La storia di Ragalna ed il Teseo screpolato di Igor Mitoraj

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La storia di Ragalna ed il Teseo screpolato di Igor Mitoraj

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Pubblicato in Arte contemporanea · Giovedì 01 Ago 2024 ·  3:00
Tags: RagalnaTeseoIgorMitorajStoriaCataniaTerritorioProvinciaPaesaggio

La storia di Ragalna Comune nel catanese ed il Teseo screpolato di Igor Mitoraj

La storia di Ragalna inizia sicuramente dalle origini del nome, di cui non si sa molto, ma visitando questa località si ha la certezza di conoscere un territorio unico. Ragalna si trova in provincia di Catania a un’altitudine di 830 m s.l.m. in un contesto paesaggistico assolutamente inimitabile.
Non è un caso che venga soprannominata la terrazza dell’Etna, proprio perché fa da balcone all’affascinante vulcano, al quale è strettamente legata per una lunga serie di motivi sociali, tradizionali ed
I mestieri più diffusi erano quelli del boscaiolo e del carbonaio, esercitati approfittando dell’abbondante materia prima reperibile. Gli abitanti si cimentavano anche nel lavoro dei nivalori, termine dialettale che indica coloro che conservavano in fosse la neve, con l’intento di impiegarla durante la stagione più calda. Nella zona erano presenti anche agricoltori che si occupavano di ciliegi, castagni, meli e peri, oltre a coltivatori di cereali.

Da qui ci si può avventurare sui sentieri che portano a immergersi nel bellissimo parco dell’Etna, in un’esperienza incantevole, dove si possono ammirare vigneti, frutteti e oliveti che sfruttano le numerose proprietà del terreno lavico, regalando grandi quantità di delizie da portare in tavola per arricchire le ricette tipiche siciliane.

Nel 1780, il piccolo borgo di Ragalna venne minacciato seriamente da una eruzione dell’Etna. Qui si verificò il miracolo delle reliquie di Santa Barbara, portata in processione da Paternò. La lava si fermò prima di travolgere il paese. Alcuni poi vi rimasero per sempre. Nel 1985 diventa comune autonomo distaccandosi dopo cinque secoli dal territorio di Paternò.

Il centro storico di Ragalna è piccolino e raccolto intorno alla ottocentesca Chiesa del Carmelo, il cui campanile sfida le vette del vulcano Etna. Un’altra chiesa importante per il paese è la parrocchia Santa Barbara (1936). Ma la bellezza di Ragalna è racchiusa per lo più nel suo territorio, ricco di meraviglie della natura.

In zona Serra La Nave, già dentro il Parco dell’Etna, si può visitare la Grotta di Santa Barbara.
Nell’ex Villaggio San Francesco si apre invece la grotta omonima.
Molto bella anche Grotta della Catanese, una galleria lunga 20 metri con soffitto a sesto acuto.

Parco Nuova Gussonea, si trova poco sopra il paese, a 1700 metri sul fianco sud dell’Etna. Si tratta di un parco botanico aperto nel 1979 per preservare e mettere in mostra la tipica flora.
Una visita all’interessante Museo del Palmento Arena, che illustra come si lavora l’uva per dar vita ai vini dell’Etna.

L’osservatorio astrofisico
Ricade nel territorio di Ragalna la sede dell’Osservatorio Astrofisico. Nella contrada Serra La Nave, a oltre 1700 metri di altezza, l’osservatorio fu inaugurato nel 1966, l’osservatorio effettua molti eventi per le scuole.

Diversi i rifugi, un hotel oltre al parco avventura Etna Avventura Serra la nave.

Per i motociclisti la SP 92 un vero divertimento, non esitate a contattare le guide per un tour in zona, anche in quad, vicino il paese numerose cantine vinicole che offrono degustazioni.

"Autunno ragalnese", i Mercatini d'Autunno, a novembre l'ormai nota Sagra della Salsiccia Caliceddi e Vino.

Musica, tradizione, cultura e folclore. un festival internazionale che unisce folklore, musica corale  e tradizione popolare.
Fonti di questo articolo:


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