Itinerario terre del nisseno - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

Se vuoi visitare la Sicilia e non sai da dove iniziare. Siamo qui per aiutarti. Scopri le migliori destinazioni in Sicilia e pianifica il tuo viaggio.

Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.  
Con i nostri itinerari e le nostre raccomandazioni locali, potrai vivere un'esperienza autentica e indimenticabile in questa meravigliosa isola mediterranea.
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Il comprensorio Terre del Nisseno

Il comprensorio delle “Terre del Nisseno” è rappresentato dalla città di Caltanissetta. Il nome “nisseno” deriva presumibilmente da “Nissa” città dell'Anatolia da cui dovevano provenire gli stratioti bizantini che costruirono il castello di Pietrarossa ed il vicino villaggio.
Situato nella parte Centro meridionale della Sicilia, a Nord, fino a Vallelunga Pratameno, a Sud, fino alla costa che si affaccia sul Golfo di Gela, costituisce pertanto il baricentro ideale della Sicilia.
L'intero comprensorio svolge un ruolo essenziale nella fascia centro meridionale dell'isola. Infatti il territorio, sia Nord che Sud, è geograficamente collocato al Centro della Sicilia e confina ad ovest con le province di Agrigento e Palermo e ad Est con quelle di Enna, Catania e Ragusa.

Acquaviva Platani e le terre del nisseno

Acquaviva Plàtani comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 558 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso seconda domenica di settembre
La chiesa madre di Santa Maria della Luce (1635, ma più volte rimaneggiata) ha un prospetto tardorinascimentale, con un bel portale e torre campanaria con loggia; l'interno, a tre navate, conserva una statua settecentesca di Girolamo Bagnasco.

Acquaviva Platani è situata la Torre Civica dell'Orologio, alta 17 metri, fu progettata dall'ingegnere Alessandro Lazzarini e venne inaugurata nel 1894.

Tradizionale Breccialfiorata del Corpus Domini ad Acquaviva Platani (CL) 9 -11 giugno 2023, il percorso colorato di fede e tradizione. La Breccialfiorata nasce nel giugno del 2014 e si svolge in concomitanza dei festeggiamenti in onore del Corpus Domini.  https://www.facebook.com/people/Breccialfiorata-del-Corpus-Domini-Acquaviva-Platani/100066815093743/

Fuori dal centro la Chiesa della Madonna delle Grazie, meta di pellegrini ad agosto, protettrice degli emigranti

Bompensiere e le terre del nisseno

Bompensière comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 282 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso quarta domenica di settembre
La Chiesa Madre di Bompensiere è l'unica chiesa del paese aperta al culto e benché appaia a prima vista come una costruzione di concezione recente, l'impianto originario in realtà è del '600.

Butera, le terre del nisseno

Butèra comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 402 m s.m., patrono San Rocco 15 e 16 agosto
La chiesa madre (sec. XVIII), dedicata a San Tommaso, è a croce latina con cupola e custodisce una tela di Filippo Paladino (Madonna degli angeli).
la Chiesa di San Rocco, eretta nel 1700, ad unica navata, custodisce la statua del Santo, patrono della città

l 15 agosto si svolge il rito del “Sirpintazzu”: il fantoccio di un serpente in cartapesta si aggira tra la folla, danzando e spalancando la bocca

Sulla costa centromeridionale della Sicilia tra le città di Gela e Licata si incontra il Castello di Falconara, l’unico castello del comprensorio delle “Terre del Nisseno” ad affacciarsi sul mare. Il nucleo originario, costituito dalla vecchia torre quadrata, detta “della Falconara” per l’allevamento di falconi. L'edificio nel corso dei secoli ha subito una serie di abbellimenti e di ingrandimenti che gli conferiscono l'aspetto di un vero e proprio castello medievale. Per la sua amena posizione il Castello di Falconara rappresenta
certamente uno dei manieri più belli.

Castello Normanno di Butera, dalle suggestive e spesse mura merlate, costituito da un blocco quadrangolare a quattro elevazioni, il castello attuale si deve a Guglielmo II che lo ricostruì dopo la distruzione del precedente, nel 1161, ad opera di Guglielmo I.

Butera a Tavola ad ottobre la rassegna eno-gastronomica dei prodotti tipici del territorio, tra i protagonisti ci sarà anche la pasta con il miele. Colori e profumi della tradizione enogastronomica di Butera, itinerario del gusto per le vie del centro storico. Stand e manifestazioni concerti live, degustazioni,  https://www.facebook.com/prolocobutera


Caltanissetta , le terre del nisseno

Caltanissétta capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale, 568 m s.m., patrono San Michele Arcangelo 29 settembre
Città dall'aspetto prevalentemente moderno,
L'Abbazia di Santo Spirito è la più antica chiesa del Nisseno, consacrata il 2 giugno 1151; la Cattedrale (Santa Maria La Nova), edificio di culto più importante della città, fu costruita tra il 1570 e il 1622;
la Chiesa di S. Agata (anno 1605) presenta un interno a croce greca ricco di tarsie marmoree;
il Collegio dei Gesuiti, costruito tra il 1589 e il 1600 per volere dei Moncada,
la Chiesa di San Sebastiano sorge nella bellissima piazza Garibaldi, accanto alla Cattedrale. Eretta, secondo la tradizione, nel '500 come omaggio della popolazione a San Sebastiano per la liberazione della città dal flagello della peste bubbonica,
Chiesa di Santa Maria degli Angeli ed annesso Monastero, il portale in pietra arenaria, è costituito da un archivolta a sesto acuto strombato a tre piani e decorato con fasce e linee spezzate, di stile normanno.

Palazzo del Carmine attuale sede del Comune di Caltanissetta. La costruzione del palazzo iniziò intorno all'anno 1371. La zona in cui sorge attualmente, all'epoca, si trovava ben fuori dalle mura cittadine ed ospitava una chiesetta rurale dedicata a San Giacomo. Per volere di Guglielmo Peralta e di sua moglie Eleonora d’Aragona, figlia del marchese di Randazzo, vicino la chiesetta fu edificato il convento dei Carmelitani Scalzi e l'annessa chiesa di Maria Santissima Annunziata, comunemente chiamata Madonna del Carmine.

La Villa Barrile costituisce certamente una testimonianza della storia di Caltanissetta fatta anche di nobiltà e di fasto, viene comunemente chiamata "il Castelletto" proprio per il suggestivo torrione merlato del suo muro di cinta, costruito verso la fine dell'Ottocento e oggi più di una volta scelto a rappresentare l'immagine più caratteristica in numerose monografie della città nissena, come un vero e proprio simbolo distintivo.

A Caltanissetta si può ammirare la torre del Castello di Pietrarossa. Di origine araba, il Castello comprendeva in origine tre torri di avvistamento e il suo nome probabilmente derivò dal colore dei mattoni che costituivano le torri stesse. Della costruzione originaria oggi rimane soltanto una torre di avvistamento.

Molto suggestive sono le celebrazioni della Settimana Santa: il giovedì si svolge la Processione dei Misteri, in cui i sedici gruppi statuari a grandezza naturale, raffiguranti scene della Passione di Cristo, vengono portati per le strade del paese fino alla piazza del Duomo, dove avviene la cosiddetta “spartenza”; al tramonto del venerdì, invece, la statua del Cristo Nero, posta dentro un baldacchino dorato a forma di corona, viene portata a spalla e a piedi scalzi per le stradine del centro storico, appena illuminate, accompagnata dalle lamentazioni bibliche cantilenate in un dialetto arcaico.

A circa 3 km di distanza da Caltanissetta sorge uno tra i più importanti monumenti romanici della Sicilia centrale: la badia di Santo Spirito, con l'annessa chiesa di fondazione normanna, che custodisce decorazioni a fresco (sec. XV) e un Crocifisso quattrocentesco su tavola attribuito a Salvo d'Antonio.

A ottobre si svolge il Festival Internazionale della Moda “MedModa” . https://www.medmoda.com/

La città diede i natali all'autore teatrale Pier Maria Rosso di San Secondo (1887-1956) https://www.clicksicilia.com/stradascrittori/parchi-letterari-in-sicilia.html

Il Sicily Food Festival a settembre, il centro storico di Caltanissetta farà da cornice per questo evento culinario di portata internazionale, la città si trasformerà nella capitale del cibo d’eccellenza, dove sarà possibile trovare un’infinita varietà di delizie gastronomiche. I visitatori potranno gustare street food di ogni tipo, birre artigianali, il Sicily Food Festival non è solo una celebrazione del cibo di strada. Ci saranno anche cooking show con chef di fama mondiale che condivideranno i loro segreti culinari, nonché convegni su temi di interesse gastronomico,  https://www.sicilyfoodfest.it/

SICILY MINERAL SHOW a Caltanissetta 11, 12 novembre 2023. L'associazione Mineralogica e Paleontologica e della cultura della Solfara di Sicilia organizza annualmente il Sicily Mineral Show .
Durante le giornate della manifestazione si svolgeranno mostre tematiche e concorsi fotografici nonchè degustazioni di prodotti tipici locali. https://www.facebook.com/amipadcss

Campofranco e le terre del nisseno

Campofranco comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 350 m s.m., patrono san Calogero ultima domenica di luglio
La Chiesa Madre di Campofranco, edificata nel 1575 da Giovanni del Campo, signore della terra, presenta un'alta torre campanaria sulla quale trovano posto i quadranti di un orologio meccanico. Sempre a Campofranco sorge la Chiesa di Santa Maria dell'Itria edificata nel 1573 che presenta una facciata costituita da blocchi di pietra intagliata.

Sagra della Cotaccalla a Campofranco in occasione dei festeggiamenti dell'Immacolata, benedizione e accensione della "Vampa", spettacoli e degustazioni.
La cotaccalla è una forma di pane a forma circolare che viene condito con olio di oliva, sale, pepe e formaggio con l’alternativa della ricotta. L’etimologia della parola trova spiegazione nel fatto che viene servita e consumata “cotta e calda”. https://www.facebook.com/people/Associazione-Giovani-di-Santa-Rita/100078435732721/

Delia e le terre del nisseno

Dèlia comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 420 m s.m., patrono Santa Rosalia Venerdì Santo
la Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria di Loreto che venne costruita tra il 1712 ed il 1737 sulla preesistente chiesa di San Nicola di Mira, risalente al XIII secolo,
la Chiesa di Sant'Antonio Abate edificata tra il 1740 ed il 1763 sui ruderi di una preesistente chiesa del XVII secolo, con la facciata in blocchi di pietra squadrati, così come il campanile che ha una suggestiva terminazione cuspidata,
la Chiesa del Carmine edificata nel 1725 con un grande portale nella facciata posto all'interno di una arco sorretto da due pseudo-colonne in rilievo.
Chiesa di San Nicola di Mira, ha la facciata di tipo neoclassico con portale e campanile barocco. Il rosone centrale è arricchito da una vetrata raffigurante il logo del Giubileo del 2000. Al suo interno custodisce, il Monocolo, dedicato a Santa Rosalia, patrona del paese.

Sagra della Cuddrireddra a settembre a Delia. Una giornata dedicata alla Cuddrireddra, la regina di Delia, il capofila delle nostre tradizioni paesane.
La tradizione sostiene che la forma sia un omaggio alle castellane che alla fine del XIII secolo d.C. abitavano il castello che si trova poco fuori dal nostro centro abitato.
Non a caso, a fare da sfondo alla giornata, il raduno medievale con annesso corteo Storico.
Corteo Storico a fare da sfondo alla giornata, il raduno medievale con annesso corteo, guidato dall'Ass. Folklore Petiliano,

Marianopoli , le terre del nisseno

Marianòpoli comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 720 m s.m., patrono Santi Prospero e Giuseppe prima domenica di agosto
La Chiesa Madre dedicata alla Santissima Addolorata, fu eretta verso la metà del XVIII secolo ad opera degli abitanti del costruendo paese di Marianopoli, custodisce una statua lignea di San Giuseppe (fine sec. XVIII), della scuola di Gerolamo Bagnasco
la Chiesa di San Giuseppe fu costruita nel 1892 dalla confraternita di San Giuseppe istituitasi a Marianopoli nel 1888.
A circa 8 km dall'abitato è il piccolo santuario di Castel Belici, che custodisce un crocifisso ligneo (sec. XVII), opera di fra' Innocenzo da Petralia, è ricca di ex-voto, a testimonianza delle grazie che i fedeli ritengono di aver ottenuto dal miracoloso Crocifisso.

il comune viene attraversato dal cammino la Via dei Frati, il percorso si sviluppa a partire dalla città di Caltanissetta, nella Sicilia interna, fino alla cittadina marittima di Cefalù,

Mazzarino, le terre del nisseno

Mazzarino comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 553 m s.m., patrono Maria Santissima del Mazzaro terza domenica di settembre.
La chiesa madre, dedicata a Santa Maria della Neve (sec. XVIII) e preceduta da una scenografica scalinata, mentre solo una parte rimane del grandioso palazzo Branciforte (sec. XVI e più volte rimaneggiato), costruito di fronte.
Pregevoli dipinti di Filippo Paladino (sec. XVI) sono conservati nelle chiese barocche dell'Immacolata e di San Domenico.
La chiesa e il convento dei Carmelitani custodiscono le tombe (sec. XV-XVI) della famiglia Branciforte, mentre la quattrocentesca chiesa di Santa Maria del Gesù ospita il sepolcro marmoreo di Carlo Maria Carafa Branciforte.
la Chiesa di San Ignazio con annesso il Collegio dei Gesuiti la chiesa restaurata recentemente ha un bellissimo organo privo di canne collocato nella cantoria ultimata nel 1734, sede del museo dedicato a “Carlo Maria Carafa”.
Nella parte orientale dell'abitato sorge il santuario di Maria Santissima del Mazzaro che, edificato tra i sec. XVIII e XIX su un precedente luogo di culto, conserva la venerata icona della Madonna delle Grazie o del Mazzaro (sec. XII).

Il Castello di Mazzarino, noto come “u Cannuni”, con l’unica torre cilindrica, quasi “cannone”, che si erge verso il cielo, il Castello di Garsiliato posto su una montagna a 354 metri di altezza a 6 chilometri ad est di Mazzarino.

Nel mese di giugno si tiene una parata storica seicentesca, con costumi medievali “Il Seicento alla corte del Carafa”. Durante la parata viene simulato il matrimonio tra il principe Carlo Maria Carafa e Isabella d’Avalos, evento realmente accaduto. Per l’occasione vengono anche montati stands con prodotti tipici del luogo. https://www.facebook.com/groups/381850311919416/

Milena e le terre del nisseno

Milèna comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 436 m s.m., patrono San Giuseppe seconda domenica di agosto
Il Museo della Civiltà Contadina: vi sono esposti strumenti tradizionali che documentano il ciclo della lavorazione del lino e del grano. Nella zona a E dell'abitato è l'eremo-fattoria di San Martino, che costituisce un interessante esempio di masseria fortificata,
La Chiesa Madre edificata il 3 luglio 1870 fu aperta al culto il 19 marzo 1881.

Street food and Beer a Milena ad agosto. L’evento “STREET FOOD AND BEER”, interamente dedicato al CIBO DI STRADA, ha lo scopo di coinvolgere tutte le attività locali gastronomiche che cucineranno, appunto, in strada una varietà di pietanze per allietare il vostro palato; inoltre la birra alla spina accompagnerà ogni piatto

Sagra della ‘Mbriulata a Milena ad agosto, l' Evento, dedicato al piatto tipico locale che anticamente le massaie preparavano come pasto unico per i familiari che si recavano per l'intera giornata a lavorare nei campi. La mbriulata, che rappresenta uno dei prodotti culinari più caratteristici della tradizione, https://www.facebook.com/prolocomilena

Montedoro e le terre del nisseno

Montedòro comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 450 m s.m., patrono San Giuseppe prima domenica di agosto
La Chiesa Madre "Santa Maria del Rosario" edificata a Montedoro per volontà del duca di Terranova, venne aperta al culto nell'anno 1654, presenta una facciata in stile gotico-rinascimentale; dell'originaria costruzione restano quattro statue in cotto.
L'edificio di culto più importante di Villalba è rappresentato dalla Chiesa Madre dedicata a San Giuseppe patrono, edificata nel 1848 e ubicata nell'ottocentesca piazza Vittorio Emanuele.

All’ingresso del Parco urbano del paese è stato realizzato un museo, proprio nel luogo dove un tempo vi era la zolfara Nadorello, appartenuta alla famiglia Caico, una delle più influenti del paese, la nobildonna Louise Hamilton Caico, inglese di origine e francese di adozione, giunta nell’isola per aver sposato un rampollo della famiglia, scrisse sulle abitudini, le usanze e i costumi locali dell’epoca,  e con una macchina fotografica immortalò, paesaggi e l’ambiente minerario.
Il Museo della zolfara, di contrada Monte Calvario, è intitolato allo storico delle tradizioni locali Angelo Petyx e, oltre agli antichi utensili da minatore, raccoglie documenti, fotografie e minerali, e raffigurazioni di scene di vita lavorativa all’interno delle miniere di zolfo.
In contrada Monte Ottavio, si potrà fare visita al Museo del brigantaggio post-unitario in Sicilia, allestito all’interno di una grotta utilizzata dai predoni per nascondersi.

Il paese di Montedoro, se una volta era conosciuto per le sue miniere, oggi lo è perchè In cima al monte Ottavio, si trova l’osservatorio astronomico e il planetario comunale, dove si possono ammirare le galassie, le costellazioni e i movimenti che la Terra e i pianeti compiono attorno al Sole. https://www.facebook.com/OsservatorioAstronomicoMontedoro/

Mussomeli e le terre del nisseno

Mussomèli comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 726 m s.m., patrono Madonna dei Miracoli 8 settembre,
su una rupe a picco, sorge il magnifico castello, eretto da Manfredi III Chiaramonte nel sec. XIV su una struttura gotico-sveva e rimaneggiato nel sec. XV. Il Castello è noto anche per la tragica vicenda che ha avuto come protagonista Laura Lanza, Baronessa di Carini, figlia di Cesare Lanza
La Chiesa Madre di Mussomeli fu eretta nel XV secolo da Manfredi III di Chiaramonte che la dedicò a San Giorgio (secondo altre fonti la chiesa sarebbe intitolata a San Ludovico).
La seicentesca Chiesa di Santa Margherita sorge nell'antico quartiere Terravecchia e rappresenta l'edificio di culto più antico di Mussomeli,
la Chiesa di San Domenico (o Santuario della Madonna dei Miracoli) è uno degli edifici di culto più antichi di Mussomeli, conserva un crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia,
il cinquecentesco santuario della Madonna dei Miracoli, nella cui cripta è custodito il venerato dipinto su pietra della Madonna col Bambino.
la Chiesa di San Giovanni. Palazzi storici che fanno grande l'impianto architettonico di Mussomeli,
da Palazzo Trabia al barocco Palazzo Minneci, da Palazzo Sgadari a Palazzo La Rizza, edificati nel Seicento.

Sagra della Ricotta e del Cannolo a Mussomeli - La manifestazione si svolge in occasione della Festa di San Pasquale, patrono dei Pastori. Degustazioni di tuma e ricotta e gustosi cannoli.  maggio

Festa di San Calogero a Mussomeli , tradizionale Sagra del Pane. Una grande tavolata, allestita davanti alla chiesa, espone gli “‘mbraculi di San Calogero”, preparati ed offerti dai devoti. Ultima domenica di agosto

Festa della Madonna SS. dei Miracoli a Mussomeli - Culto dedicato alla Santa patrona ormai radicato nella tradizione e nella cultura del paese di Mussomeli. Processione anche anche della statuetta di Maria Bambina, ancora in fasce, su un cestino addobbato. 08 / 15 settembre https://www.facebook.com/MariaSs.deiMiracoliMussomeli/

Sagra della Guastedda a Mussomeli - Alla riscoperta delle tradizioni, la manifestazione si tiene in occasione della Festa dell’Immacolata. Degustazioni della tipica pietanza nella sua forma tonda e atmosfera natalizia con i mercatini. dicembre

Antica Fiera del Castello a Mussomeli. Il Castello di Mussomeli è di certo tra i più belli e ben conservati della Sicilia (XIV e il XV secolo). A volerlo costruire fu Manfredi Chiaramonte ( sulla base di una precedente fortezza araba, domina un vasto territorio dai suoi 778 metri s.l.m.
Come ogni anno la Città di Mussomeli accoglie l'Antica Fiera del Castello: giornate dedicate all'antica fiera del bestiame e delle attrezzature agricole. Workshop, esposizione di bestiame, cortei storici, trampolieri, musici, giocolieri, mangiafuoco, sbandieratori, enogastronomia e tanto altro. https://www.facebook.com/anticafiera.delcastello

Palazzi storici che fanno grande l'impianto architettonico di Mussomeli: da Palazzo Trabia al barocco Palazzo Minneci, da Palazzo Sgadari a Palazzo La Rizza, edificati nel Seicento.

La Torre Civica dell'Orologio ubicata nel comune di Mussomeli fu fatta costruire verso la metà del XVI secolo da Don Cesare Lanza, divenuto famoso per essersi macchiato del delitto della figlia Donna Laura, meglio nota come la Baronessa di Carini.
Costruita con blocchi di cotto, presenta una serie di feritoie longitudinali e un coronamento merlato arricchito da accessori bronzei, che le conferiscono un caratteristico aspetto medievale, benché sia una costruzione moderna.

Riesi e le terre del nisseno

Rièsi comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 330 m s.m., patrono Maria Santissima della Catena seconda domenica di settembre
La chiesa della Madonna della Catena, eretta nel 1700 a seguito di numerosi crolli della vecchia chiesa. L'interno è ad una sola navata, decorata da affreschi e stucchi settecenteschi;
la Chiesa di San Giuseppe, edificata nel XIX secolo e restaurata nel corso del XX secolo a causa del crollo del soffitto a cassettoni, fu adibita anche a cimitero.

Nel XIX secolo, la Chiesa valdese, un'antica confessione protestante del Nord Italia, acquistò una certa influenza grazie all'attività missionaria svolta in diverse parti della Sicilia. Per un breve periodo, più della metà della popolazione si definì "valdese" pur continuando ad andare a messa nelle chiese cattoliche ogni domenica. Questo spinse la Curia ad inviare i Salesiani di Don Bosco nell'isola al fine di riconvertire quanti aderirono alla nuova confessione.

Nel 1961 iniziava la costruzione di un villaggio su una collinetta piena di ulivi secolari, poi chiamato Monte degli ulivi: era il Servizio Cristiano promosso dal pastore valdese Tullio Vinay e da un piccolo gruppo di sostenitori protestanti in Italia e in vari paesi europei. Nel corso degli anni molte cose sono cambiate ma la missione di questo Centro è rimasta la stessa: istruzione (con la scuola dell’infanzia ed elementare, un tempo anche con una scuola per meccanici), lavoro (oggi limitato all’agricoltura biologica, ieri anche con una piccola fabbrica meccanica), inclusione sociale (con un servizio sociale che si estende a tutto il paese). https://serviziocristiano.org/

San Cataldo e le terre del nisseno

San Cataldo comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 625 m s.m., patrono San Cataldo 10 maggio
La Chiesa Madre è il principale luogo di culto, presenta una scenografica facciata barocca, Il duomo fu voluto dalla famiglia Galletti, fondatori del paese di San Cataldo. La sua costruzione inizia nel 1633. La Chiesa Madre si presenta a pianta basilicale con cupola centrale, fu concepita secondo i canoni barocchi e le istanze tridentine legate all'evangelizzazione delle masse contadine. Dopo diverse vicissitudini, la chiesa Madre, subì nei secoli, diverse modificazioni.
La Chiesa dei Mercedari (1898-1901), si conserva una pregevole statua lignea della Madonna, opera di Salvatore Bagnasco.
Convento dei Cappuccini (1724), e Chiesa di Santo Stefano, Palazzo-Castello Galletti;

Particolarmente pittoresche sono le celebrazioni della Settimana Santa e, in particolare, la “Scinnenza” o “Discesa della Croce”, rappresentazione in costume della crocifissione di Gesù, che si svolge il Venerdì Santo.

Serradifalco e le terre del nisseno

Serradifalco comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 504 m s.m., patrono San Leonardo seconda domenica di agosto
la Chiesa di San Francesco dei primi decenni del XVII secolo con il portale ad arco, decorato, così come la grande apertura a vetrata posta al centro del secondo ordine; ai lati due nicchie ospitano le statue di San Francesco e della Vergine con il Bambino,
la Chiesa di San Giuseppe che, benché a prima vista appaia come una costruzione di stile medievale, in realtà è del XIX secolo e venne eretta da un devoto del santo.
La Chiesa Madre, dedicata a San Leonardo, patrono della città, venne edificata nel 1740 con il concorso della cittadinanza di allora, fedele al Santo, presenta la facciata barocca.

“La Scinnenza del Venerdì Santo a Serradifalco” porta in scena gli ultimi momenti di quello che, generalmente, è indicato come Mortorio e/o Martorio di Cristo. In particolar modo, attraverso una sapiente reinterpretazione del “Riscatto di Adamo”, sono rappresentati gli attimi conclusivi della Passione di Cristo, attraverso l’incontro e la salita alla croce di Giovanni con Maria, Veronica e Maddalena, l’ingresso di Misandro, Nizech, Centurione e Longino, l’uccisione del Cristo in croce,

Sommatino e le terre del nisseno

Sommatino comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 359 m s.m., patrono Santa Barbara 4 dicembre
la Chiesa Madre dedicata a Santa Margherita, ad una sola navata, con cappelle perimetrali, fu edificata nel 1751 ed elevata a parrocchia nello stesso anno. All'interno si possono ammirare quadri settecenteschi opera dell'artista Domenico Provenzano.

Sommatino il cuore della città si fregia di una magnifica Torre Civica, costruita sui ruderi di una più antica torre di avvistamento.

"Lu Tuppi Tuppi" Festa del compatrono San Giuseppe a Sommatino
Tra le più significative, vi è senz'altro "Lu Tuppi Tuppi" manifestazione che si rinnova da più di 100 anni, nella quale si rappresenta in chiave teatrale, la "Fuga in Egitto" della Sacra Famiglia. Essa si svolge nella ricorrenza della Festa di San Giuseppe, il 19 marzo e la seconda domenica di agosto, anche se la Padrona del paese è Santa Barbara, protettrice dei minatori.
Le scene della rappresentazione, si svolgono lungo le vie del centro storico ed iniziano con "l'avviso" a Giuseppe e Maria, da parte delI'Angelo. San Giuseppe e la Madonna, accompagnati dall'Angelo, si recano quindi, in pellegrinaggio nella Chiesa Madre, dove ha luogo la celebrazione della Messa e subito dopo iniziano il lungo peregrinare in cerca di un alloggio, soltanto un benefattore, la famiglia che ha allestito (ex voto), la cosiddetta "Tavula Sbampata", dà loro accoglienza.

Sutera e le terre del nisseno

Sutèra comune in provincia di Caltanissetta, 590 m s.m., patrono San Paolino martedì dopo Pasqua, Il borgo medievale di Sutera è uno dei borghi più belli d’Italia, si trova sul percorso della Via Francigena. https://camminifrancigenidisicilia.wordpress.com/

La chiesa di Sant'Agata del XV secolo ed il convento di Santa Maria delle Grazie; le rovine della secentesca chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti;
la chiesa di San Giovanni caratterizzata da pregevoli stucchi di scuola serpottiana;
la chiesa del Carmine, che conserva una statua in marmo della Madonna del Soccorso, opera di Bartolomeo Berrettaro (1503), mentre quella di San Giovanni Battista è decorata da pregevoli stucchi della scuola di Giacomo Serpotta
la Chiesa Maria Santissima Assunta che ingloba resti di una chiesa del sec. XIV e di una moschea, si ammira soprattutto la sontuosa cappella barocca del Santissimo Sacramento.

il Santuario diocesano di San Paolino e l'ex convento dei Padri Filippini edificati entrambi nel XVII secolo sono collocati in cima al Monte S. Paolino, balcone della Sicilia, alto 823 metri s.l.m., dove si scorgono molti Comuni del comprensorio e le cime delle Madonie e dell’Etna.
Al santuario si accede attraverso una caratteristica via scavata nella roccia, con ampi gradini. Oggi è possibile raggiungere il Santuario anche con un ascensore panoramico realizzato da qualche anno.

Sagra del Peperone a Sutera seconda domenica di settembre
La festa in onore del patrono San Francesco si svolge la seconda domenica di settembre, nel piazzale antistante l’omonima Chiesa, a circa un chilometro dall’abitato.
Alla festa religiosa è ormai associata la famosa “Sagra del Peperone”, che conclude i festeggiamenti in onore di San Francesco.

Villalba e le terre del nisseno

Villalba comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 620 m s.m., patrono San Giuseppe terza domenica di agosto.
Tra gli edifici principali si distinguono la chiesa madre di San Giuseppe (1828), che conserva una statua del santo (prima metà del sec. XVIII), opera di Filippo Quattrocchi, e il settecentesco palazzo Palmeri Morillo.

Tadizionali Sagre del Pomodoro siccagno e della Lenticchia, manifestazioni dedicate ai prodotti di punta che nel mese di agosto dominano lo scenario agricolo-turistico della cittadina del "Vallone".
Degustazione prodotti tipici locali, e spettacoli. Maxi spaghettata con pomodoro "siccagnu", Festa del santo patrono San Giuseppe (la prima domenica successiva al ferragosto) con allestimenti delle tavole dei "Vicchiariddi" con il pane di San Giuseppe Sagra della Lenticchia di Villalba con stand gastronomici.
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