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L'invenzione del gelato siciliano ed il caldo freddo
La tradizione attribuisce alla Sicilia l’invenzione del gelato. Composto da un complesso di materie prime quali: il latte, la panna, lo zucchero, i tuorli d’uovo, la frutta, l’acqua e le essenze, che opportunamente mescolate tra loro, e lavorate a bassa temperatura si consolidano assumendo consistenza e pastosità.
Si tramanda che il gelato sia stato inventato dagli arabi, che aveva l’uso di bere nelle giornate d’afa una bevanda zuccherata, d'altronde in Sicilia nel 827 portarono la canna da zucchero da cui si ricavava una sostanza dolciastra, refrigerata con la neve e preparata con latte o acqua, essenza di frutta, vaniglia e cannella e lo chiamavano “Sciarbat” sherbeth.
La tutela del Patrimonio Culturale in Italia dalle origini alla Seconda Guerra Mondiale, l’impianto legislativo moderno ebbe avvio solamente nel XX secolo.
Nel 1902 vi fu la prima legge (l. 185/1902, o Legge Nasi) sulla tutela nazionale, in particolare sulla “Tutela del patrimonio monumentale”, alla quale seguì la l. 364/1909 (Legge Rosadi-Rava) “Per le antichità e le belle arti”.
Con quest’ultima in particolare veniva presentato il procedimento di notifica, ufficializzando i singoli beni da sottoporre ad attività di tutela. Queste rimasero in vigore fino a un anno importantissimo, il 1939, quando vennero promulgate ben due leggi sulla tutela, la n. 1089 che si occupava della tutela delle cose di interesse storico artistico e la n. 1497 che trattava invece delle bellezze naturali. Il fondamento di entrambe le leggi era, ribadendo quanto già presentato nella normativa precedente, la necessità preventiva di individuazione delle cose o dei luoghi di interesse culturale o estetico, al fine di proteggerlo e, dunque, conservarlo.
Nel 1939 venne inoltre fondato L’istituto Centrale per il Restauro (ICR), ribadendo ulteriormente l’importanza primaria
Il Duomo di Agrigento o Cattedrale di San Gerlando e le leggende
Il Duomo di Agrigento o Cattedrale di San Gerlando è un bellissimo esempio di sovrapposizione di stili architettonici diversi. La costruzione dell’edificio risale al periodo tra il 1096 e 1102 per volere di Gerlando di Besançon che, in quegli anni, era il vescovo di Agrigento.
Il cous cous è il piatto più popolare nel Nord Africa, ma è diffuso in tutto il mondo. la storia ha elaborato diverse opinioni circa le sue origini. Sappiamo che nell’undicesimo secolo, la conquista arabo-islamica ha contribuito alla diffusione del piatto in Europa. Il couscous giunse fino in Sud America, attraverso le colonie portoghesi emigrate dal Marocco. L’espansione del couscous è continuata durante il XX secolo.
Ritorniamo al cous cous o cuscus, è un piatto ricavato dalla semola di grano duro macinata e sottoposta a uno specifico processo di lavorazione, che si rivela versatile negli abbinamenti e adatto a tantissime preparazioni fresche e gustose, di carne, di pesce, di verdure e non solo in Sicilia anche nella versione dolce.
ARGENTOVIVO: UN VIAGGIO IMMERSIVO NELLA CULTURA ANTICA A PALAZZO DEL VERMEXIO A ORTIGIA
Vi raccontiamo la storia di San Guglielmo e il miracolo del raviolo. Si dice che il santo abbia compiuto un vero e proprio miracolo, trasformando il raviolo in un dono divino. Scopriamo insieme questa curiosa leggenda della nostra amata Sicilia!
Con il titolo "Chiesa del Giudice Giusto", piccolo gioiello normanno, si ricorda, forse, l’antica chiesa preesistente intitolata a "S. Giorgio dei greci". D’origine bizantina era utilizzata come ospizio e Gancia dai monaci di Santo Stefano di Melia. Si deve a Manfredi Chiaramonte il suo primo restauro nel 1375. Nelle absidi resistono alcuni affreschi, mentre il “catino absidale” è stato trasferito nella chiesa della Madonna del Rosario.
Siamo nel Colle di San Vitale a Castronovo, posto a 680 mt s.l.m.
L’Enigma della lettera di Suora Maria Crocifissa o Beata Corbera, Palma di Montechiaro la nuova Gerusalemme siciliana ed il Gattopardo
Suor Maria Crocifissa della Concezione, nome monastico di Isabella Tomasi
Secondo i resoconti storici, Suor Isabella raccontò che la lettera era stata scritta dal Diavolo con l’intento di farla allontanare da Dio e avvicinarla al male. Oltre alle 11 righe indecifrabili, la monaca affermò che il Diavolo le aveva consegnato altri due messaggi, che però portò con sé nella propria tomba
Quella che divenne nota come “La Lettera del Diavolo”, Giuseppe Tomasi, lontano discendente di Isabella Tomasi, arrivò ad includere la figura dell’antenata nel suo “Gattopardo”, con il nome di beata Corbera.

Garibaldi, repubblicano monarchico

Categoria Cultura e Società Autore Data 03 Apr 2023
Garibaldi, repubblicano monarchico, si è prestato alla gravidanza della questione meridionale
La primavera dei popoli, conosciuta anche come rivoluzione del 1848 o moti del 1848, fu un'ondata di moti rivoluzionari avvenuti nella metà del XIX secolo contro i regimi assolutisti.
La prima agitazione europea del 1848 si verificò in Sicilia: la rivoluzione siciliana che esplose il 12 gennaio di quell'anno, che rappresentò la prima miccia dell'esplosione europea. L'insurrezione siciliana, infatti, spinse in un primo momento i Borbone a concedere il ritorno nell'Isola alla costituzione del 1812.
Il viaggio e i luoghi di Carlo V in Sicilia
Carlo V il viaggio in Sicilia, nell’ agosto del 1535 l’imperatore, da inizio a un viaggio che attraverso la penisola italiana.

Trapani ed il viaggio di Carlo V
Trapani, prima tappa siciliana, Carlo V raggiunse Palermo, dove sostò un mese; si diresse quindi verso Messina, seguendo la strada delle montagne, che passava dall’entroterra toccando Polizzi, Nicosia, Troina, Randazzo e Taormina. Ai primi di novembre Carlo ripartì da Messina alla volta di Napoli, attraverso la Calabria proseguì per Roma
Salemi, un borgo tra vigne, un castello, leggende, un museo della mafia ed un museo rituale dei pani votivi
Salemi è un comune italiano del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia, situato nel cuore della Val di Mazara
Pasta alla Paolina, ricetta e storia del piatto del monastero
La pasta alla Paolina è semplice, ma con una storia molto particolare.
Viene condita con, salsa di pomodoro e acciughe salate, e aromatizzata con cannella, chiodi di garofano, pan grattato e basilico.
Si narra che a inventarla fu un frate, il perché è presto detto, la ricetta nasce a Palermo ad opera di un frate appartenente all’Ordine dei Minimi fondato da San Francesco di Paola.
Il corallo, il commercio, gli artigiani con i capituli, la Festa della Madonna del Soccorso a Sciacca e la sirena Lighea in Sicilia
Il corallo fu lavorato sin dall'antichità e l'assenza di maschere subacquee non consentiva una chiara visibilità e i pescatori, procedendo a casaccio, spesso scambiavano comuni anemoni marini per coralli; contribuendo a ingenerare la credenza che il esso fosse una pianta, molle In acqua e i solidificantesi a contatto con l'aria. Solo nel Settecento si scoprì che le ramificazioni coralline sono create da colonie di piccoli animali (polipi) secernenti una sostanza calcarea. E’ grazie ad Henry Lacaze-Duthiers, nel 1864, a stabilirne definitivamente la natura con la sua monumentale opera “L’histoire naturelle du corail”.
Il vino meriterebbe una migliore considerazione soprattutto quando si parla di profumati Passiti di Pantelleria e Malvasia delle Lipari, senza dimenticare il Moscato di Noto e di Siracusa
Il vino e la vite hanno accompagnato la storia della Sicilia dai suoi albori fino ai tempi recenti. Si ritiene che furono introdotte dai Fenici. Viti e viticoltura e gettarono le basi della futura ricchezza enologica della Sicilia, i Greci introdussero le loro tecniche.
La canna da zucchero, Avola rum ed il dolce del principe la gelatina di rum
La canna da zucchero, pianta originaria dell’Indonesia, si è diffusa gradualmente fino al Medio Oriente.
La conoscenza di questo prodigioso vegetale in grado di “produrre un miele che non ha bisogno di api”, si diffuse tra i popoli arabi, che ne affinarono la ed è cosi che la canna da zucchero, o cannamela, fu introdotta in Sicilia.
Il miele siciliano tra leggende, prodotto e tradizioni siciliane
Del miele posso solo dire che era diffuso nella cultura egizia, ritornando a tempi moderni, pochi apicoltori di alta qualità, che lavorano ancora oggi seguendo le più antiche tradizioni, in modo artigianale e prestano attenzione al benessere delle api, ma troviamo anche altri prodotti alternativi al vasetto di miele
Letto l’articolo non vi resta che visitare l’isola di Favignana, la più grande delle isole Egadi in provincia di Trapani, nella Sicilia occidentale, per assaporare il tonno in uno dei numerosi locali e buon appetito.
Fare conoscenza del miele, è un viaggio unico, appassionante nel gusto, per chi ha la curiosità di intraprenderlo. Come accade per i vini, la birra i formaggi, anche per i mieli il plurale è d’obbligo, visto le varietà di mieli legate al territorio.
E' si prodotto dalle api ma vivono, la vegetazione, i fiori, il clima e la qualità del territorio, queste caratteristiche conducono alla produzione di un miele sempre unico, che racchiude in sé tutte le caratteristiche del luogo.

Museo la casa del Sapone a Sciacca

Categoria Museo Autore Data 09 Mar 2022
Quando si parla di musei, il primo pensiero si dirige verso le collezioni d’arte, i quadri, alle sculture, qui siamo in Sicilia e vi proponiamo la Casa Museo del Sapone, a Sciacca, si trova in un vecchio fabbricato rurale dei primi dell’Ottocento, restaurato, lasciati stupire dalle sue collezioni uniche.
Marsala e la fontana del vino, realizzata nel 1978 da Salvatore Fiume simboleggia, con la Baccante ed un asino scalciante che porta sulla groppa una botte, la generosità di una terra vocata all’agricoltura soprattutto al vino.
Marsala è anche vino, architetture barocche e mulini a vento e saline.
Sono gli inglesi che inventarono a fine Settecento il Marsala, il vino liquoroso che rese la cittadina siciliana famosa nel mondo per il suo vino.
La leggenda della Croce vecchia di 2000 anni a Casteltermini
La Scala di Santa Maria del Monte è il monumento che più rappresenta Caltagirone in Italia e nel mondo, conosciuta anche come Scala di San Giacomo, ha una lunghezza di circa 130 metri si sviluppa su 142 gradini
Cosa vedere a Piazza Armerina oltre la Villa del Casale, se non il castello, Palazzo Trigona, il museo Enzo Cammarata, la Cattedrale, ed il Palio dei normanni
Il corallo, oro del mediterraneo. Tra Trapani e Sciacca
Il corallo mediterraneo è stato conosciuto ed apprezzato, divenne un articolo di grande interesse
La città di Gibellina, la città visionaria, nella ex provincia di Trapani, è stata costruita ex novo in seguito al terremoto che nel 1968 distrusse la maggior parte dei comuni della valle del Belice
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