Milazzo, il castello, il borgo antico e le leggende del castello
Pubblicato in Città Paesi Borghi · Martedì 07 Feb 2023 · 6:45
Tags: Milazzo, il, castello, Milazzo, il, borgo, antico, Milazzo, e, le, sue, leggende
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Milazzo, il castello, il borgo antico e le leggende del castello
Milazzo è una piccola penisola che fa parte della provincia di Messina, è l’imbarco per eccellenza delle Isole Eolie, si affacciata ad ovest sul Golfo di Patti (Mar di Ponente), ad est il Golfo di Milazzo (Mar di Levante), quello che balza all’occhio è il castello di Milazzo, non solo da un punto di vista architettonico, perché è anche ricco di storie e di leggende.
Il castello di Milazzo
Più di tutto, a spiccare per la sua imponenza e importanza storica è il Castello di Milazzo, il più grande della Sicilia e una delle fortificazioni più significative d’Europa. Ma sarebbe anche il teatro di misteriose e inquietanti apparizioni, con la sua figura sorveglia a 360 gradi il territorio circostante.
Milazzo grazie alla sua favorevole posizione, fu abitata sin dal Neolitico, ma è con gli Arabi su un nucleo abitativo del castello sulle rovine dei colonizzatori greci e romani. A seguire i Normanni che iniziarono la costruzione dell’edificio principale, il Mastio, e gli Svevi che apportarono importanti modifiche difensive grazie a Federico II. Per finire gli Spagnoli, che con i successivi lavori che si prolungarono fino alla fine del 1800, crearono la cinta muraria più esterna conferendogli la struttura architettonica di cittadella che oggi conosciamo. All’inizio del ‘900 il Castello fu convertito in prigione fino al 1959.
La visita al castello non può che cominciare dal Borgo antico di Milazo, dopo esserci smarriti tra i suoi vicoli, le sue chiese e i suoi scorci panoramici, non resta che varcare l’ingresso della Cinta Spagnola ed addentrarci alla scoperta della cittadella fortificata.
All’interno del Bastione Santa Maria, la prima cosa da visitare è il Museo del Mare, curato dal biologo milazzese Carmelo Isgrò. Non vi aspettate il classico museo, al suo interno, di grande impatto visivo, si trova lo scheletro del Capodoglio Siso, giovane esemplare morto a Capo Milazzo nel 2017, a causa delle reti illegali a largo delle Eolie.
Il Duomo Antico di Milazzo eretto agli inizi del 1600, oggi al suo interno completamente restaurato ospita le testimonianze archeologiche rinvenute all’interno del complesso, come monete, proiettili e bottoni, fu costruito in sostituzione della vecchia Chiesa Madre di Santa Maria, abbattuta nel 1568 per motivi strategico-militari. I lavori di abbellimento e di completamento della nuova opera si protrassero fino al 1700 circa. Tra il Duomo Antico e il Castello, vi è il restaurato Palazzo dei Giurati, successivamente sede dell'antico Senato della città.
Continua la visita passeggiando tra le mura, ammirando i resti abitativi, percorrendo gli interni del Monastero delle Benedettine con la terrazza sulla baia del tono, possiamo solo lasciare all’immaginazione come poteva essere la vita all’interno della cittadella.
Proseguendo la visita fino alla Cinta Aragonese e alla sua porta, dove svetta lo stemma dei reali di Spagna, Isabella e Ferdinando II d’Aragona.
Continuando è possibile visitare la Sala del camino, di epoca sveva e la Torre Normanna, il cosiddetto Mastio.
Il Mastio è la parte più antica e più importante della cittadella. Una scala esterna conduce fino al belvedere e la vista, sulla la Piana di Milazzo, il mare, le Isole Eolie e l’Etna, tutto sotto il nostro sguardo.
Inutile dire che una visita al tramonto lascia senza parole
La dimora di Polifemo
Ci troviamo a passeggiare all’interno del Castello, come tutti i castelli che si rispettino non possono mancare delle leggende.
Secondo una tradizione, la dimora di Polifemo si trova proprio a Milazzo, nella rocca in cui campeggia il Castello, posta di fronte le Isole del dio Eolo.
La leggenda della monaca al castello di Milazzo
La leggenda della Monaca, la più famosa tramandata di generazione in generazione.
Si narra che una giovane di buona famiglia, si sia innamorata follemente di un soldato. Scoperta dalla famiglia che non approvava questa relazione fu costretta alla clausura in un convento per prendere i voti. La giovane trova lo stesso il modo per incontrare il suo amato, e scoperta nuovamente fu punita e murata viva all’interno nel baluardo del Monastero delle Benedettine, che, al tempo, occupava appunto una parte del Castello di Milazzo. La si vede nelle notti di luna di marzo, aggirarsi penosamente nei pressi del castello lamentandosi e seguita da un corteo di anime dannate. Nel 1734 le monache benedettine lasciarono per sempre il Castello di Milazzo, trasferendosi in un nuovo convento sito all’esterno delle mura della cittadella.
Sembra, che vicino al castello si trovi un cimitero inglese non consacrato.
Lo scarabeo del castello di Milazzo
Su uno dei muri che guardano verso il Promontorio, nel punto astronomico da cui sorge il sole il 21 giugno, c’è un disegno di uno scarabeo realizzato con pietre laviche la cui origine è sconosciuta. Si dice che inizialmente fossero solo degli occhi che sorvegliano e vigilano sulla città. C’è chi dice che si tratti di un portafortuna, motivo per cui il Castello non fu mai espugnato e chi gli da un valore decorativo.
La leggenda di Elena Baele al castello di Milazzo
La leggenda di Elena Baele, una ragazza di nobile casato che si innamorò perdutamente del figlio di uno dei contadini che lavoravano x suo padre. Quando quest'ultimo se ne accorse, decise di porre fine a quella storia licenziando la famiglia del contadino, pagando anche una forte somma di denaro. Elena non riusciva a darsi pace e un giorno, in preda alla disperazione, galoppò fino alle Scogliere del Capo (dove si trovava sempre con l'innamorato) e si gettò da una rupe (oggi chiamata "u sauto cabaddu" il salto del cavallo). Si dice che, nelle notti d'estate, la si veda ancora cavalcare nei pressi della scogliera, alla ricerca del suo amato.
Il folletto con il cappelo rosso
C’è anche un Folletto, si racconta che “u fuddittu ca’ birritta russa” cioè “Il folletto con il berretto rosso”, e chi sarebbe riuscito a rubasse il cappello ad folletto, avrebbe ottenuto una immensa ricchezza e felicità.
Nel 1928, fu ritrovata una gabbia metallica modellata su di un busto umano mancate di gambe è braccia. Si è scoperto che la gabbia fu usata per torturare un traditore Inglese, che tentò di disertare in favore dei Francesi. Il povero Andrew Leonard, fu mutilato e rinchiuso a morire in questa gabbia davanti agli altri commilitoni, in segno d’esempio per chi volesse ancora pensare di disertare.
Sant'Antonio da Padova a Milazzo
Sant'Antonio a Milazzo, si tramanda che in una delle grotte della Baia del Capo di Milazzo, abbia vissuto in meditazione e preghiera Sant'Antonio da Padova. La festa in suo onore viene celebrata il 13 giugno. La notte tra il 12 e il 13 giugno, i pellegrini giungono a piedi alla grotta per devozione, ed in particolare le ragazze nubili al fine di ottenere la grazia per trovare marito.
Capo Milazzo e la piscina di Venere
A Capo Milazzo c’è un angolo di Paradiso la Piscina di Venere, una piscina naturale della Sicilia.
Il Lago di Venere, si trova nel promontorio di Capo Milazzo. Si tratta di una piscina naturale, incassata tra le rocce, la si può scoprire al termine di una passeggiata nell’ambiente tipico del Mediterraneo. Si trova una scala di pietra, che consente di scendere fino alla Punta Messinese, raggiungendo la Piscina di Venere. Gli scalini sono incastonati nella roccia. Un consiglio è quello di ammira il tramonto da qui.
Fonti di questo articolo:
- Isole Eolie: http://www.clicksicilia.com/isoleinsicilia/isole-eolie.html
- Parco naturale dell'Etna: http://www.clicksicilia.com/parchiinsicilia/parco-dell-etna.php
- Porto approdo a Milazzo: http://www.clicksicilia.com/portiapprodisicilia/porto-approdo-milazzo.html
- Cantine del vino a Milazzo: http://www.clicksicilia.com/vinocantinesicilia/cantine-del-vino-a-milazzo.php
- Messina itinerari e luoghi: http://www.clicksicilia.com/itinerarisicilia/messina-itinerari-e-luoghi.php
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