Le città demaniali o Regie di Sicilia - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

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Le Città Demaniali o Regie della Sicilia

Il ramo demaniale era costituito dai rappresentanti delle 42 città regie della Sicilia che occupavano il seggio assegnato in base all'importanza della città.

Le città demaniali erano quelle città del Regno di Sicilia, che non erano sottoposte a feudatari e facevano parte del demanio del re, quindi, chiamate anche città regie.

Tali città erano quindi sottratte alla giurisdizione del locale vescovo, come anche delle terre feudali e venivano governato da una Mastra Giuratoria solitamente composta dal Pretore, dai Giurati (in numero variabile a seconda della città) e dal Capitano Giustiziere. A tali cariche potevano concorrere esclusivamente gli appartenenti alla nobiltà, anche se in alcune città regie erano previsti i cosiddetti "giurati popolari", ovvero governanti scelti tra i maggiorenti del popolo. Queste cariche portavano un grande lustro in coloro che le ricoprivano ed erano quindi ambitissimi dall'aristocrazia isolana.

Queste erano nell'ordine: Palermo, Messina, Catania, Siracusa, Girgenti (Agrigento), Trapani, Patti, Cefalù, Mazara, Sciacca, Noto, Caltagirone, Troina, Termini (Imerese), Marsala, Lentini, Castrogiovanni (Enna), Naro, Licata, Nicosia, Polizzi, Taormina, Piazza (Armerina), Calascibetta, Randazzo, Mineo, San Filippo D'Argira, Vizzini, Monte San Giuliano (Erice), Salemi, Corleone, Mistretta, Augusta, Jaci D'Aquila (Acireale), Santa Lucia, Tortorici, Sutera, Linguaglossa, Castronovo, Castroreale, Milazzo e Rometta. Le più importanti fra queste ricevettero il titolo di Senato riferito alla Mastra Giuratoria che governava la città e il suo territorio. Le città che ebbero tale privilegio furono: Palermo, Messina, Catania, Siracusa, Trapani, Caltagirone, Lentini, Cefalù, Augusta, Nicosia, Sciacca, Noto, Monte San Giuliano, Polizzi, Taormina, Licata, Mineo, Acireale, Naro, Mazara, Patti, Tortorici, Corleone e Termini.

Città di ecclesiastici in Sicilia

La storia della Chiesa cattolica in Sicilia, a differenza del resto d’Italia, incontra una soluzione di continuità nel IX secolo, allorquando l'invasione araba spazzò via tutta l'amministrazione originale. Alcune sedi episcopali di retaggio romano non furono più ricostruite dopo la liberazione normanna di fine XI secolo, venendo soppiantate da alcune delle attuali.

L'Apostolica Legazia di Sicilia od anche Monarchia Sicula, fu un istituto religioso e politico creato da papa Urbano II allorché l'isola fu sottratta dai Normanni agli arabi, dapprima come entità giuridica autonoma, poi come regalia dei re di Sicilia. Il Legato, di fatto il re, proponeva vescovi e arcivescovi dell'isola, che venivano consacrati dal papa. Istituita nel 1098, fu soppressa nel 1864.

Il tema della Apostolica Legazia di Sicilia tornò di attualità alla fine del seicento per una questione originariamente marginale, ma che divenne tema centrale di scontri fra Stato e Chiesa.
Nel 1711 alcuni esattori di imposte avevano sottoposto al tributo del plateatico un sacco di ceci che gli incaricati del vescovo di Lipari volevano vendere sulla piazza del mercato. Il vescovo, che riteneva lesi i suoi antichi privilegi, reagì imponendo la scomunica.
Contro di essa fu fatto ricorso al re che eliminò la scomunica mediante il ricorso al suo diritto di decidere sugli appelli per abuso delle sentenze ecclesiastiche. Solo dopo anni e diversi cambi di dinastie la questione trovò una soluzione.

L’imperatore Carlo VI ottenne nel 1728 da papa Benedetto XIII con la bolla Fideli, la ricostituzione di questo speciale tribunale d'appello contro le decisioni dei tribunali ecclesiastici del Regno in luogo della Santa Sede, che assunse il nome di "Tribunale della regia monarchia e apostolica delegazione".

Nel dicembre 1816 a seguito dell'unificazione del Regno di Sicilia con quello di Napoli, passò al re delle Due Sicilie.

Nel 1860, a seguito dell'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna e dunque dell'unificazione nazionale, l'Apostolica Legazia di Sicilia divenne una prerogativa del Re d'Italia secondo l'interpretazione del governo sabaudo, ma senza consenso del Papa che continuava a riconoscere come sovrano di Sicilia Francesco II di Borbone. Nel 1864, Papa Pio IX, per evitare abusi, abolì tale istituto col breve Multis gravissimis.
Formalmente il Governo del Regno d'Italia rinunciò ufficialmente a questa prerogativa solo nel 1871, con l'art. 15 della legge delle Guarentigie.

La legge delle guarentigie è un provvedimento legislativo del Regno d'Italia, promulgato il 13 maggio 1871, che regolò i rapporti tra Stato italiano e Santa Sede fino al 1929, quando furono conclusi i Patti Lateranensi.

ALCARA LI FUSI Vescovo di Messina MANDANICE Abate di Mandanice
ALI’ Abate di Itala MEZZOJUSO Monastero S. Giovanni degli Eremiti
BISACQUINO Vescovo di Monreale MONREALE Vescovo di Monreale
BORGETTO Benedettini S. Martino delle Scale MONTELEPRE Monastero S. Caterina
BRONTE Commenda dell’Ospedale di Palermo PALAZZO ADRIANO Monastero S. Maria di Fossanova
CINISI Benedettini S. Martino delle Scale PARCO (ALTOFONTE) Cistercensi di Santa Maria di Altofonte
FIUMEDINISI Archimandrita del SS. Salvatore PARTINICO Cistercensi di Santa Maria di Altofonte
FORZA D’AGRO’ Abate di S. Pietro d’Agrò PIANA DEGLI ALBANESI Vescovo di Monreale
FRAZZANÒ Commenda dell’Ospedale di Palermo REGALBUTO Vescovo di Messina
GIARDINELLO Monastero di S. Caterina S. ANGELO DI BROLO Archimandrita del SS. Salvatore
GIOIOSA Vescovo di Patti S. CRISTINA Vescovo di Palermo
ITALA Abate di Itala SAVOCA Archimandrita del SS. Salvatore
LIBRIZI Vescovo di Patti SS. SALVATORE Vescovi di Patti e Messina
LOCADI Archimandrita del SS. Salvatore TERRASINI Benedettini S. Martino delle Scale
MASCALI Vescovo di Catania

Città baronali
ACQUAVIVA CATENANUOVA MIRTO S. CATERINA
ACI S. ANTONIO CATTOLICA MISILMERI S. CONO
ACI S. FILIPPO CENTORBI MISTERBIANCO S. ELISABETTA
ACIBONACCORSI CERAMI MODICA S. FRATELLO
ACICASTELLO CERDA MOJO S. GIOVANNI DI CAMMARATA
ADERNO CESARO’ MONFORTE S. GIOVANNI GALERMO
AIDONE CHIARAMONTE MONGIUFFI S. GIOVANNI LA PUNTA
ALCAMO CHIUSA MONTAGNAREALE S. GIUSEPPE
ALESSANDRIA CIANCIANA MONTALBANO S. GREGORIO
ALIA CIMINNA MONTALLEGRO S. LORENZO
ALIMENA COLLESANO MONTAPERTO S. MARCO
ALIMINUSA COMISO MONTEDORO S. MARGHERITA
ALTAVILLA COMITINI MONTEMAGGIORE S. MAURO
ARAGONA CONDRO’ MONTEROSSO S. MICHELE
ASSORO CONTESSA MONTEVAGO S. NINFA
AVOLA DELIA MOTTA CAMASTRA S. PAOLO SOLARINO
BAGNI DIANA MOTTA D’AFFERMO S. PIERO MONFORTE
BARRAFRANCA FAVARA MOTTA S. ANASTASIA S. PIERO PATTI
BAUCINA FAVIGNANA (Is.) MUSSOMELI S. PIETRO CLARENZA
BAUSO FERLA NASO S. STEFANO DI MISTRETTA
BELMONTE FICARAZZI NICOLOSI S. TEODORO
BELPASSO FICARRA NISCEMI SALAPARUTA
BIANCAVILLA FIUMEFREDDO NISSORIA SAMBUCA
BIFARA FLORESTA NOVARA SANTACROCE
BISCARI FLORIDIA OGLIASTRO SAPONARA
BIVONA FRANCAVILLA OLIVERI SCALETTA
BROLO FRANCOFONTE PACECO SCIARA
BUCCHERI FURNARI PACHINO SCICLI
BUONPENSIERE GAGGI PAGLIARA SCLAFANI
BURGIO GAGLIANO PALAGONIA SCORDIA
BUSCEMI GALATI PALAZZOLO SERRADIFALCO
BUTERA GALLIDORO PALMA SICAMINO’
CACCAMO GANGI PANTELLERIA (Is.) SICULIANA
CALAMONACI GERACI PARTANNA SINAGRA
CALATABIANO GIARRATANA PARTINICO SOMMATINO
CALATAFIMI GIBELLINA PATERNO’ SORRENTINO
CALTABELLOTTA GIULIANA PEDARA SORTINO
CALTANISSETTA GODRANO PETRALIA SOPRANA SPACCAFORNO
CALTAVUTURO GRAMMICHELE PETRALIA SOTTANA SPADAFORA S.MARTINO
CALVARUSO GRANITI PETTINEO SPADAFORA S.PIERO
CAMASTRA GRATTERI PIEDIMONTE SPERLINGA
CAMMARATA GRAVINA PIETRAPERZIA TERRANOVA
CAMPOBELLO DI LICATA GROTTE PIRAINO TORRETTA
CAMPOBELLO DI MAZZARA GUİDOMANDRI POGGIOREALE TRABIA
CAMPOFELICE ISNELLO POLLINA TRAPPETO
CAMPOFIORITO JOPPOLO PRIZZI TRECASTAGNI
CAMPOFRANCO LASCARI RACALMUTO TREMESTIERI
CAMPOREALE LEONFORTE RACCUJA TRIPI
CAMPOROTONDO LERCARA RAFFADALI TUSA
CANICATTI LICODIA RAGUSA UCRIA
CAPACI LIMINA RAMACCA USTICA (Is.)
CAPIZZI LIPARI (Is.) RAVANUSA VALGUARNERA CAROPEPE
CAPRI LONGI REALMONTE VALGUARNERA RAGALI
CARCACI LUCCA REITANO VALLEDOLMO
CARINI MALETTO RESUTTANO VALLELUNGA
CARONIA MALVAGNA RIBERA VENETICO
CASALNUOVO MARINEO RIESI VENTIMIGLIA

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