Sacro Cuore di Gesù nei fine settimana di settembre. Oltre all'aria salubre e alla calma che circonda Fornazzo, ci saranno le migliori specialità cucinate con funghi freschi appena colti dai meravigliosi boschi dell'Etna che rendono unici i nostri funghi per sapore https://www.facebook.com/fornazzovillaggiou/

Zafferana Etnea e l'itinerario strade del vino Etna

Zafferana Etnea, Fa parte del Parco dell'Etna, a 600 metri sul livello del mare, sulle pendici orientali dell'Etna,

la chiesa madre di Santa Maria della Provvidenza è il monumento più importante della città, è stata più volte danneggiata e resa inagibile da terremoti, l'ultima volta dal sisma del 1984, il suo prospetto, realizzato nel XX secolo, è in pietra bianca di Siracusa. La facciata, in pietra bianca di Siracusa, realizzata dal 1897 al 1928 su progetto dell'architetto Carmelo Sciuto Patti in stile eclettico,
presenta elementi che vanno dal barocco siciliano al liberty. Il prospetto è formato da un corpo centrale lievemente arretrato rispetto ai due campanili gemelli. La cupola, di forma ottagonale, è artisticamente rivestita da tessere in maiolica blu. Le porte presentano dei pannelli bronzei in rilievo in cui sono rappresentate la processione durante l'eruzione del 1792, una scena di vita monastica del Priorato di San Giacomo ed, in alto, le scene tratte dal Nuovo Testamento in cui è presente la Madonna. Le porte laterali, invece, sono arricchite da pannelli che raffigurano scene della vita di Cristo. Sul portale maggiore, a ridosso di una cornice curvilinea, si trova un grande Cristo Pantocratore che, con le braccia aperte che accoglie i fedeli. Sul livello superiore è posta una statua raffigurante Maria Santissima della Provvidenza e lo stemma mariano. L’ingresso laterale rivolto ad oriente, è in pietra lavica scolpita, e sulla sua soglia è incisa la data del 1730, l'anno in cui furono iniziati i lavori di costruzione della chiesa.  L’interno a tre navate presenta una pianta a croce latina. L’aspetto elegante e sobrio nel suo insieme, è impreziosito dalla presenza di numerose opere d’arte.

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Zafferana Etnea, nonostante sia una costruzione recente, è tra le più significative della città, essendo stata per lungo tempo il principale luogo di culto della città.
La chiesa fu edificata in seguito al terremoto del 1818 che rese inagibile la Chiesa Madre, la chiesa è stata costruita in stile Liberty. Presenta una facciata tripartita a un solo ordine con due torri laterali inglobate nella struttura, la prima con il campanile e la seconda con l’orologio. L’interno, ad una sola navata, è molto semplice e accompagnata da poche opere d’arte. La struttura del tetto è in legno, per richiamare alla prima storica edificazione dell’Ottocento.

Il Museo Sicilia in Miniatura è un Parco Tematico situato nel territorio di Zafferana Etnea, che espone tantissime miniature artigianali dei più importanti monumenti presenti sul territorio siciliano. Questo scenografico Parco Tematico si estende su un vasto territorio che supera i 20000 metri quadri ed particolarmente indicato a famiglie con bambini. All’interno del parco si trova: il museo Parco delle Miniature in cui sono esposti 70 monumenti siciliani. https://www.siciliainminiatura.net/

La Grotta di Polifemo si trova a pochi minuti dal centro di Zafferana Etnea, facilmente accessibile e ideale complemento allo spettacolo offerto al Parco dei Miti. Le stelle, le costellazioni e i racconti mitologici ad esse legati sono parte fondamentale della cultura siciliana. https://www.teatrodeimiti.it/

Il planetario di Zafferana Etnea, si tratta del più grande planetario della Sicilia (ben 10 metri di diametro) ed uno dei più grandi d’Italia, realizzato e gestito dall’associazione Amici della Terra

Nicolosi e l'itinerario strade del vino Etna



Nicolòsi comune della Città Metropolitana di Catania, 698 m s.m., patrono Sant’ Antonio 13 giugno.
Situato sulle pendici meridionali dell'Etna, sulla strada che da Catania porta all'osservatorio vulcanologico, è compreso nel Parco Regionale dell'Etna.

la Chiesa, come ci appare oggi, intitolata allo Spirito Santo, è stata costruita su progetto del Vaccarini nella prima metà del '700, dopo che gli eventi catastrofici del 1669 ed i successivi del 1693 avevano praticamente distrutto la precedente costruzione

Il Monastero divenne sede principale dei cenobi e prese il nome di San Nicolò la Rena per la devozione dei monaci al Santo e per la caratteristica terra sabbiosa (rena) che ricopriva la zona. Negli anni si espanse diventando un austero centro di vita monastica in cui soggiornavano numerosi ospiti illustri quali la stessa Regina Eleonora d’Angiò e viaggiatori desiderosi di avventurarsi nell’ascesa al cratere, la quale si concludeva presso la casa degli inglesi. il romanziere e drammaturgo francese Alexandre Dumas nonché il Re d’Italia e principe di Piemonte Umberto di Savoia che, all’alba del 2 luglio 1862, compì l’ascensione al vulcano insieme ai fratelli Amedeo Duca d’Aosta e Oddone duca di Monferrato.

Il Monastero G. B. Dusmet sorge a Nicolosi in Via Grotta delle Palombe in prossimità della Pineta dei Monti Rossi. Fu costruito nel corso degli anni ’90 per volere dell’allora Vescovo di Catania Mons. Luigi Bommarito e grazie all’impegno e alla dedizione dei monaci benedettini

Il Museo Vulcanologico è dedicato all'attività vulcanica in generale e in particolare a quella etnea


Pedara e l'itinerario strade del vino Etna

Pedara comune della Città metropolitana di Catania, 610 m s.m., patrono: Maria Santissima Annunziata seconda domenica di settembre
situato nella zona dei coni avventizi detti “Monti Rossi”, sul versante meridionale dell'Etna, nel cui parco regionale è compreso.
nella parte più a nord si trova l'antico borgo rurale della Tarderia,
la Basilica di S. Caterina in piazza don Diego, oltre ad essere il monumento più importante di Pedara, è una delle chiese più visitate e studiate della provincia. L'intero complesso architettonico è considerato uno splendido esempio di "chiesa nera" dell'Etna dove il sapiente e coraggioso utilizzo della pietra lavica e degli intonaci trova qui una delle sue massime espressioni.

Fiera Estiva a Pedara a luglio, prodotti tipici, Gastronomia, Aziende, Artigianato, tutto per la casa ed il tempo libero. Non mancheranno serate di cabaret, musica,  https://www.facebook.com/etnaeventimanagementsrl

Sagra del Fungo, delle Mele e delle Castagne dell'Etna a novembre, la festa d'autunno di Pedara, comune in provincia di Catania. La manifestazione propone stand con prodotti a base di funghi, area enogastronomica, artigianato, visite guidate e spettacoli.

Trecastagni e l'itinerario strade del vino Etna

Trecastagni comune della Città Metropolitana di Catania, 586 m s.m., patrono Santi Alfio, Filadelfo e Cirino 9-10 maggio
Trecastagni, Chiesa Madre, dedicata a san Nicola di Bari nel 1789, si eleva su un colle di straordinaria panoramicità, dal quale l'occhio può spaziare dall'Etna a Taormina, alla Calabria, ad Augusta e al quale si accede per una scalea monumentale, con l'emiciclo alla base eccentrico rispetto all'asse della chiesa, in forte pendenza. Il prospetto scandisce gli spazi interni mediante pilastri in pietra lavica porosa sormontati da una architrave ornata da mascheroni e da un timpano triangolare su cui si erge lo snello campanile in arenaria,

Chiesa della Misericordia, comunemente denominata "chiesa dei Bianchi o del Bianco", nell'omonima piazza è la più antica almeno per il documento che conserva: la sua campana maggiore porta la data del 1302, La facciata alterna l'intonaco a malta alle aperture contornate da pietra lavica intagliata e scolpita.

Il Convento dei Padri Minori Riformati risale al 1660, simile ad altri dei centri etnei, ha nella sua semplicità e linearità un bellissimo chiostro quadrangolare con pilastri in pietra squadrata e una grande cisterna al centro della corte.

Trecastagni in Fiera, rassegna di spettacolo, arte, cultura, e sport. Artigianato locale ed etnico, prodotti tipici, novità, commercio e antiquariato, articoli per la casa e il tempo libero.

Festa del Castagno Sapori d'Autunno" a Trecastagni, tutti i sabati e le domeniche di ottobre in Piazza Marconi. Degustazione di prodotti tipici.  Svago con momenti culturali, possibilità di acquistare merci di qualità delle migliori produzioni locali.  https://www.facebook.com/festadelcastagno

Viagrande e l'itinerario strade del vino Etna

Viagrande comune della Città metropolitana di Catania, 410 m s.m., patrono San Mauro Abate 15 gennaio, posto sulle pendici sudorientale dell'Etna, è compreso nel territorio del Parco Regionale dell'Etna.
La chiesa madre della Madonna dell'Itria, eretta nei sec. XVII-XVIII, ha un bel sagrato a ciottoli con fasce bianche e magnifici portali, con una facciata di impianto ancora rinascimentale
Caratteristiche le vecchie abitazioni, con cortile scoperto, dai portali in pietra lavica.Viagrande, la Chiesa Madre è il più antico ed interessante edificio.

Il Parco Monte Serra di Viagrande, alle pendici dell'Etna, prende il nome dall'omonimo monte sul quale si sviluppa, all’interno del Parco si trova la Casa delle Farfalle di Viagrande.

Sagra dei Fritti siciliani - Street Food. Mostra Mercato Artigianato a settembre al Parco Comunale "A. Aniante" di Viagrande. Stand con tutte le tipologie di fritti siciliani: arancini, bombe, siciliane, crispelle con acciughe o ricotta, panelle e street food palermitano, iris, raviole, graffe, crispelle al miele, paranza di pesce, polpette di carne, verdure in pastella, dolci al pistacchio, cannoli.

La Vendemmia e le sue tradizioni" a settembre Festival del Folklore consueto appuntamento che si svolge annualmente nel Parco comunale "Aniante" di Viagrande.
Manifestazione ricca di eventi come come quelli della  tradizionale "pistatina" e la ricostruzione storica dal vivo di come anticamente si produceva il vino. Rassegna di arigianato e Prodotti tipici, Spettacolo folk, degustazione di mostarda. L'evento ospita il "Festival Regionale Gruppi Folklorici", al quale parteciperanno formazioni provenienti da tutta la Sicilia. https://www.facebook.com/sagradellavendemmia/

Bronte e l'itinerario strade del vino Etna

Brónte comune della Città Metropolitana di Catania, 760 m s.m., patrono San Biagio 3 febbraio, situata alla sinistra del fiume Simeto, sulle pendici occidentali dell'Etna, nel cui parco regionale è compresa.
Bronte si estende alle pendici occidentali dell'Etna, è un comune del Parco dell'Etna e del Parco dei Nebrodi, è la città del pistacchio,

La chiesa matrice della Trinità fu formata nel sec. XVI con l'unione di due chiese contigue; conserva elementi romanici, un piccolo portale ogivale e un crocifisso ligneo del 1505;
la chiesa dell'Annunziata (1535) custodisce pregevoli opere d'arte tra cui un gruppo marmoreo policromo dell'Annunciazione, forse di Antonello Gagini;
la chiesa di San Giovanni (1580) ha un pittoresco, massiccio campanile secentesco.
Il collegio Capizzi (1774) possiede una bella facciata rococò. https://www.realcollegiocapizzi.it/

L'abbazia di Santa Maria di Maniace, chiamata anche Ducea di Nelson, Castello di Nelson e Ducea di Maniace,  donata da Ferdinando I a Nelson (1799) e trasformata in sontuosa residenza dai discendenti dell'ammiraglio, che vi abitarono fino al 1981, Al suo interno, oltre al settecentesco palazzo della famiglia, si trova l'abbazia di Maniace che sorge sul luogo dove il generale greco Giorgio Maniace, a capo di truppe bizantine e normanne, sconfisse i saraceni nel 1040. La chiesa, secondo i documenti, venne fondata nel 1174 da Margherita di Blois, moglie di Guglielmo I, e successivamente annessa, insieme con le sue dipendenze territoriali, al monastero benedettino di S. Filippo di Fragalà; interessante esempio di architettura tardo-normanna, ha un bel portale ogivale con capitelli figurati e conserva, nell'interno a navata unica, il soffitto ligneo originale, un polittico di scuola siciliana del XIII secolo raffigurante la Madonna in trono con i Ss. Biagio, Antonio Abate e Lucia e una tavola bizantineggiante di una Madonna col Bambino, che si narra sia stata portata da Giorgio Maniace direttamente dalla Grecia. Il sontuoso palazzo è ora un museo.

Il Venerdì Santo si svolge una processione durante la quale grandi statue sacre vengono portate presso tutte le chiese della città.

le Forre laviche del Simeto sono gole, con pareti di altezza variabile tra i 5 e i 15 metri, scavate dal fiume Simeto nel basalto formatosi in seguito a colate laviche provenienti dall'Etna.


Sagra del Pistacchio ad ottobre, a Bronte, la tradizionale manifestazione dedicata all'oro verde DOP del comune etneo: il pistacchio, il suo gioiello gastronomico. Durante la manifestazione saranno organizzate visite guidate del centro storico di Bronte, mostre, convegni, spettacoli  https://www.facebook.com/expo.pistacchio.bronte.dop
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